René Magritte (1898-1967) - I misteri dell’orizzonte - 1955
La Olivetti dopo Adriano
di Gianni Di Quattro
È il titolo di un libro scritto da Elserino Piol e da Mario Citelli. Un libro che si può trovare in rete sotto forma di e-book, ma è reperibile anche in forma cartacea (editore Guerini e Associati). Porta come sottotitolo “una storia italiana di resilienza e un modello per le start up”, perché i due scrittori ritengono che il percorso della Olivetti, soprattutto negli ultimi anni, e il modo come l’azienda ha sviluppato contatti con il mondo della tecnologia e operato scelte strategiche conseguenti possa rappresentare un modello metodologico per tutti coloro che decidono di affrontare il settore dovendo assolutamente mescolare professionalità e imprenditorialità.
La prefazione è scritta da Giulio Sapelli, uno storico dell’economia, un attento e tra i più competenti osservatori del mercato nell’area delle tecnologie e delle energie, vale a dire dei settori più strategici per lo sviluppo del paese e per la creazione di ambienti adatti alla formazione, alla imprenditorialità e alla organizzazione.
Elserino Piol è il nome chiave della informatica italiana. Il professionista che ha attraversato tutto il periodo da protagonista: dalla nascita allo sviluppo, ai problemi derivanti dalle necessità di finanziare in continuo l’ evoluzione tecnologica, dalla innovazione necessaria per competere alla sua integrazione con il mondo delle comunicazioni e che ha prodotto gli scenari dai quali ora siamo circondati. Piol ha visto tutto il settore da tutti i punti di vista e da tutti i continenti, ha conosciuto tutti quelli che hanno avuto un ruolo di primo piano, ha influenzato tante strategie, ha capito prima di altri tendenze. La principale caratteristica di Elserino Piol è di sapere accumulare un grande quantitativo di informazioni, praticamente tutte quelle disponibili, e di riuscire ad integrarle in modo da produrre una visione che pochi altri riescono ad avere. E poi questa sua capacità ha anche fatto scuola a tutti i livelli all’interno e all’esterno della Olivetti, azienda in cui ha lavorato per circa quaranta anni partendo da semplice programmatore di macchine a schede perforate sino a Vice Presidente del gruppo.
Mario Citelli ha percorso la sua strada in Olivetti dove ha ricoperto varie posizioni manageriali per poi assumere anche importanti ruoli nell’ambito del gruppo France Telecom e di Telecom Italia. Oggi opera nella società Neon, scout ed advisor per start up in collaborazione con lo stesso Elserino Piol.
Il libro è un panorama completo che parte dal 1960 (l’anno della morte di Adriano Olivetti) e descrive tutto il percorso dell’azienda, le sue scelte, gli uomini che l’hanno guidata, i suoi errori. In particolare mette a fuoco il periodo che si riferisce alla gestione di Carlo De Benedetti a partire dal 1978, durante il quale la Olivetti ha conosciuto in un primo periodo un significativo successo e una decadenza lenta in un secondo momento. E poi descrive bene come e perché è avvenuta la trasformazione finale da azienda informatica ad azienda di telecomunicazioni (unico caso al mondo) e che, forse, ha consentito una fine meno ingloriosa almeno sul piano formale.
L’interesse del racconto deriva dalla precisione con cui tanti episodi chiave dell’epoca sono raccontati evidentemente grazie alla memoria prodigiosa di Elserino Piol e ai suoi appunti. Episodi che fanno capire con precisione non solo cosa è successo nella Olivetti, ma nelle aziende del settore che lo hanno popolato in modo più o meno stabile. I due autori ricostruiscono, in altri termini, l’atmosfera, i ruoli e i personaggi dell’epoca e raccontano anche retroscena non del tutto conosciuti.
Forse al libro manca un po’ un’anima perché vuole essere troppo ecumenico e forse l’obiettivo di dare consigli ai giovani da una parte e di raccontare i fatti nel modo più obbiettivo dall’altra prevale su tutto. Infatti, determinate situazioni che hanno avuto conseguenze importanti nell’ azienda sono certamente descritte in modo approfondito ma tuttavia troppo asetticamente, cioè senza spiegare e senza interpretare, lasciando al lettore la facoltà di capire o meno. I giudizi degli autori in qualche caso si possono intuire, ma spesso non sono evidenti ed è come se non volessero affrontare le responsabilità dei protagonisti lasciando al lettore qualsiasi libera opinione. Come un romanzo in cui l’eroe alla fine muore ma non si capisce perché e chi lo ha assassinato.
Per tutto questo il libro di Elserino Piol e di Mario Citelli rappresenta un contributo fondamentale per conoscere il percorso Olivetti e l’ambiente internazionale della informatica prima della rivoluzione di internet e l’irrompere violento dei grandi protagonisti globali.