Immagine realizzata con strumenti di Intelligenza Artificiale
Apple, colpita ed affondata!
a ruota libera
di Davide Torrielli
Copio qui integralmente il testo uscito sul più famoso giornale di tech al mondo al fine di farne commento.
"Apple chiude il sipario: il colosso si spegne sotto l’assalto dei TeslaPhone gratuiti"
Editoriale di TechTomorrow - 5 dicembre 2029
Cupertino, CA - Dopo un’epopea durata decenni e un’ultima disperata resistenza di cinque anni, ieri Apple ha ufficialmente chiuso i battenti. La società che un tempo faceva la fila davanti agli Apple Store sembra ora un lontano ricordo, sepolto da un’innovazione che nemmeno le visioni di Steve Jobs avevano previsto: un telefono gratuito firmato Tesla.
Chi avrebbe mai detto che Elon Musk, tra un lancio di razzi, un tweet criptico e un nuovo modello di auto, sarebbe riuscito a decapitare la mela morsicata con una mossa tanto semplice quanto devastante? La strategia, del resto, era così assurda che doveva funzionare: regalare il telefono e farsi pagare il servizio. "Un telefono gratuito e una connessione Starlink impeccabile, ovunque nel mondo, persino in cima al Monte Everest?
Chi potrebbe dire di no?" hanno ironizzato i clienti, cancellando in massa i loro abbonamenti ad iCloud.
Non è servito a nulla nemmeno il disperato tentativo di Apple di introdurre "l'iPhone Ultra Premium Infinity Pro+", un dispositivo che, a un costo modico di $10.000, prometteva di "cambiare la tua vita con un nuovo livello di consapevolezza digitale". Alla fine, l'unico livello raggiunto è stato quello delle scorte invendute.
Una volta, l'intera Silicon Valley tremava al suono della voce di Tim Cook (e più recentemente, della sua AI hologram, dopo il pensionamento forzato del 2027). Ma l’ultimo keynote di Apple è stato seguito da appena 73 persone su una piattaforma streaming di terza categoria. Nel disperato tentativo di riconquistare il pubblico, l’azienda aveva persino lanciato “Apple Genio Vero”, un’intelligenza artificiale che avrebbe dovuto fare da assistente personale. Peccato che gli utenti preferissero il sarcastico TeslaBuddy, integrato nei TeslaPhone, capace di rispondere a domande con battute mordaci e di gestire una Tesla Model Y mentre ordinava il pranzo su una Starlink AI food app.
E poi, c’è la questione della rete. Per anni Apple ha cercato di competere con i carrier tradizionali per offrire una connettività migliore, senza riuscirci. Tesla, dal canto suo, ha avuto un’idea geniale: perché competere quando puoi semplicemente lanciare satelliti a centinaia ogni settimana? La rete Starlink, con il suo abbonamento base di 9,99 $ al mese, ha lasciato i carrier tradizionali a masticare polvere. Non era perfetta, certo, ma funzionale. Gli utenti del TeslaPhone non dovevano più preoccuparsi di perdere il segnale nel bel mezzo di una videochiamata sul Kilimangiaro, un vantaggio che Apple non è mai riuscita a offrire.
Dopo aver cercato di reinventarsi come azienda di moda tech (il loro esperimento con gli "AppleShoes" autolaccianti ha portato solo a un’ondata di meme su TikTok), il consiglio di amministrazione ha deciso che era tempo di spegnere le luci. Le ultime parole ufficiali dell’azienda? “La nostra innovazione non è mai stata apprezzata abbastanza.”
E così, si chiude un’era. Un tempo c’era la coda per l’iPhone, oggi c’è solo la coda per TeslaBuddy che distribuisce sorrisi sardonici mentre carica i TeslaPhone in stazioni di ricarica solare.
L’ironia, in tutto questo? Musk ha dichiarato che “non voleva nemmeno competere con Apple”. In effetti, era troppo occupato a twittare su Marte.
Dal vs. corrispondente, David Cassandra, restituisco la linea.
Te pauras