Aggiornato al 05/05/2024

Non sono d’accordo con quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo

Voltaire

Belvedere - Numero 106

Bernardo Bellotto (1721 - 1780) – Arno a Firenze con Ponte Vecchio - 1745

 

Il momento attuale è un periodo di grande vitalità e movimento per le scienze tutte, dalla matematica alla fisica, dalle comunicazioni alla astronomia, dalla medicina alla ingegneria. Ci sono nuovi libri, iniziative, interviste, analisi, interessi e annunci. E la stessa cosa si sta verificando nel mondo dell’arte che diventa sempre più popolare, che coinvolge sempre più gente. Le città sono piene di mostre e di conferenze, di spettacoli e di innovazione verso nuove forme di sperimentazione, di presentazione, di diffusione. Si aprono palazzi, si riscoprono località, si organizzano incontri, si commemorano artisti.

Ed invece, quasi come per equilibrare la vivacità delle scienze e dell’arte, nella politica e nella economia c’è un grande degrado diffuso ovunque più o meno. Due settori di interesse umano importanti per costruire e sviluppare le comunità, la società, che sono invece prigioniere di banalità, di conservatorismo, di corruzione. La mancanza di pensatori trascina la società verso il caos e l’ingiustizia, la corruzione e la violenza.

I colloqui di pace per la Siria in corso a Ginevra sono falliti (almeno per il momento). A causa dei bombardamenti delle forze governative che non hanno rispettato la tregua concordata. Ma il vero nodo, la grande questione del contendere è se Assad, il dittatore figlio di dittatore, deve rimanere al potere o andarsene in qualche paradiso naturale e fiscale e lasciare il campo libero.

La più grande banca cinese e del mondo entro questo anno aprirà i suoi sportelli in Svizzera, a Zurigo. Sarà operativa soprattutto per la gestione dei patrimoni (prospettive nuove per gli europei ricchi).

L’inaugurazione della linea ferroviaria Pechino Lione è straordinaria e molto ma molto interessante, un fatto storico. Per il momento solo dedicata alle merci, ma nel futuro tutto può essere possibile (anzi è previsto). Il futuro che si fa sentire!

Si accentua la tendenza delle banche in tutta Europa verso la chiusura di agenzie e per contro grande sviluppo dei servizi on line. Questo elemento strutturale significa un’opera di sfoltimento del personale senza precedenti, un impegno grande nella formazione e conversione di personale, l’inserimento di personale adeguato professionalmente (soprattutto nel management), un investimento in tecnologia, politiche di marketing diverse, un allargamento dei servizi proposti, un ruolo diverso del sistema bancario.

Dopo l’attacco del governo tedesco (in particolare del Ministro Schauble) Mario Draghi, Presidente della BCE, ha risposto con la schiena diritta e con grande autorevolezza che lui e la sua banca non prendono ordini dai politici e che lui deve fare gli interessi dell’Europa e non della Germania. E se al suo posto ci fosse un tedesco si comporterebbe allo stesso modo. Ha reso un servizio a tutta l’Europa (che condivide)!

Naturalmente i signori del governo tedesco pensano solo ai risparmiatori del loro paese e non sono interessati all’andamento della economia nel resto del continente, alla situazione delle altre banche, agli altri cittadini della Unione Europea. Un atteggiamento sempre meno accettabile! Come essere socio di qualcuno che decide per i fatti suoi e nel suo esclusivo interesse.

Nel 2020 gli Stati Uniti, in occasione del centesimo anniversario della concessione del voto alle donne (da loro), sostituiranno nel biglietto da 20 dollari la immagine dell’ex Presidente Andrew Jackson con quella di una schiava di colore, Harriet Tubman, che è nota per avere liberato dalla schiavitù centinaia di persone. Spesso anche i simboli aiutano a riflettere ed a fare passi avanti!

Il fatto che il Sultano della Arabia Saudita non sia andato neanche all’aeroporto a ricevere Barack Obama in visita ufficiale è un altro simbolo di come si stanno rimescolando le carte nel mondo, il simbolo del cambiamento e nello stesso tempo della incertezza del futuro.

Obama arrivato in Gran Bretagna, dove è stato accolto nel modo più coerente ai più alti livelli e in relazione ai rapporti tra i due paesi, ha dichiarato fortemente che la presenza della Gran Bretagna nella Unione Europea è indispensabile per il mondo. Per esempio, e non solo, per combattere il terrorismo.

Bisogna smetterla di esportare o perorare la democrazia in Africa e questo è chiaro a molti se non a tutti. I paesi di quel continente non sono pronti per forme di governo democratiche che sarebbero (come sono) solo fonte di lotte senza quartiere e di conseguenti massacri. E poi la democrazia così come ci viene dal secolo passato è persino in crisi nei paesi occidentali che devono ripensare alcuni aspetti della stessa, figuriamoci quando e se viene introdotta in paesi che non hanno ancora un storia di preparazione culturale.

Piuttosto il grande fenomeno che si sta verificando nel continente africano è, diciamo così, la privatizzazione di tutto. In altri termini i privati, intesi come grandi gruppi finanziari, aziende pubbliche con capitali di vari Stati (Cina per fare un nome qualsiasi), vari Stati direttamente, si stanno comprando tutto a partire naturalmente dal territorio. Fra qualche anno il dramma sarà inevitabile.

In Spagna per le elezioni sempre più vicine si fanno prove di alleanze. Podemos sta studiando l’alleanza con la Sinistra Unita (l’estrema sinistra come si direbbe da noi) e i sondaggi dicono che in questo modo (sulla carta) supererebbero i socialisti divenendo il secondo partito dopo i popolari. Ma forse, se ci riuscisse, snaturerebbe la sua origine e il suo progetto. Ma, come si dice, per il potere si può fare questo ed altro.

Il Presidente del Governo portoghese, Antonio Costa, aveva alcuni problemi nel paese (di natura economica, come vertenze sindacali, fusione tra banche) gravi da risolvere e i suoi Ministri e apparati non riuscivano. Allora ha chiamato un suo amico (Diogo Lacerda Machado) che, per pura amicizia e senza ricompensa, ha risolto. La domanda è: quando si governa si può chiedere aiuto agli amici?

Le persone ricche, secondo una indagine internazionale molto approfondita, amano farsi fotografare con i loro cani, perché sono fotogenici (ne guadagna tutta la foto) e non parlano.

Nelle classifiche internazionali sulla libertà di stampa, l’Italia scende tutti gli anni di qualche gradino e siamo dietro a paesi che consideriamo parzialmente democratici (ad esempio il Senegal). Non dobbiamo tuttavia meravigliarci. Non abbiamo giornali indipendenti perché o sono collegati a gruppi industriali e finanziari o sono legati a partiti e movimenti politici.

Usare algoritmi o programmi software per produrre in automatico proposte di modifiche o emendamenti a leggi che si discutono in Parlamento è sicuramente una cosa istituzionalmente disonorevole al di là che sia permessa o meno dalla carta costituzionale (i cui padri non potevano immaginare lo sviluppo della tecnologia). Quale che sia lo scopo per cui vengono usati questi mezzi.

Il Presidente dell’INPS, Tito Boeri, deve per forza parlare quasi tutti i giorni ai media per fare proposte, informare, minacciare il governo, spaventare gli assistiti?

Il piano industriale della RAI di cui si comincia a parlare pare, finalmente, corrispondere ad alcuni criteri.  Per esempio ridurre i canali, ridurre i telegiornali, connotare le reti, specializzarle anche, produrre di più e comprare di meno, sviluppare internet, creare una supervisione generale dei telegiornali, sembrano cose logiche, attese e utili.

Molti, tra cui in primo luogo i sindacati, protestano perché il Direttore Generale RAI ha introdotto nuove professionalità esterne magari a scapito di qualche promozione interna. È vero, ma non si può cambiare una azienda o qualunque cosa con le vecchie persone. Tutti i tentativi in merito sono falliti dovunque.

Si comincia a capire perché il povero Gian Roberto Casaleggio non voleva mandare in televisione i deputati e senatori del movimento 5 stelle. Ma lo hanno già scavalcato purtroppo, per la gioia di alcuni giornalisti televisivi che hanno la vocazione del capoclasse e la nostalgia dell’oratorio.

Il vero motivo dello sciopero dei metalmeccanici di qualche giorno fa? Lo spostamento della contrattazione da nazionale, che rimarrebbe dedicata solamente a stabilire le condizioni al contorno e i principi guida, ad aziendale, come proposto da Federmeccanica. Se passa questa ipotesi, il sindacato perde la gran parte delle sue funzioni almeno come riferimento economico, rimanendo solo un centro studi ideologico.  

Magari, in questo caso, ci possono guadagnare tanti lavoratori che possono contrattare a livello locale e con le piccole aziende più efficacemente, ma insomma si cancella il rito e il ruolo storico dei sindacati nazionali (nati e cresciuti soprattutto per le grandi aziende in un paese la cui economia è fatta da piccole aziende).

Come si fa ad avere nel codice penale un reato di traffico di influenze se non esiste una legge che regolamenta le lobbies (e quindi non definisce cosa è la influenza e come si esercita)?  Questo consente al giudice la massima libertà nella definizione del reato ed è contrario allo spirito del nostro sistema di diritto (da noi non c’è il common law sino a prova contraria).

Chi lo sa perché mai nessun dirigente, imprenditore, banchiere che dilapida un patrimonio non suo e a lui affidato va in galera anche se condannato.  Abbiamo una brutta ed eccessiva legislazione, una complicata legislazione, personalizzata e pilotata, molto spesso non attenta all’interesse generale della comunità. 

Il nostro paese ha bisogno di una grande opera di delegificazione, di una riclassificazione delle leggi, di nuove procedure per la loro emissione, di una semplificazione verso la burocrazia da un lato e la Corte Costituzionale dall’altro. Ma questo Parlamento (perché suo sarebbe il compito) non lo farà, per incapacità e per interesse.

Se l’azione penale oggi obbligatoria diventasse discrezionale? Nel senso che può partire solo su denuncia di una parte coinvolta o di qualche corpo di polizia e non su iniziativa autonoma della magistratura come ora, sarebbe sbagliato? Per esempio nessuno potrebbe accusare nessuno di gestire giustizia ad orologeria! D’altra parte in quasi tutto il mondo è così, la magistratura si muove solo se attivata e non come e quando ritiene.

Per esempio se un giornalista (c’è in questi giorni un caso importante) o chiunque denuncia un magistrato e le sue ragioni sono riconosciute e viene indagato per qualsiasi altra cosa dalla procura cui appartiene il magistrato accusato, qualcuno, magari sbagliando, potrebbe pensare male, o no? Ecco, con l’azione penale discrezionale non potrebbe succedere.

A parte leggi e poteri non sarebbe male se la magistratura in tutte le sue strutture diventasse più amichevole verso i cittadini. Le relazioni con gli uffici dei tribunali in qualsiasi forma e modo sono sempre una esperienza traumatica per chi non è del settore. Provare per credere!

Pier Camillo Davigo, il nuovo Presidente della Associazione Nazionale Magistrati non è un uomo di pace, è un prigioniero di ideologie e visioni che non gli consentono gli equilibri necessari quando si ricoprono incarichi istituzionali. Fa capire di avere una sua idea preconcetta e di perseguirla a prescindere. Non darà una mano a risolvere i problemi del paese. La domanda è: lo hanno scelto per questo?

Dire che tutto è corruzione significa dire che niente è corruzione. Generalizzare è l’unico modo per non raggiungere alcun risultato. Il modo talebano di vedere i problemi e di affrontarli non porta alla loro soluzione, così come le manette non hanno alla fine aiutato mani pulite (che, appunto, non ha risolto).

L’accoglimento formale di Claude Juncker a nome della Commissione Europea della proposta italiana relativa al tema immigrazione è un fatto politico rilevante. Il parere negativo della Germania adesso si scontra con quello delle istituzioni europee e non solo con quello di un socio o di più soci. Lo svolgersi degli eventi sarà nuovo e interessante. Comunque il nostro paese ha l’iniziativa, cosa che in politica è fondamentale.

Berlusconi a Roma non riesce a risolvere. Bertolaso non si ritira e l’accordo con Meloni e Salvini non si fa. Naturalmente Bertolaso va verso il niente mentre su di lui cala una fitta nebbia. Gli altri vanno avanti sperando nei romani che ormai hanno perso le speranze (questi possono votare per chiunque per vedere che effetto che fa).

È una sconfitta comunque per l’uomo di Arcore. Il suo partito è in difficoltà. D’altra parte i suoi collaboratori sono mediocri, i sondaggi negativi, le sue forze sempre più lente, i suoi affari (fortunatamente) in via di sistemazione definitiva, gli scenari più complicati. Il momento di lasciare gli italiani al loro destino sembra arrivato e propizio.

E il duo Meloni (dalla borgata al potere) e Salvini (fuori tutti e tutto a noi) potrebbe calamitare i voti dell’ex cavaliere per continuare il percorso della opposizione gridata che piace tanto ad un paese dove si parla solo a voce alta.

Se il centro destra italiano diventa destra centro o semplicemente destra ci sarà uno spazio libero nel mercato per chi pensa in modo conservatore e liberale ma rifugge da estremismi e populismi? E se sì, come  è probabile e forse anche evidente, dove potranno andare questi cittadini?

Verso una nuova iniziativa politica come quella che gira nella testa di Parisi e Passera da avviare dopo le elezioni amministrative a prescindere dal loro esito (magari con una benedizione postuma dello stesso Berlusconi)? Verso un PD edulcorato (light) che spinge alla fine e per disperazione la minoranza rumorosa e velleitaria verso qualche isola deserta dove può fare tutto il rumore che vuole senza disturbare? Ecco una incognita affascinante della politica italiana.

E il movimento 5 stelle che ruolo vorrà giocare? Dove si vorrà collocare? Vuole continuare a giocare il ruolo di Pierino che lotta contro la disonestà, a favore dei cittadini, che amplifica decisioni dubbie o equivoche del governo e di altre istituzioni o vuole mettersi a fare politica?

Fare politica vuol dire rispettare anche un galateo istituzionale e costituzionale a livello nazionale e internazionale, ma soprattutto vuol dire avere un progetto, una visione, una ideologia organizzativa, un obiettivo. E vuol dire anche avere delle alleanze perché in democrazia la maggioranza assoluta non esiste ed è un bene che non esista (il primo principio in cui deve credere un vero democratico).

In altri termini come vuole utilizzare il movimento 5 stelle il consenso che ha e che probabilmente più o meno potrebbe mantenere? Ecco un interrogativo al quale non si può rispondere. Infatti nel movimento sono tutti impegnati in questo momento a cercare il potere (ah, il suo fascino!) e se lo trovano poi vedono.

Nel frattempo il movimento 5 stelle si oppone alla dichiarazione della casa natale di Antonio Gramsci monumento nazionale. Lo ha fatto solo perché la proposta veniva dal PD o pensano che era un galeotto qualsiasi? In ogni caso o non conosce di chi si parla e perché o non sa fare politica (!). Deve ricordarsi che l’ignoranza e l’arroganza prima o dopo si pagano.

Enrico Letta si capisce che è di nuovo nell’agone politico attivo. Sta prendendo tuttavia le distanza dalla minoranza del suo partito, il PD, perché capisce che con questa non può andare da nessuna parte. Sta assumendo una posizione che non rifiuta i risultati del governo Renzi, ma suggerisce un metodo più ecumenico di procedere. Si prepara a sostituirlo forse nella continuità degli obiettivi e internazionale. Intelligente strategia viene da dire. Infatti, ormai le carte sono sparigliate.

Prendere coscienza e denunciare senza pudori un difetto, un errore, una incapacità personale o del gruppo o movimento al quale si appartiene non per chiedere perdono o accampare scuse, ma per onestà intellettuale, per correttezza umana è un modo di essere veramente laico. Il laicismo, se profondamente maturato, è anche una guida etica della vita.  

 

Inserito il:23/04/2016 13:08:10
Ultimo aggiornamento:23/04/2016 13:11:41
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