Aggiornato al 21/11/2024

Non sono d’accordo con quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo

Voltaire
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Jacques Augustin Catherine Pajou, Voltaire che legge, olio su tela, 1811

Ragionevoli dubbi.

"O voi ch'avete gl'intelletti sani, 
Mirate la dottrina che s'asconde 
Sotto il velame degli versi strani."

Dante, Inferno, IX

Premessa

Partiamo dalla storia che ci venne insegnata nel comune percorso di studio e che tuttora - senza alcun cambiamento significativo, eccetto quello relativo ai fatti avvenuti nel frattempo - viene insegnata nelle scuole e nelle università.
Per avere una conferma di questa staticità basta mettere a confronto due libri di storia dello stesso autore, o di autori ideologicamente compatibili: uno di 50 anni fa ed uno di oggi appaiono sostanzialmente identici nel loro contesto complessivo, nonostante i progressi fatti nella conoscenza del nostro passato, grazie alle scoperte derivanti sia dall’evoluzione della tecnologia che dall’azione appassionata di uomini in cerca della verità.
E’ forse accettabile una simile situazione ? Assolutamente e ragionevolmente NO !
E viene quindi da chiedersi il “perché” ciò sia avvenuto e seguiti ad avvenire: è questo ragionevole dubbio il padre di tutti gli altri, tantissimi, ragionevoli dubbi che cercheremo di riassumere e di svelare in questa sede, in un ordine cronologico che ovviamente non può che cominciare con la comparsa della Terra, il nostro pianeta, nell’Universo.

Età e storia della Terra

Secondo i fisici pisani, usando il metodo della datazione al radio-carbonio, la Terra ha 4.5 miliardi di anni [1]. E’ questo metodo di datazione - basato sul fenomeno del decadimento di specie atomiche instabili esistenti in natura - che ha permesso di stabilire l'età del nostro pianeta, dopo una serie di ipotesi ben diverse e spesso cervellotiche che erano state avanzate dagli scienziati nei secoli scorsi: l'articolo di Fabio Florindo "Le tante età della Terra", pubblicato su "Sapere" del Febbraio 1997 [2], racconta la storia di questa ricerca.
Ma in questa datazione si inserisce il "Dibattito tra creazionismo ed evoluzionismo" [3] , opponendo alla indiscutibile realtà dei riscontri scientifici il dogma fideistico, di cui si parla nel sito “Got Questions” [4] che "cerca di glorificare il Signore Gesù Cristo fornendo, tramite Internet, risposte Bibliche, applicabili e puntuali a domande spirituali”.
Un dibattito che viene trattato, ed a mio avviso risolto, dai fisici di Arcetri in "La Terra è davvero vecchia miliardi di anni ?" [5] opponendosi al sistema, da sempre usato dai “poteri” di volta in volta interessati, per sostenere tesi conformi alle loro dottrine, anche se del tutto lontane da quelle “verità” alle quali - da Galileo in poi - ci siamo sempre più avvicinati ed abituati.

Assumendo come certa questa datazione, la storia della Terra è quella che riporta lo schema grafico tratto da “Panorama” su una scala di 24 ore: in questa “giornata” di 4,5 miliardi di anni, la presenza dell’uomo è di 2 soli secondi!
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Inizialmente il nostro pianeta era liquefatto ma lentamente si è raffreddato, formando la crosta terrestre; la Luna si formò subito dopo, probabilmente a causa dell’impatto con un pianetino.
Le prime 3 ore di vita del nostro pianeta passarono così in un continuo bombardamento di meteoriti ma le reazioni chimiche di questi milioni di anni portarono alla formazione di molecole organiche che interagirono per formare strutture più complesse, fino a dare luogo a molecole in grado di riprodurre sé stesse: sono le 4 di notte quando inizia la vita...
Da allora in poi l’evoluzione e la selezione naturale hanno agito lentamente ed incessantemente, ma per arrivare a delle “stupidissime” alghe devono ancora passare 2 miliardi di anni !
Uno dei motivi per cui molti non riescono ancora a credere all’evoluzione, è perché non riusciamo ad immaginarci l’immensità del tempo in cui essa ha potuto agire indisturbata: anche le cose quasi impossibili diventano possibili se si ha sufficiente tempo e moltissimi tentativi a disposizione.
Sono le 14 quando compaiono le alghe unicellulari e… non sono “stupidissime”, anzi: hanno una cellula sola ma questa è del tutto autosufficiente, un miracolo della natura ! Deve passare ancora un bel pò di tempo prima di arrivare alla riproduzione sessuata e alle meduse, tanto che sono già le 22:56 quando compaiono i dinosauri.
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Ormai l’evoluzione funziona a pieno ritmo e la parte più difficile, in cui il caso ha fatto la sua parte, è ormai alle spalle; il passo verso la comparsa dei mammiferi è relativamente “breve”: entrano in gioco alle 23:39. Come si può vedere dalla tabella [6], l’uomo compare “poco dopo”, alle 23:58 [7], ma ci vorranno 2 milioni di anni per far sì che l’homo sapiens sapiens possa essere in grado di avere dei ragionevoli dubbi.

La vita del nostro pianeta è stata comunque caratterizzata da immani sconvolgimenti [8] dei quali abbiamo potuto renderci conto solo negli ultimi decenni, grazie al percorso compiuto dalla scienza, sempre più supportata dalla tecnologia: anche in questo caso la datazione atomica ha permesso di fare scoperte sconvolgenti.
Nel grafico qui riportato [9], sono rappresentati gli eventi più disastrosi degli ultimi 542 milioni di anni, al variare della loro intensità; si possono sottolineare due eventi in particolare: la cosiddetta “grande moria” di 250 milioni di anni fa, ciapetti-tre.JPG
in seguito alla quale scomparve ogni forma vivente, ed il cataclisma di 65 milioni di anni fa che fu la causa della scomparsa dei dinosauri. Estremamente importante per la “nostra umanità” e tuttora sconosciuta la causa che la determinò, fu la glaciazione che tenne la Terra sotto una coltre di ghiaccio per molte decine di migliaia di anni e che terminò, in maniera catastrofica, con la deglaciazione avvenuta verso il 10.000 a.C.: tutte le culture ne conservano una remota memoria e nella nostra se ne parla definendola come il “Diluvio universale”, anche se la parola “diluvio” è in questo caso del tutto impropria [10]...
In effetti, cessata la causa che aveva determinato la glaciazione e tornato il Sole a risplendere ed a riscaldare la Terra, le immense calotte polari precipitarono negli oceani generando onde alte 700 metri che si muovevano alla velocità di 200 metri al secondo distruggendo tutto sul loro cammino.
Probabilmente ci furono anche piogge torrenziali ed è a queste che fece riferimento la conoscenza elementare dell’uomo primitivo, al quale era del tutto impossibile pensare che l’acqua potesse venire da altra fonte che non dal cielo.
Fino a pochi decenni fa, chi si fosse posto il ragionevole dubbio di un’origine diversa del “Diluvio universale” sarebbe stato preso per pazzo...ciapetti-quattro.JPG


La Terra e l’uomo

Da allora ad oggi ci sono state infinite altre catastrofi a colpire la Terra.
Negli ultimi anni, per esempio, sono caduti sulla Terra 26 asteroidi di notevoli dimensioni ed è ancora vivo il ricordo del meteorite che il 15 Febbraio 2013 è esploso sopra Cheliabynsk, in Russia, ferendo più di mille persone. La Nasa afferma che era largo 17 metri, che pesava 10 mila tonnellate, che viaggiava a 18 chilometri al secondo e che ha rilasciato, esplodendo, 300 chilotoni di energia.
La bomba atomica sganciata su Hiroshima nel 1945 ne aveva rilasciati poco più di una dozzina.
Ma di questi avvenimenti si è saputo ben poco fino a quando non sono arrivati i moderni mezzi di osservazione (come i telescopi, gli aerei ed i satelliti) e di comunicazione (come il telegrafo, il telefono, la radio e la televisione) nonché le conoscenze scientifiche necessarie a darne una corretta lettura, sottraendoli all’interpretazione superstiziosa delle masse o bigotta dei preti: a questo proposito basta ricordare che molte cose scritte nella Bibbia sono in contrasto con le conoscenze che abbiamo acquisito nella geologia, nell’astronomia, nella fisica e nella biologia.
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Ciononostante il cammino dell’uomo, di quell’uomo che ancora adesso popola la Terra, è proseguito senza troppi intoppi nella sua evoluzione, iniziata 2 milioni di anni fa con la prima specie del genere Homo (“Homo habilis”, già ritenuto uomo per le sue abilità manuali che gli consentivano di utilizzare strumenti rudimentali per la caccia) all’inizio del periodo Paleolitico inferiore.
La comparsa del genere “Homo sapiens sapiens”, cui tutti apparteniamo, avvenne circa 35.000 anni fa [11], nel periodo Paleolitico superiore che terminò circa 10.000 anni fa; iniziò allora il periodo Mesolitico al quale fece seguito, 2.000 anni dopo, il periodo Neolitico che terminò circa 5.000 anni fa quando - così dicono i libri di testo - l'uomo iniziò a coltivare i campi, ad allevare gli animali, a fermarsi in un luogo, a costituire i primi villaggi, a dare così inizio alla “storia”: siamo nel 3.000 a.C. !
Ed ecco quindi un altro ragionevole dubbio: se quello era lo stato di civiltà e di cultura dell’uomo, chi aveva costruito evolutissimi monumenti come, per esempio, le Piramidi d’Egitto ?
Un dubbio reso assai più che ragionevole dalla evoluzione tecnologica e, in particolare, dai satelliti che hanno permesso di individuare reperti archeologici attestanti un altissimo livello di conoscenza.
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Fra questi, in una zona del Sud Africa posta a circa 280 km ad ovest del porto di Maputo, la capitale del Mozambico, ci sono i resti di una grande metropoli che misurava circa 5.000 km quadrati ma che faceva tuttavia parte di una comunità sette volte più grande, che la datazione atomica ha permesso di rilevare come costruita... verso il 200.000 a.C. ! [12]
E ci sono molte altre simili scoperte, come gli OOPARTS (Out Of Place ARTifactS), oggetti che, per natura o fabbricazione, vengono considerati impossibili ad esistere nel tempo storico in cui sono stati rinvenuti e che quindi, in teoria, non dovrebbero nemmeno esistere...
Ciò fortifica il dubbio di esser stati presi in giro per millenni da una collegialità culturale, formata da accademici e da religiosi, che “sa” ma che “non vuole assolutamente ammettere” perché ciò metterebbe in luce le false basi su cui ha potuto costruire il suo potere.
Il nostro ragionevole dubbio si può quindi così meglio definire: oltre all’uomo, chi c’era sulla Terra ad avere le conoscenze necessarie per fare quello che lui non avrebbe saputo fare nell’arco di un incredibile numero di anni ?

Storia, miti, dei e religioni

Sono state e sono tuttora queste quattro parole ad aver suscitato ed a suscitare una serie infinita di ulteriori ragionevoli dubbi, essendo state le armi preferite da tutti coloro che hanno voluto creare e consolidare il loro potere nel corso degli ultimi tre millenni.
Ma la analisi dei reperti archeologici e la rilettura dei primi documenti scritti - risalenti a diverse migliaia di anni fa - confermano la falsità della storia dell’uomo così come ci viene raccontata.
Hanno avuto il coraggio e l’intelligenza di rivelarcelo personaggi come Graham Hancock, Zecharia Sitchin, Biagio Russo, Clarbruno Vedruccio, Mauro Biglino ed Enrico Baccarini, svelandoci il mistero che copriva una parte significativa della storia della Terra e dell’uomo.
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Nessuno può ormai negare che sulla Terra non ci siano stati personaggi “alieni”, dotati di un elevatissimo grado di conoscenza ed in possesso di una tecnica evolutissima, nel momento in cui l’uomo era ancora solo un selvaggio.
Ha poca importanza se siano venuti dallo spazio, dal futuro o da un’altra dimensione: l’evoluzione nella conoscenza della fisica ci dà oggi la possibilità di avanzare una qualsiasi di queste ipotesi.
Non ha alcuna importanza sapere se siano stati giganti o nani, ma ne ha moltissima constatare che la loro specie era compatibile con quella umana: non si spiegherebbe altrimenti come mai le ricerche compiute comparativamente sui DNA dell’uomo e dei primati, da cui questi si distinse, abbiano portato a constatare un avanzamento di milioni d’anni, sicuramente dovuto a qualche innesto che qualcuno ha pur dovuto e potuto eseguire.
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Questa gente andava e veniva su mezzi volanti, sparava con armi mortali e potentissime, viveva in posti inimmaginabili per gli uomini di allora, creature prive di ogni conoscenza e di limitatissima abilità, che venivano trattati solo da schiavi.
Quando - qualunque ne fosse stato il motivo - questa gente scomparve, la tradizione orale della loro presenza, protrattasi per centinaia di migliaia di anni, si realizzò nella inevitabile creazione di vicende mitologiche, trasmesse oralmente di generazione in generazione finché non vennero trascritte da uomini che avevano in qualche modo acquisito (o conservato ? ecco un altro ragionevole dubbio...) la capacità di leggere e di scrivere.
Bisogna qui fare un rapido riferimento al “cargo cult” [13] che dà una dimensione divina agli esponenti di una civiltà superiore e incomprensibile: tutti questi personaggi apparivano all’uomo di allora come entità divine e il loro comandante chi altro poteva essere se non Dio ?
La rilettura delle tavolette accadiche e sumeriche ha portato a verificare questi fatti, come pure tanti altri dettagli ad essi relativi, mentre lo studio delle tavolette indiane ha portato a constatare come i mezzi volanti usati da questa gente non potessero essere visti dagli uomini di allora che come dei grandi uccelli di fuoco.
Ed ecco quindi un altro ragionevole dubbio: come fu possibile l’evoluzione di queste comunità ancora del tutto selvagge e prive di qualsiasi conoscenza ?
La società moderna nacque, come si è detto, con la nascita delle comunità dei villaggi.
Per poter funzionare e sopravvivere fu necessaria la creazione di leggi, pur elementari, che obbligassero gli individui al rispetto degli altri, singolarmente e nel loro insieme.
Ma questo obbligo, per quanto sicuramente sanzionato nelle trasgressioni, non era sufficiente e sulla base dei miti tramandati nei millenni nacquero le religioni [14] che, si noti bene, furono quindi un’invenzione laica.
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Nel nostro contesto occidentale apparvero così l’Ebraismo (1.200 a.C.), il Cristianesimo (32 d.C.) e l’Islamismo (620 d.C.), religioni basate sui cosiddetti “libri sacri” - Talmud, Bibbia e Corano - ossia sulla stessa identica base di quanto narrato nelle tavolette antiche: la base era la stessa ma furono tradotti come meglio conveniva e manipolati nei secoli centinaia di volte.
Vien da osservare che l’avanzamento della civiltà fu sicuramente favorito non solo dalla partecipazione umana alla politica, in un contesto tutt’altro che lineare che ha visto tutto un succedersi di strutture dispotiche e di innovazioni democratiche, ma anche dalla ferrea organizzazione che si imponeva non solo con le promesse e le minacce del Paradiso e dell’Inferno ma anche con la violenza, sia a livello personale che collettivo con la gestione religiosa, diretta o indiretta, degli Stati. Ne abbiamo tuttora degli esempi eclatanti nell’azione dell’estremismo islamico in tanti Paesi del Medio Oriente e dell’Africa.
Se ci soffermassimo poi sulle particolarità e sui personaggi dell’immenso panorama delle religioni, di ragionevoli dubbi ne nascerebbero a migliaia...

Il ragionevole dubbio della conclusione...

Indagando un ragionevole dubbio si trova la “verità”, che sia quella che non ci aveva convinti oppure un’altra, che potrebbe anche essere solo di poco diversa o del tutto opposta.
D’altronde, citando e parafrasando Francesco Lamendola [15], “l’uomo moderno è l’uomo del dubbio: compare con Petrarca, cortigiano ipocrita e vanitoso; (...) con Cartesio, che ne fa la chiave di volta delle sue certezze (...) con Voltaire, l’uomo che dubita di tutto ma che sorride di ogni cosa”.
Noi, uomini e donne d’oggi, appartenenti alla cosiddetta civiltà occidentale, ci sentiamo tutti dei discendenti di Voltaire: è la nostra carta d’identità ma è anche il nostro blasone di nobiltà.
E’ quello che ci permette di distinguerci dalle folle assetate di consumismo e di “gossip”, caparbiamente oscurantiste, ottusamente superstiziose o sanfediste, non ancora toccate né dalla luce della ragione né civilizzate dai benefici raggi del progresso.
Se dovessimo rinunciare a quel corrosivo ragionevole dubbio saremmo perduti: cosa mai ci separerebbe - noi che ci consideriamo civili, razionali cittadini del terzo millennio - da un selvaggio pitturato del Borneo, da un cacciatore di teste dell’Amazzonia o da una vecchietta bigotta che attraversa un santuario biascicando preghiere e invocazioni a qualche santo inesistente ?



[1] “L'età della Terra - L'emergere dell'orizzonte storico nella Fisica” di Sergio Giudici - Dipartimento di Fisica “Enrico Fermi”

[2] http://www.base.it/europa92/141015_RagionevoliDubbi/eta_terra.htm

[3] http://it.wikipedia.org/wiki/Dibattito_tra_creazionismo_ed_evoluzionismo

[4] http://www.gotquestions.org/Italiano/eta-della-terra.html

[5] http://www.arcetri.astro.it/~comore/darwin/terra_giovane.html

[6] Tratta da http://chiarana.blogspot.it/2013/10/il-tempo.html

[7] Il processo descrittivo è liberamente tratto da http://it.paperblog.com/e-alla-fine-arriva-l-homo-1482319/

[8] Cronologia degli impatti astronomici sulla Terra a http://it.wikipedia.org/wiki/Cronologia_degli_impatti_astronomici_sulla_Terra

[9] Tratto da http://it.wikipedia.org/wiki/Cronologia_degli_impatti_astronomici_sulla_Terra

[10] Immagine tratta da http://nonciclopedia.wikia.com/wiki/File:Arca_di_No%C3%A8.jpg

[11] http://it.wikipedia.org/wiki/Homo_sapiens

[12] Altri interessanti argomenti su questo tema a http://www.liutprand.it/articoliMondo.asp?id=282

[13] http://www.sapere.it/enciclopedia/cargo-cult.html

[14] Una sintesi delle religioni è riportata nel sito http://www.utopia.it/cronologia.htm

[15] “Passare dalla porta stretta della disperazione per giungere alla pienezza della vita autentica”di Francesco Lamendola http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=44405

Inserito il:26/10/2014 19:45:57
Ultimo aggiornamento:05/11/2014 13:13:16
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