Aggiornato al 05/05/2024

Non sono d’accordo con quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo

Voltaire

Belvedere - Numero 68

La nostalgia è una emozione che nasce da sentimenti vissuti, da ricordi di momenti importanti della nostra vita e che comunque hanno lasciato il segno, ricordi di piaceri, di persone. La nostalgia è  coinvolgente, capace di trasportare lontano, di eccitare il sogno e di ricostruire quasi magicamente la situazione cui si riferisce con tutte le sensazioni complete che rivivono. È un flusso che pervade la nostra mente e il nostro corpo, una sensazione dolcissima e strana. Non è triste, è il tasto repeat della vita, è il modo per godere delle cose belle, che si ricordano, che non si vogliono dimenticare e che danno il senso della continuità al nostro percorso.


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Wojciech Krausewicz (1971 -      ) – Nostalgia – Quadro ad olio

I fatti nostri.

LA STORIA DELLA SINISTRA IN ITALIA ha avuto sempre una costante nel tempo e cioè che, appena si avvicina al potere e cresce nei consensi, subito si produce una scissione alla sua sinistra, così da far vincere sempre le destre ed è così dalla fine della seconda guerra mondiale. Le uniche eccezioni sono rappresentate da Romano Prodi (per ben due volte vincitore delle elezioni), che però poi è stato fatto cadere in breve tempo proprio per l’impossibilità di tenere uniti interessi, pensieri e obiettivi. Una maledizione derivante dal fatto che molti non rinunciano mai a perseguire un grande traguardo, neanche per conquistare tanti piccoli traguardi di interesse della collettività e i grandi traguardi sono difficili e forse impossibili da raggiungere così come si sognano.

E nel nostro paese NASCE SINISTRA ITALIANA (dai militanti chiamata cosa rossa). Nella quale dovrebbero confluire tutti i transfughi di sinistra di tutti i partiti, dal PD al Movimento 5 Stelle, SEL e altri cani sciolti come si usano chiamare (e non si sa perchè) in politica quelli che non stanno bene in nessun partito e che sono amati dai media perché parlano male di tutto e di tutti, tanto non hanno interessi particolari. Forse c’è anche Pippo Civati (il Boris Elstin italiano a parte il fatto che Pippo non beve vodka e non si sa se questo è un vantaggio, un merito o una aggravante). I bene informati, gli osservatori più attenti dicono che questi già dalla prossima settimana cominceranno a litigare, ma sarà interessante perché colorano un po’ con la loro bizzarria la politica italiana. Infatti, non fanno paura e bisogna volergli bene proprio perché nascono per parlare e non per fare.

Il Corriere della Sera ha pubblicato LE FOTO DEI LEADER del nuovo movimento (da Vendola a Cofferati per dire). Certo chiudere gli occhi e interrogarsi in quale anno di quale secolo siamo può succedere, credeteci.

Ma a Bologna è nata anche LA NUOVA DESTRA ITALIANA, perlomeno secondo le dichiarazioni dei protagonisti che hanno popolato il palco e animato la manifestazione. Mentre scorrevano le immagini dell’evento si poteva provare a pensare cosa avrebbero detto persone come Indro Montanelli assistendo a quello che si vedeva e sentiva. A me un brivido ha percorso la schiena e ho cambiato canale fregandomene del giovane Montalbano.

In ogni modo LA ADUNATA DI BOLOGNA segna la fine del progetto liberale del Cavaliere (non realizzato perché tante sono state le distrazioni interne ed esterne al suo movimento) e la nascita di un destra populista, antigovernativa, capace di cavalcare i grandi temi sociali di questi anni, un po’ come accade in Francia con la famiglia Le Pen ed anche in Austria, in Polonia e in tanti altri paesi europei. Non hanno un progetto complessivo per il paese, hanno aree di interesse su cui chiedere la fiducia e concentrare la loro azione, come la sicurezza, un sistema di controllo poliziesco e giudiziale più stretto, una politica anti immigrazione. Sul breve periodo è la loro unica visione tralasciando il futuro, quello vero, e potrebbero anche acquisire molti consensi dato il livello sociale, politico, culturale e economico del paese in questo momento.

Adesso in Telecom Italia LITIGANO I VERTICI e cioè il Presidente e l’Amministratore Delegato. Ci mancava anche questa nella più grande azienda di telecomunicazioni del paese! La sensazione è che ciascuno dei due sta cercando di mantenere la sua posizione anche nella nuova versione azionaria anche a costo di pugnalare l’altro (e bisogna dire che il Presidente dimostra una buona predisposizione per queste lotte fratricide). Forse i due più continuano in questo atteggiamento, più fanno aumentare le probabilità di essere fatti fuori entrambi (e le probabilità aumentano).

È facile dire che LA RICCHEZZA PRINCIPALE DEL SUD (e dico io della Sicilia in particolare) dovrebbe essere il turismo. Il mare, la montagna, i panorami, i tramonti, i resti delle culture splendide che sono state radicate in quei luoghi, il cibo e il gusto di cucinarlo, adesso anche i vini che si stanno conquistando un ruolo persino internazionale, quel senso di eternità che vi si respira, l’impressione di essere sospesi nel tempo, lo scorrere della vita che si sente di più, quasi per magia, rispetto ad altri luoghi, la bellezza di quello che si vede e si percepisce. Ma il turismo non è uno strumento che il Sud (e sempre la Sicilia in particolare) utilizza per stare meglio, per l’occupazione, per vivere. Perché? Ma perché manca la cultura dell’accoglienza, del servizio, dell’ordine e dell’attenzione, la disponibilità a lavorare a favore di altri, per il benessere di altri. Un luogo, il Sud, dove le genti non si sono ancora liberate dal concetto dell’invasore che va combattuto in modo aperto o boicottato e che comunque non va assecondato, con il quale si collabora solamente nella forma e non nella sostanza, che può essere depredato anche nel modo violento tanto è lui che ha depredato per primo. Una sindrome maledetta che impedisce il progresso, il mantenimento della bellezza, il recupero di una grande umanità potenziale frenata da falsi orgogli e da un senso deformato della storia e del destino.

A Venezia PASSANO QUESTE GRANDI NAVI deturpando qualsiasi prospettiva e contribuendo alla erosione di questa straordinaria e unica città. Fra un po’ di anni quando i disastri cominceranno si saprà perfettamente a chi attribuirne le cause. Tutte le persone di buon senso, di cultura sono contro questo passaggio sia a livello nazionale che internazionale. I vari Governi italiani più volte hanno dichiarato che interverranno e proibiranno il passaggio di queste grandi navi. Niente è accaduto e tutto continua come prima. Il fatto è che a Venezia ogni anno ci vanno 30 milioni di turisti e i veneziani che sono mercanti (da sempre) non vogliono rinunciare ai loro bei profitti e non pensano, nel senso che non gliene importa, al futuro della loro città. Così è se vi pare!

Ogni tanto si viene a sapere che alcune Regioni italiane, in particolare quelle del Sud e in particolare la Sicilia, NON RIESCONO A PRELEVARE E SPENDERE i soldi messi a loro disposizione dalla Unione Europea. Naturalmente le polemiche si incrociano, le battute pure per non parlare delle accuse. La verità è una sola: l’Unione Europea i soldi assegnati li dà in relazione ai progetti che vengono presentati e il nostro paese, il Sud in particolare non è capace di fare progetti. Quindi presenta una specie di lista della spesa fatta di piccoli importi sparpagliati qua e là che ovviamente non può essere accettata. E i soldi non vengono dati. Dobbiamo farcene una ragione: non siamo capaci di progettare presi come siamo a combatterci tra di noi per dividerci il malloppo.

Le discussioni cui si può assistere in televisione a proposito della LEGGE DI STABILITA’ in via di formazione parlamentare (il budget dello Stato) vertono soprattutto sulla necessità di determinare se è di destra o di sinistra. Come se questo fosse il problema del popolo italiano, in particolare di quella parte del popolo che soffre e sarebbe felice di soffrire un po’ meno o non soffrire affatto. La verità è che la gran parte dei giornalisti, dei commentatori o non sanno cosa chiedere e discutere perché non capiscono cosa c’è scritto o tirano l’acqua verso qualche mulino dal quale sono stati ingaggiati o con le idee o con i denari. Quello che servirebbe alla gente sapere, a prescindere, è se, soprattutto rispetto al passato, si stanno invertendo certe tendenze, se il paese sta camminando e come e verso dove. Pensare che una legge di stabilità in un anno possa risolvere tutti i problemi del paese significherebbe pensare che al governo non ci sono politici, ma maghi e stregoni (forse potrebbe essere una idea!). E poi magari servirebbe sapere quale è l’approccio culturale oltre che tecnico che sta dietro a questa legge preventivo e cercare di capirlo.

Il VATICANO POSSIEDE decine di migliaia di case dovunque e a Roma in particolare. Non vengono date ai poveri gratis, ma affittate a prezzi di favore agli amici e agli amici degli amici. Ecco perché vivere a Roma significa avere qualche vantaggio, con qualche raccomandazione si può avere la casa magari bella pagando poco. Tutto fa brodo quando si vuole spiegare perché Roma è stata e forse è ancora papalina.

LA SCOMPARSA DI LUCIANO GALLINO porta a pensare anche alla storia della Olivetti e di Adriano. Lui e alcuni suoi collaboratori (come Federico Butera per esempio) sono stati importanti per quel periodo aziendale. Dimostra anche come Adriano era capace di scovare talenti e quanto comunque considerava importanti i talenti per lo sviluppo di una impresa. Non dimentichiamo che la Olivetti è stata la prima azienda italiana, e tra le prime nel mondo, a passare dalla catena di montaggio di chapliniana memoria alla isola di produzione, che ha rappresentato un passo avanti importante per il miglioramento della qualità del lavoro degli operai.

La storia dice che QUANDO LA BUROCRAZIA DI FATTO PRENDE IL POTERE e comanda esplicitamente o in modo nascosto (cosa che è ancora più violenta e pericolosa perché chi decide si sente protetto e quindi meno responsabile) in qualsiasi paese per cambiare, per smontare i gangli di questo potere lo si può fare solo con la violenza e non democraticamente, cioè secondo prassi legislative tradizionali e con uomini normali. Per questo sembra improbabile che Papa Francesco ce la possa fare, malgrado la Chiesa sia un potere verticistico e assoluto. A maggior ragione non ce la può fare alcun Presidente del Consiglio (che si chiami Renzi o in altro modo non ha importanza) nel nostro paese. La dittatura della burocrazia è non solo feroce e cinica, ma anche molto invadente e radicata, coinvolgente e spregiudicata (persino certe formazioni politiche nuove che durano poco e si ricreano di continuo spesso sono aiutate dalla burocrazia, politicamente, organizzativamente ed economicamente, proprio per controllare e condizionare il quadro politico quando soprattutto cerca di diventare autonomo).

Il candidato a Sindaco di Milano PER IL MOVIMENTO 5 STELLE è Patrizia Bedori. Scelta secondo le primarie gestite, organizzate dal guru del movimento che poi ne ha dato comunicazione a tutti (il software evidentemente è esclusivo e non aperto). Una persona indicata come disoccupata, senza esperienze amministrative o politiche o economiche o culturali o sociali, è consigliere in una zona periferica della città, dove si è per esempio segnalata per avere votato no allo stanziamento di risorse per la celebrazione della giornata della memoria, dicendo che il suo partito era contrario (non bisogna spesso andare lontano per capire dove si annidano certe forme di nostalgie ideologiche).



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René Magritte (1898 - 1967) – Nostalgia (Le mal du pays) - 1940

Uno sguardo altrove.

Il fatto che BERNARDINO LEON si sia dimesso da inviato di pace dell’ONU in Libia per, il giorno dopo, comunicare che era stato assoldato da Arabia Saudita a 50 mila euro al mese getta un’ombra sulla persona, sul lavoro che ha fatto e su quello che avrebbe potuto combinare. Non c’è proprio mai da fidarsi di questi capitani di ventura internazionali al soldo ora dell’uno ora dell’altro, ma solamente interessati al denaro e a nulla più!

LA VISITA DI STATO DI RAUL CASTRO IN MESSICO è la prima dopo l’apertura con gli Stati Uniti e dopo il progressivo cambio della politica del paese. Tra Cuba e Messico ci sono sempre stati rapporti privilegiati non solo diplomatici ed economici, ma anche culturali. Negli anni della maggiore rigidità del regime castrista molti intellettuali, molti artisti si rifugiarono in Messico, dove però arrivarono anche uomini d’affari e latifondisti del passato regime. Una visita comunque significativa, proprio perché la prima e da quelle parti questi simboli hanno molto significato.

A leggere la recente STORIA DELLA CHIESA nel mondo e soprattutto in Vaticano viene da pensare che il sesso rappresenta uno straordinario componente della vita ecclesiale, che è ferma al Medioevo con le sue violenze, i suoi vizi, le sue prevaricazioni, i suoi delitti, le sue concezioni sataniche. Cardinali che si fanno chiamare con nomi esotici di donne come prostitute di vecchi bordelli viennesi, persone scomparse e presumibilmente assassinate, ragazzi di minore età violentati e sfruttati, relazioni omosessuali, conventi dove la Monaca di Monza ha dei seguaci. Le stanze vaticane e i locali di culto con le loro penombre e con il mistero che si avverte e che può persino stordire, favoriscono l’abbandono di freni inibitori morali a favore degli istinti più selvaggi. Ma insomma quando si decideranno ad aprire le finestre, ad accettare il matrimonio degli adepti a tutti i livelli e ad imporre regole conseguenti, magari perseguendo alla luce del sole comportamenti delittuosi, anche se la cosa può pregiudicare lasciti e acquisizione di patrimoni? Il Medioevo è finito e se ne dovrebbero fare una ragione.

IN PORTOGALLO non avendo le sinistre raggiunto un accordo tra di loro è stato promosso dal Presidente della Repubblica un governo di destra. Ora questo governo non ha ricevuto il consenso parlamentare e quindi decade. Le sinistre hanno annunciato di avere raggiunto tra di loro un accordo per fare un governo e chiederanno al Presidente di dare loro il mandato. Cosa che quasi certamente sarà fatta, avranno anche il consenso parlamentare, speriamo che non litighino alla prima occasione dopo. Perché anche in Portogallo c’è la sinistra e la sinistra della sinistra e tra queste due forze, sembra un paradosso, non ci sono molti punti in comune soprattutto nel metodo per arrivare al potere e poi per gestirlo.

IN SPAGNA per le prossime elezioni politiche c’è anche ovviamente, come dovunque, la sinistra della sinistra che in nessun posto ha trovato l’accordo con il Partito Socialista. Ma i movimenti a sinistra della sinistra neanche tra di loro hanno trovato l’accordo con esclusione della Catalogna e della Galizia. Naturalmente non otterranno alcun risultato e apriranno una bella discussione al riguardo, che è quello che poi desiderano.

Il PARLAMENTO CATALANO ha approvato la dichiarazione di indipendenza dallo Stato spagnolo, che ha già subito fatto sapere che ricorrerà per direttissima davanti alla Corte Costituzionale contro questa delibera che non poteva essere presa, al di là del suo risultato. La Spagna si trova ad affrontare un problema grave perché è in dubbio e in pericolo la sua unità nazionale, forse il bene più importante. Così la Catalogna è stata la ultima regione ad arrendersi al Generalissimo Franco ed ora forse è la prima regione ad abbandonare lo Stato spagnolo. Ma la situazione impegnerà nelle prossime settimane il mondo politico spagnolo ed europeo, nonché osservatori, intellettuali e, naturalmente, economisti. Pare impossibile che poco più della metà del popolo catalano allontani la sua regione dalla democrazia spagnola.

BEN CARSON E’ UNO DEI CANDIDATI repubblicani in America alla nomination per competere con il democratico   che sarà nominato alla presidenza del paese alla fine del prossimo anno.  È un chirurgo e per questo è anche detto l’Ignazio Marino d’oltreoceano (ma potrebbe anche essere viceversa, vedi come è la vita!). Secondo la stampa americana racconta balle sulla sua vita, il suo curriculum è falso e dice normalmente la prima cosa che gli viene in mente (anche se lo fa con buona enfasi). Uno così in Italia non potrebbe avere successo (o forse sì?).

In MYANMAR si sono fatte le elezioni con una affluenza dell’80% come capita nei paesi dove nasce o sta per nascere la democrazia, di cui si ha una grande fame (era così anche nel nostro paese dopo la seconda grande guerra). I sondaggi e le previsioni indicano come vincente (con il 70%) il premio Nobel per la pace Aung San Suu Kyi che così coronerebbe la sua lunga, faticosa e martoriata marcia verso il potere (la stessa cosa si può dire per il paese birmano). I risultati definitivi saranno disponibili nei prossimi giorni, ma sono ormai praticamente sicuri tanto che i festeggiamenti sono partiti.  Certo la strada per una vera libertà è ancora lunga in un paese in cui il 25 % dei seggi parlamentari sono riservati per legge costituzionale all’Esercito, ma la speranza è che gli uomini scelti dalla Signora della pace facciano in fretta a cambiare la Costituzione (consentendo a lei direttamente, fra l’altro, di diventare Presidente, cosa che adesso non può perché ha sposato un inglese)

IN CROAZIA si sono svolte le elezioni e i socialisti sinora al potere sono stati scalzati dai conservatori, cioè hanno perso. Tuttavia nessuno dei due partiti (soprattutto dunque quello socialista) ha il margine per fare un governo da solo per cui alla fine potrebbero fare un governo di coalizione come in Germania. La cosa più interessante è la nascita promettente di un partito riformista che ha conquistato il 17 % dei voti al suo debutto e che propone una serie drastica di riforme nel campo politico ed economico. Il giovane leader di questo partito ha dichiarato che non si alleerà con nessuno dei due partiti principali (e sarebbe sufficiente per fare il governo evitando la grande coalizione) se non vengono date le garanzie scritte a favore delle riforme proposte dal giovane partito. Interessante la situazione perché c’è un filo che lega tante cose che stanno avvenendo in Europa.

LA RUSSIA ha da anni fatto doping di Stato sullo sport della atletica leggera, per cui ora il Centro antidoping internazionale di Ginevra ha le prove e propone di escluderla dal mondo dello sport per due anni, oltre a toglierle le medaglie conquistate alle ultime Olimpiadi. Naturalmente il disonore mondiale è l’aspetto più grave e procura un danno irreparabile. La notizia è una bomba e sicuramente verrà anche strumentalizzata politicamente in questo momento in cui il Presidente Putin sta giocando un ruolo internazionale attivo. Può essere sia tutto vero, quello che fa riflettere è comunque il fatto che queste notizie vengono rese pubbliche in momenti significativi delle relazioni internazionali e magari per coprire altre situazioni e problemi.

CHI FINANZIA L’ISIS o Stato Islamico o Califfato che dir si voglia? Si dice alcuni importanti miliardari arabi e persone, gruppi e, magari indirettamente, anche Stati che vogliono accreditare nel mondo una immagine violenta del mondo musulmano, una immagine non corrispondente ai milioni di fedeli sparsi nel mondo. Questa è la versione di molti musulmani moderati e preoccupati della loro religione, del loro posto nel mondo. L’impressione, come spesso accade, che in tutti questi pensieri ci sia qualcosa di vero in ognuno di essi.

Inserito il:11/11/2015 09:55:55
Ultimo aggiornamento:28/11/2015 11:10:02
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