Aggiornato al 05/05/2024

Non sono d’accordo con quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo

Voltaire

Belvedere - Numero 56

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Hazel Stitt (1930 ? - 2012) – Belvedere Island view - Watercolor

I fatti nostri.

Nel mondo sono ormai in crisi I PARTITI TRADIZIONALI, le vecchie forme di aggregazione dei sostenitori e del consenso, le vie per far circolare idee e programmi, il sistema di partecipare alla battaglia sociale e politica. Lo dimostra Donald Trump negli Stati Uniti che sta raccogliendo adesioni non solo nel suo partito e che per la prima volta fa vedere come il famoso bipartitismo americano non regge più, sempre in America l’ascesa in campo democratico di Bernie Sanders è il segno di un forte rimescolamento di carte rispetto alla tradizione, ma anche Syriza in Grecia, Podemos e Ciudadanos in Spagna, Jeremy Corbyn in Gran Bretagna, Abbott in Australia.

In Italia lo dimostrano il Movimento 5 Stelle e la nuova Lega di Matteo Salvini, così come lo stesso Matteo Renzi che sta trasformando il PD sino ad ora gestito con vecchie tradizioni organizzative e politiche. In altri termini cambia il modo di vivere la comunità e cambia il modo per competere e partecipare. Sarebbe ora che lo capissero anche i vecchi protagonisti e si adeguassero o si facessero da parte. Perché i vecchi protagonisti potrebbero essere ancora molto utili se non spendessero tutte le loro risorse tentando di arginare inutilmente il nuovo e il cambiamento epocale cui stiamo assistendo coscientemente o meno.

ROBERTO SAVIANO HA DETTO in una intervista, ma lo fa capire da un po’, che il Sud, il famoso Mezzogiorno d’Italia, è fallito. Saviano ha ragione quale che sia il punto di vista dal quale si guardi il tema. Ha fallito non per gli indici soliti con i quali giornalisti, economisti e politici sono soliti osservare e giudicare queste questioni. Ha fallito sul piano culturale, è il fallimento di popoli che non hanno capito quello che si stava facendo alle loro spalle, che non hanno capito che venivano date loro delle mance, distribuiti degli avanzi in cambio di voti e cioè di potere a favore di chi dava queste misere elargizioni.
Non hanno mai chiesto un piano industriale che tenesse conto delle caratteristiche dei luoghi e delle persone, non hanno mai favorito il merito, non hanno studiato o hanno studiato male, non sono stati capaci di iniziative rivendicando sempre dallo Stato garanzie e sicurezza come e forse di più di un paese a regime socialista avanzato. Magari poi pretendendo libertà di fare, di evadere, di inquinare, di corrompere, di arrangiarsi come direbbe Totò il grande.
Con il passare del tempo questa mancanza di cultura, di senso civile, di rispetto, di abitudine a chi arriva primo guadagna, ha prodotto la corruzione e la criminalità. Non è la società figlia della criminalità, ma è questa figlia della società. Allora per eliminare la criminalità non basta combatterla con le armi o con altri strumenti più o meno forti, bisogna combatterla nella società. Con un grande piano di istruzione, con la semplificazione delle procedure e delle leggi e delle istituzioni, con il commissariamento di queste ultime per consentire lo sviluppo di una nuova classe dirigente e nel contempo l’eliminazione del diritto di voto almeno per un certo tempo, con lo sviluppo e l’investimento nei settori “naturali” del Sud e cioè l’agricoltura, il turismo, l’industria leggera. Ma si può fare tutto questo in un regime democratico o che millanta di esserlo come il nostro?

Il fatto che nel dibattito sulla RIFORMA COSTITUZIONALE in itinere si sia parlato e si continui a farlo della eleggibilità diretta del Senato e quasi basta e non dei contenuti veri della riforma è indicativo dello stato della nostra democrazia e della cultura e indipendenza del paese. I contenuti sono ignorati, sono pochi i giornali che li citano e li commentano e li soppesano. Rimane qualche serio costituzionalista e uomo di diritto a parlarne quasi predicando al niente. Tutto ciò vuol dire che la democrazia non funziona perché si limita ai discorsi di secondo livello, che i politici pensano solo ai loro poteri e non al futuro della società, la cultura della gente non è adeguata, la stampa non è indipendente e professionalmente non attrezzata.

Alla fine troveranno LA QUADRA, come direbbe il vecchio e scomparso Umberto Bossi. Perché è interesse di tutti continuare a stare nel potere in qualunque punto del tappeto e non uscire in mare aperto rischiando tempeste e variazioni repentine del tempo. Si proprio così, troveranno la quadra.

E il Presidente Grasso la smetta di dire che le istituzioni non si debbono mettere in un Museo, perché ha ragione solo QUANDO QUESTE ISTITUZIONI FUNZIONANO e magari sono utili. Il Presidente Grasso è un ottimo funzionario dello Stato, un suo servitore, ma credo che sia già tanto.

Qualcuno si è forse reso conto che LE RETI DI TELECOMUNICAZIONE di tutti gli operatori, più o meno, non reggono più?  E il settore è sempre più difficile da capire, nel senso di individuare il possibile futuro. Internet cade continuamente, la cosa più grave che le interruzioni sono sempre più lunghe come tempo, le località dove i cellulari non prendono o prendono male sono tante, i sistemi tariffari si moltiplicano e la gente non sa più cosa scegliere e quando sceglie trova qualcuno che gli dice che lui dallo stesso operatore ha avuto una promozione più conveniente magari allungando solamente di un mese l’impegno contrattuale.
L’Autorità si sa che c’è o perlomeno lo sanno quelli che seguono o hanno seguito il settore, altrimenti gli effetti prodotti dalla sua presenza sono difficili da individuare e seguire. Il Governo continua a fare annunci sulla banda larga, sui sei miliardi disponibili, sull’Enel che si dovrebbe occupare di mettere a disposizione i siti, che forse Metroweb potrebbe collaborare, insomma di tutto e di più.
L’Agenzia Digitale continua a cambiare direttore e consulenti e si sa solo che sta studiando e organizza convegni. Bene, non sarebbe il caso di fare qualcosa di concreto e magari evitare che i cittadini evitino di disperarsi come ora con qualche possibile risparmio rispetto alla situazione attuale (fatta per mantenere tanti operatori, mentre qualche operatore in meno e qualche costo in meno per i cittadini utenti non sarebbe proprio male).

Si capisce che il PD cerchi di RESISTERE A ROMA CON MARINO, perché non vuole andare subito alle elezioni che rischierebbe di perdere e si capisce l’ammoino delle opposizioni a prescindere dal fatto che nessuna di loro è sicura di vincere. Il coinvolgimento del prefetto di Roma Gabrielli da molti è stato giudicato acqua fresca. Perché i termini del supporto prefettizio sono generici e giuridicamente inesistenti e poi questo signore è stato tolto dal suo precedente incarico (protezione civile) perché non ritenuto adatto (nella sostanza) e messo a fare il Prefetto di Roma (per la forma). In queste condizioni Roma sembra essere nelle mani di improvvisati giocolieri orgogliosi senza motivo e permalosi pure.
Bisogna convincersi che nell’interesse del paese devono andare a casa tutti quanti e magari cercare qualche responsabile migliore per questi incarichi che hanno una grande importanza per Roma e per tutto il paese. Per esempio (tanto per dire) l’Anno Santo affidato al tandem Marino/Gabrielli è roba forte, potrebbe far tremare i polsi ad ogni benpensante anche ossequioso.

Il PROBLEMA DEGLI ESODATI nel paese è un problema molto serio. Sono lavoratori che la legge Fornero, tanto vituperata, ha messo nelle condizioni di non avere più una retribuzione e di non potere godere ancora o forse mai di una pensione. Questo problema è stato agitato, sbandierato negli anni e anche adesso da tutti: sindacati con vari cortei e scioperi, partiti politici, parlamentari sciolti, stampa più o meno collegata a questo o a quello, cittadini vari, trasmissioni televisive, gruppi di studio. Tutti hanno lottato, promesso, fatto qualcosa o dichiarato l’impotenza.
Negli ultimi tempi il problema sembra risolto in gran parte con eccezione di un numero ridotto, ma sempre importante di lavoratori (50 mila). Il Ministro del Tesoro ha promesso qualche intervento urgente. Ma adesso spunta un censimento che dice che queste persone in tutta Italia sono meno di 2mila.  Non può essere vero, se fosse veramente così dimostrerebbe che nel nostro paese non ci sono dati affidabili da nessuna parte (dai sindacati all’INPS, dal Ministero del Tesoro al Parlamento). Un soggetto perfetto per un film del vecchio grande Totò!

L’idea che SALVINI E MARONI nella Lega possano convivere per molto tempo malgrado interessi di potere in comune non è credibile. Troppo diversi, tra loro possibile una alleanza a breve, ma mai una alleanza per il futuro. La Lega è sempre più di Salvini e i suoi elettori sono sempre più legati ad un mondo inesistente, per cui Maroni dovrà trovare un’altra casa (Berlusconi?).

Può darsi che IL DIRETTORE GENERALE DI UNA BANCA debba essere un economista, un tecnico che conosce i meccanismi del danaro, le strutture per farlo circolare nel modo più conveniente per chi lo detiene e ci vuole fare un business, può darsi. Ma dovrebbe essere affiancato quanto meno nel consiglio di amministrazione da persone che hanno una vision sociale non prettamente economica e che possono essere in grado di supportare il tecnico direttore nel disegno di una strategia di mercato e di utilizzazione del parco clienti acquisiti. Anche nei processi di gestione delle risorse professionali, nei piani di sviluppo, di alleanze e di diversificazione. Gli economisti, i tecnici da soli possono produrre inestricabili nodi di gestione.

A meno che non CAMBI L’ECONOMIA, il suo modo di capire, di interpretare, di immaginare, di prospettare. Le formule possono anche rimanere, ma solo quelle. Tutto il resto deve, dovrebbe cambiare. Del resto l’unica scienza esatta è l’aritmetica sino a questo momento. Quindi cambiare è d’obbligo, è necessario.

Certo che bloccare L’ACCESSO AI CENTRI CULTURALI del paese per fare delle assemblee dei lavoratori con il consenso e anzi la promozione dei sindacato è il segnale di una partecipazione agli interessi del paese fenomenale! Dopo Pompei hanno bloccato, anzi sono riusciti a bloccare i turisti anche al Colosseo e ai Fori Imperiali.  Bravi.

Poi il Governo decide che i centri culturali sono SERVIZI DI PUBBLICA UTILITA’ (decisione che avrebbe dovuto essere presa da sempre) e i sindacati o i difensori dell’opposizione come cultura, protestano. Costoro hanno paura del fatto che il futuro possa essere diverso dal passato.

Si è dimesso il Direttore Generale della ALITALIA, Silvano Cassano, ufficialmente per motivi personali. Scommettiamo che dietro queste dimissioni ci sono dei malesseri aziendali, qualche prevaricazione o limitazione al lavoro della Direzione Aziendale? Forse Luca Montezemolo, che è Presidente della compagnia ne può sapere qualcosa!

Molti che pretendono di occuparsi del RUOLO DEL DIRITTO, della legge nella società dimenticano che questa non vuole essere una spada ma al contrario uno scudo. Molti ne parlano o pretendono di farlo, anche appartenenti al Parlamento o alla magistratura, pensando che la legge debba essere la minaccia e non la speranza di giustizia.

Non solo in Italia, LE DONNE SONO LA MAGGIORANZA nel corpo della magistratura ma in estrema minoranza negli organi di indirizzo e di gestione della stessa. Non è l’unico caso, ma l’ingiustizia è palese.

La STAGIONE DELLA CACCIA è aperta. E se si autorizzassero i cacciatori non solo a sparare agli animali ma anche a spararsi tra di loro? Sarebbe molto cruenta la cosa, ma molto più interessante. D’altra parte se uno ha così tanta voglia di sparare e di ammazzare, qualche rischio personale non può impressionarlo più di tanto!

 

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Hazel Stitt (1930 ? - 2012) – Belvedere Cove SFYC - Watercolor

Uno sguardo altrove.

In Europa tanti sbraitano CONTRO LA MERKEL, contro la sua politica, l’accusano di incoerenza, di scegliere gli immigrati che prende, di volere imporre i suoi interessi. La verità è che nessuno di questi oppositori piccoli o grandi che siano ha un progetto per il futuro per il suo paese, pensa di essere dentro l’Unione Europea perché conviene vendere e comprare, come fosse in un supermercato. Purtroppo questo è un momento in cui mancano i maestri di pensiero, ma anche gli statisti, quelli dotati di visione, quelli capaci di stabilire i migliori interessi collettivi e di spiegarli a tutti. Siamo solo invasi da economisti che, almeno sino ad ora, non ci hanno portato fortuna.

Nelle PRIMARIE IN CORSO negli Stati Uniti i sondaggi cominciano a dare in testa in campo democratico Bernie Sanders (su Hillary Clinton addirittura), mentre in campo repubblicano sembra dominare Donald Trump. Ma nell’ultimo dibattito confronto televisivo (e in quel paese questi confronti hanno una grande importanza) sembra che in campo repubblicano abbia vinto Carly Fiorina (antiabortista e militarista), ex amministratore delegato di Hewlett Packard, e sia riuscita a soverchiare le battute semicomiche e vuote dello stesso Trump. La contesa si anima e, a questo punto, diventa molto incerta. Certo pensare la chiave del nucleare affidata a Donald Trump è una cosa che può non far dormire la notte (come ha detto la stessa Fiorina). Speriamo, via!

Ma alla fine negli Stati Uniti LA LOTTA FINALE SARA’ tra Jeb Bush e Hillary Clinton. I competitori o per un verso o per l’altro non possono vincere le grandi famiglie che rappresentano la chiave della democrazia americana da sempre. Le grandi famiglie hanno i soldi e nel sistema liberale americano chi ha i soldi vince, è la base del loro sistema che si ostinano a chiamare democratico.

Molti sperano che il PRESIDENTE CINESE, (il giovane) Xi Jinping, sappia quel che sta facendo. I cambi che sta introducendo, le nuove strategie, la sua vision non sono cose che al mondo non interessano, infatti.

E IN GRECIA TSIPRAS rivince, la sinistra chiamiamola estrema non entra nemmeno in Parlamento. Il paese ha voglia di onestà, non ha voglia di estremismo (che è una forma di corruzione), non ha alternative a Tsipras, spera di diventare normale. Tsipras dal canto suo si sta dimostrando un politico abile, un grande navigatore, forse la soluzione giusta veramente.

Inserito il:23/09/2015 08:18:06
Ultimo aggiornamento:11/10/2015 15:15:42
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