Aggiornato al 05/05/2024

Non sono d’accordo con quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo

Voltaire

Belvedere - Numero 59

Eckersberg-Christoffer-Colosseo.JPG
Christoffer Wilhelm Eckersberg (1783 - 1853) – Vista attraverso tre archi del terzo piano del Colosseo -1815

I fatti nostri.

NON SI CAPISCE perché alcuni interpretano la democrazia come una situazione dove ognuno può fare quello che vuole e che eventuali regole di comportamento e di rispetto sono da considerarsi tentativi che vogliono essere imposti da tipacci in cerca di potere. Prendiamo ad esempio il Parlamento. Secondo alcuni è un luogo dove ognuno può presentare tutti gli emendamenti che vuole (magari sempre gli stessi solo con virgole in posizioni diverse) al solo scopo di non far lavorare la maggioranza dei deputati o qualcuno può appellarsi a delle norme dette canguro che consentono di saltare regolamenti e procedure. Perché la quantità di cavilli, procedure, regolamenti è tale da richiedere specialisti molto esperti e da consentire rallentamenti o accelerazioni dei lavori senza logica e senza criterio anche giuridico. Non si riesce a capire perché non ci sono anche delle norme per lavorare e (perché no?) per comportarsi. Perché la gente può dire quello che vuole, esprimersi in modo volgare, gridare, lanciare volantini, fare cose che in qualsiasi società civile sono da considerare cattiva educazione, pessimo carattere e manifestazioni indegne sul piano umano e professionale.

Il CONFLITTO DI INTERESSI. Un tema che da molto tempo fa discutere tutti: politici, giornalisti, osservatori e cittadini. E tutti affermano anche con una certa veemenza che il conflitto di interessi in una democrazia vera è un impedimento forte, un segnale di mal funzionamento, un pericolo insomma. Però da sempre nessuno lo ha voluto risolvere, malgrado si siano succeduti diversi governi, diverse maggioranze, diverse alleanze. Perché evidentemente a nessuno conveniva la definizione generale di principi cui uniformarsi, compreso la sinistra che voleva solo risolvere il conflitto denominato del cavaliere e basta. Infatti parlando di conflitti di interessi in una democrazia ci sarebbe da discutere su alcune cose importanti e fondamentali. Perché le retribuzioni e i rimborsi dei parlamentari devono essere decisi da loro stessi e non da un organo terzo?  E la stessa cosa si può dire per i magistrati che decidono in pratica i loro stipendi. Perché inoltre le Regioni di questo paese devono decidere in modo autonomo le retribuzioni dei loro politici senza dover rendere conto a nessuno, per cui un deputato regionale in Sicilia, ad esempio, può guadagnare tre o quattro volte quanto guadagna la stessa persona che fa lo stesso mestiere in Lombardia? Sono tutti conflitti di interesse, o no?

Ci sono pare alcuni magistrati palermitani indagati per avere distratto fondi sottratti alla mafia e insomma per comportamenti illeciti. Allora il CSM sta molto “probabilmente” decidendo di trasferirli.  Questo è proprio un PAESE DI BENGODI. Quanto tempo ci vorrà per cambiare queste situazioni che sono illecite, proprie di caste privilegiate e nel disprezzo della giustizia, della democrazia e della onestà soprattutto di chi è pagato per amministrare la giustizia appunto?

I GRANDI DELITTI. Nel nostro paese i grandi fatti di sangue in genere vengono scoperti quando immediatamente confessa il colpevole. In tutti gli altri casi passano comunque anni tra una indagine scientifica e l’altra e alla fine non si scopre alcunché. Si fanno processi indiziari che possono finire in un modo o nell’altro senza alcuna garanzia della rappresentazione della verità. Forse siamo attrezzati scientificamente senza dubbio, ma scarseggiamo di intelligence al contrario di una volta. Ecco anche il mondo criminale non sfugge purtroppo alla regola che vale per tutta la nostra società.

LA GESTICOLAZIONE VOLGARE IN PARLAMENTO è sempre esistita e dipende sia dal basso livello culturale e morale di molti suoi componenti e dalla interpretazione della lotta politica, della democrazia come una cosa da conquistare per poterne godere al posto di altri e indipendentemente dalla comunità. Chi si ricorda della mortadella lanciata in aria (per esempio)? Gli ultimi episodi confermano, aggravano se possibile questa analisi. Il problema di questi signori è che non sanno cosa è la democrazia, il rispetto, l’interesse comune e non lo capiscono.

BISOGNA TUTTAVIA PRECISARE che la volgarità non può essere rappresentata solo da gesti volgari o da parolacce sparate in faccia come se il luogo della discussione fosse un bassofondo di Caracas e non il Parlamento italiano. Volgarità vuol dire anche non essere preparati, fare ostruzionismo violento, non rispettare la gente che argomenta, travisare i fatti, intervenire a sproposito, difendere malfattori, manifestare come il luogo fosse la strada.

COME SI FA a gridare, inveire contro le politiche del privilegio del governo, del parlamento, della classe politica conservatrice, proclamare scioperi, difendere la statalizzazione di tutto e di tutti, perorare la causa di operai con bassi salari che non permettono di campare una famiglia e poi godere anzitempo di laute liquidazioni e pensioni senza colpo ferire? Purtroppo in questo paese si può, si fa da sempre anche da parte di nomi che magari alcuni allocchi ritengono superiori ad ogni sospetto. E se per caso a costoro lo si fa notare rispondono che sono le leggi che lo prevedono e che vanno rispettate. Come se le leggi fossero fatte dagli operai dei cantieri navali di Palermo!

Va avanti la riforma costituzionale così come concordata tra maggioranza e minoranza PD e con qualche altro gruppo o parlamentare sciolto che ha dichiarato di essere favorevole. Fra poco diventerà legge e troverà applicazione fatto salvo il referendum che si dice si svolgerà a metà del prossimo anno. Una sconfitta per le opposizioni che non stanno proponendo un progetto ma pezzi di modiche, ostruzionismi e grande baccano. La democrazia comporta anche la capacità di andare avanti nell’interesse generale malgrado un eventuale clima politico non favorevole, LA DIFFERENZA TRA UN POLITICO E UNO STATISTA infatti è questa.

La dichiarazione pubblica di Monsignore Charamsa, teologo del Vaticano, di essere gay e di convivere da tanti anni sarà sicuramente gestita dalla Santa Sede nel modo più appropriato secondo le migliori tradizioni diplomatiche della organizzazione. Ma non importa quello che succederà di questo caso, importa rilevare che questo è un ulteriore spintone verso LA STRADA DEL CAMBIAMENTO e di accettazione da parte della Chiesa se non di tutta la modernità, almeno di quella assolutamente non procrastinabile perché già in atto. Non accettarla significherebbe perdere fedeli, credibilità e futuro e questo non possono permetterselo.

Comunque interessante nelle dichiarazioni del Monsignore l’indicazione fatta da uno che conosce bene l’ambiente, di come sia il SANT’UFFIZIO il centro della più accanita omofobia e di uno sfrenato conservatorismo nel Vaticano. Forse lo si poteva capire a prescindere. 

L’idea del Ministro Franceschini di spostare DA VENEZIA A TRIESTE le grandi navi è una cosa intelligente e sensata. Non se ne può più di vedere questi grandi mostri attraversare la Laguna e sfiorare preziosità e deturpando panorami! Si lamenterà qualcuno per motivi commerciali, ma è una decisione giusta, talmente giusta che si può definire rivoluzionaria.   


Karsen-Kaqspar-veduta-di-passau.JPG
Kaspar Karsen (1810 - 1896) – Veduta di Passau sul Danubio

Uno sguardo altrove.

Le analisi un po’ più a mente fredda sulla SITUAZIONE ECONOMICA CINESE dicono che bisogna certamente sorvegliare l’andamento dei processi di modifica strutturale avviati, ma che in generale non ci si deve aspettare niente di traumatico. E, tutto sommato, questo momento serve per fare aprire gli occhi a molti operatori, osservatori e governi per decidere politiche protettive e diversificate quando la dipendenza dal mercato cinese è troppo marcata. Anche quest’anno l’economia cinese crescerà del 7% ad esempio e ciò non sembra una crisi. La grande trasformazione è costituita dal rallentamento delle esportazioni e dalla contemporanea crescita del mercato interno e questo ovviamente significa un ruolo diverso dei consumatori lavoratori del paese. Tutto questo mentre si progettano e si lavora per grandi opere che potranno modificare drasticamente la faccia della Cina e la società cinese.

E in un certo senso più preoccupante L’ANALISI DEL DIRETTORE DEL FMI, Cristine Lagarde, che parla di un rallentamento della economia a livello generale con alcune aree particolarmente critiche come per esempio l’America Latina, con eccezione forse di qualche paese come la Colombia. Ma è un’analisi che sembra superficiale e che non tiene conto della dinamica dell’economia ormai dentro a un processo che è mutevole in modo continuo e quindi tutte le previsioni e analisi devono essere reimpostate metodologicamente e come strumenti di diffusione perché rischiano di presentare situazioni superate.

Netanyahu ha dichiarato di essere disposto a TRATTARE CON LA PALESTINA e questa è in generale una buona notizia. Lo fa forse perché l’accordo degli occidentali con l’Iran e il cambio in pratica del ruolo di questo paese nella regione ha cambiato veramente le cose. La sua paura ha cambiato la sua politica? Vedremo!

In Brasile LA LOTTA TRA I PARTITI, secondo gli analisti internazionali, è talmente forte che paralizza il paese, proprio nel momento in cui la crisi economica richiederebbe attenzioni e interventi rapidi. Il rischio per il paese va aumentando e difatti tutto ciò si riflette nelle valutazioni delle grandi compagnie di auditing. Qualcuno potrebbe fare qualche paragone con situazioni più vicine a noi? La democrazia è uno strumento delicato, affidata a incompetenti e a facinorosi può diventare un’arma a doppio taglio. Come un coltello: dipende da quale parte lo si impugna.

Comunque la Presidenta Dilma Rousseff PUR DI MANTENERE IL POTERE fa quello che la storia insegna e cioè ne cede una parte al partito con cui è in coalizione al governo e annuncia il taglio degli emolumenti ai ministri del 10% e risparmi drastici su affitti, luce e altri servizi dello Stato, nonché il licenziamento di 3mila impiegati municipali. Pensare che sino a qualche mese fa questo grande paese era considerato il futuro economico del mondo!

Ci sono dei MAESTRI DI PENSIERO, intellettuali, scrittori, artisti che spesso sposano tesi, idee e speranze trascinati da entusiasmo, da falsi ideali, forse anche da orgoglio, interesse e presunzione e poi, a distanza di anni, dichiarano che si sono sbagliati. Capita se non a tutti, a molti e in ogni parte del mondo. Da parte di questi illustri protagonisti si può essere spregiudicati nelle affermazioni, nelle adesioni, nel sostegno a regimi e personaggi anche discussi, perché poi possono sempre ricredersi a un certo punto della vita. E a loro viene perdonato tutto, anche gli sbagli perché sono famosi e protagonisti culturali e tutti sono in soggezione nei loro confronti. La cosa bizzarra è che molti loro sostenitori e tifosi anche dopo le loro conversioni e malgrado cocenti delusioni, continuano a pensare e a sostenere gli errori di questi grandi. Infatti, la definizione di coerenza non è uguale per tutti. Più in basso vai, più il concetto è ristretto.

In Portogallo, a differenza di altri paesi europei, non riescono a nascere movimenti alternativi di opposizione come Syriza in Grecia, Podemos in Spagna, il Movimento 5 stelle in Italia, eccetera perché esiste ancora UN FORTE PARTITO COMUNISTA. Il Partito raccoglie tutti gli aneliti di opposizione e rappresenta un forte elemento di stabilità.

In fondo forse è quello che pensavano gli oppositori di Achille Occhetto quando cancellò il PCI nella famosa svolta. Il Partito doveva rimanere non tanto per prendere il potere quanto per stabilizzare il paese. È dunque un grande dibattito ideologico questo. Bisogna prendere il potere e guidare il paese come hanno voluto fare gli eredi del più grande partito della sinistra europea occidentale o bisogna lasciare il potere e guidare la stabilità, garantire la democrazia, evitare il degrado qualitativo della stessa. NON SAREBBE MALE pensarci, parlarne e discuterne.

Vodafone per la prima volta nella sua storia presenta il suo ultimo bilancio in Spagna in perdita. Ed è il primo paese del continente dove succede. Le cause sono, dicono, la crisi economica e la concorrenza. Un segnale anche per una grande compagnia (la più grande public company del mondo) che è urgente cambiare strategie se non si vuole ripetere la stessa situazione spagnola anche in altri paesi. E bisogna che lo capiscano (loro come altri): per cambiare strategie bisogna cambiare gli uomini. Non esistono professionalità buone PER TUTTE LE STAGIONI. Ci possono essere forse, ma comunque sono molto rare.

Il fatto che i russi bombardano in Siria le aree del califfato dicono, mentre gli americani dicono che bombardano le aree dove ci sono gli oppositori del regime di Assad finanziati da loro è assolutamente ridicolo. Il mondo è circondato da satelliti che registrano, fotografano, percepiscono tutto in ogni momento dovunque. Non è possibile che non si sappia con certezza che cosa succede, dove succede e chi provoca. Questa situazione è dunque ridicola, ma al tempo stesso preoccupante, perché dallo scambio accertato di menzogne non può nascere NIENTE DI BUONO PER NESSUNO.

La Germania ha festeggiato il venticinquesimo anniversario della unificazione e della CADUTA DEL MURO di Berlino. Una pietra miliare della storia del novecento, una prova di forza e di tenacia di un intero popolo, la storia della nascita di una grande nazione. Naturalmente la vicenda non riguarda solo la Germania ma l’intero continente europeo e il mondo tutto.

Blatter, grande e chiacchierato patron della FIFA e del calcio mondiale, adesso non solo è inquisito dalla magistratura svizzera (che di solito non scherza ed è veloce), ma gli sponsor principali della Federazione ne hanno richiesto le DIMISSIONI IMMEDIATE per indegnità e per paura di essere coinvolti in storie avventurose.

La SHARING ECONOMY, la rivoluzione digitale avanza. Nei trasporti cittadini anche se molte città, molte tradizionali magistrature, molte caste economiche stanno cercando di bloccarli. Ma anche nella distribuzione (vedi Amazon in Spagna ad esempio), negli alloggi, nella ristorazione (vieni a cena a casa mia), nell’arredamento e così via. Ecco il mondo che ci aspetta, ma ci stiamo attrezzando? La banda larga serve anche se a molti può venire il sospetto se ragionano solo in base alla esperienza e alla storia.

 

Inserito il:05/10/2015 08:56:05
Ultimo aggiornamento:19/10/2015 09:22:41
Condividi su
ARCHIVIO ARTICOLI
nel futuro, archivio
Torna alla home
nel futuro, web magazine di informazione e cultura
Ho letto e accetto le condizioni sulla privacy *
(*obbligatorio)


Questo sito non ti chiede di esprimere il consenso dei cookie perché usiamo solo cookie tecnici e servizi di Google a scopo statistico

Cookie policy | Privacy policy

Associazione Culturale Nel Futuro – Corso Brianza 10/B – 22066 Mariano Comense CO – C.F. 90037120137

yost.technology | 04451716445