Aggiornato al 05/05/2024

Non sono d’accordo con quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo

Voltaire

Belvedere - Numero 102

Ken Yeh (Contemporaneo - Taipei) – Old Shanghai

 

Alibaba, la piattaforma cinese di commercio elettronico, è diventata la prima catena di distribuzione al mondo in valore di vendita, avendo superato l’americana Walmart. Naturalmente si tratta di due configurazioni di impresa diverse. Il confronto è fatto solo per indicare lo sviluppo del mercato cinese e del commercio elettronico. E come il commercio elettronico può aiutare il mercato.

Le aziende in pole position per l’acquisizione di Yahoo sono Verizon e Google. La guerra dei colossi per fare la guerra a Facebook (un miliardo e seicentomila contatti mese, quasi 350 miliardi di dollari di valutazione). La previsione più attendibile dice Google.

Apple ha fatto 40 anni ed è una azienda ricca e famosa e il suo amministratore delegato, Tim Cook, continua a riscuotere un grande successo personale. Ma negli ultimi tempi il tasso di innovazione è calato e qualche prodotto non ha raggiunto gli obiettivi (orologio ad esempio). Preoccupazioni? No solo constatazioni.

Il mondo delle tecnologie si muove, si sistema sempre più pronto a condizionare il futuro di tutti anche se facciamo finta di niente (link Tecnologia e Sapere).

Benjamin Netanyahu ha detto che Israele rappresenta la linea di difesa più importante d’Europa, senza di essa l’espansione del Califfato sarebbe maggiore. Può essere vero, il problema è cosa tocca pagare per questo.

Bisogna dire che in questo momento, al di là di ciò che ciascuno pensa e spera, l’uomo che sta dimostrando una capacità politica al di sopra della media e che sta contribuendo a risolvere problemi, soprattutto quelli relativi al terrorismo ed alla situazione medio orientale è Vladimir Putin. Magari ha due milioni di dollari a Panama, ma intanto il suo pragmatismo aiuta tutti e anche la (perduta) Europa.

Il Primo Ministro del Belgio ha convocato una conferenza stampa internazionale per comunicare che non sono stati commessi errori politici (solo errori da parte dei funzionari di polizia) nei recenti attentati terroristici ed ha voluto precisare che il Belgio non è uno Stato fallito. Sic!

Come mai quasi tutti i terroristi che frequentano l’Europa sono nati in Belgio o vivono in Belgio o passano per il Belgio o hanno amici in Belgio o si rifugiano in Belgio? Il caso qualche volta è bizzarro.

L’Olanda con referendum non accetta gli accordi tra Unione Europea ed Ucraina. Questi accordi sono stati ratificati da tutti gli altri paesi dell’Unione. Una matassa complicata da sbrogliare per l’Unione. Adesso?

Aumentano in Francia gli adepti del movimento degli indignati che continuano a manifestare ed a riunirsi in tante città del paese. Da non sottovalutare e le prossime elezioni presidenziali sono vicine. Potrebbero diventare arbitri della contesa. Comunque un fenomeno in espansione.

In Francia tiene banco la creazione di un movimento politico di ispirazione liberale a cura dell’attuale Ministro della Economia e Industria, Emmanuel Macron. 38 anni, brillante, ex dirigente Banca Rothschild, vuole liberalizzare l’economia, il paese, si dice socialista, pensa che destra e sinistra siano solo parole.

Qualcuno comincia a chiedersi perché nelle liste dei clienti panamensi dello studio Mossack (una famiglia di nazisti rifugiata) Fonseca non ci sono americani. E tra questi qualcuno comincia a chiedersi se dietro questa operazione non ci sia davvero la CIA.  Potrebbe avere ragione Putin!

Molti Vip internazionali a proposito delle liste di Panama si stanno chiedendo se si nota di più esserci o non esserci in quelle liste. Come diceva acutamente Nanni Moretti.

La situazione delle primarie per la nomination del Partito Repubblicano potrebbe fare arrivare i due candidati principali (Donald Trump e Ted Cruz) ad una Convention aperta, nella quale può succedere di tutto anche la elezione di un terzo che in questo momento non compete. A fine luglio si decide insomma.

Donald Trump, tra le altre sue prese di posizione, dice che vuole costringere Apple a non produrre più i suoi “dannati computer” in Cina e a farlo in America. Sua figlia produce sciarpe in Cina!

Bernie Sanders, dalla parte dei democratici, continua a vincere. Adesso anche nel Wyoming. Hillary punta evidentemente tutto su New York (tra pochi giorni), se ce la fa la nomination è sua, altrimenti è di Bernie.

Questi otto anni di Presidenza Obama hanno significato un allontanamento degli Stati Uniti dalla Europa, un calo dell’esercizio della loro storica influenza, uno spostamento di interessi. Se dovesse vincere Donald Trump questo allontanamento diventerebbe ancora più profondo. Una riflessione che forse non tanti hanno fatto e che invece le diplomazie sicuramente non ignorano e su cui studiano.

Una agenzia federale che valuti tutte le richieste di asilo e le smisti dopo l’accettazione tra i vari paesi europei. È la proposta della Unione Europea, ma pare difficile che i vari paesi la possano accettare.

La bufera su David Cameron (Panama papers) in Gran Bretagna sta assumendo proporzioni notevoli. Conoscendo le abitudini e il costume dei nostri amici inglesi le dimissioni del Premier potrebbero essere dietro l’angolo. Dovrebbe inventarsi qualcosa!

In Spagna è sempre vivo il dibattito sul ruolo della Chiesa cattolica durante il periodo della dittatura franchista.  Il comportamento, le coperture, i collegamenti, le amnesie. Certo questo dibattito potrebbe interessare non solo la Spagna. La storia insomma custodisce il DNA di uno Stato, di una Istituzione, di un popolo.

Il Presidente della Turchia fa la voce grossa perché la Unione Europea non ha ancora dato al suo paese i 6 miliardi promessi per la gestione degli immigrati. Intanto decide di spendere altri 200 milioni per ulteriormente arricchire il suo già favoloso palazzo. Se si pensa male si fa peccato?

In alcuni paesi, come la Spagna ad esempio, si vogliono cancellare i nomi delle vie e di altri luoghi intestati a personaggi di regimi passati e defenestrati anche con dolore. Ma forse vanno lasciati per non dimenticare e per rispetto della storia di un popolo anche quando è piena di zone buie.

La Spagna ha ritirato il suo Ambasciatore dal Venezuela per protesta. Dopo che Nicolas Maduro, il Presidente spericolato successore di Hugo Chavez, aveva fortemente insultato il Presidente del Consiglio spagnolo, Mariano Rajoy, dandogli della immondizia razzista, colonialista e corrotta (non pare poca cosa).

L’operazione Vivendi Mediaset conclusa e avviata con la opportuna progressività è importante per il gruppo francese e per quello italiano che richiederebbe investimenti e strategie nuove. Per la famiglia Berlusconi (Mondadori a parte) significa trasformarsi da industriali a finanzieri, un po’ quello che è avvenuto con la famiglia Agnelli quando c’è stata la operazione Fiat Chrysler. Certo cambia la configurazione industriale del paese piano piano, come è naturale.

Il gruppo Vivendi prenderà da Telecom Italia quello che è più importante per la sua strategia e cioè la rete e il data base. Per il resto, l’operatore di telecomunicazioni propriamente detto, alla fine potrebbe finire nelle mani di Orange (numero uno in Francia). Quelli che continuano a sollecitare da Vivendi strategie per Telecom Italia stiano tranquilli. Questa gente sa quel che fa.

Naturalmente anche il mondo politico risentirà di questi movimenti industriali, perché c’è da scommetterci che tra qualche mese il Cavaliere lascerà Forza Italia e l’agone politico. Questo spiega quello che ha fatto e sta facendo Verdini, l’annaspamento di Alfano, il comportamento di Matteo Salvini che deve avere capito.

Urbano Cairo riuscirà a prendere il 100% di RCS (scambio di azioni), ormai senza la divisione libri che è passata a Mondadori? Un bel gruppo editoriale con la 7 e le altre aziende. Una risistemazione di tutto il settore cominciata con la fusione tra La Repubblica e La stampa.

Un rimprovero al Presidente del Consiglio del nostro paese è di frequentare troppo industriali e imprenditori e poco gli intellettuali, i giornalisti, i sindacalisti, i maestri del pensiero, magari anche il mondo artistico televisivo. Poi si mettono i nasi finti, si danno i pizzicotti e possono gridare che bello, che bello!

Siamo sicuri che dopo Renzi ci sono le elezioni? Tutti lo danno per scontato, ma forse non lo è. Pochi conoscono bene ancora il Presidente Mattarella. Intanto i gruppi di influenza (i poteri insomma, quelli veri) del paese hanno deciso di farlo cadere. Questi se si muovono ce la fanno, come sempre del resto.

Il corteo contro Renzi a Napoli e la violenza che ne è di conseguenza derivata è stata organizzata dal Sindaco di Napoli contro lo stesso Renzi personalmente e il suo Governo per la sua esclusione dalla cabina di regia dell’operazione Bagnoli, estremamente importante per Napoli e per tutto il Mezzogiorno. La dimostrazione che nel nostro paese le battaglie si possono fare anche per motivi personali e non solo nell’interesse della comunità.

Il Fatto Quotidiano ha un solo obiettivo nella sua attività (che da un punto di vista imprenditoriale non va bene purtroppo) e cioè cacciare Renzi dal suo incarico e supportare il movimento di Casaleggio. Questa cosa è assolutamente legittima (anche se con il giornalismo ha poco a che fare). Ma perché farlo con questa forma di fanatismo formale e sostanziale? E perché sempre con gli occhi iniettati di sangue? I misteri della psiche.

Coloro che cercano di capire quello che succede nella società e sono capaci di raccontarlo con serenità sono dei privilegiati (link La voglia di scrivere).

Roberto Maroni, Presidente della Regione Lombardia continua a prendere decisioni strampalate al solo scopo di ammoino e di dimostrare la sua indipendenza. Ogni giorno di più si può accostare a Donald Trump.

Qualche cronista attento ha scoperto che nella Casaleggio e Associati, Gian Roberto sta sempre di più passando le funzioni, le carte e il ruolo al figlio Davide, già molto coinvolto nella gestione del movimento. Naturalmente si può scommettere che più Casaleggio senior si defila, più i contrasti all’interno del movimento saranno in evidenza e già molti ne sentono i rumori. Lui smentisce, ma così vanno le cose.

La Guidi è un buon imprenditore, è stato un buon segretario dei giovani industriali, ha fatto bene il Ministro. Il suo problema è il rapporto con l’amore e con la passione. La storia è piena di questi casi.

In Sicilia tutto tranquillo, ognuno alle sue occupazioni. Il mandato di Rosario Crocetta e dei suoi amici sta trascorrendo senza che venga affrontato anche uno solo dei problemi dell’isola (di soluzioni ovviamente neanche a parlarne). A proposito qualcuno sa dove è finito il nostro eroe che parla solo quando c’è da difendere il terrazzino di Montalbano (e a sproposito)?

A Milano per le prossime amministrative Corrado Passera che si era candidato autonomamente ha deciso di ritirarsi e di appoggiare Stefano Parisi (il candidato del centro destra). È probabile che Parisi sotto sotto non faccia salti di gioia.

Il mistero della morte di Giulio Regeni in Egitto non è scoprire chi è stato perché da subito, e oggi di più, pare evidente. Il mistero è perché. Qualcosa ci deve essere. Certamente non è da escludere che nel paese dei Faraoni sia in atto un braccio di ferro tra i servizi segreti e il Governo anche se questo è di origine militare. Più che ritirare l’ambasciatore il nostro paese non può fare. Compromettere il rapporto con quel paese non sarà cosa da poco e i danni vanno valutati. La politica, il potere e gli interessi sono presenti.

Fra gli altri interessi in questo momento la collaborazione tra Italia ed Egitto è importante per la stabilizzazione della Libia. E questo è fondamentale per bloccare le porte degli immigranti e il commercio umano. Le diplomazie ci staranno lavorando.

Il Governo ha deciso con una certa larghezza di rimborsare non solo i correntisti ma anche gli obbligazionisti sino a centomila euro delle quattro banche fallite. Con esclusione (almeno quello) delle obbligazioni comprate altrove, per esempio sul mercato secondario. Finiranno i cortei di coloro che sono stati imprudenti e che hanno avuto tutto?

Forse parte il piano banda larga entro il 2020 in almeno 200 città italiane. Parte con la società fatta ad hoc da Enel e in cui il Tesoro ha la maggioranza. Giusto se si vogliono mantenere le strutture di base sotto il controllo dello Stato. Nella società ci sono anche Wind e Vodafone e perché no Telecom Italia? Perché è privata e può fare quello che vuole e non voleva (dice) svalutare i suoi assetti.  Il paese dunque potrebbe avere due strutture, ma il tempo in questo caso è galantuomo.

Sembra naturale pensare che ora l’accordo che Metroweb non ha fatto con Telecom Italia lo farà con Enel. Adesso che partono i lavori e si comincia a sentire l’odore dei soldi e servono impianti, esperienze e professionalità tutto può essere (anche il ritorno in campo di Telecom Italia?).

I dati del mercato informatico del primo trimestre sono positivi finalmente.  Sembra che le operazioni di digital trasformation stiano giocando un ruolo significativo in questo miglioramento della situazione.

Nessuno sinora è riuscito a capire perché i deputati e senatori che fanno un bel lavoro, che guadagnano un sacco di soldi debbano godere di così tanti privilegi, come per esempio un ristorante dove si mangia bene con pochi euro perché paga lo Stato. Un privilegio che si danno senza vergognarsi. Un esempio della moralità del paese.

Non sarebbe male fare una situazione della Borsa italiana escludendo le banche e i loro titoli. Si potrebbe capire che il sistema bancario è da un po’ di tempo la palla al piede del sistema economico del nostro paese.

L’Istat dice che nel nostro paese ci si sposa di meno, si fanno meno figli, si invecchia e basta. Poi ci sono quelli che dicono che gli immigrati non servono. A costoro forse bisognerebbe chiedere come vedono il futuro. C’è anche il rischio che o non capiscano o, peggio ancora, se ne fregano. E la gente va, senza capire.

A distanza di tempo si scopre che i 101 deputati e senatori che non votarono Prodi come Presidente della Repubblica non rispettando gli impegni di partito lo fecero su invito sotterraneo di D’Alema. Perché ha brigato per bocciare Prodi? Ma perché pensava, sbagliando come d’uso, che poi avrebbero proposto lui.

Le tre città più innovative del vecchio continente? Amsterdam, Torino e Parigi nell’ordine. Un gran piacere per Torino dove sono nate tante cose (anche il design e la moda oggi diventati milanesi) che oggi connotano tutto il paese.

Per capire il pensiero di Adriano Olivetti, il libro di Franco Ferrarotti e Giuliana Gemelli “Un imprenditore di idee” è sicuramente un testo interessante e consigliabile. Esamina e approfondisce le capacità anticipatorie dell’uomo di Ivrea e che hanno riguardato tutta la sua vita da quella imprenditoriale a quella personale e culturale.

Inserito il:10/04/2016 10:36:42
Ultimo aggiornamento:10/04/2016 10:41:20
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