Aggiornato al 05/05/2024

Non sono d’accordo con quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo

Voltaire

Belvedere - Numero 65

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Edward Lear (1812 - 1888) – Vista di Firenze da Villa Petraja - 1861

I fatti nostri.

SI PUO’ ANCHE NON ESSERE D’ACCORDO con Pietrangelo Buttafuoco, peraltro uno che sa maneggiare bene la parola sia che racconti una fantasia o sia che riferisca e commenti un fatto, ideologicamente, per come porta avanti le sue idee e, infine, sui compagni di viaggio che di volta in volta sceglie. Si può anche non essere d’accordo con Il Fatto Quotidiano, con la sua interpretazione del giornalismo, con le sue posizioni barricadere senza obiettivi, con il linguaggio scelto per raccontare e far capire e che spinge al fanatismo e a posizioni oltranziste. Ma la battaglia che stanno facendo per far dimettere i consiglieri regionali siciliani e quindi far decadere il Presidente Crocetta, è perfettamente legittima e meritoria. La situazione in Sicilia ha ormai superato qualsiasi limite di decenza. Non ci sono iniziative, non ci sono idee, si va avanti sull’onda del niente facendo gli interessi di varie cosche collegate a gruppi politici e precisi interessi di imprese operanti sui vari territori. È urgente veramente intervenire e tentare qualcosa, anche se non si può sperare, alla luce della storia, delle capacità di scegliere e di fare del popolo siciliano (purtroppo!).

MA I CITTADINI VENETI che nel passato hanno votato varie volte Galan adesso come si sentono, si guardano allo specchio, si giustificano, si sentono traditi, cosa pensano soprattutto di loro stessi? Sarebbe utile che tanta gente quando parla della politica corrotta, inquinata e distruttrice sociale, o di altre caste di questo paese si interrogasse sul proprio comportamento, sul proprio dovere e sul proprio ruolo. Non è sufficiente scaricare le colpe solo sugli altri, non è sufficiente dire che ci si sente traditi. Ogni tanto un esame di coscienza (anche solo fra sé e sé) non sarebbe niente di strano.

È VERO CHE LA MAGISTRATURA ha dei motivi di rimprovero nei confronti della classe politica (governi vari e parlamenti vari). È vero che la legislazione contro la corruzione risente di troppi compromessi e interessi di gruppi, come è vero che la politica delle prescrizioni dei reati non è coerente ed è, al contrario, molto favorevole all’impunità specie per certi tipi di reati. La magistratura lamenta inoltre una scarsa considerazione ed attenzione, quasi una determinazione di delegittimazione, una eccessiva intromissione negli affari della gestione della struttura. Ma sono altrettanto vere anche altre cose: la sindacalizzazione di larghi strati della magistratura, il sistema di autogoverno unico al mondo e in conflitto di interessi per definizione, la spettacolarizzazione di certe azioni, una definizione delle priorità a dir poco sospetta soprattutto se accoppiata ai tempi scelti per certe indagini e processi, la scarsa efficienza nelle indagini, l’uso non meditato e non protetto delle intercettazioni e di altri strumenti elettronici, un sistema disciplinare molto protettivo, la promozione automatica per anzianità e non per meriti, la mancanza di una responsabilità personale a differenza di altre categorie professionali come i medici o gli ingegneri ad esempio. Ed ancora: un sistema retributivo, soprattutto nei gradi più alti, fuori dal livello economico del paese e senza confronto con le posizioni paragonabili negli altri paesi occidentali, una presenza pubblica al di fuori della necessaria riservatezza che il ruolo dovrebbe avere. Infine, la mancanza di proposte di riorganizzazione per adeguare il funzionamento della magistratura alla realtà sociale e scientifica e tecnologica della attualità, come per esempio la separazione delle carriere, la revisione dei gradi di giudizio, i poteri dei Presidenti di Tribunale, la riconfigurazione dei tribunali sul territorio, l’accorpamento di determinate funzioni.  Ancora da raccomandare, in questo caso alla politica e alla magistratura nello stesso tempo, il malcostume di far largo uso di magistrati nella politica e nelle strutture ministeriali invece di favorire professionisti o giovani delle stesse strutture, possibilmente con l’eliminazione di doppie retribuzioni o percorsi pensionistici che si possono ricongiungere successivamente (e che sono scandalosi).

UNA VOLTA SI DICEVA CHE LA SICILIA ERA TERRA OMERTOSA, una terra dove la gente non parlava anche se vedeva, annotava, registrava. La gente non parlava, faceva finta di niente, non denunciava per paura e per una cultura diffusa, la cultura di non fare la spia perché considerato un livello degradante del comportamento umano. Ma leggendo dei fatti di Sanremo, per esempio, dove una parte consistente degli impiegati di quel Comune non lavorava, andava e veniva (anche in mutande), prendeva premi di produttività, se ne fregava e si vantava, viene da pensare se il comportamento di tutti gli altri impiegati, di tutti quelli che avevano rapporti con il Comune era omertoso o solo spiritoso. E che differenza c’è con i siciliani che non denunciano e stanno zitti, forse nessuna, forse la cultura ormai è la stessa. Forse si può dire che è stata sempre la stessa e sono state solo le occasioni a distinguerle. Un esempio di come può nascere il razzismo e magari dopo tanto tempo rendersi conto che non si è capito e soprattutto non si è voluto capire.

IN EUROPA IMPRESSIONA osservare quanti comitati, sottocomitati, riunioni informali, incontri di Ministri, di capi di Governo ci vogliono per prendere una decisione comune. Di quanti compromessi, di quanti distinguo, di quante puntualizzazioni inserite in ogni documento prodotto, solo per consentire a ciascun membro di questi incontri di spiegare ai propri concittadini che ha vinto. La dimostrazione che non esiste una cultura comune, un interesse comune, la voglia di camminare insieme e se lo si fa è solo per approfittare di qualcosa. Per dire agli economisti che non è la loro scienza (che poi non è una scienza) che lega la gente, ma la cultura, l’abitudine a vivere insieme e a parlare insieme.

CHI PRATICA CON I GIOVANI si accorge che molti di loro cercano di capire, di orientarsi, negli studi, nella vita. Si vede che hanno difficoltà perché non hanno maturato molti valori, fatto molti confronti, capito il senso di come si affronta la vita. Ed allora si può dire che la scuola, la formazione non ha fatto il suo mestiere, quantomeno uno dei suoi mestieri e cioè quello di indirizzare, di dibattere con i giovani, di prospettare loro esempi, valutazioni e situazioni. Si capisce soprattutto che molte famiglie, molti genitori non hanno fatto il loro mestiere e dovere, non lo hanno saputo fare, non lo hanno voluto fare. Ecco la consapevolezza di creare persone non è esistita, ha lasciato il posto solo alla soddisfazione e al piacere di farlo. Un problema di questa sgangherata epoca in cui la gente è stata distratta dal successo, dalla tecnologia, dalle passioni, dalla scoperta di come si potevano fare e raggiungere certi traguardi che prima erano solo sogni.

Ogni tanto, diciamo giornalmente, i giornali RIFERISCONO DI INDAGINI delle Procure su funzionari ladri, di retate della Guardia di Finanza, di arresti multipli, di soldi spariti, di confische. Questi giornali nel riferire tutto questo usano toni sempre molto forti come “tremano i vertici della tale azienda” e non riescono a capire che ormai non fanno più impressione a nessun cittadino e potrebbero evitare questo modo apocalittico di raccontare i normali fatti italiani del giorno.

Il vero, grande dibattito nel nostro paese è COME ABBATTERE LE SPESE di una pubblica amministrazione centrale e periferica elefantiaca, burocratica, inutile, dispersiva, corrotta. È il grande dibattito a proposito della legge di stabilità di questo anno, è il cavallo di battaglia delle opposizioni quando dicono che il risanamento non può esserci se non si tagliano le spese dello Stato. Fino ad adesso nessuno c’è riuscito e forse nessuno ci ha anche provato. Significa rischiare l’opposizione dei sindacati (e scioperi a gogò conseguenti), quella delle varie lobbies, significa ancora compromettere il funzionamento dei servizi nel nostro paese, significa la battaglia con tutti gli organi supremi delle varie magistrature del paese, con tutti i media interessati a vendere e rappresentanti di specifici interessi, ed ancora il blocco del funzionamento del Parlamento, della approvazione delle leggi, significa, in altri termini, non fare altro che questa battaglia con la certezza di perdere alle prossime elezioni e di non ottenere risultati significativi e di promuovere  cause legali infinite. Ci vorrebbe uno come il Generale De Gaulle che ha fatto questo in Francia e poi si è ritirato nella sua Lorena. Ma non c’è, non si può pretendere che lo faccia la classe politica come non si può chiedere al condannato di andare al patibolo da solo e magari fischiettando allegri motivetti.

SCENE COMICHE, ma che rappresentano il dramma del paese. Un politico (leader di un movimento) che indica dei dati sulle entrate fiscali sbagliate, sulle quali dice che il Governo è bugiardo e che deve andare, di conseguenza, in ginocchio in Parlamento così che un gruppo di patrioti possano tirare i pomodori. Sul piano culturale, del buon senso, della educazione, della correttezza si vede che il paese è ridotto proprio male per consentire simili sparate e per ascoltare e leggere i media che le riferiscono invece di rifiutarsi di raggiungere simili livelli di volgarità.

Il Presidente della Commissione Europea, Juncker, APRE ALLA FLESSIBILITA’ in generale e in particolare ammettendo che le spese per l’accoglienza e la gestione dei flussi migratori vanno depennati dalle spese per la valutazione del bilancio e dei vari indici di giudizio europeo. È una nuova maniera di ragionare che comincia a farsi strada, con un po’ di fermezza e di ottimismo fra un po’ l’atmosfera può essere diversa.

L’AVEVAMO DETTO E SI DICEVA IN GIRO, Laura Cioli è il nuovo amministratore delegato e direttore generale di RCS in sostituzione del defenestrato Scott Jovane. L’esperienza non le manca, il carattere pure, la modestia messa da parte, può farcela ma sarà dura e dipenderà molto dai collaboratori di cui si circonderà e dal network cui farà riferimento.

LE POSTE ITALIANE SONO IN BORSA. 26 mila dipendenti hanno sottoscritto, le presentazioni sono state fatte bene, si tratta di un titolo sicuro, il Tesoro prenderà i suoi soldi e farà altre privatizzazioni. Ma il titolo è senza infamia e senza lode e forse rimarrà così per sempre. Almeno sino a che il management dell’azienda non dirà qual è e sarà la sua strategia, uscendo dal generico e cioè dalle dichiarazioni che le Poste faranno nuovi servizi (quali?), miglioreranno la qualità (come?), i cittadini utenti saranno contenti (davvero?).

Il fatto che I DATI DEL SUD NON SONO PIU’ NEGATIVI PER LA PRIMA VOLTA dopo tanti anni, anche se ancora in modo molto aleatorio e limitato, magari farà arrabbiare qualcuno e scatenerà polemiche. Qualcuno vorrà dimostrare che non è vero, se è vero che non è merito del Governo e che se anche fosse è del tutto casuale. Come se la notizia importante per la gente non fosse che siamo sulla strada giusta.

Ma, nello stesso tempo, l’ISTAT denuncia che la fiducia dei consumatori nel Governo e nel Paese è tornata come prima della crisi, BANKITALIA prevede un Pil all’1%, e l’offerta ultima dei Bot ha previsto tassi sotto lo zero (cioè la gente paga per comprare i Bot italiani). Cantone (quello dell’Anticorruzione) dichiara che Milano è tornata ad essere capitale morale del paese e che Roma precipita perché non ha gli anticorpi (non li ha mai avuti). Ma, per favore, non ditelo a Scalfari. Il grande giornalista alla sua età potrebbe addolorarsi molto, lasciamogli credere che il paese continua a precipitare così è contento.



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Claude Lorrain (1605 - 1682) – Paesaggio con il matrimonio di Isacco e Rebecca - 1648

Uno sguardo altrove.

Il SINODO SULLA FAMIGLIA si è chiuso e sono state fatte le solite dichiarazioni dagli uffici stampa, da alti prelati e da vaticanisti illustri. Dichiarazioni di buon esito, di discussioni utili, di nuovi atteggiamenti della Chiesa su alcuni problemi legati alle famiglie che si rompono o si ricostruiscono. L’impressione che non ha soddisfatto le aspettative del Papa e che i risultati sono stati meschini tuttavia permane in modo forte. Lo dimostra la mancanza di unitarietà su molti problemi vitali per la dottrina della Chiesa e le polemiche che emergono per quanto attutite.

Certo Giovanni XXIII aveva capito la inadeguatezza della Chiesa, i Papi successivi hanno lasciato gli apparati liberi di crescere, di prendersi tutto il potere e di maneggiare a tutto campo. Se la burocrazia è un cancro, la burocrazia clericale è oltre il cancro. Adesso Francesco ha capito che la Chiesa deve per forza andare verso la modernità e CI STA PROVANDO in mezzo a tante opposizioni e difficoltà. La collocazione del Vaticano a Roma certo non l’aiuta.

L’ONU COMPIE 70 ANNI e vari festeggiamenti e cerimonie, come si usa in questi casi, sono previsti. Bisogna dire per la verità che sino a questo momento ha fallito la sua missione. Il mondo è pieno di guerre e di violenze, il contrasto tra i paesi leader non si riesce ad ammorbidire nella sostanza, la struttura è burocratica, costosa, quasi sempre inutile. Infine i suoi segretari, l’attuale in particolare (Ban Ki-Moon), brillano per la loro trasparenza (e forse per questo vengono scelti). In altri termini o l’ONU si riforma drasticamente o prima o poi sarà cancellato (sarà inevitabile per motivi economici).

In effetti DA QUANDO LA RUSSIA ha preso in mano le redini della situazione mediorientale le cose sono cambiate e di molto. L’Isis arretra più di quello che appare e ha meno iniziative. I ribelli siriani si stanno ritirando e nello stesso tempo la Russia propone una conferenza per la pace e per il dopo Assad (cui qualche garanzia personale deve essere stata data nel suo recente viaggio a Mosca). I movimenti di Iran e Iraq si avvertono cambiati e più prudenti. Così è anche più guardingo l’atteggiamento della Turchia. Certamente tutto sta cambiando da quelle parti e la discesa in campo della Russia è la causa che sta accelerando, cosa che non è riuscita alla diplomazia degli Stati Uniti. Perché evidentemente la combinazione delle capacità di fare proposte con la dimostrazione di forza è vincente.

Nello Iowa, dove ha avuto un ulteriore successo, HILLARY CLINTON HA DETTO, fra l’altro, che nel suo programma è previsto di far pagare chi sbaglia a Wall Street, così come le Banche e le Assicurazioni che mirano solo ai loro profitti anche a costo di calpestare clienti, investitori e dipendenti.

L’avversario repubblicano più consistente per la Clinton si comincia a intravedere in Ben Carson, detto l’IGNAZIO MARINO D’AMERICA (medico e grande gaffeur). Ha scavalcato Donald Trump (onore agli americani) e si avvicina alla nomination. Interessante anche se non è finita, ma la democrazia quando è consolidata certi errori non li commette e questa è una dimostrazione,

TONY BLAIR CHIEDE PERDONO per l’errore commesso di avere seguito l’avventura di George Bush in Iraq. Ammette che ha sbagliato, che quell’ errore è l’origine, la causa della nascita e dello sviluppo dell’Isis.  Un gesto di umiltà molto apprezzabile, non consueto che denota intelligenza e, soprattutto, correttezza di fronte al mondo, in particolare da parte di un uomo con responsabilità pubbliche e istituzionali come era.

IN GUATEMALA IL COMICO (barzellettiere fantastico) Jimmy Morales vince le elezioni e diventa Presidente. Ha battuto Sandra Torres, moglie dell’ex Presidente Otto Perez in galera per corruzione (un paese il Guatemala ancora in sviluppo ma implacabile sulla corruzione a tutti i livelli). Il comico Morales è un conservatore di destra (Dio, famiglia, onore).

IN COLOMBIA, nelle elezioni regionali, nella capitale Bogotà hanno vinto le destre sottraendola alla gestione delle sinistre che durava da oltre dodici anni. Una grande sconfitta per le sinistre e l’inizio di un nuovo percorso, commentano gli osservatori politici.

IN ARGENTINA nelle elezioni politiche per eleggere il Presidente ci sarà una tornata di ballottaggio tra Daniel Scioli, il candidato della Presidente uscente Cristina Kirchner e formalmente peronista, e Mauricio Macri, candidato ancora più a destra nelle sue posizioni.

IN POLONIA GRANDE VITTORIA DELLA ULTRADESTRA populista e razzista. Il nuovo Presidente sarà Beata Szydlo che ha vinto con il 39% dei consensi. La Polonia è la sesta economia di Europa e il maggior paese ex comunista.

IN GERMANIA RESA DEI CONTI tra i conservatori, Schauble attacca la Merkel per la sua politica verso l’immigrazione e per la sua eccessiva disponibilità in molti casi verso alcuni paesi della Unione Europea. Nei sondaggi i conservatori perdono molti punti ma non se ne avvantaggiano i socialisti, bensì la destra populista in grande sviluppo. La Germania è il paese motore di Europa, in una fase molto delicata dell’economia e in un momento di trasformazione politica molto pericoloso per tutti.

È UN VENTO CHE PERCORRE L’EUROPA e il mondo, il vento della destra conservatrice e in molti casi populista e razzista, in molti casi ancora con dei leader improbabili, provenienti da mondi improbabili e lontani, da mondi che niente hanno a che fare con la politica, con il servizio civile, con l’attenzione e l’equilibrio sociale. In Europa adesso la Polonia, dopo l’Ungheria, l’Austria, la Gran Bretagna, la Germania, la Spagna, la Svizzera e il Portogallo dove le sinistre pur vincendo non sono state capaci di fare un governo, di proporre un programma non solo ideale ma anche realizzabile. Certamente l’immigrazione, l’invasione di popoli che fuggono dalla violenza della guerra, della fame, della povertà è un elemento fondamentale che sviluppa istinti naturali di conservazione e di paura in tutti in modo assolutamente incosciente. Ma anche le diseguaglianze che diventano sempre più profonde portano i popoli alla disperazione e a tentare qualsiasi cosa, ad affidarsi a chiunque faccia promesse e abbia una veste presentabile. Ed infine, ma forse è l’elemento più significativo almeno e certamente dal punto di vista politico, il crollo delle sinistre, la loro incapacità a capire e ad adeguarsi alla modernità, a vedere l’eguaglianza in modo vecchio, si direbbe sovietico e non marxista. Purtroppo il vento non si ferma, non accenna a fermarsi, il prossimo anno la Francia potrebbe cadere in braccio alle destre ed a questo punto sarà dura per l’Europa fare un passo avanti, potrebbe veramente essere la fine della Europa Unita, la fine di un sogno.

Una sottolineatura interessante da un punto di vista storico e soprattutto per il futuro, è rappresentata dal ruolo del cattolicesimo, delle GERARCHIE CATTOLICHE UN PO’ OVUNQUE APPOGGIANO LE DESTRE e le ultra destre e spesso sono determinanti come in Polonia per esempio o in molti paesi della America Latina. Non essendo più attuale la paura del comunismo e dell’ateismo crollato in tutto il mondo, anche in quelle terre dove era stato trapiantato anche se in modo un po’ appiccicaticcio, è la paura dell’islamismo, è la paura di soccombere davanti alla diffusione di un altro spirito religioso che attanaglia queste gerarchie. Dunque la guerra tra religioni sta ridiventando la guida del futuro del mondo e rischia di farlo precipitare in un medioevo culturale e far regredire la società tutta con la spinta a non pensare, a non dire, a non diffondere, ma solamente a pregare e ad ubbidire per non perdere l’al di là.

L’Australia è il paese dove c’è forse LA MIGLIORE QUALITA’ DELLA VITA del mondo. Ma un paese percorso da tante paure che si trasformano spesso in ossessioni come quella della morte, delle malattie, del dolore. Un paese che ha paura del mondo e dove si vive bene, ma dove per farlo si deve dimenticare che si vive nel mondo con altri simili e dove esiste o può esistere la diversità. Un fanatismo della qualità, una esasperazione della paura e della superiorità. Un percorso pericoloso che può portare alla astrazione, alla solitudine e alla disperazione a lungo andare e in modo collettivo per giunta.

I giornali italiani non riferiscono del fatto che in un paese come il Brasile ormai LA FAMIGLIA E’ DIVENTATA UN SISTEMA, nel senso che può essere costituita non solo da due ma anche da tre persone dello stesso sesso o naturalmente anche in modo misto e si moltiplicano le registrazioni davanti a funzionari pubblici di queste situazioni. Il Brasile è un paese cattolico, come ha anche dimostrato la visita del Papa di recente, anche se molto aperto da un punto di vista delle relazioni sentimentali tra le persone. Certamente non ne hanno tenuto conto nel sinodo i padri della Chiesa!

La APPLE OTTIENE RISULTATI STRAORDINARI COME MAI NELLA SUA STORIA. Fatturato +22%, utili +36%. Una cosa mai vista e che denota che la tecnologia, un certo tipo di tecnologia è in grande sviluppo, un ulteriore segnale per dire che ovunque e anche in Italia questo mercato ha tendenze molto positive.

Il SEGNALE NEGATIVO DEI RISULTATI DI TWITTER dice invece che la strategia di questo social funziona poco e che l’azienda entro breve sarà comprata e integrata in qualche operazione diversa e più grande.

IL PARLAMENTO EUROPEO HA APPROVATO IN VIA DEFINITIVA l’abolizione del roaming nella telefonia cellulare a partire dal 2017.  Una buona decisione finalmente. Non si capisce solo perché bisogna aspettare il 2017! Adesso speriamo anche che non trovino un escamotage per rimborsare gli operatori a danno degli utenti. La burocrazie e le lobbies sanno fare miracoli quando si tratta di salvaguardare od accrescere i loro interessi o quelli di loro amici.

Inserito il:29/10/2015 10:41:54
Ultimo aggiornamento:17/11/2015 18:06:20
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