Qualche considerazione di buon senso sulla Cirinnà.
Adesso che abbiamo assistito alle performance delle tifoserie, la legge Cirinnà approderà alla Camera, luogo preposto.
Al di là della conta (inutile ricordare che la sinistra, da sempre è minoranza in questo Paese), ora occorrerebbe parlare della sostanza.
Io credo che i sostenitori del riconoscimento delle coppie dello stesso sesso, hanno di fatto ottenuto un successo sul tema di fondo e cioè: il riconoscimento giuridico. Se poi vogliamo chiamarlo matrimonio mi sta benissimo, contenti loro….Io ricordo le origini del movimento omosessuale, lontanissimo da ogni forma di regolamentazione, anzi, si sosteneva la promiscuità, esattamente come fanno quasi tutti, gli e le etero, cosiddetti libertari.
Credo che l’AIDS abbia consigliato un uso più oculato di quelle libertà e quindi, sempre più ci sono state unioni fisse sulla stessa falsariga delle coppie etero.
E’ curioso, che in un tempo in cui le coppie etero evitano il matrimonio, le coppie Gay rivendichino tale istituto con tanta veemenza, arrivando di pretendere persino che Santa Madre Chiesa cambi la sua dottrina. Il mondo purtroppo è in preda agli estremismi di tutti i tipi e quindi lungi da me enunciare proibizioni in tal senso.
Meno convinto sono sulle adozioni. Non certo perché non sia legittimo desiderare da parte delle coppie Gay una famiglia normale, quanto perché il tema tocca, non solo la libertà individuale e di coppia, quanto la libertà di soggetti (i minori), i quali non possono certo decidere la famiglia di adozione. Anche sul tema, cerchiamo di non essere estremisti.
Sull’utero in affitto, personalmente lo considero un abominio, e non c’è stata una spiegazione dei tanti che lo vanno a sostenere in televisione e sui giornali che mi abbia convinto. Per cui, se passano le adozioni di esseri viventi, la legge dovrà dire con chiarezza che l’utero in affitto è reato perché si tratta di sfruttamento. Nessuna donna benestante e sana di mente, porterebbe in grembo nove mesi un figlio, per poi cederlo a coppie paganti. Per quanto riguarda la fecondazione eterologa, deve riguardare unicamente le coppie Lesbo poiché per i maschietti si ricadrebbe nuovamente nell’utero in affitto.
Sull’adozione del figlio del partner, sono d’accordo, purché non esista un genitore separato non consenziente.
Mi pare che su questa base se si smussano gli spigoli, il Parlamento potrebbe uscire con una buona legge che se non accontenta tutti, rispetta il buon senso (anche quello comune perché ci piaccia o meno esiste sempre).
Ricapitolando, non sono omofobo, non sono credente, sono laico. L’unica preoccupazione che mi sento di avere è sulle adozioni a esclusivo beneficio dell’adottato e non per problemi di pseudo morale. D’altronde, le coppie etero faticano ad accedere all’adozione. Esiste una speculazione e uno sfruttamento di queste coppie vergognoso. Quarantamila € per adottare un bimbo che sarebbe destinato alla fame se non di peggio, mi sembra un argomento che una certa sinistra dovrebbe affrontare e non gestire con le agenzie per l’adozione nel terzo, o quarto mondo.
Termino con un’ultima considerazione: coloro che in questi giorni si richiamano sul tema: all’illuminismo, alla vittoria della ragione sull’oscurantismo (tutto giusto), sono gli stessi che in questo Paese hanno impedito non solo l’uso, ma anche la sperimentazione del transgenico.
Bella prova di illuminismo.