Clara Schilirò
Sono nata a Milano, città dove ho vissuto e lavorato fino a cinque anni fa e vanto origini siciliane. Insegno nella scuola dell’infanzia a Pisa per scelta e passione, poiché ho compreso che insegnare, raccontare fiabe e storie, mettere a disposizione degli altri il mio “essere”, è il mio senso in questa fantastica vita.
Lavorare con i bambini è un sogno coltivato dopo aver incontrato un maestro appassionato, che mi ha “acceso”, salvandomi la vita.
Ho imparato che gli incontri spesso fanno fiorire.
Ho l’opportunità di esprimere il mio talento creativo, di diffondere amore e curiosità per la conoscenza e la vita e di stare a stretto contatto e confronto con il mondo degli adulti più fragili e con il mondo dell’infanzia e pertanto con l’animo umano e la sua condizione.
Grazie ai bambini e all’interazione con loro, che sono i miei interlocutori privilegiati, vivo nella condizione di eterno studente e cresco ogni giorno sia dal punto di vista umano e culturale sia da quello professionale, purtroppo non cresco di statura.
L’aggiornamento continuo, la ricerca personale e la sperimentazione hanno arricchito le mie competenze e mi hanno permesso di svolgere diverse funzioni nelle scuole in cui ho operato quali : collaboratore del capo d’Istituto, tutor di colleghe o di tirocinanti, referente della progettazione, referente di educazione arte-ambiente e valori, referente genitori (con la realizzazione di spettacoli teatrali e atelier), referente del progetto d’ integrazione dei bambini stranieri e referente di plesso per la dislessia.
Ho progettato e condotto laboratori nelle varie aree con bambini di diverse fasce d’età.
Ho collaborato con la Facoltà di Scienze della formazione dell’Università degli studi di Milano-Bicocca, come conduttore di attività di laboratorio nei corsi abilitanti all’insegnamento, con il laboratorio di didattica espressivo-creativo “ Parole e musica”.
Difetti? Molti: dubito di tutto, se qualcuno mi tradisce, fatico a perdonare e a farmene una ragione, sono troppo orgogliosa, anche se so chiedere scusa, troppo idealista, troppo sincera, insomma sono “ troppa”, anche fisicamente ho qualche chilo di”troppo”.
Pregi? Me ne attribuiscono tanti: sono una bellezza morbida e dolce, curiosa , leale, guerriera impavida e generosa; sono Clara come vento e come lui adoro i cambiamenti e le sfide, amo la cultura, l’arte, la natura con la sua semplice complessità ed i valori in essa racchiusi, adoro cantare e ballare le tradizioni popolari e al tempo stesso mi piace l’innovazione e lanciarmi nel futuro, aspiro all’amicizia, all’onesta coerenza, alla flessibilità delle idee e dell’azione.
Nel mezzo del cammin di nostra vita, con la mia famiglia ci siamo trasferiti a Pisa, coronando un sogno antico: vivere circondati dalla Bellezza e dalla luce intrisa di verde e d’ azzurro, tra orizzonti di cielo, di colli e di mare; la Toscana ci è sembrata la giusta mediazione tra la bellezza e la cultura del nord e quella del sud.
Cosa mi aspetto dal domani? Le mie prospettive future sono quelle di espandere il mio essere “Clarus ventus”, di creare “energie, pulsazioni, connessioni”, di esprimere me stessa con semplicità ed umiltà, di attraversare la vita, con i suoi continui cambiamenti ed il suo evolversi, danzando a ritmo blues tra le opportunità, le sfide e le difficoltà che mi presenterà e accettando i miei inevitabili limiti.
Desidero in questo mio viaggio esplorare e contaminare quante più persone possibili, con la mia indomita allegria, con la mia passione per la vita e per l’incontro con “l’altro”, diverso, ma tanto simile a me.
Voglio essere un “entusia(s)amatore” e chissà, magari essere il giusto impulso, la scintilla per qualcuno, affinché possa realizzare i propri sogni.
Per questo mi impegno nel quotidiano, per esprimere il più possibile me stessa, cambiando l’angolazione del mio sguardo e del mio passo; cerco di fare tutto ciò che è alla mia portata fare, per migliorare il presente in modo autentico e per immaginare il futuro, con il cuore che conduce e la mente che lo segue, per aprire la strada a un domani colmo di sogni e di speranze possibili e realizzabili.
E’ nel futuro che voglio andare, a fianco di persone che desiderano intraprendere questo viaggio, nel miglior modo possibile. Per dirla come Kahlil Gibran: “Le persone più felici non sono necessariamente coloro che hanno il meglio di tutto, ma coloro che traggono il meglio da ciò che hanno. La vita non è una questione di come sopravvivere alla tempesta, ma di come danzare nella pioggia”.
Clara Schilirò