Aggiornato al 05/05/2024

Non sono d’accordo con quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo

Voltaire

Belvedere - Numero 21

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Luciano Pasquini (1943-        ) – Case

I fatti nostri.

La ripresa dei MUTUI SULLA CASA (+50% nei primi tre mesi di questo anno, di cui il 60% a tasso variabile) ha un grosso significato. Vuol dire, infatti, che sta riprendendo la fiducia sia da parte dei cittadini e sia da parte delle banche. I mutui sulla casa da sempre nelle economie occidentali sono un termometro dell’andamento dell’economia.

Il PRESIDENTE della Repubblica, Sergio Mattarella, lo scorso primo maggio in un intervento pubblico e cioè alla consegna dei cavalierati del lavoro (evento da lui preferito alla inaugurazione dell’Expo), ha dichiarato che la politica (ma si capiva che intendeva il Governo) deve dialogare con le parti sociali. In altri termini non gli dispiacerebbe il ritorno al vecchio e caro concetto della concertazione (che tante soddisfazioni ha dato al paese, o no?). Bisogna leggere questa presa di posizione come un aperto contrasto con il Presidente del Consiglio, molto probabilmente. Vero è che il Presidente è spesso ermetico, ma si può anche pensare che pensi in questo modo.

I SINDACATI continuano a pestare l’acqua nel mortaio, a dire che le cose fatte dal Governo sono solo propaganda, che i dati internazionali sono falsi, che non è vero che l’economia sta riprendendo, che il paese va verso la rovina definitiva e irreversibile. E suggeriscono al Governo come correzione di rotta e per risolvere i problemi di parlare con loro (che, come è noto, hanno tutte le ricette), cioè quello che dice anche il Presidente Mattarella. Qualche volta sembra di essere in un film di fantascienza.

La definitiva approvazione della LEGGE ELETTORALE per la Camera, vuole soprattutto dire che la minoranza del PD, quel gruppo di reduci attaccati a schemi, linguaggi, idee, soluzioni degli anni passati, ha perso e perso, molto probabilmente, in modo definitivo (qualche giornalista avveduto esprimerà dubbi, ma quando si perde, si perde). Tra loro c’è anche Enrico Letta che, dopo essere stato sicuro che la legge sarebbe passata e la minoranza avrebbe perso, sta cercando di assumere la leadership di questo gruppo di guastatori (il fascino della sconfitta, nella vecchia sinistra, è sempre stato molto forte).

Nella votazione per la legge elettorale Forza Italia è USCITA DALL’AULA. Il problema è: per una dura opposizione o per nascondere quanti (con il voto segreto) avrebbero votato per la legge al di fuori della disciplina di gruppo?

Sulla riforma della SCUOLA la polemica impazza. Ma questa polemica riguarda sempre i professori, il loro ruolo, la loro autonomia, da chi devono dipendere, i loro stipendi, come devono essere assunti, che fine devono fare i precari, come devono essere assegnati gli incarichi, quanti soldi a disposizione devono avere per attrezzature. Mai che si parli di contenuti, di programmi scolastici, di come organizzare la formazione dei giovani di questo paese nel futuro. Non si capisce perché i giovani manifestano con i professori per i loro interessi e non in modo autonomo per aprire un dibattito vero sulla formazione (che è il loro vero futuro e interesse).

Un tema enorme sulla scuola è poi la FORMAZIONE degli insegnanti. Formazione sui contenuti, ma anche nei metodi, nelle tecniche, nella forma. E naturalmente come conseguenza la valutazione del merito (per davvero!).

A proposito dell’AGENZIA per la Digitalizzazione. Si è dimesso il precedente Direttore (Alessandra Poggiani) ed è stato prontamente nominato il nuovo (Antonio Samaritani). Ma quello che si dice è che la burocrazia dei vari Ministeri e apparati dello Stato non lascia molto spazio a questa struttura di coordinamento. Sempre la burocrazia!

Molte aziende di dimensioni MEDIE E PICCOLE stanno cercando aggregazioni, fusioni o collaborazioni stabili nel progetto imprenditoriale e nel capitale. Il mercato oggi richiede investimenti nel marketing importanti e significativi. Le aziende che non hanno un giro economico significativo non se lo possono permettere. Non si può dimenticare o trascurare questo fenomeno quando si fanno statistiche o calcoli su aziende che scompaiono o che nascono. Anche le start up devono considerare che, avviate le operazioni, devono cercare al più presto il compratore (imprenditore in questo caso e non solo più investitore) con cui fare alleanze. Diciamo, tanto per dare una indicazione, al massimo al raggiungimento del primo milione di fatturato (salvo se si opera in qualche nicchia specializzata ad alto valore aggiunto).

Sulla CORTE COSTITUZIONALE è polemica forte in occasione della sua decisione sulla rivalutazione delle pensioni superiori a 1400 euro circa che era stata tagliata dal Governo Monti. Non bisogna dimenticare che la Corte Costituzionale è un organo politico nominato dalle varie Istituzioni (Parlamento, Presidenza della Repubblica, CSM). Questo può spiegare molte cose? Certamente che può, anzi!

Le leggi sono scritte normalmente dagli UFFICI LEGISLATIVI di Camera e Senato ed è vero che sono spesso scritte in modo approssimativo per incompetenza e impreparazione. Ma qualcuno può scriverle male volutamente, sapendo che poi la Corte prima o dopo le cancella, così come la Corte può cancellare leggi in relazione alle idee (politiche) di qualche giudice o di alcuni di essi (conosciute dagli addetti ai lavori e provocabili).

Nel nostro paese i DISOCCUPATI di lungo periodo sono quelli che non solo non riescono a trovare lavoro dopo aver perso il proprio per qualsiasi motivo, ma che non hanno prospettive positive di trovarlo in un ragionevole periodo di tempo. Questo certamente avviene per la crisi economica e per gli strascichi della stessa che sono ancora seriamente presenti. Ma avviene perché il settore industriale in genere, comprensivo delle imprese di servizi, non si è adeguato alle nuove realtà della competizione globale, non sono stati fatti investimenti in proposito o per mancanza dei capitali necessari o per ignoranza e incompetenza degli imprenditori, sempre prigionieri di politiche di breve periodo. E avviene anche per la inadeguatezza professionale di molti lavoratori e a dimostrazione di questa affermazione, è sufficiente osservare i nuovi assunti (pochi o molti non ha importanza) dalla industria e verificare che le loro caratteristiche professionali non corrispondono a quelle dei lavoratori espulsi ed in cerca di lavoro. In altri termini molti lavoratori non sono più in linea con il nuovo modo di fare impresa. Questo è un dramma di cui poco si parla e non risulta che il sindacato stia cercando, pensando, proponendo, offrendo qualche idea, qualche soluzione. Imporre alle aziende di essere come sempre e di tenere personale non più adeguato agli investimenti e al mercato si può fare per un po’ ma non per sempre.

In un intervento alla BORSA DI MILANO davanti a molti rappresentanti della aziende quotate, Matteo Renzi ha affermato che il capitalismo di relazione non ha futuro. Il capitalismo di relazione, quello che progetta strategie, utili e politiche fiscali tra imprese, media, mediatori, politica, banche. La politica, dice Renzi, si tira fuori e il capitalismo deve essere più trasparente e più aperto (soprattutto) verso l’esterno, verso il mercato, il mercato internazionale. Una affermazione coraggiosa e se riesce a perseguirla (difficile) cambia davvero il paese!

Tutto ha una spiegazione. Per esempio nel terremoto del Friuli la RICOSTRUZIONE è avvenuta rapidamente e bene e le conseguenze sono state assorbite in breve tempo, a differenza di quanto sta avvenendo per quello dell’Aquila (per non parlare di quelli più antichi, che hanno disperso enormi risorse non raggiungendo alcun risultato). In Friuli a quel tempo il Comitato di coordinamento decise di utilizzare i fondi messi a disposizione dallo Stato dando priorità alle imprese (e quindi al lavoro) e poi alle case e, infine, alle chiese. È proprio così, tutto ha una spiegazione.

Sull’EXPO, a parte la violenza degli uomini neri condannata più o meno da molti (da tutti non credo si possa dire) anche se con toni diversi, soprattutto sul tema su cui è impostato (alimentazione e nutrire il pianeta), si è aperto un dibattito. Questo è da considerare, nel bene o nel male, il primo effetto positivo della manifestazione. Infatti, non è un tema da poco, non ci sono ricette, ci sono molti interessi (alcuni anche fortissimi), la necessità di una mediazione nell’interesse di tutti è indispensabile.

Nella sua solita OMELIA DOMENICALE il decano dei giornalisti italiani (Eugenio Scalfari per quei due o tre che non lo conoscono) cita i dati economici di Marzo che sono negativi, mentre non aveva citato quelli del mese precedente che erano positivi e probabilmente non citerà quelli del prossimo mese se saranno anche loro positivi. Ma, come direbbe lui, unicuique suum. Piuttosto la cosa straordinaria è che un uomo della sua preparazione e della sua esperienza si limiti a spiegare quanto è negativo questo governo e il progetto che sta portando avanti, senza indicare cosa bisognerebbe fare e magari con chi o quanto meno fare riferimento a qualche progetto di qualche partito, di qualche persona, di qualche associazione, di qualche amico suo.

Una PENA CHE DOVREBBE ESSERE OBBLIGATORIA per tutti coloro che commettono infrazioni punibili con sanzioni di tipo amministrativo. La visione con la massima attenzione di una seduta della Camera per almeno quattro ore. Nel giro di pochi anni si potrebbero avere cittadini migliori (l’interesse dei puniti sarebbe infatti di non sottoporsi più a tale supplizio e non votare per molti dei nostri alti rappresentanti).


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André Deymonaz (1946-     ) – Au marché

Uno sguardo altrove.

Nasce una nuova iniziativa (parte addirittura dagli Stati Uniti), lo SHOPPING ON THE ROAD attraverso furgoni opportunamente attrezzati per distribuire e vendere (in pratica un commercio ambulante di qualità). In particolare per borse, abbigliamento, scarpe e accessori. Ma vale anche per altri prodotti, ad esempio quelli tecnologici, e l’estensione ad altri settori è prossima. Questo nuovo canale di distribuzione non è in contrasto neanche con i mercatini rionali italiani ed europei (che sono presenti a giro nei vari quartieri e paesi), per il tipo e la qualità dei prodotti proposti, per la vicinanza con gli acquirenti (periodica ma programmata e quindi garantita), per i sistemi di vendita (collegamento con commercio elettronico e consegna a domicilio). Il marketing, la tecnologia, l’innovazione, la diversificazione, la professionalità insieme.

Il 9 maggio a MOSCA Vladimir Putin ha organizzato una riunione di leader mondiali (68 per la precisione) per assistere alle celebrazioni sul 70esimo anniversario della fine della seconda guerra mondiale. Una iniziativa importante, un ponte diplomatico verso il mondo dopo tutto quello che è successo nei mesi scorsi (Crimea, Iran, Grecia, rapporti con la Cina per esempio). Purtroppo le partecipazioni confermate sono poche e non ci sono tra queste Obama, Cameron, Hollande e la Merkel che andrà (gli interessi sono tanti), ma il giorno dopo. Vuol dire che il gelo tra la Russia e il resto del mondo occidentale è ancora intenso.

Le prossime elezioni in GRAN BRETAGNA sono sempre più incerte. I sondaggi danno i due principali partiti (quello conservatore e quello laburista) praticamente alla pari. Potrebbe venir fuori da questa tornata una situazione difficile di governabilità, con effetti di non poco conto anche per   l’Europa. Anche qui siamo vicini, come in Germania, alla grande coalizione?

La geografia delle ALLEANZE NEL MONDO sta cambiando e forse molto più rapidamente di quanto ci si poteva attendere. La politica di disimpegno di Obama e comunque il declino del ruolo degli americani (la globalizzazione non ha più patria), il processo di integrazione europeo ancora a metà strada e in mano a burocrati, la necessità di Putin di spingere sulla politica estera anche per equilibrare la crisi economica interna, la affermazione sempre più consolidata della Cina e l’arrivo prepotente dell’India, il cambio di politica del Giappone, il Medio Oriente attorno ai due leader della zona (Arabia Saudita e Iran) con la Turchia molto più che in imbarazzo, sono elementi sufficienti a far cambiare tutto.

La sostituzione dei leader non avviene mai nel segno della totale continuità. È così dovunque e per tutte le cose. La sostituzione di Al-Baghdadi (ferito in modo definitivo e non più in grado di pilotare un movimento) con Al-Afri come CALIFFO DELL’ISIS dunque avrà qualche conseguenza positiva o negativa o semplicemente di puro cambiamento parallelo. Vediamo se le varie intelligence riusciranno a capire cosa succede o può succedere.

Lo YEMEN continua a bruciare bombardato e sconvolto con civili che muoiono, scappano, si disperano. Fra l’altro si accusa l’Arabia Saudita di bombardare con bombe a grappolo proibite dalle convenzioni etiche internazionali.

Accese proteste della comunità etiopica ebrea che vive in ISRAELE. Ci sono feriti e arresti, viene accusata la polizia ed anche le istituzioni governative di razzismo. Probabilmente questo Governo, peraltro da poco votato dagli israeliani, dimostra sempre di più di essere un po’ nel pallone, come si dice in questi casi. E non è una bella notizia per tutto il Medio Oriente.

Molte grandi organizzazioni internazionali nate per fare BENEFICENZA, per aiutare, per intervenire (come l’Unicef per esempio) sono chiacchierate perché sono appesantite da strutture ridondanti, pesanti e costose. Ed allora i danari che ricevono dai vari donatori sono spesso dimezzati, nella migliore delle ipotesi, perché impiegati a sostenere questi costi. Non è una bella cosa e allontana molti dalla generosità. Stare attenti non è un delitto!

Inserito il:05/05/2015 18:38:33
Ultimo aggiornamento:21/05/2015 00:23:05
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