Aggiornato al 20/04/2024

Non sono d’accordo con quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo

Voltaire

News - TASSARE LE SIGARETTE: UNA MOSSA EFFICACE PER DISINCENTIVARE AL FUMO?

 

‘Il fumo nuoce gravemente alla salute’; ‘Fumare causa in 9 casi su 10 cancro ai polmoni’; ‘Fumare può uccidere il tuo bambino non ancora nato’: sono solo alcune delle frasi, accompagnate anche da immagini dall’alto impatto visivo e emotivo, che in Italia personalizzano i pacchetti di sigarette, nate con l’obiettivo di disincentivare al fumo. Cui si aggiungono anche divieti di fumo in luoghi pubblici, con una politica sempre più allargata. Eppure a giudicare dai fatti e dai dati, i risultati globalmente raggiunti sono ancora al di sotto della media. Almeno in riferimento al numero di fumatori e al tasso di mortalità, perché secondo l’ultimo rapporto dell’Oms (Organizzazione Mondiale della Sanità), i fumatori nel mondo superano il miliardo, le vite perse a causa delle sigarette sono ogni anno oltre 6 milioni e mille miliardi di dollari vengono ‘bruciati’ in costi di assistenza e/o perdite di produttività. Numeri ingenti, stimati in crescita di un terzo entro il 2030.

Per arginare il fenomeno, l’Oms propone una tassazione, ovvero un aumento di 0,80 dollari al pacchetto, con l’obiettivo di recuperare all’incirca 140 milioni di dollari per le casse governative e abbassare i fumatori a 66 milioni. Poiché  l’80% di essi appartiene a paesi a basso e/o medio reddito, l’iniziativa potrebbe essere proficua.

L’opinione è condivisa in Italia anche dal farmacologo Silvio Garattini, direttore e fondatore dell'Istituto di Ricerche Farmacologiche ‘Mario Negri’ di Milano. «La tassazione – dichiara - è un modo efficace per ridurre l’abitudine e il consumo di sigarette. Occorre però che i ricavi ottenuti vangano utilizzati e investiti in campagne di sensibilizzazione contro il fumo. Ovvero lo stato deve mettere a disposizione parte dei fondi che raccoglie a enti indipendenti che se ne facciano carico». Ma non sempre questo avviene, perché sempre l’Oms riferisce che nel 2013-2014, solo 1 miliardo dei 269 guadagnati con i rincari sulle sigarette sono stati indirizzati a questo fine. Seppure esistano pure esempi virtuosi, come quello australiano dove una legge, che viene rispettata, proibisce ai ragazzi con meno di 18 anni di fumare. «Se si riuscisse a fare in modo che i ragazzi non fumino fino a una certa età – conclude Garattini - sarebbe molto più difficile che acquisiscano l'abitudine al fumo più tardi». Teniamolo bene a mente.

 

Inserito il:16/01/2017 16:16:10
Ultimo aggiornamento:16/01/2017 16:19:40
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