Roz Abellera (Contemporaneo - Florida) - The Network
Un futuro tecnologico sempre più connesso
di Giuseppe Tilia (Responsabile Progetto Agenda Digitale TIM)
Ho raccolto con molto interesse l’invito a scrivere per la rivista “Nel Futuro”, cogliendo lo spunto per elaborare alcune idee proprio sulla relazione tra il futuro ed il mondo delle tecnologie, con un occhio focalizzato sulle Telecomunicazioni, che rappresentano il nostro “mestiere” in TIM, ma senza limitarmi ad esse.
Perché il futuro è al contempo affascinante e complesso: rappresenta una continua rincorsa tra nuove opportunità offerte dalle tecnologie innovative, la loro adozione via via più pervasiva nel mercato, l’emergere di nuove e più sofisticate esigenze e, di nuovo, la spinta a innovazioni ulteriori per andare incontro ai nuovi bisogni.
Il tutto in una circolarità destinata a ripetersi all’infinito.
E lasciando comunque sul tavolo sempre molte domande.
Avremmo mai pensato 10 anni fa ad una diffusione degli smartphone come quella che viviamo oggi?
Avremmo mai immaginato che i social network potessero avere una diffusione a livello planetario?
Siamo sinceri, la risposta è no.
Ed aveva certamente ragione chi diceva che “le previsioni sono un’arte difficile, soprattutto se riguardano il futuro”.
Con questa consapevolezza dobbiamo confessare che sarà difficile prevedere quello che sarà il mondo tra dieci o venti anni.
Possiamo però provare a dividere il tema in componenti più piccole: le persone, le imprese e le istituzioni.
Analizzarle singolarmente può aiutarci a capire quali sono le sfide fondamentali che le riguardano ed il tipo di risposta che esse attendono dalle tecnologie del futuro.
Partiamo dalle persone. Esse sono il minimo comune denominatore di tutto. Ogni singolo individuo è cittadino e può essere genitore, figlio, dipendente di imprese o di un comune, professionista e tanto altro ancora.
Ciascuno divide il suo tempo tra casa, ufficio, luoghi di svago.
Nei loro molteplici ruoli e nei diversi luoghi che vivono nel quotidiano una cosa è certa: le persone vogliono essere connesse costantemente con il loro mondo di relazioni: quelle degli affetti, del lavoro, delle amicizie.
Dall’homo sapiens all’uomo connesso il salto è ormai compiuto.
Nel mondo globalizzato, con le mille contraddizioni che pure ancora permangono, la diffusione istantanea delle informazioni e il libero scambio senza limiti di formato, lingua e tempo sono una realtà acquisita ed i volumi trasmessi di dati, immagini e video sono in crescita costante.
Da questo scenario nasce una grande sfida per gli operatori di telecomunicazioni, la sfida delle reti a banda ultralarga sia fisse che mobili, con un importante sforzo richiesto in termini di investimenti e di execution ma anche con rilevanti opportunità per ulteriori straordinari sviluppi.
Nel considerare le imprese occorre dire che la loro vita è stata già oggi pesantemente investita dal cambiamento indotto dalle tecnologie dell’informatica e delle telecomunicazioni.
Non può avere presente e neanche futuro un’impresa che non sia in grado di innovare i processi e di adottare in maniera pervasiva piattaforme digitali di Supply Chain, ERP, CRM e via dicendo, mantenendo connesse le proprie persone sui sistemi interni secondo requisiti stringenti di sicurezza e di continuità di servizio. E tutto questo senza ormai distinzioni tra ufficio, casa o in mobilità.
Anche qui si evidenzia una straordinaria esigenza di connessione in qualunque condizione, con velocità sempre più spinte e garanzie di sicurezza sul fronte degli accessi, della tutela dei dati e della loro salvaguardia.
Le imprese hanno bisogno di tutte le tecnologie di frontiera: la banda ultralarga fissa e mobile, le soluzioni cloud e i servizi di data center nazionali ed internazionali.
Tutto ciò comporta sfide ed opportunità rilevanti per tutti gli operatori di Tlc e per le società dell’Information Technology.
Infine veniamo alle istituzioni e alla politica.
Il loro ruolo è di una importanza assoluta ed insostituibile.
Esse rappresentano la massima sintesi dell’interesse dei cittadini per la salvaguardia del loro presente e, soprattutto, del loro futuro.
In tal senso credo che le finalità riportate nelle Agende Digitali dei Paesi europei, che parlano di una crescita sostenibile, intelligente, inclusiva, possano rappresentare una sintesi efficace di tale altissimo ruolo.
L’Italia ha recepito pienamente questo spirito e con l’Agenda Digitale Italiana ha disegnato un articolato programma volto a promuovere lo sviluppo del Paese attraverso la digitalizzazione della PA medesima, la diffusione della banda ultralarga sul territorio e lo sviluppo di servizi digitali per la cittadinanza e per le imprese.
TIM è fortemente impegnata in tale direzione ed ha fatto propria la sfida del governo recependo nei propri piani di sviluppo i temi centrali dell’Agenda Digitale.
In questo scenario si inserisce infatti il piano TIM relativo agli investimenti nel triennio 2016-2018, che prevede un ulteriore sviluppo delle reti in fibra ottica e 4G, una attenzione ancora più forte verso le connessioni internazionali in fibra e il potenziamento continuo delle infrastrutture cloud, grazie anche alla espansione dei nostri data center.
La copertura in fibra ottica passerà dall’attuale 45 all’84% nel 2018 mentre quella dell’ultrabroadband mobile LTE dall’attuale 92 al 98%.
Il totale di questi investimenti è pari a circa 6,7 miliardi di euro e vede la componente maggiore dedicata alla costruzione della rete in fibra ottica, conosciuta anche come NGN, Next Generation Network, alla quale sono destinati 3,6 miliardi di euro, mentre 1,2 miliardi vanno alle infrastrutture di rete mobile e 700 milioni verranno investiti nel cloud e nelle piattaforme applicative.
TIM seguirà inoltre con molta attenzione tutti gli sviluppi della domanda nell’ambito dei settori nevralgici per lo sviluppo del Paese: scuola, salute e giustizia.
Ad essi sono dedicate da TIM particolari attenzioni e proposte di servizi all’avanguardia per garantire la digitalizzazione di comparti fondamentali per i cittadini, per le imprese e per la Pubblica Amministrazione stessa.