Aggiornato al 05/05/2024

Non sono d’accordo con quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo

Voltaire

Belvedere - Numero 86


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Bob Pejman (1963 – Vienna) – Varenna reflections

 

IN SPAGNA il Partito Popolare di Mariano Rajoy e il Partito Socialista di Pedro Sanchez non riescono ad avere un colloquio sereno e fattivo nell’interesse del paese. Troppi sono i motivi di contrapposizione che negli anni hanno caratterizzato i due partiti che hanno monopolizzato sino ad ora la vita politica del dopo Franco. In questo momento, poi, il Partito Popolare è nella bufera per vari casi di corruzione e questo non facilita le cose. In ogni caso il pallino è sempre più nelle mani di Podemos e Ciudadanos, le nuove risorse politiche del paese nel bene o nel male. La soluzione proposta da Esperanza Aguirre, la dimissionaria Presidente del Partito Popolare di Madrid, e cioè di lasciare la Presidenza del Governo ad Albert Rivera (Ciudadanos) sembra la soluzione politicamente più ragionevole. Bisogna tuttavia che Mariano Rajoy faccia un passo indietro e che Pedro Sanchez si accontenti di essere al governo anche senza presiederlo. Alla fine forse andranno a votare ancora e più smaliziati dicono che non servirà a rendere più facili le cose.

Manuel Valls, il Premier francese, dice convinto, perché ha anche i dati della sua intelligence, che IL TERRORISMO CRESCERA’ di intensità allargando il campo d’azione e aumentando la ferocia degli attentati. Ha ragione secondo il parere di tanti, capi di Stato, osservatori e analisti. Il Ministro della Difesa italiano, peraltro in linea con queste affermazioni, ha dichiarato formalmente che nel nostro paese il rischio è altissimo e che si hanno brutti sentori in merito. Ci vorrà, dicono gli esperti, almeno una generazione per debellarlo questo terrorismo od almeno pensare di riuscirci ed, in pratica, va considerato che il mondo, non solo occidentale, si trova in una situazione di una guerra totale, anche se combattuta e dispiegata in modo non tradizionale rispetto al passato. Bisogna tenerne conto nei budget degli Stati, nei piani sociali, strutturali e turistici, ne devono tenere conto anche i cittadini nella vita che decidono di fare, nei loro movimenti e nelle loro scelte.

PER LA SIRIA adesso si parlano direttamente al telefono Obama e Putin e si promettono reciprocamente collaborazione leale contro il nemico comune dell’Isis (!). Ma non è così perché i turchi vanno avanti, malgrado gli inviti e le minacce, e continuano a sparare ai curdi, Assad non fa niente per cercare di dare una mano al suo popolo (anzi!), i russi hanno la lingua biforcuta direbbe il generale Custer, gli americani sono prigionieri della loro storia di insuccessi e perciò gridano e si spaventano loro stessi, gli europei corrono dall’uno all’altro ma per il momento stanno facendo solo ammoino. Intanto la popolazione muore e quando rimane in vita cerca di scappare.

LA SVIZZERA si è offerta per fare da mediatore tra l’Iran e l’Arabia Saudita. Un mestiere che gli svizzeri conoscono e sanno fare molto bene e che potrebbe davvero rappresentare una soluzione, comunque dare una mano nella martoriata regione.

LA VISITA DEL PAPA IN MESSICO è raccontata da tutti i media come un evento religioso e pastorale di grande importanza. E lo è certamente per la popolazione di un paese che prima era interamente cattolico e che ora non lo è più come prima e la tendenza è verso il basso (dal 95% al 69% in poco tempo secondo uno studio della Università di Georgetown). Ma il Papa probabilmente va per dare una scossa (forse anche di più) alla Curia messicana comandata dal potente arcivescovo Norberto Rivera e che è sotto accusa per la copertura a tante situazioni interne di pedofilia, per la connivenza con il potere e il denaro, per il suo conservatorismo (che andava bene a Giovanni Paolo secondo) che la sta portando lontano dalla gente, per i suoi legami con la multimilionaria congregazione dei Legionari di Cristo di Marcial Maciel Degollado. Non è casuale la sua visita a San Cristobal de las Casas alla tomba del vescovo Samuel Ruiz, considerato il prete guerrigliero solo perché difendeva gli indigeni. Il Papa è andato al Palazzo del Governo ricevuto dal Presidente Enrique Pena Nieto (le relazioni diplomatiche tra il Messico e la Santa Sede sono in vigore solo dal 1992 e riconfermate ora dal Papa) dove ha fatto un discorso importante. Infatti, a parte l’invito a liberarsi dalla corruzione e dai narcos, ha detto che più di metà della popolazione del paese è giovane e questa deve essere la vera forza, su questo si deve costruire. D’altra parte il suo consigliere per il Messico è il Segretario di Stato Pietro Parolin, che conosce bene il paese per aver lavorato anche in quella Nunziatura Apostolica.

LA SINISTRA IN COLOMBIA ha un problema, ora che sta arrivando la pace (alla fine di marzo la firma ufficiale delle carte) tra lo Stato e i guerriglieri delle FARC, che si sono sempre definiti un partito leninista. Una guerra durata 50 anni e che ha fatto 7 milioni di morti (perché in Europa se ne parla poco?). La pace significa anche di conseguenza la integrazione delle FARC alla vita politica del paese. La sinistra ufficiale è rappresentata dal Polo Democratico coordinato da Clara Lopez (è stata anche al governo per 12 anni) e che raggruppa, come è normale per la sinistra, vari movimenti, piccoli partiti, gruppetti vari, ma ha sempre tenuto una posizione di distacco (in certi momenti anche duramente) nei confronti appunto della guerriglia. Non sarà facile trovare la quadra e intanto le elezioni politiche si avvicinano (prossimo novembre). Uno dei paesi in America Latina la cui economia non sta soffrendo, un laboratorio interessante.

Allora è tornata (di fatto) LA GUERRA FREDDA. Non solo tra USA e Russia, ma anche tra Russia ed Europa. Lo dice costatandolo Dimitri Medvedev, Presidente russo. Una guerra meno misteriosa grazie alla tecnologia, ma che non sarà meno decisa e forse non meno violenta rispetto al passato. Non è una bella notizia.

Il ritorno della guerra fredda comunque enfatizzerà azioni di spionaggio, di disturbo, di imbarazzo mediatico di avversari, di destabilizzazione internazionale con grande spregiudicatezza. Saranno potenziati i servizi segreti dei principali paesi esposti a questa guerra fredda, il mondo del business ne risentirà anche in positivo. Certo l’impiego della tecnologia sarà massiccio e su vasta scala. Una buona occasione, inoltre, per SCRITTORI, SCENEGGIATORI E CINEASTI.

Il CROLLO DEL COMUNISMO era forse intuibile a priori perché è stato applicato nel paese dove non avrebbe dovuto. Infatti, Karl Marx aveva studiato e previsto il passaggio al socialismo partendo dalla società capitalista perché solo attraverso il suo stato di evoluzione poteva avere successo. Una fase sociale intermedia che Marx considerava propedeutica ed indispensabile. La Russia invece è arrivata al socialismo direttamente da una situazione praticamente feudale e non poteva avere successo, come era prevedibile.

Il GIAPPONE entra in crisi dopo venti anni di crescita della economia. Nell’ultimo trimestre tutti i suoi dati, a partire dal PIL, sono in negativo. Un po’ un fallimento per le promesse fatte tre anni fa, quando ha preso il potere, per il Premier Shinzo Abe. Il Giappone è la terza economia del mondo e questo può in parte spiegare da una parte la fragilità della Borsa di Tokyo e dall’altra i suoi riflessi internazionali. Un brutto segnale anche per l’Europa.

GLI EMIRATI ARABI hanno perso una sbarcata di miliardi con il petrolio partito da 114 dollari al barile e arrivato in questi giorni a meno di trenta. Quindi hanno venduto in Europa, hanno dato fondo a riserve, ma stanno anche pensando che questa situazione forse è per sempre. Magari il petrolio risalirà, il commercio internazionale di questo bene comunque si modificherà non fosse altro che per la presenza dell’Iran che si farà sentire e molto. Quindi devono cominciare a pensare di cambiare vita nei loro paesi, devono diversificare veramente i loro investimenti, dicono che stanno riscoprendo le tasse da far pagare ai cittadini ed a tutti i fruitori di qualche servizio, forse qualcuno pensa di introdurre persino qualche forma di Iva.  È possibile che comincino anche a pensare di limitare il contrabbando (Rotterdam potrebbe soffrire?), così come l’alimentazione in natura di gruppi terroristici. Insomma uno scenario diverso si affaccia da quella parte del mondo. Uno scenario che cambierà anche la nostra vita e se ne convincerà anche qualche Schaeuble tedesco, perché il denaro è come l’acqua, trova sempre canali diversi su cui scorrere anche quando sembra impossibile.

LA MORTE DI ANTONIN (NINO) SCALIA, giudice della Corte Suprema americana, fa litigare repubblicani e democratici. Perché Obama dice che penserà lui a sostituirlo come è suo dovere per non lasciare molto scoperta la sedia, mentre i repubblicani dicono (in particolare Ted Cruz) che sarebbe buona prassi democratica lasciare la incombenza al suo successore essendo lui in scadenza. Ha ragione Obama non solo giuridicamente, ma anche politicamente. Tuttavia il problema consiste nel fatto che la nomina spetta sì al Presidente, ma la ratifica spetta al Senato (a maggioranza repubblicana) e la nomina di un democratico ribalterebbe l’equilibrio della Suprema Corte orientandola a sinistra, mentre ora è a destra. Il giudice defunto era stato nominato da Ronald Reagan e rappresentava l’ala più conservatrice del paese, persino ispiratore dei tea party. Questo dice che la battaglia sarà non banale, non casuale, passa sulla stessa testa dello scomparso ed ha una importanza vitale per il sistema politico e giurisdizionale americano.

Il fatto che il codice penale italiano non prevede IL DELITTO DI TORTURA e che un progetto di legge in merito esiste in Parlamento probabilmente seppellito sotto qualche mobile perché traballante, sta diventando imbarazzante. Infatti, il nostro paese sta diventando un grande rifugio per alcuni partecipanti   alle torture argentine sotto la Presidenza del noto dittatore Jorge Videla e non solo. Ad esempio, il cappellano argentino Franco Reverberi che vive a Sorbolo (Parma) e per il quale i tribunali italiani hanno rifiutato la richiesta di estradizione della giustizia argentina perché il reato non è previsto dal nostro codice. L’Italia è già stata condannata dal Tribunale Europeo dei Diritti Umani per questa grave anomalia del suo diritto penale. Molti compensi a torturati o maltrattati dalla nostra polizia si spiegano, infatti, proprio per evitare da parte del nostro paese altre condanne e altre salate penalizzazioni economiche da parte di quel Tribunale.

L’attività diplomatica, europea soprattutto, di MATTEO RENZI è intensa di questi tempi e non è difficile prenderne atto dai giornali e dalle televisioni. Evidentemente è possibile che stia cercando di creare un sistema di alleanze che si contrapponga all’asse del conservatorismo e della interpretazione prettamente economica della Unione Europea. Ma è difficile e rischioso (molti sono gli interessi e i nemici anche interni), anche se affascinante perché se riesce cambia davvero l’Europa. Si può capire perché Renzi lo fa, per il suo paese e per se stesso evidentemente (come è naturale per qualsiasi uomo politico ambizioso).

Il SISTEMA BANCARIO ITALIANO può a breve riservare ancora grandi sorprese. Dopo le quattro banche ormai note che sono fallite, altri dieci istituti sembra siano nelle stesse condizioni e tra non molto potrebbero scoppiare. Inoltre le resistenze del sistema (con l’appoggio purtroppo della nostra Banca Centrale da sempre inadeguata, pleonastica, inefficiente e condizionata dal potere) al cambiamento, all’integrazione sono molto forti, sia per interessi locali ed anche per capacità professionali e per paura. Paura anche di tanti scheletri negli armadi che ci sono scritti e nascosti nei libri di quelle aziende per chi sa e vuole leggere. Ecco il sistema bancario può rappresentare la chiave di volta per far decollare lo sviluppo o la palla al piede che lo frenerà drasticamente, un elemento di maggior litigio o di pace con l’Europa. Inoltre, un possibile vantaggio per l’azione del governo e la sua azione, ma anche il vero e forse unico pericolo che può portare alla interruzione della legislatura e alla fine di questa esperienza innovativa di governo. In Italia è proprio vero che se si vuole capire tutto o quasi: cherchez la banque!

Mario Draghi, il grande PRESIDENTE DELLA BCE, ha detto al Parlamento europeo che ora, dopo tutto quello che lui ha già fatto, i vari Stati devono procedere a fare più investimenti e ad abbassare drasticamente le tasse. Il Maresciallo Jacques de La Palice era un dilettante!

Si capisce perché I MANAGER SI CANDIDANO e vengono scelti per amministrare le città più importanti e soprattutto complesse. Perché per questo lavoro ci vuole capacità professionale, conoscenza degli uomini, intuito organizzativo, buona lettura dei dati gestionali, leadership indiscussa se non addirittura carisma. E si capisce perché questi manager piano piano non si limitano alle città, ma ambiscono ad andare a dirigere lo Stato nei suoi punti più alti, delicati e strategici. E questo avviene in tutto il mondo non solo in Italia. Una presa d’atto della politica di non essere più in grado di farcela da sola.  Non è grave e forse è un fenomeno positivo questo passaggio sempre più veloce dalla democrazia, che formalmente rimane, alla tecnocrazia, anche grazie allo sviluppo della tecnologia che spinge ed enfatizza questo fenomeno. Il tema è però se questi tecnocrati sono capaci di vision verso il futuro e non solo relativamente alle tendenze economiche e strutturali. Se, in altri termini, questi tecnocrati hanno la sensibilità umana, il valore per capire che la vita e il futuro della comunità socialmente, culturalmente, umanamente è il vero obiettivo da perseguire e che il benessere economico è solo uno strumento e non solo il fine ultimo.

Milioni di persone vedono il FESTIVAL DI SANREMO, uno spettacolo molto costoso, pieno di luci e di effetti, con varie orchestre, ospiti illustri (nel senso di molto conosciuti) così solo per richiamare audience, con un po’ di gente che canta e con votazioni di giurie varie in loco o collegate telefonicamente. Uno spettacolo vuoto, senza un contenuto, senza un filo logico, con il presentatore che è in sostanza un disc jockey (invece di mettere i dischi fa cantare dal vivo) e ogni tanto presentando gente dice cose banali (come direbbe la casalinga di Voghera). Si capisce come è fatto il pubblico medio di questo paese, perché vota e per chi vota, quali sono i suoi interessi e cosa bisogna dargli per essere felice. In fondo Sanremo è importante, perché è la più grande indagine statistica vera (al di fuori di vecchi modelli matematici) sul paese e che si fa annualmente.

Mettiamo il caso che uno si presenta alle elezioni per fare IL SINDACO DI UNA GRANDE CITTA’ e che, probabilmente a scopo di racimolare consensi o per giustificare precedenti, dichiara che in ogni caso rinuncia alla prescrizione di suoi procedimenti giudiziari in corso o futuri. Vuol dire che ha già processi in corso o che pensa di averne come conseguenza del possibile prestigioso incarico, vero? E forse allora si può dire: persona non perbene o che pensa di non esserlo nel futuro, ma corretta formalmente e finalmente!

Dovendo scegliere la caratteristica principale di questo momento politico e sociale, si potrebbe dire che è LA INTOLLERANZA. Questa porta alla mancanza di rispetto degli altri, alla totale disattenzione verso la verità, alla non correttezza e mancanza di educazione verso soprattutto i cittadini da parte della classe politica. La intolleranza deteriora insomma la qualità dei valori condivisi, mette in pericolo la coesione sociale e la capacità del paese di contribuire al miglioramento dell’ambiente europeo e globale. La intolleranza inoltre parte dalla politica per invadere altri campi come quello accademico, economico, culturale e religioso e riflette sulla classe media ogni tensione sociale, accentuando la disperazione culturale che ne fa un materasso privilegiato di ogni iniquità. Pare che i nostri politici non lo capiscano e non si rendano conto delle loro responsabilità sociali prima ancora che di partito. Come fare per spingerli a essere uomini e non machos come vogliono essere ed apparire?

Dicono le Case farmaceutiche più importanti che a partire dal 2018 sarà disponibile una cura contro la MALATTIA DELL’ALZHEIMER che è sempre più diffusa anche perché continua ad alzarsi l’età media della vita. Infatti, questa malattia tocca il 5% della popolazione dai 50 ai 60 anni, il 10% dai 60 ai 70 e arriva al 30% oltre i 70. Da tenere conto che le percentuali sono più alte della percezione che se ne ha, perché spesso non viene diagnosticata, viene nascosta, scoperta in ritardo, confusa soprattutto nelle periferie e nei piccoli centri urbani. Le cure che saranno disponibili ovviamente, almeno nella prima fase, avranno effetto soprattutto nei casi in cui la diagnosi sarà il più possibile precoce. E poi non consentiranno, sempre nella prima fase, di debellarla, ma potranno fermarla comunque in modo tale da consentire una convivenza con la stessa e di condurre una vita umanamente e socialmente accettabile. Il problema alla attenzione dei maggiori esperti internazionali è che queste cure saranno costosissime e, se saranno a carico delle comunità, potranno, a breve quindi, cambiare i bilanci della assistenza sanitaria di tanti paesi e, se non lo saranno, potranno essere disponibili per una fascia elitaria della popolazione. La maniera più feroce per aumentare le diseguaglianze in atto.

LE ASSOCIAZIONI DEI CONSUMATORI fanno sempre più proseliti perché evidentemente sempre molta più gente sta pensando che bisogna protestare contro le irregolarità e le ingiustizie dei protagonisti del mercato e forse anche perchè queste ultime crescono. Tuttavia si avverte che queste associazioni non sono ancora esperte nel fare il loro mestiere: lo fanno in modo molto grossolano e si considerano più strutture sindacali che gruppi professionali di difesa di interessi ampi. E poi ancora non tutte queste associazioni sono libere da partiti e da strutture politiche varie.

LA CRIPTO MONETA (o moneta virtuale) sviluppata da Ethereum, azienda svizzera di Zurigo, ha moltiplicato per 15 dall’inizio del 2016 le transazioni a dimostrazione dello sviluppo di questa forma di pagamento e della soluzione tecnica proposta.

A tale proposito su NEL FUTURO a partire da questi giorni sono previsti una serie di interventi di osservatori, esperti, giuristi, uomini di mercato sul tema delle MONETE E FORME DI PAGAMENTO.  Nel Futuro spera in questo modo di cominciare ad affrontare dei temi di attualità e di interesse non solo delle persone ma anche delle aziende.

UN LIBRO DA CONSIGLIARE? Quello della giovane (32) moglie di Thomas Piketty, Julia Cagè. Si tratta di “capitalismo, crowfunding e democrazia” edito da Bompiani in Italia. Una analisi della situazione dell’informazione approfondita e intelligente. Gli investitori, la situazione fiscale, il calo dei giornalisti, l’incrocio tra mezzi tradizionali e digitali, l’utilizzo del copia e incolla, la prevaricazione dei grandi operatori e distributori come Google.  Insomma, molto interessante su un argomento chiave per mantenere o sviluppare la democrazia in qualsiasi paese.

Leggere l’intervento dell’amico Peppino Perrotta su Nel Futuro I CONFINI DEL VECCHIO può darsi che sia un po’ triste, ma è una tenera rappresentazione della verità, dell’amore, della coscienza di se stessi. E fa bene al cuore!

Bisogna essere molto ignoranti per avere una risposta a tutto (Voltaire). Questi GRANDI MAESTRI DEL PENSIERO non sono celebrati per caso!

Inserito il:17/02/2016 12:12:21
Ultimo aggiornamento:05/03/2016 16:24:49
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