Belvedere - Numero 93
Tutti i giorni leggere, vedere, sapere che tanta gente, tanta povera gente sta scappando da dove vive per evitare la morte, per cercare rifugio, per trovare la vita e che molta di questa gente nella fuga muore nel modo più brutto, nella sua disperazione, nella sua solitudine e nel suo anonimato è un dolore indicibile. Quando poi si sa che molti di quelli che muoiono sono bambini messi sui barconi dai genitori sperando che si possano salvare e andare verso il futuro anche se da soli o che molti attraversano a piedi interi paesi con fatiche inenarrabili, che sono destinate a distruggere per sempre loro la vita, il dolore non ha più confini. Credo che quello che noi europei stiamo vedendo è una delle violenze più brutte e pesanti che la storia della umanità presenta nel suo volgere, una violenza che lascia attoniti e che è indimenticabile. Convivere con quello che sta accadendo è impossibile, far finta che non stia succedendo niente è disumano, dimenticare è fuori delle possibilità umane.
E poi ci sono anche persone che dicono che la cosa importante è difendersi da questi che scappano, ricacciarli, bloccarli, lasciarli al loro destino crudele, dicono che è quello che si deve fare e gridano contro quelli che non la pensano allo stesso modo. È proprio vero che non tutti gli uomini sono umani!
La notizia che i dirigenti CISL godono di alti stipendi non è nuova e non deve meravigliare. Anzi si sapeva da tempo e si sapeva inoltre che questi privilegi non riguardano solo i dirigenti e responsabili CISL ma anche quelli di altri sindacati, indicando persino che in prossimità della pensione vengono aumentati gli emolumenti per arricchire le successive pensioni. In tutto il mondo capita che i sindacati siano corrotti o collusi, godere di alte retribuzioni è una maniera per essere corrotti, soprattutto quando la permanenza in un sindacato a spese di una azienda o di un ente statale è molto prolungata perché fa perdere di vista obiettivi ed esigenze vere. Certo che prendere atto del fatto che nel nostro paese l’attività sindacale in centro e in periferia ha contemplato anche questi andazzi approfittando del potere di cui hanno goduto le organizzazioni negli anni in modo improprio, non consente di esprimere giudizi lusinghieri sulla democrazia e sulla libertà vigenti nel nostro paese negli anni passati. Soprattutto perché queste erano operazioni ovviamente nascoste e cioè clandestine, non fatte alla luce del sole.
Il leader della CGIL interrogato su questa tema ha risposto che così è la legge e la legge va sempre rispettata. Salvo che si tratti di leggi che non piacciono come quelle sul lavoro che fa il governo o leggi a favore della semplificazione della Pubblica Amministrazione che costringe a lavorare la gente.
Una maniera per nascondere la verità spesso è fornirla in mezzo a tantissimi altri dati ed altre informazioni in modo da costringere il cercatore a fare una operazione paragonabile a quella che deve fare chi vuole trovare un ago in un pagliaio. Quando certe istituzioni o enti statali o semplicemente istituti di ricerca anche privati si comportano in questo modo e inondano di dati coloro che sono interessati a sapere è perché vogliono nascondere o comunque annacquare la verità. Perché la verità quando è positiva non vuole compagnia, anzi.
È scomparso l’inventore dell’email e dell’icona di tutti i nostri indirizzi e cioè @ (Ray Tomlinson). Lo ha fatto quando internet non era ancora internet ma semplicemente arpanet e non poteva sapere che avrebbe rivoluzionato il modo di comunicare in tutto il mondo, che avrebbe ridimensionato gli uffici postali del mondo, che avrebbe messo in crisi tradizioni meravigliose di cancelleria e di penne, cancellato abitudini di innamorati, eliminato preziosi carteggi di intellettuali.
Il ritiro, o meglio la non discesa in campo, di Michael Bloomberg nella competizione per la Presidenza negli Stati Uniti è una buona notizia per Hillary Clinton. Quest’ultima avrebbe perso voti a favore dell’industriale digitale e forse se ne sarebbe giovato Trump indirettamente. Questa corsa da una parte diventa sempre più chiara e prevedibile come è naturale e dall’altra allo stesso tempo più preoccupante per il futuro.
In Germania domenica elezioni regionali. Vediamo il riscontro di Frauke Petry Presidente del Partito emergente e neo populista Alternativa per la Germania. È l’astro nascente, è brava, è forte, è pericolosa. Soprattutto vediamo il suo partito come si pone nei confronti della politica attuale del governo tedesco. È la novità più grossa del mondo tedesco sul piano politico, il resto è sempre uguale.
Quando viene a galla qualcosa di poco corretto che riguarda un partito o una persona pubblica, subito le dichiarazioni rilasciate dagli interessati accusano gli avversari di mettere in moto quella che chiamano la macchina del fango. Ma è un continuo emergere di situazioni anomale ed è un continuo accusare gli avversari invece di cercare di spiegare e magari di scusarsi. La macchina del fango è, in altri termini, considerata la spiegazione di tutti i propri scheletri e le proprie malefatte, soprattutto è il comportamento astioso degli altri, degli avversari, mentre coloro che sono pescati con le mani nella marmellata si considerano quasi immacolati e certamente trasparenti, anche se non si sa perché e come. Chissà per quanto può continuare questo gioco!
Gli applausi alla BCE e a Mario Draghi in particolare, si sprecano e provengono da tutte le parti, forse un po’ meno dalla Germania. Ma la famosa operazione di quantitative easing non sta funzionando. Adesso Draghi forse annuncia l’aumento della quantità di denaro immessa ogni mese e azzera i tassi di interesse. Ma la domanda è alla fine se questa è la strada giusta e se non ci sarebbero altre cose da fare. Perché i banchieri anche quando sono bravi sempre banchieri rimangono.
La Regina Elisabetta si dice spera in Brexit e cioè in un esito del referendum che spinga la Gran Bretagna ad abbandonare definitivamente la Unione Europea. La Regina ha fatto smentire le voci sostenendo che lei in 63 anni di regno è sempre stata assolutamente al di sopra delle parti in ogni occasione. Ma sembra che questa volta la pensi proprio così e non alzi molto la voce perché le piacerebbe tanto l’ipotesi Brexit.
L’Europa ha bisogno della Turchia perché è dove si possono fermare gli immigranti invece di farli passare tutti verso l’Europa. E allora la Turchia chiede i soldi per mantenerli dichiarando che non le bastano i tre miliardi promessi, ma ne vuole sei e poi quando gliene daranno sei ne vorrà nove e così via secondo le migliori tradizioni di questo tipo di operazioni. Ma vuole anche entrare in Europa al più presto soprattutto per equilibrare le politiche che all’interno del suo paese sta facendo in merito alla limitazione della libertà dei cittadini, dei media con relative incarcerazioni e sparizioni di persone. E l’Europa finirà per accettare si suppone proprio perché la Turchia è la soluzione forse unica e sicuramente più comoda per un problema che non riesce e non vuole gestire. Questa è la politica e non è la prima volta che il mondo accetta il peggio in cambio di una convenienza, è come dire il patto Mafia Stato su cui si è discusso tanto nel nostro paese, che evidentemente è esistito e che in quel momento è stato ritenuto dalle classi dirigenti politiche italiane l’unico modo per gestire un fenomeno che non riusciva a controllare.
L’Autorità per le Comunicazioni dovrebbe migliorare il suo sito e, per esempio, renderlo più semplice e ricco di informazioni di mercato. Tabelle sintetiche di consuntivo e di previsione sarebbero ben gradite, del mercato si vuole dire nei vari comparti e applicazioni. Dovrebbero esserci gli elenchi di chi fornisce servizi mobili o fissi o collegati, magari anche con qualche indicazione sintetica sul fatturato e sul numero dei clienti di ciascuno. Insomma un portale non ad uso esclusivo di avvocati e burocrati o tecnici, ma anche, e forse si dovrebbe dire soprattutto, di osservatori qualunque e di cittadini qualsiasi.
La sinistra della sinistra a Milano è sicura che fare perdere Sala si fa il bene del PD e che si ricostruisce una vera sinistra? La storia dice di no, le condizioni dell’elettorato, la mediocrità delle soluzioni globali, non depongono favorevolmente. Certamente possono riuscire a farlo perdere perché basta disperdere pochi voti e con l’elettorato in fase di assenteismo, le percentuali si modificano in un baleno. Per questo un gruppo di uomini valorosi si muove su tutto il territorio con l’intento di far perdere il PD, sconfiggere Renzi e quindi convincerlo ad abbandonare. Qualcuno comincia a dire che è una situazione che somiglia alla Libia di Gheddafi e che ora tutti, ma proprio tutti, rimpiangono.
È da un po’ che gira la voce di una fusione Telecom Italia e la francese Orange. In termini industriali ed economici non è male, certo non sarebbe una operazione facilissima questa fusione, ma si può fare salvo il solito dramma degli esuberi tipico di queste grandi fusioni. A questo punto forse bisogna fare il tifo che avvenga. Una preoccupazione è rappresentata dalla Olivetti, dall’ultimo barlume di una delle più belle esperienze industriali mondiali. Chissà cosa ne faranno.
Stanno scoprendo un sacco di cose a proposito di evasioni fiscali e trasferimento illecito di capitali all’estero. Le notizie di scoperte di truffe e di persone corrotte anche nella magistratura e nell’ordine forense sono all’ordine del giorno e non sono notizie di poco conto, ma riguardano tanti e tanti miliardi di euro e migliaia di persone. Come quelli che si affidavano al Credit Suisse per esportare i capitali che sembra siano ben 14 mila. Perché finalmente si scoprono queste cose? Perché non lo si è fatto prima? L’aria è cambiata (anche molte persone) e le protezioni pure evidentemente e poi finalmente non ci sono più tabù da nessuna parte. Ecco la strada da perseguire, adesso visto che l’abbiamo trovata cerchiamo di andare avanti in fretta.
