Belvedere - Numero 61
I fatti nostri.
Antonio Gramsci PARLANDO DELLA ORIGINE DEL FASCISMO in Italia diceva “un fatto di costume, si è identificato con la psicologia antisociale di ampi strati del popolo italiano”. E poi ha preso il potere. La stranezza è che queste parole a distanza di un secolo quasi sembrano pronunciate di recente e in occasione della spiegazione di certe iniziative politiche presenti nel paese e di cui molti si interrogano sulla loro origine e causa.
Lo scandalo e le relative indagini sul SALONE DEL LIBRO DI TORINO dà molta tristezza. Si sa che nel nostro paese la corruzione è dietro quasi ogni cosa e quando non c’è corruzione, c’è prevaricazione, abuso, sfruttamento del proprio ruolo per interessi personali. Ma quando tutto questo avviene dietro alla cultura e per una manifestazione che aveva acquisito negli anni abbastanza prestigio, cascano proprio le braccia nel constatare la mancanza di etica e lo spregiudicato cinismo.
SAPERE COMUNICARE è stato sempre un merito di chi ci sapeva fare ed era assolutamente riconosciuto. Ma è dallo sviluppo dei social network che il saper comunicare, la comunicazione è diventata un obbligo. Se non si sa comunicare non si possono fare un sacco di cose come il politico, il manager, il leader di qualsiasi cosa, il commerciante, non si può insomma avere successo. Coloro che non sanno comunicare sono sempre più relegati a ruoli di secondo piano e possono diventare un problema sociale, ancora limitato ma nel futuro imprevedibile come dimensioni. La modernità digitale si basa sulla comunicazione e i social network sono la palestra su cui ci si allena a comunicare per poi impiegare queste doti e queste esperienze nel lavoro, nei sentimenti, nella vita. Ed è con i social network che molti combattono la solitudine, fenomeno che cresce nel mondo come uno tsunami, nel senso che non la estirpano, ma fanno in modo di tenerla addormentata, fanno in modo che il mondo non si accorga e soprattutto non lo noti. Tuttavia questo mondo della comunicazione può presentare un grande problema: impegnare tutti nel presente, solo nel presente come se il passato non esistesse, come se fosse fastidioso e basta e come se il futuro pure non esistesse perché richiede immaginazione e progettazione. Speriamo di sbagliare!
Il Governo sembra si stia decidendo a presentare UNA LEGGE SULLE PENSIONI, sui valori delle pensioni. Una proposta di equità attuariale che interviene sulle pensioni di tipo retributivo superiori ai 5 mila euro netti al mese con riduzioni abbastanza consistenti. E approfittando della circostanza sembra voglia proporre un taglio significativo ai vitalizi di deputati e senatori, si vocifera di circa il 40%. Sarebbe la prima volta da quando esiste la Repubblica che il Governo interviene in una materia di solito sempre gestita esclusivamente dal Parlamento. In termini economici il risparmio per lo Stato è abbastanza basso, ma il ritorno di immagine sarebbe abbastanza alto. Vediamo come va, i cittadini nella maggioranza fanno il tifo perché il Governo proceda in questo senso.
Apre in Italia, a Milano, la filiale italiana del PIU’ GRANDE STUDIO LEGALE DEL MONDO (dicono): Dentons. Apre all’inizio con 7 soci e 16 professionisti e si occuperà prevalentemente di energia, di lavoro e di immobili. Questo settore professionale sta vedendo sempre più la scomparsa del piccolo studio per dare spazio a vere e proprie grandi aziende, multinazionali con migliaia di collaboratori, miliardi di fatturato ed entrature nelle lobbies di tutto il mondo, capaci di influenzare leggi e regolamenti di vari paesi. Un tema importante che cambierà completamente l’assistenza legale. Rimane ancora il processo penale che tuttavia è sempre più nelle mani di scienziati, periti, reperti e valutazioni e che quindi è avviato a richiedere anche lui strutture e competenze diversificate, costose e competitive.
Non i giovani, ma molte persone di una certa età ricordano CON NOSTALGIA LA PROFESSIONE forense come si faceva un tempo, le opportunità, le relazioni con i clienti, i vecchi studi spesso polverosi e invasi da carte e da dattilografe. Anche questo è un segnale di cambiamento, di più di quello che fanno e danno le Poste Italiane che il cambiamento lo pubblicizzano più che attuarlo.
Questi GIORNALISTI che fanno trasmissioni in tv ponendosi l’obiettivo politico di dimostrare tesi precostituite contro od a favore di questo o quello sono giornalisti? In secondo luogo perché le emittenti televisive si prestano a questo modo di informare il pubblico, perché si schierano? Forse per soldi o solamente per convinzioni ideologiche, per difendere un privilegio o sperando in qualche strana facilitazione? Certo non è normale cha tanta gente faccia male il proprio mestiere e tante aziende non abbiano alcun senso etico della loro missione. La cosa più strana è che abbiano tanto seguito, cosa che la dice lunga sul livello medio di questo paese.
PER POTERE CONTARE QUALCOSA, per essere al tavolo di coloro che decidono sulle sorti della regione del mediterraneo e del medio oriente bisogna esserci e purtroppo sporcarsi anche le mani. Non si può pretendere di starsene al largo di tutto e comunque di condizionare le scelte, i comportamenti e le azioni degli altri. Per salvaguardare i propri interessi, bisogna essere dove ci sono questi interessi e fare in modo che altri quando non ci si è, non facciano cose che non dovrebbero fare e che non conviene che facciano. Un discorso questo complicato, certamente non etico né ideologico, ma pratico e coerente con il modo con il quale si svolgono le cose oggi dovunque. Certamente bisogna sapere cosa si vuole, e tutto quello che eventualmente si fa è solo per ottenere quello che si vuole e non per qualche bandiera o semplicemente perché si è da una parte invece che da un’altra.
L’amministratore delegato di RCS SI E’ DIMESSO, non era quindi solo una voce, il suo incontro di qualche giorno fa con John Elkann sembra sia stato freddissimo e quindi la strada chiaramente era quella da tutti prevista senza alcun dubbio. Del resto non pare che questo manager abbia lasciato segni particolari, come per la verità anche dove era stato prima. È interessante capire come questa azienda seleziona i suoi manager visto che gli errori commessi in merito e il conseguente turnover sono da record e la storia va avanti da diversi anni. Se esiste un head hunter incaricato non dovrebbe esserne molto fiero e forse non gli conviene citare come sua referenza la RCS.
Una buona notizia può essere L’ALLEANZA tra Telecom Italia e Metroweb: Costamagna, Presidente della Cassa Depositi e Prestiti azionista di Metroweb, è andato a Parigi per parlarne con Vivendi (ormai queste decisioni si prendono a Parigi, dobbiamo abituarci). Si può in questo modo salvare una operazione (Metroweb), accelerare il processo di sviluppo della banda larga, semplificare il mercato, concentrare competenze ed esperienze.
Renzi dice a proposito della DIGITAL TAX: o entro il prossimo anno fa l’Europa o facciamo noi nel 2017. La digital tax, una tassa sui profitti delle imprese multinazionali che si occupano di servizi digitali, di cui non si può più farne a meno per vivere e per lavorare, è una cosa importante e seria. Si tratta di tanti soldi che maturano in un certo mercato e che non pagano imposte perché l’azienda e le sue centrali operative, tecnologiche o meno, si trovano da un’altra parte. Se la Unione Europea non si occupa di questa operazione per avere una armonizzazione fiscale in merito valida per tutto il continente, può chiudere definitivamente.
L’IDEA DI MARKETING secondo la quale un edicolante rimborsa il 50% del prezzo pagato del giornale all’utente che lo riporta entro le 13,00, oppure lo stesso lo paga direttamente solo il 50% se lo compra dopo le 13,00, non si può dire se funzionerà o no, ma non è questo il punto. Si tratta di sperimentare cosa si può fare per sostenere il più possibile un mercato calante ucciso dalla tecnologia e nel frattempo sostituirlo con qualche altra cosa. Come al solito è un problema di idee, che però vengono se ci si pensa e si ammette che il problema esiste. La negazione del problema non ha mai risolto il problema, al massimo lo nasconde sino al disastro.
La storia di Marino SINDACO DI ROMA ora che sta finendo in conclusione dice molte cose. Effettivamente Marino era un corpo estraneo e ha provocato reazioni violente di tanti gruppi e persone coinvolte e interessate. Comunque Marino ha contribuito a far venire alla luce il marcio incredibile che c’è dietro le istituzioni romane e la città di Roma, tutta roba conosciuta ma taciuta e, soprattutto, coperta. L’impressione è che le persone e i partiti o lobbies partitiche interessate siano tante. I soldi spariti, trafugati, rubati sono una montagna e rappresentano una grande vergogna per il paese e un atto di accusa morale per tutta la città di Roma. Marino è in ogni caso una persona mediocre e sciocca, non ha capito che non basta volere e anche fare, ma bisogna saper fare. E soprattutto non ha capito che non si può pretendere di svolgere un certo ruolo e di essere un leader con la mentalità di un piccolo imbroglione.
Però sono tante decadi che IL DECLINO DI ROMA è cominciato ed ha coinvolto tutti i partiti e varie personalità, ha sostanzialmente coinvolto il popolo di Roma in una specie di desiderio di autodistruzione morale. Ricorda molto la caduta dell’Impero Romano, il degrado, l’assenza di valori, lo sfascio cittadino, la volgarità, la difesa degli egoismi e dei privilegi, la superficialità, la assenza totale di regole, la spregiudicatezza, il senso di appartenere ad un altro mondo. Un mondo dove i soldi sono di tutti e li prende chi arriva prima, così come tutte le cose, e dove tutti si sentono in una isola che naviga verso un mondo di meraviglia con il ponentino, i tramonti e qualche cadente e trascurato monumento ancora non crollato per sempre.
La vicenda raccontata da giornali e televisione (che hanno poco da dire evidentemente) che molti vip romani continuano a dichiarare solidarietà con Marino è sicuramente ridicola e molto triste. Senza voler mancare di rispetto a queste persone che hanno il diritto, come tutti, di dire quello che vogliono, viene in mente la battuta di Nanni Moretti: MI SI NOTA DI PIU’ SE VADO OPPURE SE NON VADO!
Paolo Fresco, ex Vice Presidente General Electric ed ex amministratore delegato Fiat, REGALA ad una organizzazione umanitaria 20 milioni di dollari, aveva già prima effettuato altri versamenti, dichiara di volerne dare altri 50. Vengono in mente due pensieri: il primo è di riconoscenza per un uomo che avendo guadagnato molto ed essendo diventato vecchio regala al mondo e alla parte più bisognosa di esso, una parte di quello che ha avuto nella sua vita. Il secondo pensiero è come è possibile che le diseguaglianze siano così ampie da consentire ad alcuni di accumulare immense fortune, mentre tantissime persone e di più hanno fame o tirano avanti una vita di stenti.
Uno sguardo altrove.
Il NOBEL PER LA LETTERATURA dato alla scrittrice e giornalista bielorussa Svetlana Alexievich è il riconoscimento di un valore e di un impegno civile e allo stesso tempo un atto politico contro il dittatoriale regime vigente in quel paese. La stessa sostiene che in Russia si è tornati ad una forma sovietica, naturalmente intelligentemente attualizzata e soprattutto non dichiarata come di solito fanno i regimi esposti sul piano dittatoriale. La politica si fa anche attraverso la cultura ad esempio, e le vie sono veramente infinite.
La Volkswagen CANCELLA TUTTI GLI INVESTIMENTI che non sono indispensabili. Questo vuol dire un freno al futuro e al ridimensionamento, almeno per il momento, dei piani di sviluppo. Prima bisogna mettere a posto le cose e ricominciare su basi serie e assolutamente al di fuori di ogni sospetto, ha dichiarato il gruppo. Certamente un modo tedesco, serio di affrontare il problema. Intanto l’amministratore delegato ha detto che entro il prossimo anno tutti i motori di tutti i clienti nel mondo saranno sistemati (in Italia tra una marca e l’altra sono 8 milioni).
Il FRENO DEI PAESI EMERGENTI si comincia a sentire già da questo anno, secondo il FMI e la Banca Mondiale. Il PIL sarà il più basso degli ultimi anni e alcune aree come per esempio l’America Latina lo avranno negativo. L’economia sta decelerando e questo è un fatto chiaro e tutti i dati con qualche lieve variazione lo confermano. Il problema è cosa fare per frenare la discesa, limitare i danni e tentare di ripartire. Comunque il freno non sarà la Cina, quello che sta capitando è passeggero e soprattutto propedeutico a maggiori sviluppi.
NEGLI STATI UNITI SE I SONDAGGI di Hillary Clinton continueranno ad andar giù, il Partito Democratico potrebbe giocare la carta dell’attuale Vice Presidente, Joe Biden. Ma c’è anche un professore di Harvard, Lawrence Lessig, che vuole candidarsi alle primarie del partito democratico impostando tutta la sua campagna contro la corruzione della Casa Bianca. Un pericolo per il paese e per il mondo dice (e se avesse ragione?).
La legge emanata dallo Stato della California sul SUICIDIO ASSISTITO ha riaperto il dibattito su questo fondamentale tema della “vita” dell’uomo. Sulla sua libertà, sulla opportunità che gli Stati la rispettino senza influenze ideologiche o religiose di nessun tipo. La discussione anche sulle differenze tra suicidio assistito, sedazione ed eutanasia. Ormai nel mondo sono un buon numero i paesi che contemplano il suicidio assistito e altri paesi sono alla vigilia di consentirlo salvo determinate norme da rispettare. Il nostro paese è ovviamente indietro nelle leggi e nei dibattiti, ma è da sempre troppo prigioniero di ideologie religiose o meno per essere veramente libero e pertanto per apprezzare la libertà in tutte le sue forme.
Obama taglia il programma del Pentagono di FORMAZIONE DEI GUERRIGLIERI SIRIANI che si oppongono ad Assad, un programma che non ha dato alcun risultato e che in questo anno sino ad ora è costato 400 milioni di dollari. Sta avendo ragione Putin bisogna dirlo. Forse la guerra tra sordi che c’è tra Washington e Mosca si comincia a capire che è finta e va dato onore ad Obama se riesce a modificare le decisioni precedenti (la coerenza non sempre è una dote politica).
Interessante sapere che IL PAPA nella sua recente visita agli Stati Uniti, voleva entrare nel territorio americano dal Messico e precisamente da Ciudad Juarez, ricalcando idealmente il tragitto che fanno molti immigrati clandestini che vanno alla ricerca di vita. Ma è stato dissuaso dai vescovi americani per evitare contrasti formali e pubblici con il candidato alle primarie repubblicane Donald Trump. Quello che vuole alzare il muro con il Messico a spese dei messicani naturalmente. Forse Papa Francesco avrà tirato qualche moccolo!
Un lungo discorso di CAMERON A CONCLUSIONE del congresso del suo partito, quello conservatore. A proposito dell’Europa il premier inglese ha detto che è grande, autoritaria e invadente, ma che è anche, e non è da dimenticare, il più grande mercato del mondo. Ha aggiunto altresì che lui non ha alcuna forma di romanticismo verso l’Europa, ma gli interessano solo gli affari e il benessere della Gran Bretagna. Un politico pragmatico adatto ai tempi. Forse da lui dovrebbero imparare alcuni nostri politici starnazzanti come se fossero in un pollaio.
La Deutsche Bank, LA PIU’GRANDE BANCA TEDESCA, perde sei miliardi di euro, cambia amministratore e si sottopone ad una cura da cavallo per riprendersi. Succede ad altre banche, anche se in misura minore, ormai frequentemente. Si dice a causa di investimenti che non tornano per la crisi. La verità è che nelle banche il management è inadeguato a gestire il futuro che sta diventando sempre più presente. I grandi azionisti, i politici lo devono capire, ma anche le autorità monetarie che cercano di tenere il mondo entro i vecchi schemi.
I nuovi prodotti Microsoft tendono a passare DAL PERSONAL COMPUTER AL PERSONAL DA TASCA, mantenendo funzioni, potenzialità e connessioni. Difficile valutare i singoli prodotti, ma questo è il futuro senza ombra di dubbio, anche se non solo per Microsoft.
Il capo della FIFA, Blatter, e il capo della UEFA, Platini, sospesi dalle loro funzioni per 90 giorni per permettere alla magistratura ordinaria e alle commissioni di inchiesta interne di svolgere le indagini. Non ci vuole molto di più per far capire a tutti (quelli che mantengono ancora un barlume di discernimento personale) che il calcio è corrotto a tutti i livelli e che è tutto finto.
LA FRAGILITA’ DELLA TECNOLOGIA. Un esempio? in Spagna hanno rubato un tratto di fibra ottica ed è andata in tilt tutta la circolazione dei treni ad alta velocità, che in quel paese sono abbastanza diffusi. Ecco!
IN SPAGNA (a proposito) il prossimo 20 di novembre ricorrono i 40 anni della morte del generalissimo Franco. Sono quindi 40 anni che il paese è nell’ambito democratico con una transizione che è stata opportunamente assicurata da Juan Carlos, che oggi ha passato la mano al figlio per età e forse anche per qualche scandalo di troppo. Nel paese si è aperto il dibattito sulla necessità di revisione delle strutture costituzionali ormai obsolete e di rivedere certe regole di funzionamento dello Stato. Naturalmente i pareri si combattono l’un l’altro e la discussione è molto accesa, alla fine un passo avanti sarà fatto come è nella tradizione di questo grande paese. Interessante che questo dibattito si stia facendo a prescindere, mentre da noi la resistenza a cambiare pur dopo 70 anni è ancora fortissima. La nostra è una storia di conservazione più forte culturalmente della loro e la presenza del Vaticano non è al di fuori di questa cultura (perlomeno non lo è stata).
Ma, visto che si sta parlando di Spagna, LA COSA BIZZARRA è che da una parte la Organizzazione Mondiale della Sanità dichiara questo paese come quello dove le speranze di vita e di buona salute sono le migliori di Europa e dall’altra le statistiche dicono che è il paese con il consumo di alcolici più alto sempre di Europa. Gli spagnoli bevono soprattutto birra (minacciano il primato tedesco), superalcolici e poi vino al terzo posto (a noi e ai francesi in questo campo non ci batte nessuno). Lo fanno soprattutto fuori casa, nei bar che sono 280mila sparpagliati per tutto il paese. Ma il mondo è bello perché talvolta è incomprensibile, o no?
Il MONDO SINDACALE ITALIANO E FRANCESE probabilmente pensa di ottenere risultati importanti con questi suoi atteggiamenti duri, di contrasto, di trascuratezza di quello che avviene nel mondo. Non riescono a capire il cambiamento e soprattutto non capiscono che con il loro atteggiamento non fanno gli interessi dei lavoratori e non cavalcano il percorso del futuro.
La COREA DEL NORD HA FESTEGGIATO il 70mo anniversario della fondazione del Partito Unico dei Lavoratori e della dinastia al potere. Rappresentata dal giovane Kim Jong-un, figlio del caro leader e a sua volta figlio dell’eterno leader. Il paese in festa, una sfilata mai vista, luci, un terminal nuovo, ristoranti e bar rifatti, statue per tutte le strade, pulizia, ordine, obbedienza, nessuno entra e nessuno esce, si parla sottovoce o non si parla, solo uno può gridare. In questo spettacolare contesto il giovane e potente e feroce leader ha dichiarato tra l’altro che il suo paese è pronto a fare la guerra agli Stati Uniti. Si capisce sempre di più perché piace tanto a Salvini.
IN LIBIA FORSE riescono a fare un governo di unità nazionale. La speranza è debole, ma finalmente c’è ed è l’unica per andare verso la pace e la normalizzazione del paese che comunque è ancora abbastanza lontana.
L’ATTENTATO DI ANKARA di sabato 10 ottobre a pochi giorni dalle elezioni politiche e che ha provocato oltre un centinaio di morti e oltre 500 feriti è non solo il più grave mai avvenuto in Turchia, ma ha fatto precipitare il paese indietro di circa 40 anni. Un fatto grave per tutta la regione e per l’Europa pure. La domanda chiave è: chi c’è dietro? Le ipotesi si sprecano, ma forse non bisogna guardare tanto lontano. Come in Italia negli anni in cui varie persone pensavano che si potesse avere un paese non più democratico anche formalmente.
