Aggiornato al 05/05/2024

Non sono d’accordo con quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo

Voltaire

Belvedere - Numero 43

 

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Alfred Elmore (1815 - 1881) - Much ado about nothing - 1846

I fatti nostri.

Ei Towers (gruppo Mediaset) VOLEVA COMPRARE RAIWAY e la logica era chiara almeno da un punto di vista del mercato e della strategia di business. L’operazione non è andata in porto perché qualcuno ha ricordato in modo autorevole che nessuno poteva avere la maggioranza della azienda che cura la rete della Rai se non lo Stato (c’è un decreto governativo in merito). Tanto è vero che qualcuno ha pensato: perché fanno TANTO RUMORE PER NULLA, c’è uno scopo recondito e quale è? Adesso si viene a sapere che Ei Towers si intende impegnare nella banda larga e in Internet veloce. Va bene per una azienda che tratta strutture, ma ci saranno problemi per una azienda che non ha alcuna esperienza di mercato e di relazioni commerciali aperte. Comunque una trasformazione strategica interessante che denota il desiderio di diversificare e cercare il business e non solo di aspettarlo.

Il nostro paese è fanalino di coda nella Unione Europea come NUMERO DI LAUREATI, i dati parlano di un meno 20%, che è un dato importante. In questo contesto quest’anno le prime statistiche parlano di un calo significativo di iscritti alla Università. In particolare sembra che incrementano le iscrizioni le Facoltà di Medicina e Ingegneria (bene), si confermano stabili quelle di Chimica Industriale e Scienze Biologiche (bene), calano molto Giurisprudenza e Architettura (benissimo), Scienze sociali e Lettere non all’attenzione e solo se accoppiate ad Informatica o qualche altra facoltà di tipo tecnologico. Fatto di rilievo il calo drastico degli iscritti negli atenei del sud a favore di quelli del nord, aumento in quelli più prestigiosi come la Bocconi o i Politecnici di Milano e Torino ad esempio. Il quadro generale è dunque molto negativo anche se si cominciano ad avvertire alcuni segnali positivi di interesse verso corsi di studi e scuole certamente più in linea con il futuro. E’ necessario fare un piano generale della istruzione superiore nel paese contenente dislocazioni geografiche, piani di studi, collegamenti con il territorio, indirizzo culturale. Una cosa urgente e il ritardo può essere molto pericoloso. Certo non è facile per gli interessi politici, i gruppi di pressione, i sindacati che sicuramente combatteranno per il mantenimento delle cose come sono ora, ma bisogna farlo!

Il fatto che il nostro paese sia l’unico in Europa dove i partiti tradizionali sono stati fatti sparire PER VIA GIUDIZIARIA e non per via politica ha molto probabilmente un significato. Un significato conosciuto e forse non tanto approfondito soprattutto sul come sono cambiati i rapporti di forza da quel momento tra i poteri dello Stato. L’intervento della magistratura allora è stato necessario e giusto, nessuno parla di un colpo di Stato moderno e strisciante, ma insomma i valori sono cambiati anche se non ci sono burattinai alla vista.

Una grande RIFORMA DELLA GIUSTIZIA non solo dovrebbe prevedere la separazione tra magistratura giudicante e magistratura inquirente, ma soprattutto la eliminazione dei tre gradi di giudizio per i processi che riguardano gran parte dei reati, con esclusione solamente di quelli che si riferiscono ai danni alla persona.

Qualche buontempone cattivo PARLANDO DI ROMA dice che se non ci fosse il Vaticano i turisti sarebbero quanto quelli di Pamplona al massimo (e non è certo perché San Firmino a Pamplona richiama moltissimo). Già ora Roma è stata superata da Barcellona per dire.  Quando il degrado è così profondo come è a Roma   intanto è difficile uscirne e anche molto faticoso, e poi si trasforma in deficit culturale diventando terribile e quasi irreversibile.

Il sindaco Marino dice che vuole PRIVATIZZARE L’ATAC, l’azienda dei trasporti, ma qualcuno dice che solamente un emiro in preda alla droga potrebbe proporsi per fare questo affare. Marino sa benissimo comunque che non sarà possibile perché nessuno sano di mente potrebbe prendere in considerazione di comprare in tutto o in parte l’Atac di Roma.

La LEGGE IN ITINERE SULLE INTERCETTAZIONI è stata licenziata dalla Commissione e adesso va nelle aule Parlamentari, ci vorranno molto tempo e molte modifiche prima che questo progetto diventi legge e vedremo cosa saranno capaci di fare i nostri parlamentari. Certo pubblicare qualsiasi cosa anche privata e anche non in relazione con i reati di cui si discute in Tribunale non sta bene come non sta bene che qualche giornalista diffonda queste cose. I giornalisti si lamentano e gridano che non vogliono bavagli e hanno ragione. Il Governo li rassicura e presenta un emendamento che comunque evita il carcere per questo tipo di reati. Ma parliamoci chiaro: esistono i giornalisti indipendenti, quelli che dicono quello che pensano e non quello di interesse della parte con la quale sono schierati per convenzione o per soldi?

Si susseguono SITUAZIONI SINDACALI AMBIGUE, cioè situazioni sindacali che ci riportano di colpo e velocemente negli anni 60. Quelle situazioni sindacali che tendono al ricatto, al danneggiamento della azienda cui si appartiene perché comunque si considera un dovere poi del proprietario (Stato o privato fa lo stesso) mettere mano al portafoglio e ricostruire (naturalmente senza alcun rispetto per i clienti o utenti che dir si voglia). I sindacati fanno da palo, appoggiano per non perdere le quote degli iscritti, i sindacalisti periferici appoggiano per non perdere il posto di lavoro, appoggiano perché non hanno una politica, perché non hanno proposte alternative, perché lanciano slogan (investimenti, occupazione, diritti) senza mettere niente dietro di queste dichiarazioni generiche. L’assemblea non programmata di Pompei che blocca due mila turisti al sole (dopo investimenti strutturali e organizzativi che stanno riportando il sito alla attenzione del mondo), il ricatto dei piloti Alitalia (salvati recentemente dal licenziamento con l’accordo con Etihad su cui si sono impegnate tutte le istituzioni) e, dulcis in fundo, lo sciopero degli autisti dei trasporti romani (Atac) che non vogliono essere controllati né all’inizio e né alla fine del loro lavoro (un capolavoro per il mix di volgarità, di delinquenza e di bassa umanità). Ecco alcune situazioni di rilievo recenti che danno anche l’idea di tanta cultura diffusa nel paese e che la strada verso il futuro è ancora molto lunga.

È interessante leggere tutte le domeniche le omelie del GRANDE GIORNALISTA (quello che pensa di essere il migliore da sempre) che hanno solo un obiettivo: dimostrare che l’attuale Presidente del Consiglio sbaglia, è un incapace e l’Italia sta correndo dei rischi gravissimi. Interessante perché ogni domenica per dimostrare la pochezza del suo nemico attacca un suo riferimento o una persona che lo appoggia, cioè gioca di sponda come si dice nei migliori bar della Bovisa. Così la settimana scorsa attaccava Napolitano reo di sostenerlo anche dopo il termine del suo mandato (ma non lo attaccava quando era Presidente) e questa settimana attacca Tony Blair reo di rappresentare un riferimento per lo stesso. Bisogna lasciarlo fare per il rispetto che si deve all’età e al successo che ha avuto nella sua vita e che ha messo in luce per la verità più le sue doti imprenditoriali che quelle professionali.

La sentenza della Cassazione che impone alle SCUOLE PRIVATE di pagare l’Imu e altre tasse collegate mentre le scuole pubbliche non le pagano è assolutamente discutibile sul piano giuridico e capziosa certamente. Il problema infatti non è politico (ognuno la può pensare come vuole) ma giuridico e la decisione della Alta Corte è in contrasto con situazioni e valori giuridici affermati da tempo. E poi questo rappresenta la voglia solita della magistratura di governare il paese e di invadere campi che ritiene, a torto, di sua competenza.


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Pierre Bonnard (1867 - 1947) – Tour Eiffel et Seine - 1906

Uno sguardo altrove.

La Francia, grazie a un team di lavoro avviato da Francois Hollande, in autunno farà proposte concrete per CAMBIARE LA GOVERNANCE della Unione Europea. Avviare la stessa verso una maggiore unione politica armonizzando politiche fiscali (imposta unica per le società ad esempio), salario minimo, trattamento di disoccupazione unificato per favorire la mobilità dentro l’Unione. La Francia sostiene di potere aggregare un gruppo di paesi tra cui i principali fondatori della Unione e tra gli altri Spagna, Italia e Portogallo. Il Ministro Pier Carlo Padoan a proposito di questa iniziativa in una intervista al Financial Times parla della necessità di rafforzare l’euro e la politica dell’Unione dimostrando grande sintonia con i progetti francesi.

Allora il FINANCIAL TIMES poi l’hanno preso i giapponesi della Nikkei come si supponeva già da qualche giorno (per un miliardo e 200 milioni). Nella strategia della finanza internazionale il ruolo della informazione è parte del business e serve per influenzare i risparmiatori, gli investitori e gli operatori economici. Il Financial Times è un pilastro internazionale di questo comportamento. Certamente ci sarà più visione verso il mondo orientale e meno verso quello americano, ne avranno beneficio i gruppi di quella parte del mondo forse.

Adesso Pearson, il gruppo editoriale, dopo il Financial Times vuole vendere anche l’ECONOMIST. Si dice che il gruppo che fa capo ad Agnelli (Exor) sia interessato, ma saranno tanti. Un’altra partita interessante!

Non solo il petrolio è calato molto di prezzo e forse lo farà ancora nei prossimi mesi (una stabilizzazione intorno a 35 dollari a barile?), ma anche tutte le principali MATERIE PRIME (a parte l’oro) sono calate e stanno ancora calando. Un mondo che dovrà abituarsi a convivere con questa situazione che non si verificava da anni. Se ne avvantaggeranno, dicono, paesi come la Cina e Giappone che stanno ristrutturando le loro economie, mentre avranno problemi paesi come la Russia.

I SEGNALI SULLA CINA comunque continuano ad essere non positivi e indicano che sta attraversando un momento di grande difficoltà. I motivi di natura politica, strategica oltre a quelli tipici dell’età della crescita.

SCENDE IN CAMPO LA TURCHIA, fino ad ora dentro un atteggiamento ambiguo, contro lo Stato Islamico. Arresti, concessione di basi aeree alle forze americane, scontri diretti. La presa di posizione della Turchia rischia di cambiare drasticamente il valore e la forza delle parti e di condizionare pesantemente l’esito finale. Gli osservatori internazionali si interrogano su che cosa ha spinto la Turchia ad uscire pesantemente allo scoperto. Forse l’accordo sul nucleare con l’Iran e il nuovo ruolo che lo stesso potrà giocare nella regione e non solo, hanno avuto un peso importante.

Abdel Hay Al Azab è il Rettore della Università di Al Azhar a Il Cairo in Egitto, fondata nel 975 e che è la più prestigiosa Università al mondo nello studio dell’Islam. In una intervista recente ha dichiarato che lo Stato Islamico esiste perché ha avuto ed ancora ha APPOGGIO POLITICO. Una dichiarazione inquietante, perché pronunciata da un esperto di grande valore e prestigio.

La VISITA DI OBAMA in Kenia può essere importante non solo sul piano personale per il Presidente (rivedere i luoghi di sua provenienza e alcuni parenti), ma per tutto l’equilibrio dell’Africa e la lotta contro lo Stato Islamico. Ha ragione Obama, la lotta deve essere fatta con investimenti industriali, scambi e accordi commerciali, collaborazione economica e supporto per la crescita professionale e tecnologica dei paesi in via di sviluppo.

La Tunisia emana una nuova legge contro il terrorismo, molto più severa che prevede tra l’altro per questo tipo di reato LA PENA CAPITALE, ripristinata per l’occasione dopo la sua abolizione tanti anni fa. Comprensibile la situazione e lo stato d’animo, certo una brutta cosa che succede nel mondo. Questo deterrente non è mai servito ad arrestare i reati soprattutto quando questi sono la conseguenza di fanatismo o di ideologie deviate ed estremiste.

NULLA SI CREA E NULLA SI DISTRUGGE IN POLITICA. Due personaggi come Yanis Varoufakis e Dominique Strauss Kahn che non hanno bisogno di presentazioni e che non hanno lasciato il segno, hanno deciso di lanciare un movimento europeo culturale ma anche politico per contrastare la Germania e le sue teorie economiche. Pur essendo loro di sinistra, non vogliono connotare politicamente il loro movimento e stanno raccogliendo adesioni. Le prime due adesioni italiane sono quelle di Paolo Savona e di Giulio Tremonti, che sono appunto di destra. Fra poco faranno un bel gruppo e magari se decidono di proporre anche l’abolizione dell’euro potrebbero poi iscriversi tutti alla Lega di Salvini e al Fronte Nazionale francese di Marine Le Pen (sempre che riesca a sopravvivere ai ceffoni del padre).

Inserito il:30/07/2015 06:10:02
Ultimo aggiornamento:23/08/2015 18:19:42
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