Aggiornato al 21/11/2024

Non sono d’accordo con quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo

Voltaire

Caroline Hirbec (Grimhel) (France - Deviantart) - Broken Bridge

 


Genova e Cristo

di Ignazio Crivelli Visconti

 

”Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno”- Luca, 23:34-44.

 

Cristo, se è vero tutto quello che hanno detto e dicono di Lui, poteva permettersi durante la propria crocefissione di chiedere al Padre di perdonare i suoi carnefici. Poteva permetterselo perché sapeva che, essendo Dio Egli stesso, sarebbe risorto a nuova eterna vita.

Ma io no.

Io sono solo un Uomo, umano come tutte le donne e uomini detti Esseri Umani e quindi caratterizzato da una sola possibilità di vita.

Io non posso perdonare ad altri essere umani di aver abbattuto, invece di rimettere a nuovo, ciò che restava del ponte Morandi.

Io non perdono tecnici, architetti, testate giornalistiche nazionali, commentatori TV, organi istituzionali competenti sulla materia, l’aver trascurato le possibilità reali e dimostrate, in due articoli precedenti su questo stesso web magazine e inutilmente portate alla loro conoscenza e che TUTTI si sono guardati bene dal riportare e commentare, di poter invece intervenire con nuovi materiali e tecnologie, ormai sperimentate e consolidate nel mondo intero, sulle strutture rimanenti dopo il crollo per ripristinarle in maniera molto semplice con nuove, migliori e durature prestazioni.

Io non perdono i danni concreti e morali con ciò causati ulteriormente alle persone coinvolte, perché potevano essere totalmente o quasi evitati.

Io non perdono tutti i “saggi” che con tronfia e goffa presenza partecipano ai momenti delle esplosioni dei monconi.

Io non perdono “il fare festa” con la ricostruzione del ponte con gli stessi materiali e tecnologie precedenti che ri-produrranno nei decenni futuri simili tragedie a carico, ancora una volta, dei nostri figli e nipoti.

Io non perdono “loro, perché sapevano quello che hanno fatto”.

Io non perdono e invito tutti ad una giornata di lutto, chinando il capo NON per sottomissione e rassegnazione; ma solo per omaggio a coloro che soffrono per tutto questo.

 

Inserito il:30/06/2019 15:02:36
Ultimo aggiornamento:30/06/2019 16:23:41
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