Aggiornato al 05/05/2024

Non sono d’accordo con quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo

Voltaire

Belvedere - Numero 85


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Bob Pejman (1963 – Vienna) – Terrazza a Bellagio

LA SITUAZIONE EUROPEA scivola sempre più verso una crisi irreversibile, grazie prevalentemente alla inadeguatezza della attuale politica dell’Unione ed alla incapacità degli attuali protagonisti. Il problema è che costoro non riescono a cavalcare e risolvere i grandi problemi sul tappeto, le crisi che si susseguono, non hanno il ritmo delle cose che succedono e forse non riescono più a mascherare, anche interessi e legami diversi da quelli istituzionali in senso stretto.

Il PAPA ABBRACCIA A CUBA il capo della Chiesa ortodossa russa, il Patriarca Cirillo, prima di volare in Messico per una visita pastorale. Tutti parlano di evento storico riferendosi a questo incontro avvenuto dopo mille anni di profonda separazione e gelo tra le due Chiese. E se ne sottolinea il valore religioso, di fratellanza. Nessuna analisi di questo Patriarca Cirillo, uomo di mondo, che dice che Putin è una benedizione di Dio e che gira con al polso un orologio dal valore di trentamila dollari. Nessuno fa riferimento al valore politico dell’incontro, agli interessi dei due. Sarà importante anche per Putin, per esempio, questo incontro? Insomma aspettiamo qualche analisi meno emozionata e soprattutto meno superficiale.

LA CRISI DEL PETROLIO, il cui prezzo del barile continua ad oscillare, ma nella sostanza a calare almeno per ora, sta spingendo i Fondi Sovrani, quelli dei paesi produttori dell’oro nero, a disfarsi dei loro investimenti in azioni e obbligazioni e mettere i loro soldi nell’oro e in altri beni rifugio. Questa una delle cause principali del crollo delle borse a livello mondiale, che è più avvertito nei paesi più fragili come il nostro. E su questo concordano tutti gli analisti internazionali.

LA CRISI DELLA DEUTSCHE BANK dimostra che il sistema bancario europeo è fragile, contribuisce alle fibrillazioni di Borsa sulle banche, dice che anche i tedeschi hanno qualche problema, che il cambio dei modelli di business (anche e soprattutto nelle banche) è urgente. Adesso questa banca investe molto denaro per comprarsi propri titoli allo scopo di riprendersi la fiducia del mercato. Pensare a qualche aiuto sottobanco del governo si può fare o è peccato?

IN SIRIA la situazione ha superato il limite che si può indicare come drammatico. Un inferno, la rappresentazione materiale della brutalità e del cinismo dell’uomo. La soluzione potrebbe essere l’accordo che è stato firmato a Monaco di Baviera fra Russia e Stati Uniti e che prevede il cessate il fuoco entro una settimana (con un piano comune di aiuti umanitari). Speriamo che regga anche se a molti sembra fragile. Infatti, le opposizioni non vogliono deporre le armi e Assad, evidentemente ringalluzzito, rilascia una intervista ad un giornale tedesco dicendo che adesso si riprenderà tutto il paese.  E questa non è la strada della pace.

LA CINA E’ UFFICIALMENTE IN DEFLAZIONE ed è una polveriera ben protetta, ma potrebbe esplodere da un momento all’altro. La giustizia è quella tipica di un paese dove esiste il partito unico, l’economia è protocapitalista, i paesaggi sono saccheggiati, i corsi d’acqua distrutti, le imprese di Stato deficitarie, i costi del lavoro non più competitivi, il settore immobiliare ad un soffio dal precipizio, le grandi infrastrutture ferme, gli scioperi si estendono, la Borsa è sempre più incontrollata. E, per conseguenza, la situazione sociale assolutamente non tranquilla. Per tutto questo la seconda economia del mondo rappresenta un grande turbamento di tutte le Borse.

Fra l’altro ad HONG KONG ogni occasione è buona per fare una rivoluzione. Adesso è in corso quella del pesce palla (c’era stata quella degli ombrelli). La polizia interviene sempre più duramente, certo non è un paradiso.

E poi si dice che da quelle parti OGNI TANTO C’E’ GENTE CHE SPARISCE. Non solo in Egitto o in Messico avviene questo fenomeno che si estende molto e ovunque, di pari passo con la instaurazione di regimi severi (si fa per dire). Sembra l’alba di un grande medioevo.

Ma qualcuno dice che dalla Cina da un anno e mezzo ESCONO CLANDESTINAMENTE circa un miliardo di dollari al giorno portati via da magnati, imprenditori, politici corrotti e ladri vari per mancanza di fiducia e per mettere al sicuro grandi quantità di denaro accumulati. Sarebbe la più grande fuga di capitali nella storia della umanità e le probabilità della sua veridicità sono alte perché le fonti sono bancarie internazionali. Se la Banca Centrale di Pechino e il Governo non risolvono il fenomeno entro un tempo breve, questo potrebbe diventare dirompente nel mondo.

LA GRECIA è ormai persa data la totale cecità europea e in particolare della destra conservatrice tedesca che non riesce a capire che non può spremere sugo da un frutto rinsecchito e che dovrebbe mettersi una mano sulla coscienza e sentirsi in dovere di compensare in parte quei cento miliardi di euro di guadagno che ha fatto negli ultimi cinque anni giocando sullo spread di questo paese. Sembra impossibile che la Grecia possa adempiere agli impegni che gli sono stati imposti in cambio dei famosi 86 miliardi di prestito che forse non arriveranno mai. Il Fondo Monetario Internazionale lo aveva capito e infatti non aveva aderito al prestito così subordinato sapendo che era impossibile, solo una farsa neanche tanto misteriosa.

Intanto Yanis Varoufakis, l’ex colorito Ministro delle Finanze della Grecia, che si definisce UN MARXISTA ERRANTE, lancia un nuovo movimento europeo allo scopo di combattere il cartello degli economisti, soprattutto fatto da tedeschi, che sta, secondo lui, distruggendo il continente.  Il movimento è lanciato proprio dalla Germania ed ha vasta eco su tutti i principali organi di informazione europei. Questo movimento probabilmente non avrà successo per tanti motivi, ma è comunque un segnale del malessere europeo e del modo sbagliato di come gli economisti tedeschi vorrebbero sottomettere il resto del continente, magari con la complicità della Francia (speriamo non abbocchi!).

Sono ormai in tanti che sostengono che LA TURCHIA si sta prendendo gioco della Europa e di Angela Merkel in particolare, data che è lei che la ha sostenuta e che aveva concordato un piano per trattenere i profughi siriani. L’Europa ha dato alla Turchia tre miliardi, ma lei adesso ne vuole cinque e comunque continua a respingere i profughi. Nello stesso tempo la Turchia sostiene, anche se non lo ammette, i terroristi dell’Isis, combatte i curdi, non rispetta i diritti umani, mette il bavaglio alla stampa, controlla il paese rigidamente e lo avvia verso la islamizzazione, ricatta l’Europa dicendo che apre le frontiere per fare passare tutti. Può fare di più?

IN ISRAELE circolano certi protagonisti politici che qualche volta fanno venire dubbi sul ruolo e comportamento di quel paese nella regione. Per esempio il Ministro della Difesa (Moshe Ya’alon) che sostiene che il vero pericolo non è l’Isis, ma l’Iran. Viene da pensare che lui finanzierebbe pure i terroristi se dovesse capitare.

LA SITUAZIONE DELLA RUSSIA è anche essa sempre più critica. Il rublo è sprofondato, un telefono mobile costa circa tre mesi di salario di un operaio, i prezzi delle derrate alimentari sono esplosi, gli uomini d’affari non hanno sbocchi per l’export, la corruzione è uguale a quella della Nigeria, le risorse energetiche sono saccheggiate, le infrastrutture non ci sono e non ci sono piani in merito. Insomma Putin cerca successi e medaglie all’estero per mantenere il consenso, ma i conti torneranno tutti prima o dopo.

Il VENEZUELA, paese produttore di petrolio importante, sospende la erogazione della energia elettrica nei centri commerciali in determinate ore per risparmiare. È proprio vero: non si sa proprio dove può portare una gestione strampalata di un paese! Ma prima o poi i conti si fanno sempre, purtroppo. Adesso il problema che il paese ha è come allontanare questo governo e soprattutto Nicolas Maduro e ricominciare, cercando di farlo in modo democratico e costituzionale.

Dalla frontiera messicana verso gli Stati Uniti NON PASSANO SOLO MESSICANI, ma tanta gente che arriva da tutta l’America Centrale (e non solo forse) e che tenta di passare nel paese dei gringos per cercare fortuna.

Intanto che il Partito Democratico e quello Repubblicano in USA fanno le primarie per decidere la nomination del candidato che rappresenterà ciascun partito alle elezioni presidenziali, sembra sempre più probabile LA DISCESA IN CAMPO (come direbbe il Presidente di una importante squadra di calcio italiana) di Michael Bloomberg, il magnate dell’editoria. Come indipendente ovviamente e se riuscisse sarebbe la prima volta nella storia democratica dell’America. Visti i contendenti la sua discesa in campo può certamente sparigliare il gioco.

In NEW HAMPSHIRE alle primarie vincono Bernie Sanders per i democratici (con ampio margine su Hillary Clinton) e Donald Trump per i repubblicani. È ancora presto per tirare conclusioni, ma si sa che nelle primarie americane i successi producono successi e quindi queste tendenze sempre più chiare stanno dando segnali precisi. Da notare che per il democratico socialista (così si definisce) Sanders (che ha 74 anni) stanno votando, a quanto sembra, soprattutto i giovani e le donne. Evidentemente il suo pensiero e il suo modo di esprimerlo hanno un fascino in particolare su chi ha ancora speranze di cambiare, di innovare, di conquistare e meno sugli uomini che hanno soprattutto speranze di conservare. Quando parla di limitare il potere di Wall Street o di progettare l’ingresso gratuito dei giovani alla Università infatti dove può avere più ascolto?

A prescindere dal percorso delle primarie e dalle prossime elezioni, la cosa preoccupante è il fatto che ormai IL POTERE DEL PRESIDENTE OBAMA è assolutamente limitato. I segnali di queste limitazioni sono tanti e vengono dalle Camere o dalla Corte Suprema, ma anche dalla prudenza democratica dello stesso Presidente. E questo in un momento particolarmente difficile per il mondo non è una buona notizia.

La SILICON VALLEY RALLENTA. Diminuiscono gli investimenti, le imprese emergenti, le quotazioni in Borsa e altri indici sembrano confermare tutti questa affermazione. Un fenomeno che può essere dovuto al rallentamento di questa forma di investimento, di ricerca e di costruzione di futuro, che peraltro non ha mai avuto pause neanche nei momenti di crisi, o alla creazione di altri poli nel paese come per esempio quello di New York ma non solo, che assorbono parte di quello che prima si rivolgeva tutto alla Silicon Valley, magari con vantaggi logistici e operativi e facilitazioni innovative. Fenomeno interessante da considerare per i modelli europei (la distribuzione dei centri di sviluppo e di produzione di innovazione).

ESCE DAL GOVERNO FRANCESE il Ministro degli Esteri, Laurent Fabius, uomo di grande esperienza che è stato anche Presidente del Governo quando Presidente della Repubblica era Mitterand. Diventa Presidente della Corte Costituzionale. Si perde un politico europeo convinto dell’Europa, convinto della necessità di un accordo globale sul clima ed un uomo di larghe vedute, che sarebbe stato utile in questo momento in Europa e non solo in Francia.

Al SUO POSTO UN ALTRO EX PRESIDENTE DEL CONSIGLIO, un socialista, Jean Marc Ayrault. Ma la notizia vera è che Hollande ha bloccato le aspirazioni di Segolène Royal, da tutti data come la più probabile per quella posizione in un momento in cui sta tentando di risalire nella sua sfida politica (dopo aver perso quella con Sarkozy, visto che pare accertato che i francesi se ne sono pentiti).  Non sempre avere avuto un rapporto personale (e 4 figli) con il Presidente aiuta.

L’idea di non solo espellere dal partito chi non ubbidisce e rispetta le regole interne, ma di fargli pagare una SALATISSIMA PENALE è geniale. I proprietari del Movimento 5 stelle dovrebbero brevettare questa idea, che rischia di trovare molti emuli. Per esempio, qualcuno lo ha già detto ad Erdogan?

Il Governo ha varato decisioni significative per IL SISTEMA BANCARIO, ma, quello che è più importante forse, è il segnale che è stato dato relativo alla volontà di voler dare inizio ad un percorso di profondo cambiamento di una situazione del settore incapace, sino ad ora, di essere alla pari con la professionalità, l’innovazione, la diversificazione necessarie alla evoluzione della economia e di essere viceversa colpevole di eccessiva subordinazione alla politica. Le decisioni riguardano le garanzie per la cartolarizzazione dei crediti scaduti, il diritto fallimentare e il mondo delle banche di credito cooperativo (che nel nostro paese sono 364).

Ma l’operazione di QUANTITATIVE EASING della BCE di Mario Draghi non doveva garantire la stabilità dei mercati? Mi sa che qualcosa il grande Presidente dovrà rivedere.

La decisione di inserire con un contratto senza remunerazione per due anni nello staff di Palazzo Chigi con l’incarico di coordinare le attività per LO SVILUPPO DEL DIGITALE E DELL’INNOVAZIONE, Diego Piacentini attuale Vice Presidente di Amazon e molto vicino al suo Presidente e maggiore azionista Jeff Bezos è una buona decisione. Perché Piacentini è bravo (ce lo ricordiamo nei suoi precedenti italiani), perché ha esperienza internazionale, perché ha prestigio e non può essere visto da altri eventuali pretendenti come una prevaricazione, perché è un incarico a tempo per far decollare l’attività, perché è gratuito per il paese. L’unico problema di questa vicenda è se gli apparati burocratici lo lasceranno lavorare, cosa difficile per tutti. Diciamo che la speranza è l’ultima a morire.

Ogni tanto osservando con attenzione il comportamento di certi politici e le loro dichiarazioni si può pensare che c’è gente tra di loro che beve spesso QUALCHE BICCHIERE DI TROPPO.

A SINISTRA ormai ci sono due sinistre ovunque, COME A DESTRA ci sono due destre sempre ovunque. Una si chiama centro sinistra come dall’altra parte centro destra e l’altra sinistra così come destra sempre dall’altra parte. La verità è che esiste solo una sinistra e una destra e poi esistono gli estremisti di sinistra e gli estremisti di destra, come è naturale. Gli estremisti, a prescindere dalla parte in cui stanno (ma spesso gli estremi si toccano), vogliono solo cose in linea con i principi e valori ideologici in cui credono, non accettano il compromesso (e cioè la politica che ne fa un’arte come si dice), pensano che bisogna rovesciare il sistema e rifarlo (quale che sia il sistema e quale che sia l’epoca). Ci sono sempre stati questi estremisti, sono un pungolo per la società in ogni caso, il loro numero varia secondo i momenti e le situazioni, prevalentemente sono giovani o anziani non più attivi magari un po’ nostalgici, mentre l’età di mezzo politicamente si divide e si alterna anche spesso come succede nei sistemi democratici.

IN QUESTO PAESE VIVE un uomo politico (con una militanza che dice molte cose) che ha detto (e probabilmente lo pensa anche) che se un domani venisse a sapere che suo figlio è gay gli darebbe fuoco. Come può essere possibile che in Europa ci siano ancora in circolazione simili selvaggi primitivi e che magari possano avere una posizione di rilievo sociale per cui quando parlano le loro parole hanno qualche effetto eco? Una domanda che è bene porsela in nome della nostra civiltà e della nostra cultura.

L’accanimento del Movimento 5 stelle ed altri partiti di destra contro il Partito Democratico non è nuovo. Per esempio, il modo di affrontare ogni propria lacuna o magagna non giustificandosi ma dicendo che nel PD è peggio, oppure dando la colpa al PD di ogni fatto indipendente da tutto o da tutti che si verifica. Ricorda tanto quello del Partito democratico contro Berlusconi, che poi ha consentito a quest’ultimo di governare per venti anni e al PD di non esprimere alcuna politica al di là di alcune generiche enunciazioni di principio. LA VERITA’ E’ CHE IN POLITICA NULLA SI CREA E NULLA SI DISTRUGGE.

La visita del Primo Ministro italiano nei prossimi giorni IN ARGENTINA è una iniziativa politica importante e appropriata, anche perché è il primo leader europeo a far visita al nuovo Presidente Mauricio Macrì. L’Argentina ha un Presidente di origine italiana, sta rimborsando i 50 mila investitori italiani che avevano comprato i bond di quel paese, sta cercando di ripartire con una serie di provvedimenti economici anche drastici, gli spazi per collaborazioni economiche e culturali tra i due paesi sono ampi ed è bene arrivare primi in questi casi. Hollande, infatti, ha già annunciato che andrà subito dopo e in Spagna stanno facendo polemica al riguardo, ma loro hanno l’handicap di essere, in questo momento, praticamente senza governo.

QUANDO UN LEADER DI PARTITO, di un partito molto verticisticamente organizzato, ha una sua iniziativa imprenditoriale che guadagna sulla politica e sulle attività del partito, si può considerare la situazione un conflitto di interessi oppure lo sarebbe solo se fosse relativa a qualche grande partito di sinistra?

UNA DELLE PRIME CINQUE società di software del paese, Engineering, cambia decisamente proprietà. Anche il secondo socio storico, Michele Cinaglia, ha venduto a un paio di Fondi di Investimento, dopo che lo aveva fatto un paio di anni fa l’altro socio, Rosario Amodeo. Rimarrà per tre anni al vertice per accompagnare la transizione e ha anche fatto un buon affare perché ha venduto al doppio di quanto lo aveva fatto Rosario Amodeo.

 A PROPOSITO DI SOFTWARE e di consulenza informatica, nel nostro paese, a differenza di quanto accade in altri paesi anche europei, le principali società del settore offrono tecnologie avanzate, risorse, organizzazione, ma lasciano sempre la responsabilità del progetto al cliente, nel senso che la vendita di consulenza progettuale è rara e forse inesistente. Una lacuna del mercato che si avverte.

Il fatto che i politici ricorrono sempre più spesso a MANAGER O PROTAGONISTI DELLA SOCIETA’ CIVILE per amministrare istituzioni o enti, soprattutto periferici, così come per farsi carico di aziende in fase di cambiamento o per coordinare iniziative tecnologiche o innovative, si va diffondendo nel nostro paese soprattutto. Attenzione tuttavia! Il mondo politico ha molta cura di mantenere il potere di nomina come quello di licenziamento ed, inoltre, ha cura di impiegare queste risorse a livello operativo e non mai a livello di potere politico istituzionale vero. In generale il fatto è positivo perché finalmente questi politici riconoscono la loro incapacità a fare cose che non hanno mai fatto e che non sanno fare e che certe professionalità sono sempre più necessarie per gestire e che non si possono più improvvisare. Il peggio è quando alcuni manager vogliono mettersi a fare i politici e a competere con loro e, nel loro sforzo di degradazione che ritengono necessario, arrivano a livelli bassissimi, spesso veramente penosi. Ci sono purtroppo esempi illustri.

A ROMA il candidato alla carica di Sindaco alle prossime elezioni amministrative per conto di tutta la destra unita sarà Mario Bortolaso, ex responsabile nazionale della Protezione Civile ed ex Sottosegretario. Le sue capacità e il suo modo di risolvere i problemi, da La Maddalena a L’Aquila, sono ormai assolutamente evidenti e forse anche provati. I romani possono stare veramente tranquilli!

 In Parlamento il VOTO SEGRETO dovrebbe essere riservato esclusivamente alle decisioni che riguardano le persone per rispetto e per consentire totale libertà di comportamento al di là di legami personali o di partito. Tutte le altre decisioni, soprattutto quelle che riguardano la vita sociale, i diritti e le libertà di tutti e l’organizzazione dello Stato dovrebbero essere a voto palese in modo che ciascun parlamentare possa assumersi tutte le responsabilità di fronte ai propri elettori. Questa è democrazia, questa è la vera rappresentanza, quella che non si presta a giochi, compromessi e ricatti, degna della funzione di guida del paese.

Il CARDINALE BAGNASCO che incita il Parlamento a votare in modo segreto sul tema delle unioni civili (sperando in questo segreto di condizionare o ricattare i parlamentari) effettua una invasione di campo che non dovrebbe essere consentita in uno stato laico, dimostra tutta la sua arretratezza medioevale, scopre le carte di una chiesa vecchia che non riesce a prendere atto di una evoluzione che nel mondo è avvenuta malgrado la sua presenza.

Forse se Lenin non fosse morto giovane oggi IL MONDO SAREBBE DIVERSO, lo si può giurare tranquillamente. Infatti, quando è morto aveva solo 54 anni e la storia avrebbe preso un’altra strada.

 

Inserito il:13/02/2016 10:25:20
Ultimo aggiornamento:25/02/2016 08:40:16
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