Paul Klee (1879-1940) - Zaubergarten (Magic garden) - 1926
Il futuro della società
(Cenni da articoli vari del Financial Times)
di Simone Fubini
- Non tassare i robots ma i redditi delle imprese: unanime punto di vista
- Non dare una personalità responsabile ai robots, ma ai loro possessori (esempio diritto antica Roma v/s possessori di schiavi)
- Possibili società future
- Capitalismo consapevole (il profitto non è il primo obiettivo, ma il welfare degli impiegati, l’ambiente, la salute, ecc.)
- Capitalismo basato sulla folla (crowd): si sviluppa basandosi su piattaforme sociali e di servizi, suddividendo i compiti. Le strutture tipo il block-chain creano fiducia sociale nella Sharing Economy (Arun Sundarasoyan, NY University)
- Talentismo (economic forum, Hans Shwab). Le fabbriche sono automatiche, ma si deve investire sulla creatività e la capacità di innovare (human talent), se no il progresso si esaurisce (poche persone chiave, ma un esercito di istruttori, collaboratori, ecc.
- The care-capitalism: con l’invecchiamento della popolazione e la necessità di insegnamento continuo, esplode il “coaching” long-life, trainers, psicologi, consulenti (advisers), infermieri, badanti.
L’uomo ha sempre il desiderio di socializzare costruendosi un ruolo se possibile avere un peso nella società come innovatore, educatore sociale, professionista, ecc.; è impossibile sopprimere questo desiderio, se non uccidendo l’umanità.
- L’AI (machine learning) può essere considerata una virtual work force, un nuovo fattore di produttività insieme a lavoro e capitale. Essa aumenta la produttività dell’intelligenza umana e aiuta lo sviluppo di innovazione.
- Sta aumentando l’interesse delle imprese per le persone che sanno dialogare con i robots (porre le corrette domande, e saper valutare le risposte. Occorre tenere conto che il robot è una macchina e può sbagliare.
L’OCSE ritiene che l’impatto diretto dei robot può portare all’eliminazione del 10% dei posti di lavoro, ma modifica il 30% delle mansioni.
L’EU propone regole per le entità “robot”: copertura assicurativa immatricolazioni, creazione di fondo per riparare i danni da loro prodotti.
La trasformazione digitale se correttamente affrontata porta a ridurre i posti di lavoro per l’innovazione di processo, ma li aumenta per l’innovazione di prodotto.
La crescita della concorrenza globale, la diffusione dell’E-commerce e delle piattaforme di rete per offrire prodotti e servizi, e il conseguente sviluppo della cultura del “rating”, del brand dei prodotti e dei servizi ha fatto sì che l’attenzione al cliente consumatore è cresciuta a dismisura, da cui l’importanza crescente da parte delle imprese alla logistica distributiva, alla strategia di vendita, alla qualità del servizio post vendita, alla raccolta di dati sulla risposta dei clienti all’offerta e al servizio (commenti su social).