Scultura contemporanea all'aperto in Unimi: Durk 29/01-19/03
L’Università degli Studi di Milano ha avviato un progetto molto interessante riguardante l’arte contemporanea. Con “La Statale Arte” infatti l’Ateneo vuole costituire una sorta di museo all’aperto nei cortili della Ca’ Granda in via Festa del Perdono, sede del Rettorato e della Facoltà di Studi Umanistici.
Il primo allestimento, liberamente e gratuitamente visitabile, è Durk (2016) di Mikayel Ohanjanyan, artista armeno vincitore del Leone d’Oro nella 56° Biennale di Venezia (2015) con “Armenity” (mostra in ricordo del centenario del genocidio del popolo armeno, realizzata da Adelina Von Fustenberg all’interno del padiglione armeno).
Durk, termine derivante dall’antico armeno e significante “porte”, si compone di due installazioni site specific, allestite direttamente per dialogare con il luogo per il quale sono state realizzate.
Tasnerku+1 (Dodici+1), riproposizione dell’opera vincitrice alla biennale di Venezia (Tasnerku) con l’aggiunta di un elemento aggiuntivo per renderla site specific, vuole rappresentare il concetto di “Armenità” attraverso la disposizioni di 13 pietre in basalto, pietra tipica dell’Armenia. Tale disposizione assume diversi significati riconducibili alle tradizioni e alla cultura armena, dall’alfabeto alla dissonanza in musica, dagli altipiani ai megaliti del sito di Carahunge.
Dur (porta), creata appositamente per il loggiato superiore del cortile d’onore, si ricollega al tema della dissonanza musicale e della serie di Fibonacci attraverso la disposizione precaria di due cubi tenuti in tensione da corde agganciate ad un cubo centrale più piccolo che assicura l’equilibrio e la stabilità dell’opera. Il lato dissonante assume il significato di porta in diverse culture, tra cui quella armena.
L’iniziativa dell’Università degli Studi di Milano, che mette a disposizione gratuitamente ad un vasto pubblico le opere di artisti volutamente viventi di fama internazionale, è già di per sè molto ammirevole. Ancora più lodevole è il fatto che l’ateneo abbia istituito anche un servizio gratuito di visite guidate dove sono gli stessi studenti, del corso magistrale di Storia e Critica dell’Arte, a spiegare ai visitatori i significati di opere solitamente complesse e poco accessibili al grande pubblico.
Da una parte vengono forniti tutti gli strumenti per far comprendere allo spettatore sia l’opera sia il contesto, dall’altra parte si dà la possibilità agli studenti sia di mettersi in gioco sia di fare una preziosa esperienza direttamente sul “campo”.
Personalmente ho trovato molto interessante e ben fatta sia l’installazione, anche se era possibile vedere da vicino solamente Tasnerku+1, sia la visita guidata: le due studentesse che hanno fatto da guida erano preparate e molto brave.
Sul sito http://www.lastatalearte.it/ è possibile reperire maggiori informazioni riguardanti sia il progetto che l’attuale installazione, oltre alle date con le visite guidate.