Aggiornato al 05/05/2024

Non sono d’accordo con quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo

Voltaire

Belvedere - Numero 111

 

Hall Groat II (1967 -        ) - National Mall - Washington D.C.

 

La corsa VERSO LA PRESIDENZA degli Stati Uniti di Donald Trump è in pieno svolgimento con successo. Cercheranno di fermarlo sia alla Convention del Partito Repubblicano scovando qualche appiglio regolamentare (mancanza del numero “legale” dei delegati?) o qualche escamotage di fantasia per estrometterlo e poi alle elezioni (vere e decisive) di Novembre attivando tutte le correnti di potere operanti nel paese. Perché, come dice il Washington Post, il personaggio non va bene né per il Partito, che ha contribuito a disarticolare, né per il Paese. Donald Trump è il contrario esatto di Barack Obama, è poco sensibile sui grandi temi ideologici e culturali.

La sua idea politica si ispira al PRAGMATISMO. Non importa di come sono i diritti umani nei vari paesi, ognuno pensi a se stesso, l’importante è il business che si riesce a fare con ciascuno di questi paesi (ecco!). Viene da pensare ai gatti bianchi o neri di Mao. Cambieranno di conseguenza i rapporti con paesi come la Cina e la Russia (Trump ammira e stima Putin) per esempio.  Trump potrebbe costringere anche molte aziende americane a ritornare a produrre nel paese pena limitazioni fiscali o di mercato (pensiamo per esempio in questo caso ai rapporti con l’India e con alcuni paesi dell’America Latina). La Nato e l’Europa devono pagare per avere l’assistenza e il supporto americano. L’Isis va distrutta e va combattuta seriamente e non in modo dilettantesco come si sta facendo.

Insomma una vera rivoluzione e l’establishment americano teme questa possibile svolta nelle relazioni e nel commercio internazionale. All’interno forse si potrà tornare al famoso edonismo reganiano (allegria!).  MA PUO’ HILLARY CLINTON essere sufficiente a fermarlo? L’unica che può provarci comunque, perché Bernie Sanders, tanto amato dai giovani per le speranze che attiva nei suoi discorsi, all’atto pratico si rivela vecchio e conservatore. La sua insistenza a combattere anche se le sue possibilità sono nulle è stata definita come una bravata senile.

Comunque Sanders ha contribuito a mettere in evidenza il problema che i GIOVANI SONO STUFI dei leader e dei discorsi convenzionali. Vogliono discorsi e azioni più coraggiose, che propongono davvero di cambiare e che possono dare speranza. Il futuro Presidente, chiunque sia, non può non tenerne conto.

Sidaq Khan è diventato SINDACO DI LONDRA grazie al Partito Laburista di Jeremy Corbyn o quest’ultimo, dopo aver perso malamente in Scozia, ha riportato l’unica vittoria, sia pure molto importante, grazie a Sidaq Khan? Ecco una dimostrazione di come la gente guarda sempre di più alle persone prima ancora che alle idee, magari spente e mal cavalcate. Soprattutto spesso utopiche e incomprensibili.

Una inchiesta europea dice che IN CASO DI VITTORIA DI BREXIT in Gran Bretagna, a molti Stati europei piacerebbe progettare referendum analoghi. Tra questi anche l’Italia, almeno per il 58% degli intervistati. La verità è che l’Europa bisogna ricostruirla e forse addirittura costruirla. Prenderne atto è una cosa importante.

La Grecia è in una TERRIBILE SITUAZIONE, per rispettare i suoi impegni con i creditori sta prendendo misure pesanti sul piano sociale con imprevedibili accadimenti. L’Europa è colpevole di non aiutarla, di non dimostrare alcuna solidarietà. Forse bisogna dire la Germania più correttamente e questo è un problema del problema (ma i conti tornano sempre).

Nelle FILIPPINE è stato eletto Presidente un tale Rodrigo Duterte, una specie di vendicatore della notte, un sanguinario eccentrico viene definito. È chiamato anche il Donald Trump asiatico. Un mondo nelle mani di improbabili condottieri, che dimostrano ogni giorno di più che questa che oggi chiamiamo democrazia, almeno sul piano formale, non va più bene.

IN BRASILE la situazione istituzionale si complica con il decadimento del Presidente Dilma Rousseff che viene rimbalzato tra Camera e Senato (chi annulla e chi conferma) in attesa di pronunciamento definitivo della Corte Costituzionale. La verità è che siamo alla lotta per bande ed anche qua la democrazia non si sta dimostrando adeguata.

IN SPAGNA in previsione delle prossime elezioni politiche (ripetute) del 26 giugno Podemos si allea con la Sinistra Unita (come se da noi il movimento 5 stelle si alleasse con rifondazione comunista). Allora nasce un movimento per stare lontano dai partiti e dagli schemi e dalle ideologie tradizionali, si rifiuta per conseguenza di allearsi con un partito storico come quello socialista per fare il governo, costringe il paese a ritornare alle urne e poi si allea con un partito che più tradizionale e storico di così si muore! La politica talvolta non è facile capirla e magari i cittadini (il popolo direbbe Salvini) saranno contenti.

MATTEO RENZI è accusato di avere troppo potere e di volere troppo potere, di non essere disponibile al dialogo e di mettere troppa carne al fuoco. Il suo modo di fare, decisionista, innovativo e globale, può andare bene per i giovani leoni (o che vogliono apparire tali) che gli vanno dietro, ma non può andare bene per i vecchi maggiorenti del suo partito, per i dirigenti sindacali, di altri corpi intermedi e associazioni abituati a stare dentro al potere nella forma e nella sostanza. Per non parlare di chi il potere è sul serio abituato ad esercitarlo come la magistratura. Per questo è accusato da molti benpensanti (conservatori o più spesso affezionati a vecchie utopie) di altezzosità, ed è considerato pericoloso per la democrazia e per il futuro del paese.

Mentre dunque Matteo Renzi è accusato di troppo potere e di altezzosità, quasi certamente potrebbe essere la MANCANZA DI POTERE a fargli perdere la poltrona ed a scaraventarlo fuori dalla politica probabilmente in termini definitivi. La scelta del fare, secondo lui, avrebbe prima o dopo convinto tutti e non solo i cittadini qualunque, anche gli apparati burocratici e quelli che si possono definire gli influenzatori (i riferimenti del potere), cioè quelli che di solito venivano consultati e partecipavano ad ogni decisione politica, economica o di qualsiasi altra natura. Invece, questi apparati gli stanno dimostrando che a loro non interessano solo i fatti, a loro interessa decidere che fatti bisogna fare e come bisogna farli e se bisogna fare dei fatti.

In altri termini, Renzi molto probabilmente PERDERA’ IL POTERE proprio perché non ha capito che per fare bisogna avere potere e che senza potere si è talmente fragili che non si può fare, anche se questo fare è nell’interesse di tutti. E poi scontentare lo si può fare solo avendo potere altrimenti si perde. Soprattutto in una società ancora corporativa come quella italiana.

Oggi nel paese IL POTERE E’ RIPARTITO ED EQUILIBRATO e ogni cosa regge l’altra. Questo equilibrio aveva provato a romperlo Berlusconi, ma ha subito capito e si è ritirato in buon ordine pensando ai fatti suoi.  Renzi non ha capito, anche se forse a sua scusante si può dire che il tempo che ha avuto è stato poco, ha voluto marciare veloce, troppo, in modo insostenibile e molto pericoloso per una vecchia, esperta ed allegra combriccola di naviganti che non hanno avuto difficoltà a costringerlo a nuotare contro corrente verso il niente.

LA VITTORIA ANNUNCIATA di Virginia Raggi del movimento 5 stelle a Roma e la sua conquista della poltrona di Sindaco nella capitale è un fenomeno interessante. Il personaggio non fa parte dei partiti tradizionali, ma è comunque inquadrato in uno schema che la obbliga a certi comportamenti e rapporti, per esempio la limita nelle alleanze per portare avanti determinati progetti innovativi che necessitano maggioranze consistenti e non solo per motivi burocratici. Sarà interessante capire il metodo con il quale vorrà tenere i rapporti con le Autorità Centrali, la visione che in generale ha della capitale del paese. La Raggi ha fama di persona capace, ha esperienza di consiglio comunale, ha dimestichezza con il diritto, è una donna con la ambizione di innovare e di emergere e non solo di non volere usare la carta di credito. Esperienze precedenti di amministrazioni del movimento di cui fa parte in altri posti del paese sono state banali e non particolarmente innovative, la sua sarà determinante per formulare un giudizio più completo.

Il POLITICO oggi ha qualcosa che prima non aveva, perlomeno in questa quantità e qualità, cioè l’informazione. E non è cosa da poco. Molti tuttavia si abituano tanto ad averla che non ci fanno più caso e così è come non averla.

Nel nostro paese forse il problema più importante dal punto di vista sociale è la mancanza di collaborazione TRA LE GENERAZIONI. Non si parlano, si guardano con diffidenza, non si aiutano, l’egoismo ha vinto su tutto e tutti. La tecnologia ha allargato l’incomprensione, ha creato linguaggi diversi e poco comunicanti. Il rapporto tra le generazioni è sempre stato difficile, ma mai come in questo momento. E questo è un termometro fondamentale per capire la crisi morale e umana che si è insinuata nella società.

Ci sono persone che SI PRESENTANO alle elezioni locali o nazionali o di qualsiasi ente, consiglio, associazione essendo assolutamente chiaro che mai potrebbero ottenere un esito positivo. È vero che gli uomini in generale, e quelli italiani in particolare, amano avere cariche e far parte di qualche comitato o meglio di qualche élite politica. Ma perché si presentano affrontando situazioni impossibili? Per denaro, per coprire qualcuno, per vanagloria, per narcisismo, per ricattare, per nuocere, per cercare una occupazione? Mah!

Ai politici e ai giornalisti così come a loro fiancheggiatori che si presentano nei talk show televisivi a sbraitare e pontificare su cose spesso inventate o amplificate o trasformate, dovrebbero FARE L’ANTIDOPING come nelle gare sportive perché altrimenti non è leale nei confronti dei telespettatori.

Ascoltare il Papa che predica con enfasi e calore un nuovo UMANESIMO EUROPEO è persino commovente perché, diciamocelo, è l’unico che in questo momento lo fa e, a giudicare dai nuovi governanti che probabilmente stanno per prendere il potere, è l’unico che lo continuerà a fare. Bastava guardare le facce dei politici che lo circondavano mentre parlava (quando gli hanno dato il premio Carlo Magno) per avere coscienza di questo e per avere paura di quello che può capitare.

L’AUMENTO DELLE PERSONE PROCESSATE E ASSOLTE, l’aumento delle persone messe in galera e addirittura non processate perché prosciolte in istruttoria non preoccupa la magistratura? Perché giornalisti e studiosi che sono abituati a seguire tutte le vicende che riguardano la giustizia in Italia non ne parlano? Sembra irrilevante questa cosa, che però è di grande gravità sociale e morale, oltre a rappresentare la qualità della vera, democratica e professionale giustizia.

UNA VOLTA I MAGISTRATI si facevano un vanto della loro riservatezza anche nella esplicitazione del loro pensiero politico ad esempio. Lo facevano per non lasciare alcuno spiraglio al pensiero che potevano non essere imparziali e per un certo rigore morale che faceva parte di questa bellissima professione.

NEI LUOGHI CHE HANNO VISTO IL TERRORISMO agire per anni e seminare morte e disperazione, dopo qualche decennio tutto è dimenticato. I giovani non ne sono al corrente e al massimo ne hanno sentito genericamente parlare, i vecchi tacciono e non hanno visto o sentito niente perché magari tanti sono stati collusi anche solo con l’approvazione morale e ideologica e tanti hanno assistito senza prendere posizione. Pochi storici e alcuni osservatori internazionali ogni tanto aiutano a ricordare. Gli uomini tendono a dimenticare, a coprire le violenze che commettono o che vengono commesse anche a nome di ognuno.

Gli scontri AL CONFINE DEL BRENNERO con i black bloc che fanno guerriglia distruggendo e assalendo fanno venire in mente alcune considerazioni. Va bene che sono anarchici e lo fanno per un ideale (quale?), ma c’è qualcuno che paga le attrezzature e i vestiari che poi abbandonano sul campo di battaglia? Inoltre, sicuramente ci sono se non dei capi, almeno dei coordinatori (con funzione di capi) che decidono convocazioni, tattiche, equipaggiamenti, livelli di rottura, quantità di risorse, orari. Si ha idea di chi sono e dove sono?  Gli italiani che fanno parte di questa organizzazione (perché di organizzazione si tratta) pare siano tanti!

Non può fare piacere a nessuno la FINE TRISTE di un ex atleta, grande calciatore come Michel Platini, anche se scompare nella nebbia con tanti soldi. La verità è che la storia del mondo è piena del crollo di tanti idoli. E forse oggi è più facile che nel passato perché sono più forti e più ampie le tentazioni e le opportunità.

Ci si chiede perché talvolta, o spesso se volete, i partiti preferiscono insultarsi tra di loro, DARSI RECIPROCAMENTE DEI LADRI invece di fare politica, di discutere di politica. Lo fanno perché non sanno fare altro o perché sanno che il popolo italiano è ad un livello così basso che capisce solo questo?

HANNO SCOPERTO (la Guardia di Finanza) che alla Banca Etruria l’ordine di collocare quelle obbligazioni subordinate anche a clienti non attrezzati sul piano della conoscenza finanziaria veniva dalla Direzione e non è stata una iniziativa estemporanea di qualche impiegato allo sportello. Perché forse c’era qualcuno che poteva pensare che gli impiegati di banca possono prendere iniziative del tipo o di qualunque tipo? Nessuno, secondo loro, sa come funziona una azienda bancaria e cosa è (soprattutto è stato) il potere in questo tipo di aziende dove la fedeltà e l’ubbidienza spesso era preferita alla professionalità?

QUALCUNO HA NOTATO che Irene Pivetti è tornata a fare politica a supporto di Salvini? Dopo i successi televisivi sembra effettivamente la cosa più logica, come ha fatto il Governatore che i liguri hanno scelto per la loro Regione (invece di quel povero Cofferati che ci teneva tanto!).

Matteo Renzi ha appena finito di annunciare che subito dopo il referendum di ottobre il Partito Democratico farà un Congresso e subito spuntano le candidature a segretario. Come si dice, PIATTO RICCO MI CI FICCO!

LE LISTE PRESENTATE da tutti i partiti o movimenti per le prossime elezioni amministrative danno la sensazione di una grande mediocrità generale. E viene da pensare che con la mediocrità anche se onesta non si può correre verso il futuro, al massimo si può abbellire (si fa per dire) un po’ il presente.

La proposta del Ministro dell’Economia di DETASSARE I DENARI INVESTITI dai privati nelle piccole e medie aziende è una grande idea. Spinge verso una forma alternativa di risparmio e di investimento (al di là delle banche), favorisce lo sviluppo dell’economia e del lavoro, movimenta il mercato. Se ci riesce e se si sbriga non è male!

L’offerta di Telecom Italia di acquisire METROWEB per 820 milioni di euro (il 100%) in concorrenza con Enel sconta evidentemente il valore di sottrarre un asset ad una struttura che è ritenuta (giustamente) concorrenziale. Interessante sapere come va a finire, probabilmente ce la farà Telecom Italia, ma non è detto che sarà un vantaggio alla lunga.

La verità è che LA MORTE NON LA INCONTRIAMO MAI, diceva Epicuro. Perché quando siamo vivi la morte non c’è e quando arriva la morte non ci siamo più noi. Ecco perché non bisogna averne paura.

 

Inserito il:10/05/2016 15:15:19
Ultimo aggiornamento:10/05/2016 15:21:24
Condividi su
ARCHIVIO ARTICOLI
nel futuro, archivio
Torna alla home
nel futuro, web magazine di informazione e cultura
Ho letto e accetto le condizioni sulla privacy *
(*obbligatorio)


Questo sito non ti chiede di esprimere il consenso dei cookie perché usiamo solo cookie tecnici e servizi di Google a scopo statistico

Cookie policy | Privacy policy

Associazione Culturale Nel Futuro – Corso Brianza 10/B – 22066 Mariano Comense CO – C.F. 90037120137

yost.technology | 04451716445