Cristina Stefan (from Candiac, QC – Canada) – Dilemma
ELEZIONI 2022: La mia dichiarazione di voto
… a ruota libera, fuori dal coro.
di Davide Torrielli
Colleghi imenotteri,
in spregio alla posizione di indifferenza che spesso assumo nei confronti dello schierarsi, percepisco l’utilità in questo momento, di indicare quali che siano le scelte personali di voto ed in qualche modo, le loro abbiette motivazioni.
In qualche delirio precedente, indicavo il rifiuto della scheda come atto di denuncia dell’inconsistenza della classe politica proposta ma, con mio disappunto, devo constatare che il politicume ha saputo disarcionare in anticipo i cavalieri del rifiuto, facendo circolare una precisazione ministeriale in merito a tale pratica assegnando, de facto, i “voti”, che in realtà non ci sono, in qualche modo, alla maggioranza. Mai quindi sia, che in qualche modo io contribuisca all’ovvia salita sul podio di Giorgia, Matteo e Nonno. Questo mai: non voglio essere partecipe dello sfascio che questi signori metteranno in scena.
Dopo aver con noia dato un’occhiata ai programmi farneticanti degli altri sciammannati, trovandoli pieni di roba che non attacca neanche sugli analfabeti, ho deciso di presentarmi al seggio con un turanasi, di quelli che si usano in piscina, a molletta, per non sentire la puzza, e accedere alla cabina elettorale per votare.
Trasmetterò foto della performance anche se vietata, me ne frego.
Così equipaggiato, voterò Partito Democratico: ritengo infatti che sia l’unica strada per gettare il mio voto ai rovi, nella speranza che si incastri per bene in fondo e non riescano a prenderlo, il cosiddetto voto utile che poi tanto utile non sarà, ma, almeno, finirà in un mucchietto al di fuori dei tre pazzi che ci apprestiamo a mettere al comando.
Il resto, come disse qualcuno, è noia, la tragica inconsistenza del nulla, il silenzio dell’etica, la morte della morale. Assistiamo al funerale della politica.
Mi rimarrà la soddisfazione del turanasi.
A che punto siamo.
Te votas, purtroppo.