Jim Edwards (1977- Bangor, North Wales) – Yellow Fields and Pylons, near Wooler
Le Startup: 3 - Internet veloce e il Laser
di Giacomo Cirio
Il laser è oggi utilizzato in campo informatico all'interno dei lettori ottici (CD, DVD e BluRay), nei processi di stampa ad alta velocità, e nei lettori di codici a barre. Non solo: il laser trova applicazione nel mondo della comunicazione su grandi distanze; nel mondo della medicina (come bisturi di ultimissima generazione, per incisioni di grande precisione) e in campo industriale (per tagliare o saldare materiali metallici o nella misurazione di distanze e velocità).
Un giovanotto, passeggiando sulle colline astigiane e osservando i Tralicci dell’alta tensione ha ipotizzato e realizzato in forma prototipale una fibra ottica virtuale, basata sulla tecnologia Laser, per portare Internet veloce in una qualunque zona dell’Italia. Uno dei primi risultati sarebbe un consistente abbattimento dei costi, visto che non servirebbe più posare la fibra.
Infatti secondo l’analisi fatta i costi/vantaggi sarebbero: 100 euro per ogni casa è la stima, perché ogni chilometro di segnale laser, servendo 100 utenze, ha un costo di 10mila euro. Posare la fibra ottica sottoterra, invece, ha un costo medio 100 volte superiori, pari a 1000 euro al metro quadro.
Un secondo importante risultato è il superamento del cosiddetto “digital divide”.
Nella sostanza Il Laser Wide Area Network trasmette il segnale Internet (fino a 500 Mbit/s) sfruttando ricetrasmettitori laser collocati sui tralicci dell’Alta tensione. Con questa tecnologia, che non produce onde elettromagnetiche e sfrutta per il suo funzionamento i campi elettrici già prodotti dalle linee ad alta tensione, anche i paesi più piccoli del nostro territorio potrebbero ottenere accesso a una linea web ultraveloce, necessaria per la crescita e lo sviluppo delle opportunità economiche e sociali.
Il progettista ha vinto il Primo Premio al concorso europeo per giovani scienziati, Eucys, tenutosi in settembre a Bruxelles.
Termino con una mia osservazione, forse per alcuni un po’ polemica: speriamo che venga abolito il Cnel ente di consulenza, definito sui media “pensatoio alto”con scarsissimi risultati, che costa al bilancio dello Stato circa 19 milioni di euro l’anno e che questi soldi siano dati a giovani che hanno un notevole spirito imprenditoriale e idee innovative.