Hakon Soreide (Bergen, Norvegia, 1974 - ) – Moon on the Ocean (2012)
Accordo Italia-Nasa per il viaggio spaziale sulla Luna nel 2024
di Vincenzo Rampolla
Due mesi fa, il 25 settembre 2020 Jim Bridenstine, Presidente e Amministratore NASA, in videoconferenza con Riccardo Fraccaro, Sottosegretario Responsabile per lo Spazio, esibì l’accordo firmato per la partecipazione a Artemis, programma di esplorazione lunare.
Con una lunga storia di collaborazione e successo nel volo spaziale […] il forte sostegno del Governo Italiano per Artemis assicura che questa partnership darà vita alla cooperazione nella prossima fase di esplorazione della superficie lunare,- ha detto Bridenstine.- Né la NASA né l’ASI (Agenzia Spaziale Italiana) hanno ancora annunciato progetti specifici e i dettagli sono in via di definizione, confermato da un ulteriore comunicato di Giorgio Saccoccia, Presidente dell'ASI, che ha dato enfasi a: Approvvigionamento degli habitat dell'equipaggio, Indagini scientifiche sulla superficie lunare e Servizi di telecomunicazione. Tre punti cardine per l’Italia.
Lo scorso novembre in Spagna, alla Riunione Ministeriale ESA (Agenzia Spaziale Europea) Space19 +, l'Italia ha sostenuto i programmi di esplorazione con i moduli ESPRIT e iHab proposti per il portale lunare della NASA e per inserirli nel Gateway (v. articoli sulla Luna) quando i programmi Artemis entreranno nella seconda fase sostenibile dopo il ritorno dalla Luna nel 2024.
Abbiamo dato un grande contributo al modulo iHab perché vogliamo giocare un ruolo nella parte sostenibile di Artemis, ha dichiarato Saccoccia in un'intervista al termine di Space19 +. In Spagna si è anche parlato delle candidature per il nuovo DG ESA.
Sia attraverso accordi con la NASA che con impegni finanziari l'Italia ha sottoscritto la presenza nel programma Artemis con altri 7 Paesi: Usa, Australia, Gran Bretagna, Canada, Giappone, Lussemburgo e Emirati Arabi Uniti. Questi i 10 principi degli accordi di Artemis: Scopi pacifici, Trasparenza, Interoperabilità, Assistenza di emergenza, Registrazione di oggetti spaziali, Pubblicazione di dati scientifici, Salvaguardia del patrimonio, Rispetto delle risorse spaziali, Smaltimento di detriti orbitali, Prevenzione interferenze dannose e sostegno del principio del rispetto.
Nel febbraio 2019 il Canada già aveva annunciato la fornitura di un braccio robotico per il portale lunare, con una spesa di $1,5 miliardi in 24 anni per l’intero progetto. A luglio, il Giappone ha dichiarato di fornire un land rover lunare pressurizzato. Nel 2019 la NASA e l’Australia hanno firmato un impegno di $105 M in 5 anni per le tecnologie da adattare alle ‘operazioni remote’ e per l'estrazione di minerali impiegabili nelle missioni lunari.
Megan Clark, Direttore dell'ASA (Agenzia Spaziale Australiana), ha dichiarato il 24 settembre di essere al lavoro alla prima fase del progetto Moon to Mars, con forniture di più società australiane in progetti del loro programma Trailblazer per missioni su Luna e Marte.
Nel piano dei suoi incontri, Bridenstine ha annunciato a vari rappresentanti internazionali: L’intesa fungerà da preambolo dei singoli accordi bilaterali con gli Usa, con interesse primario per i principi relativi alla interoperabilità dell'hardware spaziale, alla protezione dei siti del patrimonio e ai diritti di proprietà spaziale. Spetterà a ciascuna Nazione garantire che i partner sotto la sua giurisdizione, come ad esempio l'impresa spaziale Blue Origin di Jeff Bezos, CEO di Amazon, rispettino i requisiti degli accordi di Artemis. Blue Origin sta testando un sistema di guida che la NASA intende utilizzare sui futuri lander lunari. Le Nazioni saranno tenute a registrare i sistemi che stanno inviando nello spazio e a fornire una notifica pubblica sulla posizione e la natura delle loro operazioni, in base a una norma da rispettare collegialmente. Se i firmatari non aderiscono agli accordi bilaterali e a quelli successivi, potrebbero essere invitati a lasciare la coalizione di Artemis, ha detto Bridenstine. La pressione e l’impegno in gioco sono altissimi e Artemis va vissuto come un modo per rendere operativo il Trattato sullo Spazio extra-atmosferico del 1967 che regola le attività internazionali nello spazio. Gli accordi di Artemis rafforzano e attivano gli obblighi del Trattato e per la prima volta, stiamo stabilendo i principi per renderlo applicabile allo spazio extra-atmosferico; non hanno lo status tipico dei trattati e non richiedono la ratifica del Senato. La NASA ha siglato accordi bilaterali con le singole Nazioni per accelerare il tirocinio dei primi astronauti che scenderanno sulla Luna nel 2024. Abbiamo il mandato di avanzare rapidamente e di coinvolgere partner commerciali e internazionali. Gli accordi di Artemis sono separati dall'accordo multilaterale che regola le operazioni sulla Stazione Spaziale Internazionale, così come un accordo simile si applica al Gateway, progetto guidato dalla NASA per costruire una base in orbita lunare.
Tra i firmatari, sono assenti Russia e Cina, nazioni all’avanguardia nelle missioni lunari. Bridenstine ha detto che non è ancora chiaro se la Russia aggiungerà la sua firma all’accordo. In una recente riunione della IAC (Agenzia Spaziale Russa), Dmitry Rogozin Direttore spaziale russo, ha criticato l’eccessivo peso degli Usa nel progetto Lunar Gateway, anche se venisse modificato e regolato da un accordo multilaterale anziché da accordi bilaterali.
È probabile che la Russia si astenga dal parteciparvi, - ha detto - aggiungendo che potrebbe cambiare opinione se il processo decisionale per il Gateway ponesse maggiore accento sulla cooperazione internazionale. In risposta, Bridenstine ha dichiarato: L'accordo Gateway continua a seguire il modello definito dalle operazioni sulla Stazione Spaziale Internazionale e mantiene la sua apertura e interesse a ricevere le proposte dei russi.
La Cina è un caso speciale, perché per ragioni di sicurezza nazionale ai funzionari NASA è attualmente proibito condurre colloqui bilaterali con le controparti cinesi. La NASA, come agenzia, segue sempre la legge, e la legge in questo momento ci vieta di impegnare la Cina in attività bilaterali, ha sostenuto Bridenstine. Se il comportamento della Cina dovesse essere modificato in modo che il Congresso, i Repubblicani e i Democratici si unissero e dicessero: Guarda, vogliamo coinvolgere la Cina, la NASA è pronta a negoziare.
Gli accordi di Artemis prevedono che potrebbero essere applicati sia alla Luna che a missioni spaziali su Marte, comete e asteroidi.
Mike Gold, Amministratore Associato NASA facente funzione per le relazioni internazionali, ha detto: Le odissee spaziali più lontane dovrebbero essere affrontate e completate con accordi futuri. Nel sistema solare, ovunque uno si trovi, pensiamo se ne debba sempre parlare. Ma, ancora una volta, siamo prudenti, sappiamo che sarà necessario modificare la Costituzione degli Stati Uniti in molti punti […].Trarremo profitto dalle nostre esperienze e non vediamo l'ora di avere questo tipo di problemi, problemi che non è male avere.
Il 19 novembre 2020 l'astronave suborbitale New Shepard di Blue Origin ha lasciato la sua piattaforma del Texas: prova di un futuro allunaggio con ‘blocco’ del suo atterraggio. Punto focale della missione: testare la maggior parte degli elementi del sistema di atterraggio lunare di precisione della NASA, 13° volo di prova senza equipaggio del veicolo spaziale New Shepard per l'impresa spaziale di Jeff Bezos (CEO di Amazon). Previsto il 24 settembre, il volo di New Shepard è stato cancellato per un potenziale problema di alimentazione di uno dei 12 carichi di strumenti scientifici a bordo.
Alle 8:37 decollo del booster di New Shepard (primo stadio riutilizzabile essenziale per dare l’accelerazione iniziale) e invio di una capsula carica di esperimenti scientifici ad altezza superiore a 105 km (oltre i 100 km, confine dello spazio stabilito a livello internazionale). Prima del fine corsa, separazione della capsula, paracadutata nel deserto del Texas, mentre per il booster discesa supersonica e prima dell'atterraggio, riaccensione motori a idrogeno in modalità retro-razzo per volo automatico verso la sua piattaforma di atterraggio. Record per la 7ª volta. Durata del volo, dal decollo all'atterraggio della capsula, poco più di 10 minuti. Rispetto ai precedenti voli il booster era dotato di: sensore Doppler, sistema di navigazione relativo al terreno, computer di discesa e atterraggio, componenti NASA per gli atterraggi lunari, con e senza equipaggio, tutti parte di un sistema di guida della discesa di un veicolo spaziale che identifica un sito di atterraggio bersaglio e esegue un touchdown con precisione di 100 m.
Durante il volo, il sistema della NASA ha operato in parallelo con il sistema di guida di Blue Origin, utilizzabile sul lander lunare, oggetto di una proposta alla NASA. Blue Origin ha beneficiato di una sovvenzione NASA di $3 M e il suo lancio di prova è stato il primo da un anno. Al termine della prova, Bridenstine ha dichiarato: L’odierno test di volo suborbitale svolge un ruolo d’importanza fondamentale nei preparativi per le future missioni di Artemis sulla Luna.
Sul piano diplomatico internazionale, intanto, si aprono e si chiudono le danze delle manovre per la nomina del nuovo Direttore Generale ESA (Agenzia Spaziale Europea).
Il contributo Italia al budget 2021 è €2,28 miliardi (13,5%), terza quota dopo Germania (22,2%) e Francia (24,5%). È abolito l’accordo storico non scritto che di diritto assegnava la carica di DG ai maggiori Paesi contributori e l’Italia ha visto bruciare la candidatura di Simonetta Di Pippo alla DG ESA, in coppia con Roberto Battiston, nipote di Romano Prodi. Contro le direttive del Governo, con mossa lecita per lo statuto ESA, ma scomposta sul piano politico si è intrufolato autocandidandosi, ha provocato un rovinoso caso Italia e i Capi Delegazione degli Stati membri dell’ESA hanno approvato Josef Aschbacher nuovo DG dell’Agenzia.
Avere due candidati, ha offuscato la posizione della Di Pippo e favorito l’austriaco, di casa in Italia. Battiston aveva impugnato il decreto 31.10. 2018, con cui 2 anni prima il Ministro M5s-Lega dell’Istruzione con effetto immediato lo aveva revocato da Presidente ASI.
Rivalsa, vendetta, sgarbo? A chiudere il caso ci ha pensato il tweet di Di Stefano, M5s, Sottosegretario di Stato agli Affari Esteri: Il Governo italiano ha una sola candidatura istituzionale a DG ESA, Simonetta Di Pippo, e solo quella sosterrà.
Un dettaglio: a favore dell’austriaco ha votato anche Antonio Bernardini, Capo Delegazione ASI, ambasciatore presso l’Ocse e sostituto del Direttore dell’ASI, unico Capo Delegazione assente alla votazione dei Capi dell’Alleanza Continentale per lo Spazio, per revoca del bando di concorso DG ASI. Accanto al DG ESA, i ruoli chiave sono quelli dei 10 Capi dei Direttorati, i Centri operativi. L'Italia ha la DG del Centro Estec (Olanda). Con la nomina di Aschbacher si liberano la DG dell'Osservazione della Terra, la più ambita, e la DG del Centro Esrin a Frascati, lasciata dall’austriaco. Almeno uno di quei Centri potrebbe andare all’Italia. Apettiamo e vediamo chi glielo soffierà…
Dalle parti di Washington, Bridenstine ha appena rassegnato le dimissioni dalla NASA. Annuncio pubblico di un alleato in meno. L’ex Direttore ha definito incompatibile il suo incarico con il previsto cambiamento dei colori dell’Amministrazione americana.
(consultazione: asi washington; greek wire- al.boyle; blog.nasa.gov.; inaf; futurezone; ascanews; la repubblica; startmagazine)