Aggiornato al 05/05/2024

Non sono d’accordo con quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo

Voltaire

Belvedere - Numero 74

 

La menzogna è la manifestazione più egoista e più spregiudicata dell’uomo. Una menzogna c’è quando si dice una cosa non vera spacciandola per vera allo scopo di giustificare una propria mancanza o per raggiungere qualunque cosa che evidentemente non può essere conseguita lecitamente od ancora per il gusto di accreditare una propria capacità che non esiste o per vantare storie e avventure mai vissute. La menzogna è un aspetto negativo dell’uomo dunque, e se abusata è irreversibile, nel senso che ad un certo punto diventa necessario dire altre menzogne per coprire quelle già dette e che non possono essere negate, salvo situazioni di difficile o impossibile gestione umana. Ma se la menzogna è grave quando riguarda i rapporti tra due persone o gruppi ristretti di persone, può diventare pericolosa e persino criminosa se riguarda il pubblico, il popolo. In altri termini quando si mente per coprire inconsistenze, incapacità, azioni delittuose o ruberie. Sono queste menzogne diffuse nell’ambiente della politica spesso abituata a mentire per esercitare o non perdere il potere o in altri ambienti che riguardano platee molto ampie di persone come lo sport ad esempio. Storicamente la menzogna è sempre esistita anche se si possono riscontrare periodi in cui è stata molto diffusa, forse il momento che viviamo la spinge e la esalta.

 

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Krzysztof Lozowski (1970 – Polonia ) - Pinokio Browny And Wizards

 

La vicenda di QUELLO CHE SUCCEDE IN VATICANO dimostra che il lavoro di pulizia del Papa è ancora lungo e forse è impossibile che arrivi a risultati concreti, date le incrostazioni che appaiono un po’ dovunque in quella organizzazione. Incrostazioni che vengono da lontano, da secoli e secoli di storia e di abitudini comportamentali. Tuttavia una cosa il Papa potrebbe fare e cioè prestare attenzione o imporre ai suoi diretti collaboratori di prestare attenzione alle selezioni delle professionalità addette e inserite. Tanto per cominciare sarebbe il modo per garantire un po’ di competenza e di onestà.

La DIFFICOLTA’ DI ELEZIONE DA PARTE DEL PARLAMENTO dei membri mancanti della Corte Costituzionale, così come il suo modo di funzionare lento, farraginoso e spesso stupido in tutte le attività legislative e di controllo, dimostra che il vero problema del nostro paese o comunque uno dei problemi più grossi è rappresentato proprio da questo organo istituzionale. Un organo prigioniero di partiti, di ideologie antiche e nuove, di bande di amici che fanno gli interessi di questo o di quello. Un organo pieno di gente superpagata, privilegiata, che condiziona tutti gli apparati dello Stato.  Dicono che garantisce la democrazia, ma questa affermazione appare una forzatura a qualsiasi persona dotata di buon senso, anche se non esperta di diritto costituzionale, purché laica e non condizionata da pregiudizi.

La decisione del CSM di emanare delle REGOLE DI COMPORTAMENTO DEI MAGISTRATI per quanto riguarda apparizioni in televisione o nel rilascio di interviste e, cosa importantissima, nella accettazione e conseguente remunerazione di incarichi esterni è una cosa fondamentale e che arriva in grave ritardo. Ma, come si usa dire, meglio tardi che mai. Forse anche questo organo pieno di luci e anche di tante ombre, a prescindere dai difensori d’ufficio o per vocazione che lo fanno per strumentalizzare la situazione in termini politici o a favore dei giornali che pubblicano, comincia a capire che non può per sempre tenere le posizioni di privilegio e di immunità in cui sino ad ora è arroccato.

Lo SPORT INTERNAZIONALE DEL CALCIO E’ SOTTO INCHIESTA per fatti di doping e per fatti di corruzione. Infatti, si susseguono gli arresti in tutto il mondo e i prestigiosi personaggi che lo hanno diretto sino ad ora sono tutti più o meno coinvolti. La situazione italiana non è da meno e la magistratura continua in indagini e incriminazioni per scommesse clandestine, doping, frodi di vario tipo. Adesso anche l’atletica italiana è caduta nella rete e si scopre che i componenti della squadra nazionale sono tutti o quasi dopati. Forse è meglio occuparsi di altro e prendere coscienza che nel momento in cui lo sport, tutto lo sport, è diventato un fatto economico, con un sacco di soldi che girano, ha finito di essere uno sport ed è un’altra cosa, un business, un commercio, uno strumento di arricchimento, insomma qualsiasi altra cosa.

PUTIN E I SUOI FANNO VEDERE GLI INTRALLAZZI che portano a considerare lo stato turco se non alleato, in combutta con lo stato islamico e il terrorismo che quest’ultimo sta portando nel mondo. In effetti a pensarci bene, dal punto di vista geografico lo stato islamico senza la Turchia non potrebbe esistere, non potrebbe avere alcun rapporto con l’esterno, non potrebbe trafficare non solo in petrolio, ma in niente. Fanno anche vedere come il Presidente sultano turco e la sua famiglia sono coinvolti strettamente in un traffico che rappresenta miliardi di euro al mese. Male fanno gli Stati Uniti e i paesi europei a non prendere atto di questa realtà. È evidente che la Turchia è la cerniera fondamentale tra Occidente e Oriente, è evidente che la Turchia per l’Occidente è l’argine naturale non solo per i profughi, ma anche per qualsiasi traffico. Devono farsene una ragione e trovare una soluzione, dichiarare che la Turchia ha ragione e Putin dice il falso è molto pericoloso per tutti, oltre ad essere disonesto, cioè non vero.

Quando Poletti, il Ministro del Lavoro, avvia un dibattito su COME IMPOSTARE IL LAVORO nelle fabbriche nel futuro e, soprattutto, su come misurarlo e remunerarlo avvia un discorso serio, importante, attuale, utile e non solo provocatorio. Un discorso che non si può far finta di non capire o di eliminare dicendo non scherziamo, come fa il leader della CGIL Susanna Camusso. La globalizzazione, la tecnologia, gli standard di produzione internazionali, il nuovo modo di vedere il lavoratore operaio sia dal punto di vista culturale e sia dal punto di vista delle funzioni che è chiamato ad esplicare, ci dicono che entro breve tempo il lavoro nelle linee non sarà più come ora e lo stesso non si potrà misurare solo in base alle ore impegnate, ma con altri criteri che coinvolgono sicuramente risultati, qualità e autonomia- spazio del lavoratore stesso. I sindacati farebbero bene a studiare e a partecipare al dibattito che non è solo italiano, se ne sono capaci si capisce.

Il timore comincia a prendere corpo e cioè che per il Giubileo a Roma arriveranno MENO PELLEGRINI E VIANDANTI di quelli in un primo tempo previsti ed è ormai diffuso, giustificato e inevitabile. Inevitabile perché la gente non può cancellare del tutto la paura che, malgrado la sicurezza e tutte le attenzioni di questo mondo, qualche atto di morte a scopo dimostrativo succeda ad opera dei terroristi collegati all’Isis o di qualche fanatico preso dall’estro del momento che si insinua sulla sua debole mente. Questo fenomeno non è solamente collegato al Giubileo romano, ma si allargherà a tutto il movimento turistico e sarà un problema per quei paesi, come l’Italia, per i quali questa voce economica è fondamentale per il suo bilancio. Un cambiamento sui comportamenti sociali assolutamente in atto e in sviluppo. Può essere una opportunità per il turismo locale e per iniziative culturali e turistiche vicine e protette.

Il DINAMISMO DEL PRESIDENTE DELLA BCE, Mario Draghi, con le sue iniziative che condizionano l’economia europea e la stanno aiutando a uscire dalla crisi piano piano, forse rappresenta, in buonafede o in malafede, un alibi per la classe politica europea. Quest’ultima a questo punto si abbandona, non prende iniziative, fidandosi completamente delle azioni BCE. Il problema è che queste ultime da sole non bastano e avrebbero bisogno di riforme, di modifiche delle strutture sociali, economiche e istituzionali della comunità e dei singoli paesi. Ancora una volta la delusione viene dalla classe politica, dalla sua mediocrità e dalla sua collusione con interessi verso gruppi di potere o verso sistemi internazionali di condizionamento. La prospettiva è che Draghi non sia sufficiente e la cosa sarebbe gravissima. Coloro che ritengono che possa farcela da solo (in Italia anche grandi e importanti giornalisti ad esempio) sbagliano e rischiano di condizionare persone e istituzioni.

Nel nostro paese CI SONO ANCHE QUELLI CHE REMANO CONTRO e che non hanno interesse ad una ripresa della economia, anzi temono uno sviluppo del paese in un senso incontrollato o incontrollabile. Questi che remano contro possono essere strutture lecite o anche illecite, come criminalità organizzate varie perché ogni sviluppo sociale è un ostacolo alla delinquenza.  Tra le strutture lecite dobbiamo considerare tutti quelli interessati alla conservazione e che temono il cambiamento, per esempio le banche.

ELEZIONI IN FRANCIA. I risultati a favore del Fronte Nazionale della famiglia Le Pen che è diventato il primo partito del paese (circa il 30% dei voti) rappresentano un fatto importante non solo per la Francia, ma anche per tutta l’Europa. Certamente i motivi della vittoria sono abbastanza evidenti ormai: il disordine sociale che i partiti tradizionali non sono riusciti ad affrontare, la burocrazia e l’inconsistenza politica dell’Europa, l’incapacità politica e organizzativa della destra conservatrice tradizionale ad organizzarsi e ad esprimere un leader credibile (come in Italia), la debolezza intellettuale della sinistra che non è stata ovunque capace di leggere le evoluzioni della società  e che si divide in gruppi, partiti, movimenti e associazioni impegnati a discutere ed a tenersi lontano dalle responsabilità di cui ha grande paura. Adesso questi risultati francesi possono dare una grande spallata alla sinistra europea, alla Europa in generale, favorire gruppi xenofobi che possono promuovere politiche dure anche razziste, spingere ad una regolamentazione diversa dei mercati, paradossalmente favorire la insicurezza e il terrorismo che a parole vogliono combattere drasticamente.

UN ALTRO FATTO STORICO è la fine del socialismo di Hugo Chavez in Venezuela continuato dal suo successore Nicolas Maduro, il quale ha perso in modo inequivocabile le elezioni e che sarà costretto a lasciare. Il paese è ridotto in condizioni veramente precarie ed è tutto da ricostruire. Comunque i fatti del Venezuela condizioneranno tutta l’America Latina, soprattutto considerando anche i risultati argentini con la vittoria di Macrì che ha posto fine al peronismo e a quello che potrebbe succedere a breve in Brasile con la possibile sconfitta del Partito dei Lavoratori, peraltro travolto da pesantissimi scandali.

I RISULTATI ELETTORALI che nel mondo si stanno riscontrando, a prescindere dai risultati, stanno dimostrando che le leggi elettorali avrebbero bisogno tutte di una bella rinfrescata. Per esempio, almeno in Europa la società non è più bipolare, non c’è più solo la destra e la sinistra (che hanno comunque perso il loro significato storico e soprattutto ideologico), e quindi si deve tenere conto di una nuova realtà sociale. Nel nostro paese anche se l’Italicum è stato da poco votato e peraltro ancora non applicato, probabilmente dovrà essere rivisto e lo stesso Renzi se ne dovrà fare una ragione.

 

Inserito il:08/12/2015 10:52:32
Ultimo aggiornamento:31/12/2015 22:18:35
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