Aggiornato al 23/04/2024

Non sono d’accordo con quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo

Voltaire

News - METTI UN PO’ DI YOGA, CONTRO IL MAL DI SCHIENA…

 

Di dolori lombari – il classico mal di schiena – soffre l’80 per cento della popolazione adulta italiana, senza distinzione di sesso. O almeno ha conosciuto gli spasmi acuti, talvolta anche paralizzanti, almeno una volta nella vita, causando astensione dal lavoro, inagibilità alla normale attività quotidiana.

Nella maggior parte dei casi il mal di schiena è di insorgenza ‘meccanica’, dovuto al modo  in cui i componenti che strutturano la colonna cioè la spina, le vertebre e i nervi si muovono in sinergia, ma anche a cause posturali, a cambiamenti che insorgono nel corso degli anni, o per problemi conseguenti a traumi da incidenti domestici o stradali occorsi o per il sollevamento di carichi pesanti per un tempo protratto. Dopo una fase acuta, il mal di schiena si norma si risolve entro alcuni giorni o qualche settimana, se adeguatamente trattato con il riposo, impacchi caldi e/o freddi secondo il consiglio medico, anti-infiammatori, attività aerobiche a basso impatto o esercizi specifici per il controllo del dolore o la prevenzione del mal di schiena, terapie dolci, fino a terapie più invasive come la manipolazione chiropratica o osteopatica che tolgono dolore e infiammazione, iniezioni di steroidi epidurali, fino alla chirurgia o alla neurostimolazione, nei casi più gravi. Tutte scelte terapeutiche che vanno intraprese solo dietro consiglio del medico di riferimento o dello specialista.

Tra le metodiche più soft, benefici calmanti e risolutivi, almeno a breve termine, potrebbero essere riconosciuti allo yoga. Una recente revisione di 12 studi che hanno coinvolto più di mille persone, uomini e donne, tra i 34 e i 48 anni, condotti in India, Stati Uniti e Regno Unito, pubblicata su Cochrane Library (tra i database internazionali scientifici più accreditati), emergerebbe che questa pratica, costituita da un mix di esercizi di rilassamento, posturali, torsioni, respirazione, potrebbe alleviare nella maggior parte dei casi il dolore (un 5% di soggetti avrebbe infatti evidenziato esiti peggiorativi). Ora occorre capire, con studi aggiuntivi, se i benefici possono però perdurare anche oltre il mese o se sono destinati a svanire in un soffio.

Se il dolore, nonostante le terapie e le misure cautelative attuate, dovesse protrarsi oltre le 12 settimane andando incontro alla possibilità di cronicità, è bene rivolgersi a uno specialista e a un centro accreditato per l’inquadramento del problema e l’impostazione del percorso terapeutico più adeguato.

 

Inserito il:19/01/2017 09:08:27
Ultimo aggiornamento:19/01/2017 09:10:39
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