Camilla Accornero
Sono nata a Torino nel 1998, ma ho trascorso la mia infanzia e la maggior parte dell’adolescenza in una piccola cittadina di provincia, venendo a contatto con la tipica atmosfera che si respira nei paesi, dove conoscere i pettegolezzi sembra essere il passatempo più edificante che ci sia. Personalmente, l’unica nota positiva del vivere fuori dalla grande città, è stata la possibilità di crescere in una casetta con il giardino e potermi crogiolare, assecondando la mia indole, nella solitudine che ho sempre amato, lontano dalla caotica frenesia urbana di cui non sono mai stata una grande estimatrice.
Il mio percorso di studi, lungi dall’essersi concluso, mi ha portata a frequentare un corso di laurea in filosofia presso l’università di Torino a seguito del diploma conseguito presso il Liceo Linguistico “Vincenzo Gioberti”. Tuttavia, dopo il primo anno di studi e malgrado il superamento degli esami, ho deciso di assecondare la folle idea di stravolgere, anche se non troppo drasticamente, i miei piani, e ho preferito proseguire la carriera universitaria con studi storici.
Storia personale
Da sempre sono appassionata di letteratura e scrittura, grande estimatrice dei romanzi fantasy e storici, capaci di creare e ricreare atmosfere affascinanti. Tra le pagine dei libri l’estro creativo trova una modalità espressiva capace di carpire l’attenzione del lettore, emozionarlo, introdurlo all’interno di alterne vicende, sino a fargli vivere un’altra vita. È la creazione perfetta di un piccolo microcosmo all’interno di una macrocosmo tanto dispersivo quanto calato nella sua mistificazione. Naturalmente, il mio giudizio non è generalizzabile, in quanto sono l’esempio lampante dell’inguaribile sognatrice che si appigliava con tutte le proprie forze a mondi fantastici, per quanto illusori. Complici una spiccata propensione alla solitudine e una straordinaria capacità nell’immergermi in diverse storie, purché non si tratti della mia realtà personale. Tratti forse poco comuni, ma ben comprensibili alla luce di alcune passate disavventure.
Non posso vantare molte competenze, solo poche e modeste esperienze. Nutro una grande stima per coloro che riescono ad esprimere la propria opinione sostenendola con le dovute argomentazioni, soprattutto qualora diverga dalla mia personale visione. Uno scontro di idee e opinioni controverse può risultare molto stimolante e trovarsi a dibattere con un buon interlocutore non può che essere costruttivo, anche se non sempre gradevole.
Amo le parole, i lunghi discorsi inconcludenti, la fastidiosa tendenza alla ridondanza, nonché l’utilizzo sovrabbondante di retorica, come è altresì vero che cerco tali elementi nei romanzi e nei racconti. Coerentemente mi diletto, talvolta, anche ad inserirli all’interno dei miei racconti e dei mondi infiniti cui posso dar vita attraverso le parole.