Aggiornato al 05/05/2024

Non sono d’accordo con quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo

Voltaire

Giuseppe Bertini (1825-1898) - Galileo mostra l’uso del cannocchiale al Doge di Venezia -1858

 

Uno sguardo altrove (07)

di Gianni Di Quattro

 

L’odio e la violenza sono presenti in tutto il mondo, è un momento in cui non è difficile essere pessimisti. Non è solo il terrorismo anche se quest’ultimo prolifera bene in un terreno così fertile. Ci vorrà tempo per attutire questa situazione, perché ci vuole più cultura, rispetto e visione. In altri termini ci vogliono uomini che sappiano indicare la strada al mondo come è sempre avvenuto in tutte le epoche. Per il momento possiamo solo sperare che la mediocrità diffusa crei il minor danno possibile.

Negli Usa la polizia spara ai negri e questi ultimi sparano ai poliziotti (Dallas 53 anni dopo l’assassinio di Kennedy), i tifosi si ammazzano tra di loro per uno spirito di supremazia che niente ha di sportivo, gli attentati si moltiplicano e tra questi quelli che procurano tanti morti hanno grande eco nel mondo per qualche giorno mentre quelli che giornalmente un po’ qua e un po’ là ammazzano poche persone alla volta non fanno notizia, gli episodi xenofobi e razzisti si moltiplicano a dimostrazione di uno stato di turbamento generale che è anche di ignoranza, di paura, di assoluta mancanza di umanità.

In questo contesto si cominciano a tirare fuori scheletri dai vari armadi sulle responsabilità storiche di chi ha promosso e condotto la guerra all’Iraq, su chi finanzia i terroristi, su chi sostiene e collabora con i produttori di armi che, alla fine, sono la causa di tutto. Queste armi che si producono bisogna venderle e per venderle bisogna che ci siano guerre e rivolte nonché culture razziste diffuse. E se non ci sono bisogna fomentarle, inventarle.

È facile adesso accusare l’americano Obama di non essere riuscito nei suoi quasi otto anni, lui Presidente negro, ad unificare il paese sul piano razziale. Ma, non per difendere Obama, il problema è molto più complesso. Non si tratta di fare solo leggi o di indicare comportamenti, peraltro difficili e lenti data la struttura complessa della democrazia americana. È necessario una grande operazione culturale enormemente difficile in un paese grande, vasto, diverso da regione a regione, pieno di reduci di tante guerre combattute o che si combattono ancora con tutti i loro disturbi psicologici conseguenti, dove tutti possono avere armi con le quali andare in giro e sparare, dove i produttori di armi e di materiale bellico in generale sono potenti, tanti e con fatturati importanti. Anche per questo grande paese la modernità non è dietro l’angolo presa in mezzo tra lo sviluppo tecnologico e il degrado culturale.

Negli Stati Uniti adesso si rischia l’escalation della violenza e tutto questo è ancora più grave perché può influenzare le prossime elezioni per la Presidenza nel paese in un senso o nell’altro. Questa non è una bella notizia. Un Presidente nominato sotto l’influenza anche di una psicosi collettiva è sempre un rischio.

Intanto comunque viene annunciata una manifestazione elettorale di Hillary Clinton con la partecipazione di Bernie Sanders che dovrebbe formalmente annunciare l’endorsement per l’ex Segretario di Stato. Una decisione attesa prima della Convention ed arrivata puntualmente. Vedremo in cambio di cosa annuncerà Sanders di avere ottenuto dalla candidata Presidente.

La riunione di Varsavia dei 28 paesi fondatori della Nato (8 e 9 luglio) è stata importante perché sono avanzate le trattative tra i soci per il suo rafforzamento in mezzi e uomini. Ma la cosa che sembra più importante è il ruolo che dovrebbe avere questa organizzazione militare che non può e non deve solo servire a rappresentare un nastro di difesa verso il mondo russo, ma dovrebbe avere un ruolo allargato ai confini dei paesi costituenti e quindi dell’Unione Europea. Questo vorrebbe dire, per esempio, una sua presenza nel Mediterraneo importante anche per arginare il flusso clandestino degli immigrati e soprattutto per cercare di evitare le morti di questa povera gente che continuano a crescere anche in modo notevole. Speriamo!

Intanto però a Varsavia hanno deciso di mettere i missili al confine con la Russia. Non si può onestamente dare torto a Vladimir Putin se dimostra fastidio e anche di più. In effetti siamo stati dalla parte di Kennedy quando la Russia voleva mettere i missili a Cuba nella famosa Baia dei Porci. Diamine!

Il 27 novembre si voterà in Svizzera (referendum) per decidere se il paese deve abbandonare definitivamente l’energia nucleare. In caso di vittoria dei sostenitori dell’abbandono, il tempo a disposizione delle autorità per completare in sicurezza tale operazione sarebbe di 45 anni.

In Spagna hanno cominciato i partiti a parlarsi (per esempio i Popolari con Ciudadanos) e questo è un buon segno, ma l’incognita rimane sempre quella relativa al comportamento del Partito Socialista, alle sue fazioni interne ed a cosa riuscirà alla fine a presentare al paese come giustificazione del suo comportamento. Un partito veramente dilaniato, con una guida incerta e con un carisma limitato.

Infatti l’ultima riunione dell’assemblea del Partito ha deciso di non dare l’appoggio al tentativo di Rajoy del Partito Popolare di formare il governo e nel caso questa posizione fosse determinata e finale si andrebbe di sicuro ad una terza elezione con un ulteriore fracasso dei socialisti. Ma può essere questa posizione l’origine di una spaccatura del partito, ipotesi probabile e ancora più negativa anche per il paese.

Novità in Gran Bretagna dove è rimasta solo Theresa May come candidata a prendere in mano il Partito Conservatore ed a sostituire David Cameron. Infatti, Andrea Leadsom si è ritirata perché si è detta convinta di non avere possibilità secondo gli ultimi sondaggi che danno il 60% alla Theresa May e di rafforzare quindi nell’interesse del suo partito e del paese la stessa che sarà sicuramente in grado di portare nel modo più conveniente il Regno Unito fuori dall’Unione Europea. Questa decisione significa anche la possibilità di procedere immediatamente e di non dovere aspettare il Congresso di Settembre. Una buona notizia per tutti evidentemente.

Ogni tanto viene da chiedersi se c’è ancora la guerra in Siria. Dato che i giornali riportano quotidianamente la cronaca degli attentati, delle conquiste e delle sconfitte dell’esercito regolare (che sarebbe quello di Assad) o di quello dei ribelli (finanziato questo dagli americani, mentre quello regolare lo è dai russi) od ancora dei curdi (finanziati un po’ da tutti) bisogna dire di sì. Ma non si capisce per cosa combattono ormai. Il paese dopo cinque anni di guerra non esiste più, i siriani stanno andandosene, le possibilità di rimetterlo in piedi malgrado il petrolio sono quasi inesistenti. Mah!

In Venezuela le opposizioni stanno premendo per fare il referendum che dovrebbe fare decadere Nicolas Maduro dalla sua Presidenza, ma bisogna che per avere successo la cosa avvenga entro il 10 gennaio del prossimo anno (che vuol dire scadenza di metà mandato), altrimenti non si potranno indire nuove elezioni in caso di decadenza di Maduro e la legislatura dovrebbe continuare con il Vice Presidente, il che vuol dire che se non è zuppa è pan bagnato. Impresa non facile perché sia il potere giudiziario e sia il comitato elettorale sono ancora dalla parte di Maduro e del chavismo che rappresenta. Intanto il paese ha riavuto l’elettricità ma non l’acqua e continua a morire di fame.

Le frontiere del Venezuela con Colombia sono chiuse da agosto dell’anno passato e domenica scorsa Maduro ha deciso di riaprirle per 12 ore. È stato il finimondo perché una marea di venezuelani (dicono 35 mila) si è riversata in Colombia per comprare da mangiare dato che negozi e supermercati nel loro paese sono praticamente vuoti.

In Europa il prossimo anno avremo certamente cambio di governo e di management in molti paesi di grande importanza come Gran Bretagna, Germania, Francia, Italia per esempio. Se si aggiunge che cambieranno anche gli Stati Uniti dovremo sicuramente aspettarci un ribaltone a 360 gradi delle politiche sino a questo momento perseguite. La situazione di incertezza riguarda anche l’Unione Europea e la Commissione di Jean Claude Juncker che non potrà certamente superare l’anno a giudicare dagli attacchi che si susseguono alla sua persona e al suo lavoro. Per il momento non è chiaro se dobbiamo essere contenti o meno, certamente tutti con il fiato sospeso.

Perché Angela Merkel è una così grande statista? Gestisce un paese importante che le riforme le ha fatte prima di lei e che lei si è fortunatamente trovate. Sa parlare è vero, la sua politica è l’immobilismo, la conservazione a tutti i costi con piccole, piccolissime concessioni piano piano quando proprio non se ne può fare a meno. La sua caratteristica principale è la mediazione nell’ambito del suo partito che trova in lei un punto che va bene a tutti e che consente a tutti molta libertà, in altri termini lei c’è perché nessun altro vinca. Quale è stato il suo contributo per il futuro del suo paese, dell’Europa di cui il suo paese è un importante azionista, del mondo? Cosa ha detto, proposto per aiutare ad andare avanti in un percorso evolutivo, quali soluzioni ha proposto? Certi successi spesso sono incomprensibili.

Christine Lagarde, Direttore Generale del Fondo Monetario Internazionale, lancia un affondo contro il sistema bancario tedesco mettendone in evidenza il rischio in considerazione della grande quantità di derivati nei suoi portafogli. Le principali citazioni vanno evidentemente alla Deutsche Bank e alle varie Casse di Risparmio che da sempre si sottraggono a qualsiasi controllo da parte della Banca Centrale Europea. La notizia è importante e originale perché è la prima volta che qualche Ente Internazionale di rilievo punta il dito contro la Germania. Un motivo ci sarà anche se non è facile indicarlo a prima vista.

Il fatto che Josè Manuel Barroso, ex Presidente della Commissione Europea prima di Juncker, sia diventato Presidente di Goldman Sachs è la dimostrazione della pochezza morale e professionale di tanta gente e della loro ambizione economica sfrenata. Questa gente, come Barroso appunto, è piena di soldi, può fare consulenze milionarie direttamente ai vari paesi (come fa per esempio Romano Prodi), non ha bisogno di mettersi in una condizione di conflitto di interessi anche se postumo e non dovrebbe fare scadere la propria figura morale dopo avere rivestito cariche istituzionali di grande livello. Mah!

L’impressione (quasi certezza) è che nel partito laburista inglese alla convention di settembre l’attuale segretario verrà sfiduciato (Jeremy Corbyn). Al suo posto la candidatura più forte sembra essere quella di Angela Aegle, più politica e meno estremista dell’attuale segretario. Sempre più il panorama europeo si popola di donne che prendono le redini della situazione.

In Giappone l’attuale Primo Ministro, Shinzo Abe, vince le elezioni e conquista la maggioranza assoluta. Questo malgrado la sua politica sia stata giudicata da osservatori nazionali e internazionali mediocre e poco innovativa. Adesso ha annunciato che vuole fare, data la sua posizione di forza, la riforma costituzionale (soprattutto il famoso articolo 9 che proibisce al paese la guerra). Intanto il paese decide di mettere anche una rete di protezione dai missili provenienti dalla Corea del Nord. Il mondo è pieno di gente che preoccupa e di decisioni prese che preoccupano ancora di più.

Un esempio di come le leggi elettorali apparentemente più aperte e democratiche alla fine finiscono per bloccare qualsiasi paese, per esempio quelle ispirate alla totale proporzionalità? L’Australia. Si sono svolte le elezioni anticipate perché il Parlamento era bloccato ed allora il Premier Malcom Turnbull (conservatore) ha rischiato ed ha deciso di interpellare il popolo. Adesso i conservatori sono diminuiti, i laburisti sono aumentati ma soprattutto sono aumentati i partiti minori. Nessuno potrà governare e si dovranno mettere d’accordo concedendosi a vicenda cose. Bisognerebbe dirgli che così è cominciata la proliferazione della corruzione nel nostro paese (l’abitudine al baratto dei favori).

Inserito il:11/07/2016 17:06:33
Ultimo aggiornamento:11/07/2016 17:08:53
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