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Noce Moscata: occhio …
di Davide Torrielli
La noce moscata (Myristica fragrans) è una spezia ampiamente utilizzata in cucina per il suo aroma intenso e il sapore caldo e speziato.
Pochi sanno che, se consumata in grandi quantità, questa spezia può avere effetti psicoattivi, inclusi stati allucinatori e alterazioni della percezione.
A volte si fa attenzione all’alcool senza badare al fatto che la natura riserva delle sorprese anche in 5 grammi di prodotto!
La chimica della noce moscata, i suoi effetti psicotropi, i rischi associati al suo abuso e la sua storia d’uso come droga sorprendono e non poco.
La noce moscata contiene diverse sostanze bioattive, tra cui la miristicina, l'elemicina e il safrolo. Il principale composto responsabile degli effetti allucinogeni è la miristicina, un precursore chimico delle amfetamine che, una volta metabolizzato dall’organismo, può influenzare il sistema nervoso centrale.
Altri composti presenti nella noce moscata includono:
- Elemicina: simile alla miristicina, con effetti psicotropi minori.
- Safrolo: usato anche nella sintesi dell’MDMA, ma in concentrazioni troppo basse per produrre effetti significativi.
- Oli essenziali: responsabili dell’aroma caratteristico della spezia.
L’ingestione di grandi quantità di noce moscata (generalmente dai 5 ai 20 grammi) può indurre una serie di effetti che iniziano a manifestarsi dopo circa 2-6 ore dall'assunzione e possono durare fino a 24-48 ore. Gli effetti principali includono:
- Allucinazioni visive e uditive
- Euforia seguita da confusione e ansia
- Alterazioni della percezione del tempo e dello spazio
- Secchezza delle fauci e arrossamento del viso
- Palpitazioni e aumento della frequenza cardiaca
- Sensazione di stanchezza estrema e sedazione
Gli effetti variano in base alla dose assunta, al peso corporeo dell’individuo e alla sua sensibilità ai composti della spezia.
L’uso ricreativo della noce moscata è sconsigliato a causa dei numerosi effetti collaterali spiacevoli e potenzialmente pericolosi. Tra i rischi più comuni si segnalano:
- Nausea e vomito
- Mal di testa intenso
- Disorientamento e paranoia
- Aumento della pressione sanguigna
- Rischio di tossicità epatica e renale in caso di abuso cronico
Potrebbe essere un ottimo composto da veicolare alle suocere nella carbonara.
In alcuni casi, dosi elevate possono provocare stati di delirio e persino perdita di coscienza.
Nonostante la sua diffusione come droga “naturale” tra alcuni giovani, l'esperienza è spesso descritta come spiacevole e debilitante.
La noce moscata è stata utilizzata sin dall’antichità non solo come spezia, ma anche per le sue presunte proprietà medicinali. Nell’antica medicina araba e indiana, veniva impiegata per trattare disturbi digestivi, insonnia e persino per le sue proprietà afrodisiache. Tuttavia, il suo uso come sostanza psicoattiva è stato documentato solo in tempi più recenti, con segnalazioni di utilizzo tra carcerati e giovani alla ricerca di esperienze allucinogene a basso costo.
Sebbene la noce moscata sia facilmente reperibile e legale, il suo uso come droga non è privo di rischi. Gli effetti allucinogeni, pur reali, sono spesso accompagnati da sintomi sgradevoli e pericolosi per la salute. Per questo motivo, il consumo di grandi quantità di noce moscata a scopo ricreativo è fortemente sconsigliato. La conoscenza dei suoi effetti è importante per prevenire abusi e informare sui potenziali pericoli di questa sostanza naturale, e raggiungere i 5 - 10 grammi non è poi così difficile nel cucinare!
Quindi, occhio alla prossima carbonara.
Te sballas