Aggiornato al 05/05/2024

Non sono d’accordo con quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo

Voltaire

Belvedere - Numero 114

di Gianni Di Quattro

Josef Heideloff (1743 - 1830) – Vista dal Prater verso la periferia di Vienna

 

IN AUSTRIA dunque ha vinto Alexander Van der Bellen, un serio professore di economia dei Verdi e di origine socialdemocratica, che diventerà il nuovo Presidente della Repubblica avendo battuto il fascista Norbert Hofer che lo ha contrastato sino all’ultimo. Una buona notizia per tutti anche perché non è mai interessante e gradevole sapere che al tavolo dove stanno prendendo decisioni che ti riguardano c’è seduto un fascista. Tuttavia va sottolineato che Hofer ha avuto quasi la metà dei voti. Tanta gente che sostiene un fascista in un paese come l’Austria nel cuore dell’Europa è proprio una brutta notizia.

HAMAS RIPRENDE A COSTRUIRE TUNNEL, il governo di Israele vira verso destra essendo già di destra. È legittimo pensare che potrebbe succedere qualcosa a breve (peraltro non sarebbe la prima volta e questo raddoppia i timori).

IN ISRAELE Benjamin Netanyahu ormai è da dieci anni al potere e continua a spostare il paese sempre più a destra. Si suppone che questo è quello che vuole quel popolo e che eventuali correnti o gruppi di sinistra ormai hanno perso e sono domati o sono andati via. E anche questo fatto raddoppia i timori.

IN TURCHIA passa la legge che toglie l’immunità parlamentare ai deputati indagati. Viene da chiedersi a cosa serve la immunità parlamentare quando non si è indagati. L’immunità o c’è o non c’è. E, infatti, a seconda dei casi, influenza il comportamento dei rappresentanti del popolo non solo dopo, ma soprattutto prima.

QUESTA DECISIONE DI ERDOGAN consente al suo potere in combutta con la magistratura di far fuori tutti coloro che non sono ben accetti. Per esempio non è un caso che molti dei parlamentari curdi presenti in Parlamento sono indagati. In altri termini, un modo legale per diventare illegali.

Mentre SEMPRE IN TURCHIA il nuovo Presidente del Governo pilotato da Erdogan ha dichiarato che si spenderà per arrivare a cambiare la Costituzione e trasformare la forma di governo in presidenziale. Così si chiude il cerchio.

IN TAIWAN una donna Presidente (si chiama per la cronaca Tsai Ing-wan). La sensazione è che la Signora sarà meno disponibile con il grande vicino cinese e che certi rapporti possono subire una certa revisione. Forse andiamo ad una maggiore autonomia, importante per la regione.

A proposito di donne la nomina della Signora Howard a capo della FLOTTA USA IN EUROPA e come corresponsabile delle operazioni di lotta all’Isis, non è una cosa che vale poco. Vuol dire che tutti i percorsi si stanno aprendo per le donne a qualsiasi livello. La flotta Usa in Europa non è solo un paio di barche!

A proposito di ISIS SE CON AL QAEDA comincia a non andare d’accordo, come sembra e di cui si avvertono alcune avvisaglie e si crea una lotta tra formazioni terroristiche diverse, allora c’è una grande speranza sulla fine del terrorismo. È successo così per la sinistra nel mondo che si è autodistrutta!

INTANTO L’ISIS più si sente pressata e più subisce sconfitte sul campo, più prepara ed esegue attentati soprattutto in Siria e in Iraq (ma non solo) provocando centinaia di morti. Per commentare questa strategia ci vuole molto cinismo e potere usare parole di condanna che forse la storia non ha ancora scritto.

QUANDO UN HAMBURGER COSTA 170 DOLLARI come in Venezuela vuol dire che c’è un sacco di gente che non ha da mangiare perché non può certo comprare un hamburger.  Tra le altre cose nel paese è scomparsa pure la Coca Cola (non c’è più zucchero), bevanda popolare soprattutto se corretta con il rum che una volta si poteva bere nelle peggiori taverne di Caracas e che oggi sono vuote o chiuse. Cose che capitano nel paese ricco più povero!

LA RUSSIA sta vivendo la peggiore recessione delle ultime decadi. Scarsa liquidità, investimenti ridotti, blocco dei salari, licenziamenti, rialzo dei prezzi e perdita di valore del rublo sono le connotazioni principali, i sintomi facilmente avvertibili. Le cause principali? Il calo del prezzo del petrolio e le sanzioni conseguenti alla situazione ucraina. I ceti sociali che soffrono di più come al solito sono la classe media e i pensionati (una pensione media è di circa 13 mila rubli e cioè 175 euro al mese). La percentuale dei disoccupati non cresce molto perché i salari sono molto bassi. Vladimir Putin dice che la crisi avrà termine alla fine del prossimo anno. Speriamo che questa speranza non sia l’ultima a morire.

Ci sono segnali che LA GERMANIA POTREBBE aderire alle proposte del Fondo Monetario Internazionale relativamente alla situazione greca. Bloccare il pagamento di quote di debito e di interessi sino al 2040 e ridimensionare la quantità dello stesso che in questi termini è assolutamente impossibile da rimborsare per la Grecia. La notizia straordinaria è che lo stesso tremendo Ministro delle Finanze, Wolfang Schauble, si mostra disponibile a trattare. Evidentemente ha capito che il sangue dalle rape non viene fuori anche se gli viene ordinato perentoriamente in tedesco.

IN USA LA CORSA ALLA PRESIDENZA. Donald Trump ha la nomination, ha fatto accordi con alcuni maggiorenti del Partito Repubblicano, i sondaggi rispetto a Hillary Clinton lo danno in vantaggio. Corre il rischio però che a Novembre le donne, le persone di una certa età e quelle anche di buon senso non lo votino. Hillary Clinton ha avuto sinora due handicap e cioè il fatto di non avere un messaggio forte da comunicare e l’accanimento senile di Bernie Sanders. Se vince in California e se riesce a confezionare un messaggio per il paese (dovrebbe avere imparato da Sanders) ha ancora varie possibilità di farcela, anche se forse non come prima.

NON BISOGNA DIMENTICARE che in Usa c’è anche il rinnovamento del Senato (che significa anche la nomina di un giudice rimasto scoperto della Suprema Corte) che è un fatto importante.

OBAMA CHE VISITA IL VIETNAM e revoca dopo cinquanta anni l’embargo delle armi rappresenta un fatto simbolico del suo paese verso il passato e la connotazione nel bene e nel male del tono ideologico di tutta la sua Presidenza. Ci vorrebbero più atti di questo tipo nel mondo per non macerarsi nell’odio, per non pensare alla vendetta e per ammettere errori e anche malefatte, il mondo sarebbe migliore se i leader fossero capaci di atti di questo tipo. Il Vietnam è stata una grande vergogna dell’umanità come oggi è la situazione siriana, solo per fare un esempio perché purtroppo di vergogne ce ne sono tante.

Il MONDO OCCIDENTALE DEVE SMETTERLA di volere esportare democrazia e i propri modelli di vita e lasci ciascun popolo libero di darsi la forma di governo più consona alla propria cultura, alla propria religione e alle proprie esigenze. Unicuique suum insomma, come dice la Chiesa.

IN SPAGNA i sondaggi danno il Partito Popolare di Mariano Rajoy al primo posto, il Partito Socialista al secondo, al terzo Ciudadanos che scavalca Podemos che finisce quarto. Questa sarebbe, se si dovesse realizzare il sondaggio, l’unica variante rispetto alle elezioni (inutili) di dicembre. Una novità di non poco conto e coerente con i tanti errori politici commessi in questi ultimi cinque mesi da Pablo Iglesias, leader di Podemos. Questi movimenti che nascono dal niente e spesso finiscono nel niente, chissà perché!

Ma in Spagna si deve registrare un ALTRO EVENTO POLITICO DI RILIEVO e cioè il ritorno sulle scene di Josè Maria Aznar, due volte Primo Ministro e poi sconfitto dai socialisti di Zapatero e ora intenzionato a riprendersi la testa del Partito Popolare. Dopo le elezioni tenterà di farlo e quindi di far fuori il Rajoy. Olè!

La sensazione A LEGGERE I SONDAGGI sulle prossime elezioni amministrative nel nostro paese, eseguiti dalle varie società operanti nel nostro mercato, è che siano tutti sbagliati o addomesticati. Perché sono molto diversi gli uni dagli altri, non ci dicono il mezzo usato per fare le interviste, come è fatto il campione e il modello usato per l’elaborazione. Inoltre i sondaggi presentati da qualche organo mediatico potrebbero essere appunto addomesticati (come il mezzo stesso) per dimostrare una tesi precostituita allo scopo di influenzare la opinione pubblica, soprattutto quella più debole che è in maggioranza. Insomma i sondaggi che stanno circolando in questi giorni per una ragione o l’altra potrebbero non trovare alcun riscontro con la realtà. E non sarebbe la prima volta!

Corre l’ECOMMERCE nel nostro paese e questo è un segno positivo. Questo anno la previsione di fatturato è di quasi 20 miliardi di euro con un incremento del 17% sull’anno precedente ed è una buona perfomance.

E QUESTO MALGRADO le inefficienze e i costi dei sistemi logistici, la complicazione e il costo dei sistemi di pagamento elettronici, la mancanza di postazioni di riferimento fisico, alcune lacune nella regolamentazione e nella protezione del consumatore, il prezzo di acquisto non ancora sufficientemente conveniente.

LE POSTE volevano chiudere 455 uffici postali e ridurre l’orario di apertura in altri 609 dei piccoli paesi e borghi del nostro paese. Come conseguenza di una serie di sentenze sfavorevoli dei Tar delle varie regioni hanno deciso di non procedere, malgrado il piano fosse stato già autorizzato persino dall’AGCOM (l’Autorità delle Comunicazioni). Ma le Poste non potrebbero fare un piano per utilizzare anche in altro modo questi uffici che considerano passivi? Per esempio per un sistema di distribuzione nazionale a disposizione delle varie strutture di commercio elettronico. Perché non provano un po’ a fare gli imprenditori anche se di Stato e non solo i contabili?

Il paese ha ottenuto dalla Unione Europea LA FLESSIBILITA’, i rapporti con la stessa sono cambiati, il nostro peso nel continente e non solo è diverso da prima, tutte queste cose sono un fatto, un fatto positivo. Ma adesso bisogna vedere come il governo intende utilizzare gli spazi che gli sono stati concessi, sperando che badi più al sodo e meno alle necessità elettorali (difficile per come va la vita). Comunque meglio parlare di questo che protestare contro il destino crudele!

I SOCIALISTI EUROPEI SI SONO RIUNITI a Roma per mettere a punto un manifesto per la crescita attorno al quale riconoscersi tutti nei confronti della Unione Europea e che valga come progetto nei singoli paesi in cui i vari gruppi operano, un manifesto che sarà ufficializzato a luglio a Parigi. I principali fautori e leader della notevole iniziativa sono Matteo Renzi e Alexis Tsipras.  L’iniziativa è importante perché è la prima volta, per il metodo, per il significato politico e, infine, per quanto riguarda il nostro Premier, per il suo cambio di atteggiamento (non più solo contro tutto e tutti, ma leader di un gruppo, di un progetto continentale delle sinistre).

LA CONFERENZA ITALO AFRICANA svolta a Roma è stata una delle iniziative più importanti nel campo della politica estera del nostro paese. L’importanza dell’Africa nel futuro è fuori discussione e, a parte i cinesi che si muovono con grande spregiudicatezza e investimenti in quel continente, questa opportunità che l’Italia cerca di cogliere è importante e la conferenza è il modo più significativo per i contenuti, per la forma di affrontare il problema. Fondamentale anche il ruolo giocato dal Presidente Mattarella.

28 anni fa è stato arrestato ENZO TORTORA dando vita al caso giudiziario più vergognoso sul piano simbolico della storia della giustizia nel nostro paese. La conseguenza di quell’arresto, il carcere, il processo sino alla definitiva assoluzione in Cassazione è stata la morte di Enzo Tortora. I magistrati che hanno condotto l’inchiesta e gestito il caso non solo non sono stati puniti ma sono stati promossi. Perché il capo dell’Associazione Nazionale Magistrati non ci parla di questo e magari anche dei circa 7 mila cittadini italiani imprigionati, indagati e quasi mai processati che ogni anno devono subire umiliazioni e spesso lasciarci la vita?

LA MAGISTRATURA DOVREBBE fare il suo mestiere con il necessario riserbo, se ciascun magistrato vuole pronunciarsi pubblicamente sulle vicende politiche non si capisce perché lo deve fare, ma lo faccia, soprattutto ciascun magistrato si impegni di più come fanno molti cittadini e a maggior ragione perché svolge un servizio pubblico fondamentale per lo sviluppo e l’ordine della comunità tutta.

Il CSM (organo di gestione autonomo della magistratura) è costituito da correnti politiche corrispondenti più o meno alla rappresentanza parlamentare. Come può essere autonomo e indipendente un tale organo? E quali sono esattamente le funzioni della Associazione Nazionale Magistrati, anche essa suddivisa in correnti corrispondenti a partiti e movimenti? Una cosa è fare dichiarazioni illuministiche e un’altra operare per avere e mantenere il potere e non solo quello di competenza costituzionale (o no?).

Ma all’Associazione Nazionale Partigiani quanti sono ancora I PARTIGIANI VIVENTI, cioè quelli che con un paio di brache e un fucile sono andati sulle montagne a combattere i fascisti? Tenendo conto che gli uomini non sono, purtroppo, immortali non possono essere tanti. Allora quale è il compito di questa Associazione che riceve contributi statali e chi sono gli iscritti, i soci e perché si iscrivono? Soprattutto a che titolo parla questa Associazione che si comporta come un partito? Qualcuno dice che ci sono quelli dei centri sociali e i gruppi anarchici e, se fosse vero, sarebbe un meraviglioso scandalo!

QUANDO UN CANDIDATO alla carica di Sindaco di una importante città italiana dichiara che tutte le decisioni che prenderà la sua giunta saranno prima sottoposte al direttorio del suo partito o movimento che sia, vuol dire che non ha capito cosa è il ruolo istituzionale per il quale si sta impegnando e che, se sarà eletto, sarà un pessimo Sindaco.

Ma a prescindere dalla suddetta considerazione politica, umana e professionale è la Costituzione che lo proibisce. Difatti sul piano giuridico e costituzionale l’attuale candidata del movimento 5 stelle a Roma per la carica di Sindaco, non dovrebbe essere eleggibile, proprio perché ha sottoscritto un contratto con valore legale e con relative penali, come condizionante della sua eventuale azione di rappresentanza popolare. Poi se in questo paese TUTTO DEVE ANDARE A TARALLUCCI E VINO, va benissimo.

Ma c’è anche un candidato Sindaco che ha dichiarato che, se eletto, intitolerà UNA STRADA CITTADINA ad un personaggio politico che nel passato è stato importante nella sua parte politica. Come se la città a quel punto diventasse casa sua e dei suoi amici e tutti insieme possono decidere dove mettere i mobili e dove sedersi. Per dire della mediocrità diffusa che aiuta ad essere altezzosi, presuntuosi e anche spocchiosi.

Il PROCESSO DI INTEGRAZIONE DEL SISTEMA BANCARIO ITALIANO procede con una lentezza esasperante. Perché ci sono persone attaccate alle poltrone, mancano i capitali da investire per capitalizzare le aziende, le situazioni di bilancio soprattutto per quanto concerne i crediti sono piene di buchi neri, ci sono resistenze sindacali striscianti perché ogni fusione produce esuberi, le pressioni degli organi di controllo sono relative, ci sono gruppi di potere politici a livello locale che cercano disperatamente di bloccare. E però si può riprendere la marcia nel paese solo quando si sarà ridotto il numero delle banche e queste si saranno professionalizzate di più e si saranno rese indipendenti dal volere politico quale che sia la parte che pretende.

Il Presidente del Consiglio ha detto che EQUITALIA dovrebbe presto scomparire. Probabilmente pensa alla unificazione di questa struttura con 8 mila dipendenti nata dalla fusione dei settori esattoriali delle banche con l’Agenzia delle Entrate. È difficile dire se il progetto si realizzerà o meno, si può solo dire che è sensato, consente una direzione unificata del processo fiscale, una semplificazione, una assunzione diretta di responsabilità da parte dello Stato e anche un risparmio per l’ottimizzazione delle strutture. I sindacati subito sul piede di guerra. Perché hanno delle obbiezioni strutturali, ideologiche, organizzative, procedurali, giuridiche, politiche? No, perché devono difendere i privilegi degli 8 mila dipendenti di Equitalia! Si può andare in un futuro migliore con questa gente?

È vero che se si fa la percentuale degli amministratori indagati o sotto processo addirittura rispetto al numero di amministratori di ciascuna parte politica si possono avere strane sorprese. Per esempio che una certa parte politica che accusa un’altra parte politica di essere piena di disonesti, può scoprirsi lei stessa con un numero di disonesti maggiore in percentuale appunto ai propri amministratori. Il CLASSICO CASO DEL BUE CHE DICE CORNUTO ALL’ASINO.

Il DECANO DEI GIORNALISTI ITALIANI, Eugenio Scalfari, dice che se al referendum vincono i sì Renzi diventa padrone e se vincono i no si aprono scenari imprevedibili e molto pericolosi. E allora lui voterà no, perché è meglio andare verso il baratro piuttosto che dare fiato a Renzi. Come quel marito che si martellava le parti intime per fare dispetto alla moglie. In effetti si può dire che il suo modo di pensare sintetizza molto efficacemente la storia del nostro paese e in particolare della sua classe intellettuale, da Longanesi in poi.

In ogni modo il referendum di ottobre DIVIDERA’ IL PAESE e scenderanno in campo tutti trascinati dal loro carattere o da altri. Questo da una parte non lo si può ascrivere a merito di Renzi perché un fatto che divide la gente di una comunità non è mai una bella cosa, ma d’altra parte sarà invece suo il merito importantissimo di fare uscire tanta gente allo scoperto, di avere avviato una opera di chiarificazione. E questo a prescindere dal risultato. Infatti, dopo il referendum comunque tutto sarà più evidente nel bene o nel male e si potranno misurare di più e meglio le speranze di rinascita del paese e questo è un vantaggio.

È difficile da dire se si tratta solo di un problema italiano o ha rilevanza più ampia. I GIORNALISTI NON SANNO PIU’ FARE LE INTERVISTE, quelli giovani perché nessuno glielo ha insegnato e fanno domande banali, senza capo né coda e senza che risulti la personalità dell’intervistato e quelli vecchi perché non sono indipendenti e tendono nelle interviste a dimostrare il loro pensiero più che a far capire quello dell’intervistato. Le interviste sono una parte importante del mestiere di giornalista, i grandi hanno lasciato e lasciano pezzi memorabili. È un peccato che si stia perdendo questa professionalità.

Inserito il:24/05/2016 07:44:10
Ultimo aggiornamento:24/05/2016 08:26:12
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