Anna Ancher (Skagen, Danimarca, 1859 – 1935) – A Vaccination (1899)
La discussione sui vaccini - Dalla parte della Scienza
di Mara Antonaccio
Di questi ultimi giorni la notizia che ha fatto urlare al miracolo i detrattori del Movimento 5 Stelle e ha scatenato le ire della sua base, che lo ha accusato di "tradimento": Beppe Grillo ha firmato, come Matteo Renzi, un patto super partes per difendere la Scienza dalle divulgazioni di false notizie ad opera di ciarlatani e pseudoscienziati.
L’artefice dello storico risultato è il noto virologo Roberto Burioni, che sul suo sito scrive: "Oggi è successa una cosa molto importante: Beppe Grillo e Matteo Renzi hanno sottoscritto (insieme a molti altri), un patto a difesa della Scienza. Perché ci si può dividere su tutto, ma una base comune deve esserci. La Scienza deve fare parte di questa base. Perché non ascoltare la Scienza significa non solo oscurantismo e superstizione, ma anche dolore, sofferenza e morte di esseri umani".
La firma di Grillo rappresenta una svolta per il M5S, nel quale la componente no-vax è molto forte ed ha fatto sentire il proprio peso nella scorsa campagna elettorale, creando l'ennesimo elemento di disaccordo con la Lega, all'interno della maggioranza gialloverde. Essa ha fatto scalpore oltre che per la chiara svolta a favore dei vaccini, anche per la sottoscrizione di un documento con lo storico nemico Matteo Renzi e per l’adesione a un appello lanciato dal virologo Roberto Burioni, non amato, per così dire, dalla base dei 5 Stelle.
Ma chi ha convinto “Solone” a compiere un passo così controcorrente, capace di inimicargli tutta la componente molto aggressiva dei no-vax, seppur rappresentanti solo dello 0,7% della popolazione totale?
È stato l’immunologo Guido Silvestri, ricercatore di fama mondiale, nonché amico di Grillo, che ha stilato il “Patto per la Scienza” e che ha ottenuto questo risultato; egli ha riferito: «Beppe ci ha pensato un paio d’ore, poi ha accettato con entusiasmo. È un uomo sulle cui idee si può o meno essere d’accordo, ma intelligente e visionario, appassionato di Scienza e innovazione tecnologica. Gli ho proposto di sottoscrivere il documento, la mia idea è che per il progresso dell’Umanità la Politica non possa dividersi sugli argomenti scientifici››. Gli anti-scienza sono presenti in tutte le forze politiche e in molte fasce della Società. In alcuni ambiti delicati la democrazia non può essere applicata alla Scienza e le bufale sui vaccini devono essere combattute con forza da ogni ideologia politica.
La notizia mi permette di introdurre un argomento che tiene banco da qualche anno in qua e lasciando da parte la querelle, cioè chi ha fatto cosa e chi si è ravveduto, la questione importante è fare chiarezza sulla necessità o meno dei vaccini e su quali siano le motivazioni a favore e quali le false addotte contro.
Uno dei fattori che danno rilevanza politica ad una questione che è solo medico-scientifica, sta nella condizione di campagna elettorale permanente vissuta nel nostro Paese, che strumentalizza temi che dovrebbero restare fuori dal dibattito politico. Da Biologa sento di esprimere il mio parere in modo forte e chiaro: i vaccini sono indispensabili per la salute e negli oltre due secoli dalla loro nascita, hanno salvato centinaia di milioni di vite umane.
Di questa affermazione è sempre stata convinta anche l’opinione pubblica, poi con l’avvento dei Social Media, che per parafrasare Umberto Eco, “danno diritto di parola a legioni di imbecilli”, è iniziata una inarrestabile e infondata campagna di disinformazione, che rischia di lasciare dietro di sé morti e feriti. Comprendo come le persone si sentano contese da questi due opposti “partiti”, sempre più rumorosi e agguerriti, che cercano di portarle dalla loro parte; magari si sono sottoposte alle vaccinazioni come da uso nelle società civili e ora da genitori di bambini piccoli, sono incerte sulla scelta: se non lo vaccinano, il figlio rischia la morte, se lo vaccinano, rischia l’autismo, una malattia rara e sconosciuta ai più, che sta assumendo proporzioni epidemiche. Come biasimarli! È fondamentale convincere i genitori dell’importanza delle vaccinazioni e riconquistarne la loro fiducia con campagne di sensibilizzazione e divulgazione seria e supportata da dati validi.
Ma che cosa sono i vaccini e a che cosa servono?
Il vaccino è un farmaco di origine biologica creato per riprodurre l’azione dell’agente patogeno ma in forma non dannosa per l’individuo. Può contenere organismi vivi privati della capacità di nuocere o morti o parti di essi, capaci di innescare la risposta anticorpale; altri tipi contengono le tossine prodotte da quell’agente. L’introduzione del vaccino induce il Sistema Immunitario a riconoscere ciò che è stato immesso in forma non virulenta, come una minaccia, l’organismo fabbrica gli anticorpi per opporsi a batteri, virus, tossine.
I vaccini sono profilattici, cioè progettati per opporsi all’instaurarsi di una malattia, essi rendono il singolo soggetto immune, ottenendo l’effetto dell’immunità di gregge. Questo significa che se gran parte della popolazione è immunizzata, anche chi non lo è corre un rischio minimo di venire infettato, non circolando quasi più il patogeno.
I vaccini sono fondamentali per la salute pubblica e le notizie di presunti “contaminanti” al loro interno sono delle fandonie, si tratta di false informazioni messe in circolazione da personaggi senza scrupoli, che vendono analisi inutili e sfruttano le paure dei genitori per l’arricchimento personale. Sui Social si leggono post e articoli che millantano di assurde responsabilità dei vaccini nell’insorgenza di malattie di vario genere, voglio fare chiarezza.
Una delle cose più lette, è che siano inutili e che vengono fatti su larga scala, solo per permettere all’Industria Farmaceutica appoggiata dalla Politica, di generare enormi profitti; questo è falso e se si fermassero i programmi vaccinali, le malattie come la poliomielite e la difterite tornerebbero in modo epidemico.
Altro cavallo di battaglia è che i vaccini in uso non sono sicuri e che le reazioni avverse scatenate sono tantissime; in realtà la maggior parte dei sintomi post vaccinali, per esempio un braccio gonfio o un lieve rialzo febbrile, sono banali e transitori. Gli eventi gravi sono molto rari e sono controllati e valutati in modo epidemiologico.
È molto più probabile che la salute venga compromessa da una malattia prevenibile con le vaccinazioni, che dalla vaccinazione stessa. Uno studio recente protrattosi per 4 anni e che ha messo a confronto i dati di molti Paesi, ha evidenziato 400 casi di Encefalomielite Acuta Disseminata post vaccinica su una popolazione di molti milioni di persone.
Va da sè che le poche famiglie colpite da reazioni avverse vogliano esprimere la propria rabbia verso chi ha causato incolpevolmente i danni al proprio bambino, ma le vite salvate sono un numero enorme.
Volendo fare terrorismo pro vaccinale, sono molte le conseguenze orribili delle malattie oggetto di profilassi: la poliomielite può determinare paralisi a carico dei nervi motori del corpo, sino a provocare blocco irreversibile dei muscoli respiratori, con conseguente morte; il morbillo può causare encefaliti gravi che portano alla perdita delle funzioni motorie e cognitive, il tetano, la difterite sono mortali. In sintesi, qualsiasi danno causato dai vaccini riguarda un numero infinitesimale di casi, mentre i benefici li superano di gran lunga.
Ho più volte letto che il vaccino combinato contro difterite, tetano e pertosse e il vaccino contro la poliomielite sono responsabili della Sids, sindrome della morte in culla; non esiste alcun nesso tra le due cose. L’equivoco nasce dal fatto che l’età dei bambini sottoposti al primo vaccino si sovrappone a quella delle morti bianche, per le quali la Medicina non riesce a trovare un’unica spiegazione e che rappresentano un numero incomprimibile di casi, nonostante i monitoraggi e le cure perinatali.
Per contro queste quattro malattie sono potenzialmente rischiose per la vita.
Un’altra ragione addotta dai No-vax a favore dell’inutilità della profilassi, è che in Italia le malattie prevenibili son quasi eradicate, per cui non c’è motivo di sottoporsi alle vaccinazioni.
È vero che le malattie prevenibili sono diventate poco frequenti ma gli agenti infettivi che le causano continuano a circolare in altre parti del Mondo; nella nostra vita “globalizzata” possono attraversare i confini geografici e infettare chiunque non sia protetto. In Italia negli ultimi dieci anni sono riapparse malattie praticamente debellate, a causa dei flussi di merci e persone e alcuni individui non vaccinati si ammalano, diffondendo l’epidemia. Quindi, la protezione individuale diventa protezione collettiva.
Molti genitori sostengono che loro da bambini hanno fatto tutte le malattie dell’infanzia e che sono sopravvissuti, per cui anche i figli possono fare altrettanto; il morbillo, la parotite e la rosolia sono gravi e possono causare complicazioni serie come polmonite, encefalite, cecità, danni al feto se la mamma contrae la rosolia nelle prime fasi della gravidanza e morte. Sino a qualche decennio fa non esistevano alcune di queste vaccinazioni, per cui si doveva “tentare la sorte” per forza, oggi non ne vale la pena.
Alcuni detrattori sostengono che somministrare a un bambino più di un vaccino alla volta può aumentare il rischio di eventi avversi, che possono sovraccaricare il suo Sistema Immunitario; le prove scientifiche mostrano che inoculare più vaccini contemporaneamente non determina effetti negativi. Ogni giorno i bambini vengono a contatto con centinaia di sostanze estranee che stimolano la risposta immunitaria.
Anche solo “mangiare” fa introdurre nuovi antigeni e i batteri vivono nella bocca e nel naso, il bambino è esposto continuamente agli antigeni del raffreddore o del mal di gola.
Altra leggenda diffusa è che l’influenza sia solo un male passeggero di stagione e che il vaccino non sia molto efficace. In realtà l’influenza è molto più che un disagio, è una malattia che può essere grave ed è responsabile di 300.000-500.000 morti ogni anno nel Mondo. Ricordo che la famosa “febbre spagnola”, che tra il 1918 e il 1920 uccise quasi 100 milioni di persone nel Mondo, fu sostenuta dal virus dell'influenza H1N1, che miete vittime ancora ora, fortunatamente in numero esiguo. La vaccinazione antinfluenzale rappresenta il modo migliore per ridurre l’incidenza di malattia grave e di contagio.
Una delle bufale social più diffuse è quella che i vaccini contengano mercurio, che è pericoloso. L’equivoco nasce dall’uso del tiomersale, che è un composto contenente il metallo, che viene aggiunto ad alcuni vaccini come conservante.
Non ci sono prove che la quantità di questa sostanza comporti rischi per la salute, invece è acclarato che le quantità di metalli pesanti, tra cui il mercurio, contenute nelle carni dei grandi pesci predatori come tonni e pesci spada, provochi accumuli dannosi nell’organismo di chi li consuma costantemente.
L’ultima notizia, forse la più dannosa, sostiene che i vaccini siano responsabili dell’insorgenza dell’autismo nei bambini. Questa idea distorta nasce dalla pubblicazione di uno studio del 1998, che ha parlato di una possibile associazione tra il vaccino e l’autismo, idea confutata da autorevoli lavori successivi. Purtroppo, la sua diffusione ha generato un calo delle vaccinazioni e il ritorno di epidemie dimenticate.
Non esistono ad oggi prove di un legame tra vaccino MPR e autismo o disturbi dello spettro autistico, mentre si sa per certo che alcune disbiosi intestinali e la carenza di Vitamina D nelle madri fanno aumentare di molto la percentuale di bambini nati con questi disturbi neurologici.
La conseguenza più grave del credito dato a queste false notizie, è aver generato l’inversione di tendenza, che porta una parte della popolazione a rifiutare le vaccinazioni e preoccupa la sua crescita.
Insomma, tutto questo per ribadire la necessità dei vaccini e della loro obbligatorietà, anche se non dei 10 previsti in Italia, ritengo davvero indispensabili l’antipolio, il trivalente difterite-tetano-pertosse, l’antimorbillo e l’anti Haemophilus, gli altri sono da praticare in soggetti particolarmente sensibili per caratteristiche, patologie o lavori che li espongono a rischi sovrannumerari.
Sono convinta che la Politica non debba in alcun modo schierarsi contro la sensatezza e la solidità dei dati scientifici e che non debba sostenere o tollerare posizioni partigiane o forme di pseudoscienza e di pseudo-medicina come l’anti-vaccinismo, che mettono a repentaglio la salute di intere generazioni.