Aggiornato al 22/02/2025

Non sono d’accordo con quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo

Voltaire

Immagine realizzata con strumenti di Intelligenza Artificiale

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La radioattività, invisibile e intoccabile

di Vincenzo Rampolla

 

Si tratta semplicemente della disintegrazione, spontanea o provocata, del nucleo di un atomo seguita dall'emissione di particelle infinitesimali e di radiazioni elettromagnetiche.

Sono dentro a noi nell’ambiente in cui viviamo. Sono una forza naturale, energia pura che ci avvolge completamente. Sono insopprimibili componenti dello spazio siderale e dell’atmosfera del nostro pianeta, fin dalla sua nascita.

Oltre oceano, almeno un terzo della popolazione vive nel raggio di 80 km da una centrale nucleare e si stima che questo comporti una dose aggiuntiva di radiazioni annuali di 0.1 μSv (micro Sievert), * meno di 25.000 volte di quanto un terrestre si prende in media dal fondo delle radiazioni naturali.

Dormire in tenda per un anno in prossimità di una centrale nucleare comporta una dose aggiuntiva equivalente a quella presa dall’ambiente in 3 giorni. Sono dati della Nuclear Regulatory Commission.

C’è da fidarsi? Sono dati reali o manipolati? Inutile fare congetture e pensare al peggio. Basta scorrere qualche anno indietro nel tempo. All’aeroporto di Monaco di Baviera sono in attesa del volo per Milano. Incollato alle spalle di un amico, giovane collega dell’Associazione Nucleare & Ragione.  Nello zainetto porto spettrometro e dosimetro. All’improvviso gli strumenti iniziano a vibrare all’unisono. Li apro e leggo i valori: 10-15 volte superiori a quelli normali. Che succede?

Foto 1 – Valori decisamente sopra la norma rilevati ad un gate dell’aeroporto di Monaco di Baviera. Il valore di picco visibile sul display di 1.87 mSv/h è stato registrato pochi minuti prima, durante i controlli di sicurezza, quando il dosimetro era all’interno del bagaglio a mano, in un ambiente diverso.

Provo a capire. Il collega mi dà una mano. Oriento gli strumenti in tutte le direzioni senza attirare l’attenzione e scopro che una sorgente radioattiva proviene da una persona seduta, vicina a noi.

Tutti abbiamo dosi di radioattività all’interno del corpo; respiriamo, beviamo e mangiamo sostanze parte del nostro ambiente e colpiti dalle loro emissioni. Una persona di 70 kg ha circa 8.000 decadimenti radioattivi scanditi ogni secondo al suo interno, dovuti principalmente a Potassio e Carbonio e il 10% della nostra dose quotidiana da radiazioni proviene sempre dal corpo. Per registrare sugli strumenti una reazione così vistosa ci vuole ben altro. La spiegazione più logica è che si tratti di un individuo che si è da poco sottoposto a trattamenti medici che prevedono l’uso di radionuclidi e che abbia ancora internamente parte di quel materiale radioattivo.

Foto 2 – Andamento del rateo di dose nel periodo passato al gate dell’aeroporto. Ogni barra rappresenta la media su un minuto. I valori anomali iniziano alle 18:20. Il picco corrisponde al momento in cui la persona sorgente mi è passata davanti ad una distanza di poche decine di centimetri, andando verso l’imbarco.

Per 25 minuti registro dati, con un tasso di dose medio di 0.85 μSv/h e un picco oltre i 2 μSv/h quando la persona emittente mi sfiora, a meno di mezzo metro. Dopo l’atterraggio, sul treno verso casa, scarico lo spettro gamma sul portatile e indago sul fatto. È uno spettro sconosciuto, mai visto prima, quello che tutti speriamo sempre di trovare, la scoperta di qualcosa di raro, di straordinario.

Foto 3 – Spettro gamma rilevato al gate dell’Aeroporto di Monaco di Baviera. L’analisi dei picchi gamma sembra indicare che si tratti di Lutezio 177. Il rateo medio di dose su un tempo di 25 minuti è di 0.85 μSv/h.

Trascorsi parecchi giorni, concentrato a selezionare possibili elementi chimici colpevoli del misfatto, concludo che potrebbe trattarsi di Lutezio, un radionuclide usato per il trattamento di alcuni tumori. Per sicurezza sottopongo lo spettro all’analisi di altri tecnici. La conclusione è confermata.

Mistero risolto.

Foto 4 – Uno dei tanti spettri gamma del Lutezio 177 misurati con un HPGE Detector.

Tutto questo per arrivare a cosa? La radioattività non si può nascondere. È invisibile, impalpabile, diffusa in ogni luogo. E se una pericolosa nube radioattiva navigasse sopra la mia casa me ne accorgerei e con un certo impegno capirei anche cosa la rende dannosa. Il Cesio137 e il Cesio134 poi, cioè 2 radioisotopi che tipicamente si liberano in caso di emissioni accidentali di materiale radioattivi nell’ambiente, si riconoscono a prima vista. E se per riservatezza fossi obbligato a non divulgare il fatto? I tecnici lo rileverebbero comunque. Come io posso misurare la radioattività, così chiunque altro può farlo.

Anche un comune rilevatore Geiger è sufficiente per capire se nell’aria c’è qualcosa di anomalo. Le uniche radiazioni che non si possono misurare sono quelle che non esistono o quelle schermate in modo da essere rese innocue. Questo è diretto anche a chi si oppone alla realizzazione del Deposito Nazionale di rifiuti radioattivi in Italia, terrorizzato da fantomatici danni per la salute, dovuti ad eccessi di immaginarie radiazioni mai osservate, neppure nei Paesi dove esistono simili depositi, tipicamente installati a pochi km dai centri abitati. L’Italia è unica in Europa senza un Deposito Nazionale e la storia sarebbe lunga da raccontare. Ci ho già provato in numerosi articoli. Osservo che vivere a 80 km da una centrale a carbone comporta in media una dose aggiuntiva di radiazione di 0.3 μSv all’anno, che è sempre minimale, ma è tre volte superiore alla dose che si prende stando alla stessa distanza da una centrale nucleare. Tanto per cambiare, parlando invece di CO, le emissioni da carbone sono circa 70 volte quelle del nucleare, per non parlare di altri inquinanti noti o sconosciuti.

Esempi di dosi in millisievert (mSv)
 *  [Sv = Sievert - Unità di dose pari all'effetto biologico equivalente della presenza di un joule di energia di raggi γ in un kg di tessuto umano. m = millesimo, µ = milionesimo].

Nella lista viene   riportata la radiazione per fasce di esposizione prodotta da varie fonti:

0.00005 mSv  – Dormire accanto a qualcuno
0.00009 mSv   – Vivere entro 30 miglia da una centrale nucleare per un anno
0.0001 mSv     – Mangiare una banana
0.0003 mSv       Vivere entro 60 km da una centrale elettrica a carbone per un anno
0,01 mSv         – Dose media giornaliera ricevuta da fondo naturale
0.02 mSv        – Radiografia del torace
0.04 mSv         – Un volo aereo di 5 ore
0.60 mSv         – Mammografia
1 mSv              – Limite di dose per i singoli membri della popolazione, dose efficace totale all'anno
3.65 mSv        – Dose media annua ricevuta da fondo naturale
5.8 mSv           – TC (Tomografia Computerizzata) del torace
10 mSv            – Dose media annua ricevuta da fondo naturale a Ramsar (Iran)
20 mSv            – Scansione TC di tutto il corpo
175 mSv          – Dose annuale da radiazioni naturali su una spiaggia a Guarapari, Brasile.
5 000 mSv       – Dose letale per  un essere umano con un rischio del 50% entro 30 giorni se ricevuta per una durata molto breve.

(consultazione:  m. burbi – ass. nucleare e ragione)

 

Inserito il:19/02/2025 11:05:56
Ultimo aggiornamento:21/02/2025 10:49:56
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