Una iniziativa nuova, un modello per fare impresa, una speranza nell’ICT.
Il Club Dirigenti Tecnologie dell’Informazione è una struttura associativa presente da molti anni nelle principali città del nostro paese e che raccoglie molti professionisti del settore ICT e rappresenta oggi un riferimento interessante dove si dibattono i problemi del settore e che amplia spesso i propri compiti tradizionali favorendo iniziative innovative sempre del settore naturalmente. È il caso del Club di Roma che ha in qualche modo sponsorizzato una iniziativa interessante sul piano imprenditoriale e che può rappresentare un riferimento per il settore informatico nel nostro paese caratterizzato da tante piccole imprese.
Tali imprese sono molto spesso dotate di idee e di qualità tecnica, ma in difficoltà nella competizione con i pochi grandi colossi che si prendono la gran parte del mercato del paese per i meccanismi normativi presenti nel pubblico e nel privato, per il mancato rispetto molto frequentemente degli impegni finanziari dal punto di vista delle scadenze da parte delle imprese utenti, per la capacità di pressione che queste grandi unità sono capaci di esercitare, per la mancanza di coraggio di personaggi operanti in molte aziende, per l’impossibilità per una piccola azienda di potere investire in azioni di marketing per l’acquisizione e la fidelizzazione dei clienti, per la difficoltà, infine, di trattenere nel proprio organico talenti fatti crescere e che sono preda delle aziende grandi che li conquistano con retribuzioni più alte e con prospettive apparenti più favorevoli.
In questo contesto di mercato, culturale, imprenditoriale nasce l’iniziativa “To Get There” o semplicemente detta TGT, sponsorizzata dal Club Dirigenti Tecnologie dell’Informazione di Roma, promossa dal lavoro di Massimo Di Virgilio che ne è il Presidente e che ha una lunga esperienza nell’ICT e che ne segue da anni le evoluzioni. Il nome dell’iniziativa è difficile e forse non molto comunicativo, ma certamente riesce ad esprimere con chiarezza agli addetti ai lavori di cosa si tratta.
Infatti, si tratta di ben 17 aziende con un fatturato complessivo di circa 60 milioni di euro e che si collegano tra di loro allo scopo di scambiare competenze, supporti ed esperienze. E soprattutto di rappresentare nei confronti degli utenti un network complessivo che può da una parte offrire le medesime garanzie delle aziende più grandi e dall’altra maggiore flessibilità, meno burocrazia formale e più semplicità, maggiore tempestività negli interventi straordinari eventuali, una garanzia di grande continuità.
Le aziende coinvolte, tutte dell’area romana, sono: Able One Systems, Aresoft, Bas Consulting, Clariter, Comp.Sys, Consulthink, Crismatica Consulting, Eidos, GT50, Land, Majorbit, Mediavoice, Omnitech, Sincrono, SirfinPA, SolvingTeam, Tesys, e in fase di formalizzazione Digital Video, Telesio System.
La speranza è costituire, al di là del business che per ognuno dei partecipanti alla iniziativa può rappresentare, un modello diverso per il mercato, più efficiente, meno costoso e più adeguato, più vicino al cliente insieme ad una maggiore facilità di fare impresa nel settore e quindi favorire iniziative specializzate che possono arricchire di molto questa area professionale. Senza contare che queste aziende tutte insieme possono arrivare anche in punti impervi di mercato e dove sempre insieme possono sviluppare processi di integrazione e di innovazione di grande interesse per il cliente e il futuro di ogni singola azienda del network che in questo modo aumenta anche il suo valore.