Pierre Auguste Renoir (1841 - 1919) - La colazione dei canottieri - 1882
(13) Tra amici….. Gossip libero e vino bianco
di Gianni Di Quattro
In questo periodo si sprecano i comunicati di questa o quella istituzione con i quali si informano i cittadini di decisioni prese e che si presume possano trovare entusiastica accoglienza. Il fatto è che poi si scopre che questi comunicati raccontano solo una piccola parte e spesso irrilevante di verità quando non sono completamente falsi. Dovrebbero smetterla tutti quanti e lavorare per la comunità seriamente dalla quale peraltro sono pagati anche lautamente.
La riforma della Pubblica Amministrazione avanza e il Governo si prepara a far approvare la legge che fa sparire il posto fisso per gli statali e gli scatti automatici di carriera, quelli che portano soldi e aumento della pensione a prescindere dal merito, dal lavoro che si è fatto e dall’impegno profuso. I dubbi sul fatto che la burocrazia farà passare questa norma anche se sarà legge dello Stato sono legittimi. D’altra parte non sarebbe la prima volta.
Lo stesso dicasi per la norma che sarà varata in Agosto ed in base alla quale si dovrebbero chiudere tutti quegli enti che hanno i bilanci in rosso negli ultimi quattro anni, che hanno meno dipendenti di quanti sono i membri dei consigli di amministrazione, che fatturano meno di un milione di euro e così via. Il governo prevede che l’operazione si possa fare in 12 mesi, di cui sei mesi per censire e sei mesi per chiudere. Impossibile nel nostro paese, figuratevi gli interessi che ci sono intorno agli enti periferici inutili. Interessi elettorali, di amicizie politiche, di amici degli amici, di prestigio personale, sindacali senza citarne altri innominabili ma immaginabili.
Mediaset vuole fare causa a Vivendi per non avere rispettato il contratto che prevedeva l’acquisto di Premium e la presenza importante nella stessa Mediaset. Per contro Vivendi annuncia querele. Alla fine si troverà un accordo dicono i bene informati. Forse Vivendi vuole tutto senza spendere ma scambiando azioni, magari di Telecom Italia e della stessa Vivendi. Naturalmente Mediaset vuole capitalizzare il più possibile quello che fa e che comunque da sola non potrebbe continuare a fare.
Si dovrebbe fare una legge, un referendum, un decreto, un qualche cosa che sia impositivo e che proibisca alle Regioni italiane di aprire lussuose ambasciate e rappresentanze in tutto il mondo che sono in genere strumenti per consentire ad amici e parenti di fare viaggi e di essere ospitati. Servono pure a qualche azienda per stabilire contatti che potrebbe prendere per conto suo e purtroppo servono anche a qualche struttura criminale per avere una presenza su determinati territori. Soldi buttati e soldi pericolosi.
È vero che la distruzione della scuola è colpa storica della Democrazia Cristiana che ha pensato più che al merito, più che ai contenuti, a sfruttare il filone per collocare gente d’accordo con i sindacati. Un sistema per avere consenso, per gestire le parti sociali, per mantenere potere. Da quel momento il problema nella scuola italiana è stato quanti professori, quanti precari, quanti concorsi, la carriera, le promozioni, i trasferimenti degli insegnanti. Gli alunni, gli studenti sono stati sempre in ultima fila. Neanche il fascismo lo aveva fatto, ossessionato come era dalla preparazione della classe dirigente che considerava compito primario della educazione. Naturalmente le sinistre, direttamente o tramite i sindacati, sono state omertose e questa è una loro responsabilità storica incancellabile. La verità è che hanno trovato opportuno occuparsi della collocazione dei lavoratori piuttosto che della formazione della gente. Infine va sottolineato che in questo contesto non si è mai fatta una politica di professionalizzazione e di remunerazione adeguata dei docenti, ma si è solo pensato alla loro quantità e alla loro gestione.
Qualcuno dovrebbe spiegare al movimento 5 stelle che affidare la pulizia urbana a chi per oltre dieci anni è stato nell’azienda incaricata di proprietà del Comune seppur come consulente non è una idea brillante (e incassando oltre un milione di euro pare). Soprattutto non si costruisce innovazione e trasparenza come vanno dicendo o vogliono far credere. La verità che non c’è nulla di nuovo sotto al sole nel nostro paese, neanche quelli che dicono essere nuovi. Giusto smettere di fare i bambini tutti quanti e rassegnarsi al destino (credetemi!).
Comunque la sensazione è che al sindaco di Roma, Virginia Raggi, qualcuno deve avere suggerito o forse imposto questa Paola Muraro ed adesso lei non sa come venirne fuori. Una situazione onestamente molto complicata e poco trasparente. Una domanda però viene spontanea: chi vuole far male a Virginia Raggi? Qualcuno che sta dentro o fuori il suo movimento?
Non sono discutibili le valutazioni che la gente può dare dei politici e delle situazioni politiche perché la libertà di pensare è ancora privilegio di ciascuno, anche se spesso qualche pensatore non rispetta gli altri. Ma questo è un problema di cultura e di educazione. Sono discutibili talvolta le motivazioni che questi giudizi si trascinano e che denotano spesso ignoranza, superficialità, pregiudizio, fanatismo, mancanza di idee. Nel nostro paese il problema importante è la mancanza di laicismo. Questo significa la mancanza di rispetto delle idee degli altri, la interpretazioni dei fatti sociali e politici come fossero squadre di calcio, la condanna di chi cambia opinione come fosse una colpa e non una evoluzione del proprio pensiero, la voglia di essere schierati sempre forse per un senso di protezione, forse per paura, forse per mancanza di cultura.
La storia del Monte dei Pachi di Siena, passato in cinquanta anni da banca solidissima, una delle più solide e forse la più solida ad una banca fallita in pratica e stravolta da manager incapaci, da incursioni politiche di cui la sinistra dovrebbe vergognarsi e di cui è responsabile, ha dell’incredibile. È il simbolo di come si può distruggere tutto, della metamorfosi del nostro paese. Ora la salveranno ma sarà sempre una cosa piccola e inutile, non avrà mai il ruolo che aveva e che poteva avere. Sarà il simbolo di come è stata la politica italiana negli ultimi cinquanta anni.
La Basilicata è Sud anche se non estremo Sud ed è piccola e non popolosa come altre regioni meridionali. Si scopre che va bene, crescono i dati economici, cresce l’occupazione, si moltiplicano le iniziative e come sempre succede successo chiama successo. Uno dei segreti e forse il più importante dei segreti di questa perfomance sembra sia la diversificazione e cioè il funzionamento parallelo di vari settori da quello industriale a quello turistico, da quello culturale a quello energetico. Allora si può dire che anche nel pubblico vale quello che dovrebbe valere nel privato: per andare avanti, per avere successo ci vuole diversificazione, innovazione, serietà, mix tra tecnologia e tradizione. E tanto lavoro, fiducia e speranza.
La scomparsa di personaggi che hanno accompagnato la nostra vita è sempre un grande dolore per la persona che scompare anche se personalmente non conosciuta e per quello che ha voluto dire, per il posto che ha avuto nei nostri pensieri, nei nostri ricordi, nel nostro percorso. E per quello che alcuni, non tutti certamente, di questi personaggi hanno dato alla nostra cultura, formazione, pensiero e piacere di vita.