Aggiornato al 21/11/2024

Non sono d’accordo con quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo

Voltaire

 

Antropologia digitale: attrezzatevi per l’immortalità digitale

di Achille De Tommaso

 

Non è uno scherzo; e non è semplicemente relativo alla vostra preoccupazione che i vostri post su Facebook possano rimanere all’infinito anche se sono delle cretinaggini. No, preparatevi: l’immortalità digitale è complessa e reale.

***

 

COSCIENZA DIGITALE

Prenderesti in considerazione l'idea di caricare il tuo cervello sul cloud se ciò significasse che potresti vivere per sempre? E se sapessi che per farlo dovresti subire l'eutanasia come parte della procedura? Ora abbiamo davvero attraversato il confine nel territorio della narrativa futurista - o, se si deve credere alla società di ricerca Nectome sostenuta dal MIT - il prossimo passo nella coscienza umana.

Mentre è facile ridere di queste idee mentre la Silicon Valley è impazzita, vale la pena ricordare che ci sono dei soldi seri investiti in questo progetto - con circa 1 milione di sterline in finanziamenti e una sovvenzione federale di 900.000 sterline dal National Institute of Mental Health degli Stati Uniti.

  • Miliardari famosi: Sam Altman
  • Aziende che offrono il servizio: Nectome e Terasem Movement Foundation.
  • Costo del servizio: Per iscriversi alla lista d'attesa è necessario depositare un deposito di £ 7.600 che, rispetto alle altre voci di questo articolo, sembra un vero affare.
  • Vantaggi pubblicizzati: la possibilità di vivere per sempre in forma digitale - l'immortalità reale. Tuttavia, il processo è descritto dalla società stessa come "100% fatale" e, poiché non sono state completate prove di successo, è probabilmente meglio aspettare e vedere.

Anche se questo può sembrare del tutto incredibile, ecco cosa ha da dire sull'argomento il direttore dell'ingegneria di Google, Ray Kurzweil:

“Diventeremo sempre più non biologici fino al punto in cui la parte non biologica prevarrà e la parte biologica non sarà più importante. Infatti, la parte non biologica – la parte della macchina – sarà così potente da poter modellare e comprendere completamente la parte biologica”.

Un'altra azienda che sta studiando modi in cui gli esseri umani possono continuare a vivere attraverso la coscienza digitale è la Terasem Movement Foundation che cerca di creare "mindware" che verrebbe utilizzato come parte di un "corpo nanotecnologico" (essenzialmente un robot) che ti permetterebbe di vivere senza i vincoli di cose fastidiose come la morte e la vecchiaia.

L'immortalità digitale è il concetto di immagazzinare la personalità di una persona in un substrato digitale. Il risultato dovrebbe essere un avatar che si comporta, reagisce e pensa, come la persona originale, sulla base dell'archivio digitale di quella persona. E perché dovremmo creare siffatto avatar? Semplice: dopo la morte di una persona, le persone vive potrebbero comunicare con esso (egli?) come se fosse ancora in vita, e illudersi che lo sia. Importante: l’avatar verrebbe assistito da IA, e quindi continuerebbe ad “imparare”. Ovviamente la cosa importante è che sia realistico e rifletta perfettamente (o al meglio) la personalità della persona deceduta.

Alcuni studi sono già in atto:

La National Science Foundation ha assegnato una sovvenzione di mezzo milione di dollari alle università della Florida centrale a Orlando e dell'Illinois a Chicago per esplorare come i ricercatori potrebbero utilizzare l'intelligenza artificiale, l'archiviazione e l'imaging computerizzato per creare versioni digitali convincenti di persone reali, un possibile primo passo verso l'immortalità digitale.

Il Digital Immortality Institute esplora tre fattori necessari per l'immortalità digitale. In primo luogo, a qualsiasi livello di implementazione, gli avatar richiedono un'accessibilità Internet garantita. Successivamente, gli avatar devono essere ciò che gli utenti specificano e devono rimanere tali. Infine, le rappresentazioni future devono essere garantite prima che gli utenti viventi non ci siano più.

Lo scopo dell'Iniziativa 2045 di Dmitry Itskov è quello di "creare tecnologie che consentano il trasferimento della personalità di un individuo a un vettore non biologico e di estendere l'esistenza, anche fino al punto dell'immortalità".

Raggiungere l'immortalità digitale è, a quanto ne sappiamo oggi, un processo in due fasi:

  • archiviazione e digitalizzazione delle persone
  • far vivere l'avatar

È stato affermato che l'immortalità digitale va oltre i processi tecnici di digitalizzazione di cose come foto, conversazioni, post di Facebook, ecc, ma comprende anche aspetti sociali. Ad esempio, Joshua Hurtado ha presentato un quadro in varie fasi, in cui l'immortalizzazione digitale delle persone potrebbe preservare quello che era il legame sociale tra i vivi e i morti.  Secondo Gordon Bell e Jim Gray di Microsoft Research, conservare ogni conversazione che una persona abbia mai sentito è già oggi abbastanza realistico e manterrebbe il ricordo dei legami sociali: richiede meno di un terabyte di spazio di archiviazione (per una qualità adeguata).  Una seconda possibilità sarebbe quella di archiviare e analizzare l'uso di Internet sui social per mappare la personalità delle persone. Analizzando l'uso sociale di Internet durante 50 anni, sarebbe possibile modellare in maniera realistica il comportamento, la cultura, la socialità della persona.

Rothblatt prevede la creazione di "mindfiles"; che sarebbero raccolte di dati da tutti i tipi di fonti, comprese le foto che carichiamo su Facebook, le discussioni e le opinioni che condividiamo su forum o blog e altre interazioni sui social media che riflettono le nostre esperienze di vita e la nostra unicità.  Richard Grandmorin ha riassunto il concetto di immortalità digitale con la seguente equazione: "analisi semantica + uso di internet sociale + Intelligenza Artificiale = immortalità". Alcuni ritengono che foto, video, clip audio, post sui social media e altri dati personali possano già essere considerati un'archiviazione di questo tipo.  Susanne Asche, scrittrice, afferma: “come definizione, quindi, l'immortalità digitale può essere approssimativamente considerata come coinvolgente un archivio incentrato sulla persona, contenente una copia di tutto ciò che una persona vede, sente, dice o genera nel corso della sua vita, comprese fotografie, video, registrazioni audio, film, spettacoli televisivi, album musicali/CD, giornali, documenti, diari e riviste, interviste, incontri, lettere d'amore, appunti, documenti, opere d'arte e così via, e così via”.

Detto ciò, appare chiaro che, dovendo l’immortalità digitale garantire di poter interloquire con l’avatar di una persona morta che conosciamo bene, questo avatar deve essere stato creato immettendo in esso quanti più dati possibili della persona deceduta. Il realismo dell’avatar dipenderà quindi dalla quantità e dalla qualità di dati immessi. Si consiglia, a chi voglia avventurarsi su questa strada, di creare il suo avatar mentre è in vita, in modo da correggerlo nel tempo.

Detto ciò, vi sintetizzo quindi una metodologia per diventare immortali (digitalmente)

1: raccogli i dati esistenti

  • Crea un account Dropbox o Google cloud di almeno 1 TB, che fornisca l'archiviazione dei tuoi dati.  Assicurati che venga sempre pagato il dovuto per l’archiviazione, perché se la persona dovesse morire e smetterà di pagare per l’archiviazione, i dati potrebbero essere eliminati.
  • Copia tutti gli archivi elettronici esistenti; inclusi foto, documenti e video, in questa memoria.
  • Estrai i dati personali dai social network. Facebook ti consente di scaricare tutti i dati che hai mai creato sulla sua piattaforma in un unico file.
  • Estrai gli archivi dai tuoi servizi di posta elettronica, come GMail.

2. Crea i dati su di te che non esistono ancora:

  • Registra: le persone che pratichi hanno molte idee su di te (e magari ricordano anche cose che preferisci dimenticare). Puoi chiedere a queste persone di dire cosa ricordano di te, e sicuramente rimarrai sorpreso. Non dimenticare di registrare, possibilmente in audio-video. Ricorda: è importante che vi siano varie registrazioni della tua voce, in modo che l’avatar parli come parli tu; con lo stesso timbro, con la stessa intonazione. Insomma: con la stessa voce. Registra anche foto e video del tuo ambiente domestico. Puoi commentare il video.
  • Installa un software di registrazione audio e video sul tuo PC.  Assicurati che i tuoi file video siano compressi. Tieni presente che video di grandi dimensioni complicheranno la gestione delle copie di archivio.
  • Inizia a scrivere la tua autobiografia; centrata sull'emozione e onesta, non solo una raccolta di fatti.
  • Inizia a scrivere anche un diario; e poi autodescriviti, e puoi scegliere ciò che vuoi conservare in una forma migliore.  

Siete sempre convinti che io stia scherzando? Ebbene, ci sono già un certo numero di aziende che stanno lavorando per aiutarvi ad avere la vostra immortalità digitale: Luka (1),  Augmented Eternity  (2) sono esempi. Ma l’importante è fornire loro i DATI della persona vivente; più o meno come ve li ho indicati sopra. Compito non facilissimo: la mappa seguente vi dà un’idea della complessità di ottenere una buona ricostruzione dell’identità dell’individuo per farne un avatar:

Fonte:http://digital-immortality-now.com/Theory

E iniziano, comunque, i problemi: l’avatar, dotato di AI, come scritto prima, continua ad imparare, anche dopo la “cessazione” dell’originale; quindi chi dovrebbe essere responsabile di ciò che dice l’alter ego digitale? Diversi filosofi e innovatori si stanno ponendo la domanda. E si sa, ogni qualvolta si parla di filosofia, di etica e di intelligenza artificiale le visioni si fanno sempre più offuscate. Ma magari è anche meglio così.

RIFERIMENTI:

  1. https://notiziescientifiche.it/eternita-aumentata-il-caso-di-una-start-up-che-crea-chatbot-come-versione-digitale-di-un-morto/
  2. https://www.theguardian.com/technology/2016/jun/23/artificial-intelligence-digital-immortality-mit-ryerson
  3. https://www.datamanager.it/2021/07/immortalita-virtuale-lai-che-ci-rendera-eterni/
  4. http://digital-immortality-now.com/Method

 

Inserito il:12/09/2023 11:34:19
Ultimo aggiornamento:12/09/2023 11:53:21
Condividi su
ARCHIVIO ARTICOLI
nel futuro, archivio
Torna alla home
nel futuro, web magazine di informazione e cultura
Ho letto e accetto le condizioni sulla privacy *
(*obbligatorio)


Questo sito non ti chiede di esprimere il consenso dei cookie perché usiamo solo cookie tecnici e servizi di Google a scopo statistico

Cookie policy | Privacy policy

Associazione Culturale Nel Futuro – Corso Brianza 10/B – 22066 Mariano Comense CO – C.F. 90037120137

yost.technology | 04451716445