Aggiornato al 02/05/2024

Non sono d’accordo con quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo

Voltaire

Il Premio Pannunzio a Alberto Angela.

Martedì 3 Novembre al Circolo della Stampa di Torino, Alberto Angela riceverà il prestigioso Premio Pannunzio dalle mani di Camillo Olivetti Presidente del Centro.

Alberto e Camillo sono: l’uno, il pronipote di Carlo Angela, l’altro il nipote di Camillo Olivetti fondatore dell’omonima fabbrica di macchine per scrivere.
Camillo Olivetti, è senz’altro più conosciuto di Carlo Angela. Una cosa li lega: per un breve periodo, l’Ingegnere di Ivrea e il neuro psichiatra collaborarono in un giornale politico torinese: “Tempi Nuovi”.

Gli Angela sono un caso atipico.
Difficilmente una famiglia si esprime intellettualmente ad alto livello per tre generazioni.
Se Piero e Alberto non hanno bisogno di presentazioni, Carlo Angela, se non dimenticato, è sicuramente il meno noto; tuttavia la sua vita è altrettanto degna di essere raccontata.
I suoi esordi in politica furono nel socialismo riformista, non quello contraddittorio di Turati ma quello decisamente più socialdemocratico di Bissolati e Bonomi.

Poco prima dell’avvento del fascismo, nasceva a Torino su iniziativa di un nucleo di personalità appartenenti alla sinistra democratica (quella che fu di ispirazione interventista), un settimanale che chiamarono “Tempi Nuovi”. Camillo Olivetti, oltre ad esserne redattore, fu il principale finanziatore di quel foglio che si poneva come interprete di quella cultura democratica non certo rappresentata dai Socialisti ufficiali, tantomeno dai Comunisti, che a Torino si esprimevano nel gruppo de “L’Ordine Nuovo”, promotori e anche responsabili del disastro del “Biennio rosso”. Tantomeno dall’emergente Fascismo, movimento allora ancora in contraddizione tra il rivoluzionarismo interventista della sinistra mussoliniana e le spinte di tipo reazionario largamente presenti nel Paese.

“Tempi Nuovi”, cercò di guardare quei fenomeni che si scontravano violentemente con occhio democraticamente equilibrato. Se scorriamo gli articoli, dalla fondazione del settimanale alla Marcia su Roma, pur criticando il trasformismo mussoliniano, l’orientamento della redazione, non è pregiudizialmente sfavorevole al Fascismo, mentre viene stigmatizzata la linea politica dei Socialisti, allora soprattutto impegnati nel cercare di: “fare come la Russia”.

La demagogia rivoluzionaria del massimalismo socialista, accompagnata dalla grande debolezza e indecisione del riformismo turatiano, condanneranno la sinistra italiana all’impotenza favorendo, anche grazie all’estremismo del nascente Partito Comunista, l’ascesa al potere del Fascismo.

Tornando a “Tempi Nuovi”, l’equidistanza terminerà con i fatti di Torino dove lo squadrismo fascista diede prova, nonostante Mussolini fosse ormai il Primo Ministro, di voler far valere le origini violente del Movimento.
Il settimanale prese naturalmente posizione con un durissimo articolo di critica, ponendolo tra i nemici del fascismo.

La linea politica di “Tempi Nuovi”, si orienterà in seguito verso una critica puntuale dell’involuzione del Fascismo Torinese che stava emarginando: “la sinistra Giodiana”, arrivando ad espellere: Massimo Rocca fascista della prima ora ma sostenitore della necessità di una svolta legalitaria e liberale del Fascismo.
La redazione del giornale, probabilmente, si divise tra i sostenitori dell’equidistanza e coloro che volevano assumere una netta posizione antifascista.  Vinse quest’ultima opzione e Carlo Angela che la rappresentava divenne il direttore del settimanale fino al 1925 quando “Tempi Nuovi”, come tanti altri fogli democratici, dovrà cessare la pubblicazione.

Carlo Angela tornerà a fare lo psichiatra a tempo pieno, fino agli anni dell’occupazione nazista che lo vedranno in prima linea nel proteggere ebrei e antifascisti spacciandoli per pazienti della sua clinica: “Villa Turina” di S. Maurizio Torinese, salvandone moltissimi dai campi di concentramento tedeschi.

Lo Stato di Israele, il 22 Agosto del 2001, gli ha conferito la medaglia dei Giusti tra le Nazioni, inserendo il suo nome nel Giardino dei Giusti a Gerusalemme.                            

Inserito il:27/10/2015 14:35:52
Ultimo aggiornamento:17/11/2015 18:04:56
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