Aggiornato al 05/05/2024

Non sono d’accordo con quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo

Voltaire

Belvedere - Numero 52

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Claudio Battisti (1963-        ) – La raccolta dei pomodori

I fatti nostri.

Il CAPORALATO VIENE SCOPERTO A PERIODI ALTERNI come se fosse scoppiato in quel momento. È un fenomeno che esiste in forme diverse da diversi decenni in particolare in alcune regioni del Sud e che naturalmente si è sviluppato in modo parallelo allo sviluppo di certe forme di agricoltura e di coltivazioni. È un fenomeno crudele, violento, un concentrato di disumanità. Si può combattere con maggiore sorveglianza e con la collaborazione degli operatori che dovrebbero non accettare le offerte di questi sensali del crimine e denunciare.

Il dato di fatto inconfutabile è che NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE LA ORGANIZZAZIONE INFORMATICA è veramente penosa. Farraginosa, pesante, complicata, costosa, con applicazioni studiate ad hoc di manutenzione difficile per non dire impossibile, non collegata con altre strutture informatiche sempre della pubblica amministrazione, con scarsa autonomia della periferia di ciascun ente o ministero e quindi con una centralizzazione spinta. Tanto per dire qualcosa senza approfondire. Di chi è la colpa? Del livello dei dirigenti e funzionari addetti non adeguato evidentemente (magari sì sul piano tecnico ma non sul piano culturale e organizzativo), dei fornitori, delle Alte Direzioni che non hanno saputo indirizzare ed indicare linee guida chiare? Forse un po’ di tutte queste cose, ma certamente che il livello dei dirigenti del settore informatico nella pubblica amministrazione non è stato e non è adeguato è assolutamente certo.

Le IMPRESE CHE OPERANO NEL SETTORE DELLA INFORMATICA stanno tutte o quasi andando molto bene. Per i risultati certamente che sono sempre il segnale più corretto dello stato di salute delle aziende, ma anche per i progetti che manifestano, le assunzioni in corso e in programma, l’aria che si respira nel loro ambiente. Questo evidentemente dipende dal fatto che il mercato in generale in tutti i settori è in ripresa e molto anche dal fatto che la necessità del cambiamento a partire dai sistemi informatici ormai è entrata nel modo di pensare del management e degli imprenditori.

I DATI SULL’ECONOMIA che vengono periodicamente forniti dai vari Enti ufficiali cominciano ad essere positivi, nel senso che non rappresentano ancora la soluzione, ma dicono e con chiarezza che la tendenza si è invertita. Dati che riguardano gli investimenti, dati che riguardano l’occupazione in generale e quella giovanile in particolare, dati sui contratti a tempo indeterminato, sulla soluzione dei conflitti aziendali in corso e sul calo della cassa integrazione. E poi alcuni settori in grande spolvero come l’automobile, il turismo, l’informatica, l’agroalimentare, il made in Italy. Certo il paese ha problemi strutturali enormi, una situazione territoriale abbandonata da anni, è attraversato da bande dedite al saccheggio di tutto, una burocrazia che è una palla al piede non solo pratico ed economico ma anche culturale e sociale. Tuttavia il paese sembra abbia voglia di ripartire e sembra fregarsene di tutti gli uomini del passato che cercano di impedire il presente per non essere giudicati sulle loro omissioni e complicità.

Il problema grande del paese è tuttavia la diseguaglianza, LA DIFFERENZA TRA NORD E SUD che ormai è così eclatante che non è un problema solo del Sud. Infatti, se non si risolve anche il Nord non potrà andare molto avanti con questa che a questo punto è una palla al piede. Quando il tasso di disoccupazione al Nord è al 7% e al Sud al 20% sembra evidente che non servono altre dimostrazioni. Naturalmente il problema non si risolve dando soldi al Sud perché questi sarebbero intascati dai soliti del Sud e del Nord, il problema è quello di fare un piano industriale e nominare un “non” eletto a gestire il piano.

Il titolo di un giornale di questa settimana indicava la SOLITUDINE DEL SINDACATO. È sicuramente uno spunto di riflessione. Intanto il sindacato dovrebbe imparare che il ruolo bisogna conquistarselo e non ad averlo per legge. Dovrebbe altresì riflettere che per avere un ruolo si deve sempre seguire la tendenza che la società indica e cercare di fare gli interessi dei lavoratori in modo diverso secondo i cambiamenti che si verificano nella economia, nella politica, nella cultura. Ed ancora riflettere sulla opportunità di gestire in modo economico le proprie strutture e di acquisire gli iscritti in modo volontario e senza alcuna protezione legislativa. Infine accettare la competizione culturale come soggetto che opera nella società e che può contribuire a costruire un modo di pensare, di agire, di confrontarsi moderno, onesto, impegnato e rispettoso di tutti.

Grillo lancia la FASE 2.0 DEL MOVIMENTO 5 STELLE, ammette di avere commesso molti errori imbarcando nel movimento persone assolutamente non adeguate e non coerenti con il pensiero suo e del partner Casaleggio. Conferma che il movimento non farà alcuna alleanza, ma si pone in alternativa a tutte le forze politiche attuali considerate compromesse con il disastro in cui versa il paese, salvo alleanze tattiche di tipo parlamentare di volta in volta possibili strumentalmente. L’obiettivo di Grillo, pare capire, è di fare una grande pulizia della situazione, ma non viene prospettata alcuna visione del futuro. Non si sa come questa politica possa attirare investimenti e non si sa come senza investimenti possa crescere la base   economica imprenditoriale e di conseguenza il lavoro. Non si sa quali sono i piani per la pubblica amministrazione e la burocrazia, non si quale politica di alleanza internazionale si deve conseguire dopo l’abbandono europeo, non si capisce come si possa frenare il fenomeno dell’immigrazione in modo non traumatico e cioè senza compiere carneficine.

Le CASE POPOLARI DI PROPRIETA’ DEL COMUNE DI MILANO sono tante e rappresentano un gran patrimonio. Fino ad un paio di anni fa erano date in gestione all’Aler e non si sapeva chi ci abitava, quanti erano clandestini, più semplicemente mancava persino un elenco di dove sono e in che condizione si trovano. Inoltre chi pagava, chi no, chi pagava un importo, chi un altro. Da un paio di anni la gestione da parte del Comune è stata tolta all’Aler e data alla ATM, la società tranviaria che gestisce bene, è in utile, fa investimenti. Improvvisamente la gestione delle case popolari è cambiata: le case sono state ripulite e sistemate, si sa chi le abita, tutti pagano il canone che è uguale per tutti. Ci sarà qualcosa che non funziona in questa Aler?

La sensazione è che IL RAZZISMO (per usare le parole giuste e crude) sta aumentando nel paese. Ci sono i motivi per cui questo accada, certo. L’immigrazione, la crisi, la paura del futuro, la competizione che non si vuole, il conservatorismo e l’egoismo che emergono. Nel nostro paese ci sono state altre occasioni in cui questa terribile forma di disprezzo per altri umani si è manifestata, ma da un po’ si era assopita, soverchiata dal benessere, dal piacere di vivere, dalla illusione che dovesse sempre continuare così a prescindere dal nostro impegno e da quello che succede nel mondo. Adesso, in questo momento questo brutto sentimento, questo brutto aspetto dell’umanità sta prepotentemente venendo a galla. Una brutta storia nostra, del nostro paese, della nostra gente. Certo in particolare di coloro che fomentano, cavalcano questo per interesse personale, per interesse di bottega, per ignoranza.

BANCHE ITALIANE CHE COLLOCANO LE PROPRIE AZIONI sui propri clienti privati e aziendali ce ne sono tante. Spesso dietro queste collocazioni si nascondono operazioni diciamo ingegneristiche e di facciata per non dire altro. E dopo, in tempi brevi più o meno, le azioni perdono e perdono e questi clienti rimangono fregati dal proprio consulente che ha approfittato della fiducia e del rapporto per fare una cosa non solo eticamente brutta, ma anche forse giuridicamente perseguibile. C’è stato il caso del Monte dei Paschi, peraltro aggravato sembra dalle malversazioni di dirigenti chiave. Ma ce ne sono altri casi e si continuano a scoprire. Ogni tanto viene da riflettere su come sorveglia la Banca d’Italia, a meno che il comportamento aziendale sia fuori per statuto da ogni controllo. 

LA VICENDA DEI DUE MARO’ imprigionati in India e di cui ormai da tempo si discute per liberarli (accusando i governi italiani, le istituzioni internazionali e, naturalmente, la giustizia indiana) tiene tutti in un certo senso con il fiato sospeso per la sorte di quei due nostri ragazzi. Per fortuna uno è in Italia in famiglia per curarsi e l’altro è comunque ospite dell’Ambasciata Italiana di Delhi (agli arresti domiciliari) e, quindi, non hanno conosciuto le galere di quel paese che non sono famose per l’ambiente e il trattamento. Speriamo si risolva al più presto e positivamente (ma comunque non chiederei al governo italiano “un’azione di forza” per il semplice fatto che sarebbe pure anacronistica). Tuttavia, per correttezza, non sono state fatte, sino ad ora almeno, analisi sui fatti accaduti e cioè quei due pescatori ammazzati a bordo della loro sconquassata barca sembravano davvero due terroristi? Così tanto per nemmeno cercare di capire ulteriormente? O è forse addirittura sacrilego parlarne?

I TALENTI SONO UN BENEFICIO per l’impresa come per ogni organizzazione, pubblica o privata, oppure sono un fattore di disturbo della struttura e dell’equilibrio, del clima. Un tema dibattuto soprattutto negli ultimi tempi, perché usciamo da un periodo nel quale i talenti sono stati considerati ovunque un disturbo piuttosto che un plus o addirittura una necessità. Oggi, di questi tempi si sta scoprendo che senza talenti   non si riesce ad andare avanti, non si viene fuori da nessuna situazione critica, dalla scienza alla economia, dalla politica all’arte e alla bellezza. E le imprese senza talenti vivono certamente quando i mercati sono allegri, ma quando i mercati piangono solo il talento può aiutare a sopravvivere.

La FIDUCIA E’ UN ISTINTO MA NON SOLO. Gli animali la manifestano verso qualcuno quando si accorgono che costui non è un nemico e magari al contrario elargisce cibo e protezione. Gli uomini spesso la valutano   secondo i propri interessi purtroppo e ne fanno dei distinguo improbabili. Per esempio in politica si dice fiducia piena o fiducia dimezzata, senza considerare che la fiducia o c’è o non c’è. La fiducia è comunque una sensazione che è alla base di sentimenti come l’amicizia, l’amore, la collaborazione nello sport e in qualsiasi attività che nella vita bisogna fare insieme. La fiducia si può conquistare e ottenere rapidamente, ma la si può perdere ancora più rapidamente. E quando è persa, quando sparisce non è mai più ricostruibile come prima. È comunque la base del vivere insieme, della comunità, il segnale più evidente della evoluzione del genere umano e della sua influenza su tutto il pianeta.

Il 12 novembre alla Fondazione Ambrosianeum, in Via delle Ore 3 dalle 14,30 un incontro professionale organizzato dalla Associazione Culturale Nel Futuro per discutere del tema “BANCHE E TELECOMUNICAZIONI: IL PERCORSO VERSO IL FUTURO”. Libera la partecipazione, basta dirlo, per motivi organizzativi, a convegni@nelfuturo.com. Interessanti i protagonisti della discussione, così come la audience annunciata. Al termine un aperitivo per continuare in modo informale lo scambio di opinioni, consentire contatti personali e augurarci un buon 2016!
 

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Harpa Einarsdòttir (Ziska)(Iceland 1976 - ) – Death of the Tree Spirit

Uno sguardo altrove.

L’ISLANDA E’ PICCOLO COME PAESE. Va bene, cresce, si propone per accogliere un certo numero di migranti, la gente vive bene e ama il senso della comunità. Un esempio, uno stimolo, un pensiero di ottimismo per capire che il razzismo non è dovunque.

In previsione di quanto succederà con la sua apertura verso gli Stati Uniti e il mondo occidentale, CUBA HA DECISO DI RIPROGETTARE UN SISTEMA FISCALE. Per tenere evidentemente conto di una liberalizzazione economica che progressivamente sarà inevitabile. La consulenza per la realizzazione di questo progetto la sta dando il Governo spagnolo.

In SPAGNA sono riprese le TRIVELLAZIONI DELLE COSTE per la ricerca di petrolio, proprio quello per cui nel nostro paese si organizzano gruppi di contestazione. È proprio vero che il mondo è bello perché vario. Comunque informarsi bene non è mai un male prima di fare proclami e passare all’azione.

Joseph Stiglitz, premio Nobel per l’Economia e consulente attualmente del candidato democratico alla Presidenza Hillary Clinton, in un suo recente libro affronta il tema della situazione dell’Europa e dell’Unione Europea. Sostiene che essa sta distruggendo il suo avvenire, troppo forti sono le DISEGUAGLIANZE ECONOMICO SOCIALI e peraltro in costante e progressivo aumento.

In Spagna Vodafone farà a breve quello che si accinge a fare Telecom Italia in Italia e cioè a lanciare Netflix, LA TELEVISIONE VIA INTERNET. Le previsioni di sviluppo del sistema sono impressionanti e vanno ovviamente di pari passo con lo sviluppo dei sistemi elettronici e la crescita della generazione digitale.

Il CANADA ENTRA IN RECESSIONE, secondo le ultime valutazioni internazionali. La causa principale il basso costo del petrolio. Vuol dire che non sempre il bene è amico del meglio.

Il MESSICO IN CRISI DI NUOVO. Sfiducia interna ed incertezza esterna si percepiscono sempre più. Pena Nieto, il Presidente, cerca di impostare una politica di rigore, ma con scarsi risultati. E forse sbaglia pure.

D’altra parte tutti i PAESI EMERGENTI, almeno secondo il FMI, sono in crisi o ci stanno entrando.  Le materie prime che sono meno richieste da paesi come la Cina, il petrolio che cala di prezzo, le speculazioni internazionali, l’assenza di strutture e di piani per il futuro alcuni dei fattori che influenzano le situazioni.

In Europa fino a ieri ANGELA MERKEL teneva un atteggiamento ondeggiante, molto conservatore. Ora ha avuto il coraggio di cambiare, ha capito che non poteva mettersi sullo stesso piano di Schauble e magari rischiare di perdere sul piano della conservazione, della tradizione e del rigore.  Ha capito che poteva diventare davvero leader della Unione Europea tutta, presentare un progetto politico nuovo, umano e con una visione del futuro, come non hanno gli altri capi europei dediti al particolare dell’oggi ed a non perdere voti domani. Senza alcun dubbio l’unico uomo politico con una visione del futuro a livello europeo oggi è Angela Merkel.

Inserito il:06/09/2015 14:51:52
Ultimo aggiornamento:25/09/2015 14:57:42
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