Aggiornato al 05/05/2024

Non sono d’accordo con quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo

Voltaire

Belvedere - Numero 112

di Gianni Di Quattro

Albert Bierstadt (1830-1902) – Coastal View, Newport

 

Negli Stati Uniti si fa frenetica LA CORSA DEGLI ISPANICI (o dei latinos come dicono loro) a richiedere la cittadinanza e registrarsi per votare il primo martedì di novembre contro Donald Trump. Tradizionalmente è una comunità che vota poco, meno di quella nera per fare un paragone, ma stavolta la mobilitazione è generale.

PERO’ TRUMP con una mossa importantissima si allea con Paul Ryan speaker della Camera e potente leader del Partito Repubblicano al Congresso. La mossa è importante perché apre le porte all’appoggio (e ai soldi) di tutto il Partito alla Convention e poi alle elezioni di Novembre. Dimostra anche che Trump è un bel commerciale.

INTANTO HILLARY CLINTON studia le mosse di come può conquistare l’elettorato di Bernie Sanders e di come può battere Donald Trump se non avrà intoppi prima. Una mossa di valore strategico notevole sarebbe annunciare la candidatura alla Vice Presidenza di Elizabeth Warren, senatrice del Massachusetts, accademica, economista, di idee non conservatrici che gode di grande prestigio personale. Questa senatrice intanto da circa dieci giorni ha intrapreso una campagna “digitale” (cioè su tutti i social possibili) contro Trump insistendo e spiegando che il suo arrivo alla Casa Bianca sarebbe un disastro per il paese.

Il nominato (ormai) Donald Trump ha cominciato a confermare che, se Presidente, non vuole più fare entrare nel paese islamici, ma che può fare una eccezione per il nuovo Sindaco di Londra, Sediq Khan. Quest’ultimo con molto SAVOIR FAIRE lo ha mandato a quel paese e la stessa cosa stanno facendo in molti anche in modo meno soft del sindaco.

Un caso interessante in merito alla LIBERTA’ DI STAMPA. Il Senato americano a guida repubblicana si lamenta con Facebook perché, sostiene, che questo social censura interventi repubblicani a favore di altri liberal e chiede che dia spiegazioni alla commissione del senato ad hoc costituita (è probabile che Facebook si rifiuti di andare). Ma la Costituzione americana non garantisce la libertà di stampa appunto per cui ognuno può fare le proprie scelte editoriali ed esprimere le proprie opinioni?

Il PARLAMENTO BRASILIANO ha sfiduciato Dilma Rousseff, il paese è nel caos e le proteste nelle strade si susseguono, la situazione economica è fuori controllo, i poteri presi dal Vice Michel Temer (un anziano uomo di potere) che dice di volere unificare il paese (in sei mesi!), uno dei momenti più brutti del paese.

PERSINO L’URUGUAY mette sotto accusa l’ex Presidente (Josè Mujica) che ha vissuto e vive in modo spartano ed è un esempio per tutto il mondo, per fantomatiche irregolarità amministrative commesse. Non si salva più nessuno e viene da pensare che forse qualcosa non va nelle regole e, soprattutto, il fattore emulazione di come si prende il potere o lo si condiziona sta funzionando. La grande scuola italiana!

LE AUTORITA’ GIUDIZIARIE ARGENTINE hanno chiesto la collaborazione delle autorità svizzere per scoprire un tesoro pari, sembra, a circa 55 milioni di euro depositato dall’uomo d’affari Lazaro Baez per conto della famiglia Kirchner (marito prima e moglie poi Presidenti) dalle parti di Lugano. L’onestà diventa sempre più rara ovunque.

IN VENEZUELA tra poco la Corte Costituzionale deve decidere se accettare di fare il referendum richiesto da oltre due milioni di cittadini e che comporta nuove elezioni presidenziali e la decadenza automatica di Nicolas Maduro. La fine per questo ultimo chavista è, secondo alcuni osservatori, molto vicina. E così finisce pure l’esperienza socialista di Hugo Chavez.

La situazione della DEUTSCHE BANK è preoccupante e sicuramente le Autorità monetarie e politiche di quel grande paese lo sanno e stanno cercando di vedere come fare per risolvere. Ma forse per questo che attaccano tutti a destra e a manca per evitare qualche attacco verso di loro, secondo il principio che la miglior difesa è l’attacco. Altrimenti ci sarebbe da pensare che sono molto temerari.

Il Congresso del Partito Comunista della COREA DEL NORD si è chiuso con un tripudio di cori inneggianti al riconfermato leader Kim Jong-un, uno sventolio di bandiere, insomma una scenografia ad uso del popolo e del mondo naturalmente. Non sono stati annunciati cambiamenti nella politica, nelle strutture, in niente, come del resto era prevedibile. Da notare che il leader ha detto che non userà per primo le armi nucleari, ma sarà bene vigilare e non prendere per oro colato le sue parole.

Molte vecchie etnie in tanti posti, spesso sperduti o di montagna, dell’AMERICA LATINA, in Bolivia per esempio quella dei kallawayas, rischiano di scomparire perché i giovani se ne vanno e sarebbe strano il contrario. Vanno in cerca di fortuna, della vita, di qualcosa che possa portarli a contatto con il cammino del mondo. Non possono più vivere solo nella natura e per la natura. Un fenomeno che fa parte del mondo che cambia e che si avvertirà pesantemente tra non molto, perché tutto in esso ha un significato.

Un sondaggio qualificato e riservato IN FRANCIA indica il vecchio Primo Ministro (con Chirac Presidente) Alain Juppé come il candidato ideale e favorito per la prossima Presidenza della Repubblica. È un conservatore, fondatore dell’UMP, equilibrato, riformista, prudente ed esperto di cose internazionali. L’alternativa? Il giovane Emmanuel Macron, quello che dice che la destra e la sinistra in senso antico (Bersani non è d’accordo) con il futuro non c’entrano più. Ma esiste anche l’ipotesi che questi due si accordino (Presidenza della Repubblica l’uno e del Governo l’altro). Pare difficile, inoltre, che i socialisti possano entrare in gioco e ripetere. Marine Le Pen avrà certamente successo, ma perderà al ballottaggio come sempre (alla fine i francesi capiscono che non possono andare oltre e forzare la loro storia e cultura).

Adesso nella storia dei PANAMA PAPERS viene fuori che sono coinvolte alcune importanti banche che facevano operazioni per conto di loro clienti. In Francia sono molto chiacchierate BNP e Crédit Agricole, ma la vicenda potrebbe allargarsi anche in altre parti del continente. Ahi, le banche!

La mossa di Papa Francesco di concedere il DIACONATO ALLE DONNE (procedura non conclusa, ma decisione quasi annunciata e quindi molto probabile) ha richiesto coraggio, fa parte della strategia del Pontefice, non era procrastinabile oltre. Per la disponibilità interna di risorse che è sempre più esile e per il calo delle vocazioni, per la pressione delle suore, perché non si può predicare di seguire l’evoluzione del mondo come disegno divino e poi comportarsi in modo opposto. Certo da un punto di vista strategico sarebbe anche un modo di disarticolare le forti opposizioni della Curia Romana (che infatti stanno reagendo duramente). E il Papa (il primo americano e gesuita a Roma) continua a provarci.

Le metodologie di RICERCA E SELEZIONE DEL PERSONALE da parte delle compagnie professionali dedicate (i mitici head hunters) sono ancora quelli di tanti anni fa. Forse è giusto non cambiare, forse per valutare una persona i criteri sono sempre gli stessi, forse le aziende chiedono le stesse cose con qualche sfumatura tecnica o professionale diversa. Tuttavia in un cambio del mondo così radicale con tanti mestieri ridimensionati e rivisti, tanti nuovi, un modo nuovo di progettare e gestire strutture, addirittura un nuovo modo fisico di far vivere una azienda, la sensazione di qualcosa di stridente c’è inevitabilmente.

PER CAMBIARE UNA AZIENDA, riprogettarla, digitalizzarla molto spesso si deve partire dal direttore del personale e attraverso di lui dai metodi per ripensare gli organici necessari per raggiungere i risultati. La verità è che la maggior parte (non tutti si capisce) dei direttori del personale delle aziende italiane oggi sono inadeguati per questa attività sul piano professionale e culturale. Ma come si fa a trovare un nuovo direttore del personale che è capace di capire il futuro e di gestire il cambiamento della impresa?

ADRIANO OLIVETTI PENSAVA che anche in una impresa tecnica, piena di tecnici e che fa cose tecniche, la presenza dei filosofi e della cultura classica è fondamentale. Perché è importante la ricerca, la produzione e la distribuzione, ma il modo di fare impresa è la cosa più importante di tutte. E senza cultura non si può definire il comportamento di qualcosa nella vita o, se si vuole, lo si può fare solo in modalità degradata.  Ed ecco la differenza vera tra la visione di Adriano e le altre della sua epoca e che è anche il suo vero messaggio: la differenza è fatta dalla cultura. E la cultura non si improvvisa, bisogna costruirla dentro di noi, in una impresa, nel paese, ovunque!

Il CAMBIAMENTO DEL LAVORO. Alcuni ne parlano, gli studi ci sono, ma il mondo politico, sindacale e delle imprese lo considera ancora lontano, forse addirittura molto lontano.  La verità è che, almeno nel mondo che si definisce occidentale, tra non moltissimo il lavoro che gli uomini faranno sarà solo quello che ha una componente di creatività, magari piccola ma almeno una componente ci deve essere. Perché quello ripetitivo anche se sofisticato, lo faranno le macchine, chiamiamoli pure robot.

LA LOGICA DI MOLTI PARLAMENTARI e dei loro partiti è spesso la seguente: questa legge presentata da un altro gruppo sarebbe giusta, condividiamo i principi e i tempi, ma diciamo che noi la avremmo fatta meglio e quindi non la votiamo. Così magari per questa gente è meglio non avere alcuna legge necessaria, utile e richiesta piuttosto che una legge non fatta da loro. La follia allo stato puro evidentemente, che connota comportamenti tenuti solo ed esclusivamente per interesse di parte e non per l’interesse della comunità.

UNO VA A VEDERE UN MUSEO dopo tempo che non lo vedeva, un Museo importante dove ha vinto il concorso (prima non se ne facevano perché le Sovraintendenze nominavano) di Direttore uno straniero. È capitato a me a Brera. E scopre che il Museo è pieno di gente, si lavora dovunque, si sta mettendo a posto un palazzo vicino acquisito tanto tempo fa dopo alcuni decenni di immobilismo, ci sono delle idee nuove, i prestiti in entrata e in uscita con i più importanti Musei del mondo si moltiplicano, l’Accademia è frequentatissima e ci sono piani di ampliamento. E viene da dire con gioia che finalmente anche nel nostro paese la cultura sta entrando al centro degli interessi politici. Poi si legge sul giornale che a Roma alcuni organizzano un corteo di protesta perché secondo loro in questo paese si sta ammazzando la cultura! E allora viene da pensare che, anche se non fa molto caldo, qualcosa non deve funzionare nella testa di molta gente. Poi, riflettendo, si scopre che quelli che protestano lo fanno perché hanno perso potere personale rispetto al passato nelle vecchie strutture in fase di smantellamento e allora si capisce tutto.

In fondo LE OPPOSIZIONI DELLE REGIONI, e di alcune in modo particolare, al Governo da un referendum all’altro, deriva dal fatto, almeno prevalentemente e generalmente, che le Regioni stanno perdendo potere con riferimento a competenze e spese (soprattutto). E questo al di là di ideologie, di interessi della comunità, del buon senso o di qualsiasi altra cosa nel bene o nel male, è una molla potente nella arida società tecnologica che stiamo vivendo.

Il POPULISMO COME L’INDIPENDENTISMO si nutrono prevalentemente di illusioni. Per questo quando formazioni che predicano comportamenti ideali o autonomie impossibili come conseguenza del successo arrivano a governare, ecco i problemi. Perché il populismo non è fatto per prendere decisioni, non è fatto per fare politica, cioè mediare, scoprire la soluzione possibile e conveniente anche se non la migliore. In fondo a queste forme di presenza sociale si può applicare il principio di Peter che vale spesso nelle aziende tradizionali e cioè l’insuccesso è la conseguenza di un percorso di successi. In altri termini per ciascun uomo, ma si può dire per ciascuna organizzazione umana, esiste un proprio livello di incompetenza che si raggiunge solo grazie a cammini fatti da tanti successi che giustificano i passi in avanti sino ad arrivare appunto all’insuccesso (cioè si è raggiunto il livello di incompetenza).

Approvata nel nostro paese LA LEGGE SULLE UNIONI CIVILI da tempo attesa non solo da chi ne potrà avere benefici personali, ma da tutti coloro che sono favorevoli ad una giustizia sociale che vuole tutti uguali al di là di quello che ciascuno pensa e sente per quanto riguarda la religione, il sesso o quant’altro. I distinguo prevalentemente dovuti a convinzioni religiose o a tradizioni conservatrici rispettabili sono ammessi ma è giusto che non prevalgano.

Negli ultimi editoriali IL DECANO DEI GIORNALISTI ITALIANI, quello che riesce talvolta a parlare con il capo del Papa, dopo attacchi furibondi a Matteo Renzi portati avanti in tutti i modi e in tutti gli interventi possibili (stampa, tv, eccetera), comincia ad assumere verso il Presidente del Consiglio un tono più morbido. Forse perché la sua grande cultura gli ha fatto ricordare che la politica è l’arte del possibile e lo statista, il vero statista, è quello che riesce, rispettando istituzioni e strutture costituzionali il più possibile, giorno per giorno a fare qualcosa nell’interesse della Comunità a prescindere da una soluzione ideale. Insomma, forse ha ripreso a ricordare anche che il meglio spesso è nemico del bene e che prima di buttare giù qualcosa è bene assicurarsi come farne senza e con chi si può o vale la pena procedere. Ecco forse adesso ricorda chiaramente cosa è la politica, fa i confronti e capisce che fare politica significa decidere non per la cosa migliore ma per quella più conveniente possibile. Inseguire farfalle in politica non ha mai pagato e, soprattutto, non serve.

Si può dire e pensare quello che si vuole, ma L’ASSENZA di Gian Roberto Casaleggio nel movimento 5 stelle si comincia a sentire e anche in modo consistente. Il piccolo gruppo di ex seminaristi imboccati da un vecchio comico e comandati da un giovane tecnologo (figlio di un tecnologo intellettuale), non sembrano in grado di fare una strategia parlamentare, politica, comunicativa e di fare un progetto per il paese. Le ultime mosse sembrano confermare in pieno questa versione dei fatti. Allora o si mettono a cercare l’intellettuale di turno cui dare le chiavi del loro cuore (Marco Travaglio potrebbe creare e inglobarli nel partito della giustizia, una specie di inquisizione civile senza ghigliottina) o si devono rassegnare ad avvicinarsi sempre più alla folcloristica, inconcludente ma simpatica opposizione salviniana.

Tutti i giornali riferiscono con molti dettagli in merito alla ESCLUSIONE di Stefano Fassina dalla contesa elettorale per le elezioni amministrative romane. È così grave?  Evidentemente deve essere così perché altrimenti perché i media ne parlano tanto? Non si può pensare che i media parlino di cose di poco conto!

LA QUALITA’ DELL’ARIA peggiora in tutte le città del mondo e in particolare di Europa, con eccezione della Svizzera. Un fenomeno probabilmente irreversibile, che si potrà limitare ma non cancellare e di questo bisogna prendere atto disegnando il modo di vivere del futuro (sanità, strutture delle abitazioni, abitudini).

TUTTO SI PROFESSIONALIZZA NEL MONDO, nel senso che ormai c’è sempre meno spazio per il dilettantismo. Persino nella filantropia. Infatti, in Svizzera all’Università di Ginevra e alla scuola dell’IMD di Losanna, hanno introdotto master in questa materia dedicati a coloro che la vogliono fare e che così la possono fare al meglio e, soprattutto, dedicati a coloro, che sono sempre di più, che nel mondo lavorano per le persone e le organizzazioni che fanno filantropia.

Amazon ha annunciato un portale di video per fare CONCORRENZA CON YOUTUBE. Questo chiarisce sempre di più il fatto che l’azienda si pone come competitore globale, la sua dinamica decisionale è molto rapida, la sua espansione pure. Il principio che sembra potersi individuare in questa strategia comunque pare essere quello che indica come tutte le strade portano al commercio, alla distribuzione mondiale dei prodotti. Con la pretesa di essere il numero uno al mondo.

La tendenza è mondiale. Il TEMPO DI VITA DEI TELEFONI MOBILI si allunga perché tutti dilatano i tempi del cambio dei loro apparati. I vecchi per abitudine e per conservatorismo, i giovani perché ormai tutte le prestazioni possibili li hanno su quelli attuali. Adesso il business si sposta assolutamente sempre di più sui servizi.

GOOGLE SCAVALCA APPLE nella consistenza patrimoniale e questo ha il sapore della irreversibilità a giudicare dalle situazioni. Adesso Apple fa investimenti (in Cina, un miliardo di dollari in Didi la rivale di Uber) per cercare comunque di rimontare, ma non sarà facile riconquistare la palma.  

FACEBOOK VUOLE DIVENTARE il più grande distributore di notizie del mondo, ci può riuscire, deve risolvere alcune grane internazionali, sistemare la propria politica fiscale, stare attento ad Amazon, semplificare le procedure, proteggere di più gli utenti, consentire la perdita della memoria.

La cosa che hanno in comune tutte queste GRANDI MULTINAZIONALI DELLA TECNOLOGIA in questo momento sono gli investimenti importanti fatti nei settori apparentemente collaterali, ma che sono sempre più collegati al business delle comunicazioni e quest’ultimo al modo di vivere nella società del futuro.

L’IMPORTANZA DELLA MATEMATICA è ormai accertata, ribadita ed entrata nella convinzione di tutti. Nella vita del futuro ce ne sarà sempre di più. E, quindi, non sarebbe male se si potessero rivedere i programmi di formazione di questa materia per tutte le scuole di ogni ordine e grado, soprattutto a partire dalle elementari quando è più facile impararla ed amarla. La matematica dovrebbe rappresentare il centro della rivoluzione ormai non più procrastinabile di tutti programmi delle nostre scuole.

HA RAGIONE Shirin Ebadi, iraniana, premio Nobel per la pace 2003, che vive in esilio sempre in pericolo di essere uccisa dai servizi più o meno segreti del suo paese d’origine. Ha ragione quando dice che l’unico modo per vincere in quei paesi mediorientali, dove vige la teocrazia (l’identificazione della religione con il sistema politico) è la diffusione della cultura e si spinge a dire che bisognerebbe bombardarli di libri e non di altro. Perché è solo l’ignoranza che conduce la gente a credere e seguire un indirizzo innaturale e usato come sistema di sottomissione.

 

Inserito il:15/05/2016 09:53:09
Ultimo aggiornamento:17/05/2016 12:08:41
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