La tutela dei minori nel settore dei media.
Giorni fa, su questo stesso Web Magazine, mi sono espresso criticamente nei confronti delle Istituzioni che dimostrano scarsa sensibilità al tema della qualità dell’offerta televisiva.
Eppure in Parlamento c’è chi se ne vorrebbe occupare: sono le senatrici del PD Manuela Granaiola e Silvana Amati, cofirmatarie del Disegno di legge n. 915, recante “Norme per la tutela dei minori nel settore dei media”.
Il provvedimento proposto prevede una serie di misure, tra cui il divieto per le emittenti televisive pubbliche e private di trasmettere all’inizio, durante o alla fine di programmi destinati ai minori di anni dieci, messaggi pubblicitari o televendite di qualsiasi tipo, mentre durante i programmi televisivi rivolti ad un pubblico di ragazzi di età compresa tra i dieci e i quattordici anni la trasmissione di pubblicità non deve superare i due minuti ogni trenta minuti di trasmissione.
Al fine di tutelare la dignità dei bambini, inoltre, propone anche il divieto per le emittenti televisive pubbliche e private di ricorrere a minori quali protagonisti di messaggi pubblicitari, spot o televendite.
Il Comitato Media e Minori dovrebbe, poi, indicare i criteri di qualità delle trasmissioni televisive che devono essere rispettati nell’interesse dei minori e in relazione alle diverse fasce di età, nonchè le eventuali sanzioni, certificando la conformità del prodotto televisivo ai criteri stabiliti mediante il conferimento di un apposito «bollino rosazzurro»; i programmi privi di tale requisito di conformità non possono essere trasmessi.
Al fine di promuovere l'educazione alla fruizione dei programmi radiotelevisivi, infine, il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, dovrebbe favorire progetti di sensibilizzazione degli alunni, finalizzati all'acquisizione nel primo e nel secondo ciclo di istruzione delle conoscenze necessarie a una responsabile e consapevole fruizione, nonché alla comprensione dei programmi televisivi.
Il Disegno di legge dovrebbe essere, spero quanto prima, esaminato in sede referente dalla 8a Commissione permanente (Lavori pubblici, comunicazioni).