Aggiornato al 05/05/2024

Non sono d’accordo con quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo

Voltaire

Belvedere - Numero 60

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Karen Hollingsworth (Contemporanea USA) – View Point – Olio su tela - 2013

I fatti nostri.

IL GRANDE GIORNALISTA Eugenio Scalfari ha scritto che è molto arrabbiato e annoiato perché gli tocca parlare tutte le settimane di Renzi e spera che il suo governo possa cadere presto così non ne parla più. Legittimo il suo pensiero, ma dovrebbe spiegare, se volesse concedercelo, chi e quale soluzione vedrebbe al suo posto e con quale programma.  Forse direbbe Romano Prodi, ma bisognerebbe che non dimenticasse quello che questo personaggio ha combinato prima, durante e dopo la sua Presidenza del Consiglio e forse anche la sua Presidenza della Unione Europea (il famoso allargamento dell’Unione solo per motivi economici, forse e per esempio).

Intanto il Governo affronta IL PROBLEMA DELLE TASSE e si impegna ad abbassare quelle sulla famiglia, quelle sulle imprese, a semplificare la dichiarazione dei redditi, ad abbassare persino il canone Rai e a modificare il suo sistema di incasso, ha fatto gli accordi con i paradisi fiscali, Vaticano compreso, per limitare le esportazioni di capitali, prova a favorirne al contrario il rientro e conduce una battaglia importante anche se non molto visibile contro l’evasione (il metodo degli incroci dei data base funziona di più di tanti raid folcloristici della finanza). Tutto questo insieme ad un tentativo di maggiore razionalizzazione e controllo della spesa e ad un controllo più attento del funzionamento della pubblica amministrazione. Renzi ha scoperto o lo ha sempre pensato quale è il sistema per depotenziare la politica delle destre evidentemente. A queste lascia ogni giorno di più il populismo (fuori gli immigrati, abbassare gli stipendi dei deputati, concertare le politiche con i sindacati, risparmiare sui viaggi in aereo, non vendere le aziende italiane).

Adesso, non essendo riusciti ad incastrare Ignazio Marino, IL SINDACO BIZZARRO DI ROMA, sul piano politico o sul piano della gestione dell’ente, finiranno per metterlo nell’angolo con i rimborsi spese, i conti dei ristoranti, le sue cene e i suoi inviti. E la Corte dei Conti deciderà. Questi potenti non riescono a tenere lontana la sindrome di Al Capone (fregato sulle tasse non pagate e non sugli uomini ammazzati o fatti ammazzare).

Intanto lui, PROPRIO IL SINDACO, per avvalorare la sua colpevolezza dichiara di restituire soldi e carta di credito al Comune. E poi rinnova il contratto per quindici anni alla impresa di pulizie di Roma (la città infatti è uno specchio o no?). Non abbandonarlo sarà difficile da parte del suo partito e di chiunque. Sarà pure una persona onesta, ma insomma!

Si parla tanto di quote rosa, di percentuale di donne nel governo, nei consigli di amministrazione, negli enti periferici. E va bene. Ma non sarebbe male vederne un po’ di più NELLA DIPLOMAZIA, vedere qualche ambasciatore rosa in più, magari può essere la spinta verso relazioni umane e commerciali meno formali e più diritte a qualche utilità per il paese. Proviamoci!

Il SINODO SULLA FAMIGLIA è stato aperto dal Papa in una atmosfera tesa forse anche per le dichiarazioni dell’abate teologo che qualche giorno fa rese pubblica la sua omosessualità e soprattutto la sua lunga convivenza con un compagno. Ma la tensione di questo sinodo probabilmente si deve anche alle opposizioni che si fanno sempre più forti nella Chiesa (esempi i cardinali Muller e Rouco) mano a mano che il Papa affronta i temi più scabrosi su cui le strutture ecclesiali hanno sempre fatto muro. Nel discorso di apertura la Chiesa è stata paragonata dal Papa, in modo illuminato, ad un ospedale di campagna e lo ha fatto per parlare dell’accoglienza come di un compito speciale e fondamentale della Chiesa stessa. Il sinodo sulla famiglia è importante in un momento in cui questa istituzione sociale di base è attraversata da incertezze, dubbi e attacchi provenienti da ogni parte. Il tema è se si arriverà ad affermare che la famiglia così come concepita non è nella natura, tanto è vero che nel mondo esistono vari tipi di famiglie, ma un prodotto culturale e se si vuole economico. Però su questa famiglia almeno in Occidente è fondata la società, sono fondate le religioni, il sistema economico, il modo di vivere, la produzione culturale. Come affrontare, quindi, da una parte la modernità senza smantellare la famiglia, ma ridandole piuttosto vigore e in che modo farlo.

Se ci si ferma a immaginare questi NOSTRI POLITICI ITALIANI, quasi tutti, a studiare strategie, a pensare azioni politiche, a inventare trappole parlamentari, a presenziare ai talk show urlando quasi che così la gente creda di più nelle parole buttate lì a caso, viene da ridere o no? Questi non possono farci credere che attraverso parolacce, insulti, marchingegni tecnici per bloccare le azioni di questo o quel partito, le alleanze con frange perse della magistratura e con editori e giornalisti, fanno gli interessi dei cittadini italiani. Dite che pensano veramente che la maggioranza dei cittadini li prende sul serio?

LA MONDADORI HA COMPRATO LA RCS Libri per 127 milioni di euro. Affare importante per RCS con situazione finanziaria pesante dovuta a dissennate gestioni precedenti probabilmente (ma i giornali non ne parlano, forse per omertà?) e affare importante per Mondadori che diventa nel settore il titolare del 40% circa del mercato (e sarà interessante vedere cosa ne pensa l’Antitrust). Nel mercato avere il settore libri in pratica nelle mani di un solo protagonista significa una grande influenza sulle catene di distribuzione, sugli autori nazionali, sulla acquisizione dei diritti di autori stranieri, sui premi letterari, sul sistema di recensione e critica, sulla introduzione delle innovazioni tecnologiche o meno (tempi e ritmi), sui prezzi, infine, all’utente finale. Un investimento importante di Mondadori e una strategia che dovrà chiarirsi nei prossimi mesi. Le preoccupazioni ci sono: sullo sviluppo del settore, sulla promozione dei giovani autori, sulla indipendenza culturale e politica, sulla sua integrazione nel mondo dei media sempre più globale. Certo se Mondadori avesse comprato per fare pressioni sul Governo o mondo politico in generale non sarebbe una buona notizia, come anche se volesse vendere a qualche grande editore di media straniero (il 40% del mercato si vende ad un valore incredibilmente più alto rispetto al 23%, che sarebbe la quota attuale della sola Mondadori).

LE SOLUZIONI organizzative non possono essere uguali per tutte le aziende, neanche per tutte quelle dello stesso settore. Perché possono essere diverse le professionalità esistenti e il modus operandi, la locazione geografica, i prodotti e i loro costi, i mercati di riferimento, gli obiettivi strategici dell’imprenditore, le risorse finanziarie per investire e ricercare. Allo stesso modo le soluzioni politiche di un paese democratico non possono essere uguali a quelle di un altro paese anche se pure democratico. Perché diversa è la cultura, l’ambiente, il tempo di vita del sistema democratico nel paese, le risorse, la storia, la preparazione professionale, il senso civico. L’abilità di un politico, come quella di un manager, è di sapere cosa succede da altre parti e adattare, adattare, adattare e mai copiare.  Adattare magari conoscendo bene le situazioni e ricercando le soluzioni più adeguate, più veloci, più produttive. Ecco perché la democrazia non può essere una ricetta da seguire senza variazioni, ma piuttosto un metodo per fare, garantire, andare. Ed ecco perché anche certi sogni di imporre a paesi diversi, pur se affini, lo stesso rigido sistema politico non può funzionare (per esempio il comunismo sovietico che comunque è crollato per altro). Ed ecco anche perché la democrazia non è esportabile, come qualche noto statista di oltreoceano pensava.

Il FEDERALISMO, per esempio, rappresenta la naturale evoluzione di una democrazia matura, perché condivide potere e responsabilità, porta le decisioni vicino alla gente, abbassa i tempi delle decisioni, consente una presa di coscienza delle esigenze in modo più diretto. Ma quando la democrazia è matura, perché altrimenti può essere un boomerang che danneggia il sistema politico complessivo. Esattamente quello che è successo in Italia e di cui la responsabilità va alla sinistra (si conosce anche il nome e il cognome del responsabile) e che con la riforma costituzionale in itinere si cerca di attenuare. In altri termini, il federalismo richiede un sistema collaudato di selezione della classe politica, strutture burocratiche periferiche professionali, la diffusione di una morale collettiva, un alto senso civico. E qualcuno pensa che nel nostro paese questi elementi sono facilmente riscontrabili?

ASCOLTARE TRASMISSIONI RADIO in cui i cittadini fanno domande a giornalisti od esperti vari è spesso una brutta esperienza. Perché si tocca con mano quanta ignoranza c’è e quanto diffusa è. Gente che fa domande affermando come verità su cui è disposta a testimoniare, cose che non conosce, che se le conosce non le ha capite e spesso di cui non ne conosce le relazioni politiche, economiche e le motivazioni. Un panorama non esaltante della consapevolezza della cittadinanza. Ma anche della presunzione e dell’arroganza!

Il CANONE RAI pagato attraverso la bolletta elettrica non è una decisione stupida. Intanto consente di eliminare una grande evasione, inoltre di precisare che non si tratta di pagare un canone di un servizio, ma una tassa di possesso (l’equivoco viene da lontano e non è mai stato seriamente puntualizzato), è un modo per semplificare e magari, come annunciato, pagare un po’ di meno. Il problema eventualmente riguarda la quantità di cose che si pagano con questa bolletta elettrica e forse è giunto il momento di approfondire e sfrondare se possibile. Scrollarsi di dosso un po’ di polvere non sarebbe male, anche se si tratta di dettagli o di eredità di piccole dimensioni.

Una trasmissione televisiva nota ha presentato UNA INCHIESTA SUL PESCE che si mangia nel nostro paese, dimostrando che circa il 70% e forse anche qualcosa di più viene da mari e oceani lontani. Viene dopo essere stato surgelato, scongelato, imbellettato, truccato, trasformato, manipolato. Così è il pesce che si trova nei mercati ittici, nei ristoranti, nelle mense, nei bar che ormai, almeno nelle grandi città, offrono il pesce crudo o sushi sempre più o almeno nelle loro happy hour. Non si tratta di buone notizie e non credo si possa spingere la popolazione a mangiare pesce salvo a precisare che lo fa a proprio rischio e pericolo, un po’ come si fa con le sigarette insomma.

Ma questi che sono USCITI DAL PD con grande polemica, sostenendo che il partito è avviato verso forme di conduzione fascista come, per esempio, il famoso Pippo Civati (che in una intervista ha dichiarato di essere felice di fare politica al di fuori del PD) o l’illustre economista Fassina, che fine hanno fatto? Forse stanno disegnando le loro strategie di conquista del potere, soprattutto tuttavia forse stanno pensando di cosa fare per continuare a essere presenti in televisione a prescindere (alla fine sembra l’unica cosa che conta per loro).

Un altro tema di grande interesse è L’ARRIVO DEGLI IMMIGRATI che sembra quest’anno nel nostro paese non supereranno il numero totale dell’anno scorso e anzi forse saranno anche meno, diretti come sono verso altri paesi del continente. In questo caso chi glielo dice al povero Matteo Salvini, su cosa si baserà la sua strategia politica per arrivare al potere? E con lui saranno disperati tanti suoi adepti (uomini di coraggio e di virtù riconosciute nei migliori bar della bassa pavese) e castigatori degli stranieri considerati usurpatori dei loro territori e un pericolo per le loro donne. Un problema serio di questi ambienti padani, non da sottovalutare.

Intanto, SENZA CHE SALVINI LO SAPPIA, se si consulta l’elenco delle imprese nuove stilate dalla Camera di Commercio di Milano si scopre che la maggior parte fanno capo ad imprenditori che hanno nomi stranieri (prevalentemente cinesi o arabi). Questi vengono da noi, montano imprese, lavorano, assumono, fanno girare il business, non si mettono solo agli angoli delle strade a chiedere l’elemosina.

UN SINDACATO FIOM in una regione italiana del centro ha inviato una lettera alla Unione Industriale della zona per informare che loro non avevano alcuna intenzione di rispettare la legge che introduceva il jobs act e che si sarebbero comportati come se quella legge non ci fosse, come prima e come sempre. La Unione Industriali ha risposto ringraziando della informazione e che invece da parte loro ci sarebbe stato il rispetto della legge, di tutte le leggi, come sempre. Un paese di comici!

Vivendi consolida sempre più la su presenza in TELECOM ITALIA. Adesso ha quasi il 20% delle azioni ed è di gran lunga il socio di riferimento, il maestro che deve definire strategie e indirizzi della azienda. Sino a questo momento c’è stata conoscenza delle situazioni, consolidamento della presenza, relazioni con classe politica e sistemi di potere del paese, valutazioni del mercato in prospettiva. Adesso è il momento di dire che cosa vuole. Per l’azienda, per i dipendenti, per i clienti, per il paese.



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Bernardo Bellotto (1721 - 1780) – The imperial summer residence of Schönbrunn, courtyard - 1758

Uno sguardo altrove.

Qualcuno può essere interessato a fare la guerra dalle parti della SIRIA perché magari con l’occasione e in modo inconsapevole almeno apparentemente si possono distruggere alcuni pozzi di petrolio e si può dare una mano a farlo salire di prezzo. Certo le motivazioni possono essere diverse, alcune anche ideali si fa per dire, ma tra queste ci può stare anche questa.

Ma a proposito del conflitto che possiamo definire siriano, non bisogna dimenticare che c’è, anche se si vede poco, UN ATTORE SILENZIOSO. È la Cina. Appoggia ora l’uno ora l’altro, dichiara di volere la mediazione, si proclama contro il terrorismo, ha pochi interessi nella regione, ma è là a vedere che succede. Il suggerimento alle potenze che stanno giocando è di non dimenticarlo.

Una idea che forse non è sbagliata e sulla quale più o meno tutti sono d’accordo suggerisce che IL LAVORO SPORCO per il momento lo sta facendo Putin, magari dopo lo farà qualcun altro, ma alla fine gli interessi di tutti andranno a posto. È casuale che in Ucraina per la prima volta tacciono le armi e i combattenti si ritirano?

Certo bisogna sperare che NON ACCADA NESSUN INCIDENTE. Il pericolo è reale con questi corridoi aerei così stretti, queste bombe che vanno e vengono, la voglia di tanti leader di far vedere che loro hanno in mano la situazione e che non sopportano prevaricazioni. E, infine, tanti imbecilli in circolazione con vari ruoli e tutti possono essere in grado di fare o di dire qualche stupidata.

In merito alla massa di migranti, di rifugiati che sta INVADENDO L’EUROPA provenendo dal mondo islamico, si dice e si studia e si ipotizza tutto quello che succederà nel vecchio continente come conseguenza di questa presenza che è sempre più significativa. Questo mondo islamico a contatto con quello occidentale, superati i primi momenti e le prime barriere culturali e religiose subirà dei cambiamenti forse, magari diventando sempre più moderato accettando democrazia, tolleranza e mercato. Si tratta di una ipotesi, evidentemente, ma possibile e interessante. Anche interessante l’effetto indiretto che questo fenomeno di grandi proporzioni avrà sul mondo islamico nel suo complesso, può darsi anche che questo effetto possa essere dirompente proprio per i confronti, per gli esempi, le situazioni che non potranno non avere influenza. In altri termini, siamo probabilmente dentro ad un processo straordinario di cambiamento di cui ancora non avvertiamo i sintomi, ma che potranno rivelarsi massicciamente a breve.

Sul tema dell’immigrazione forte discorso congiunto al Parlamento europeo di ANGELA MERKEL e di FRANCOIS HOLLANDE, 26 anni dopo il discorso congiunto sempre al Parlamento europeo di Helmut Kohl e di François Mitterand. Un discorso per spingere l’Europa a fare l’Europa e non dimenticare la sua cultura, la sua storia, la sua umanità di sempre!

Negli Usa tutti I CANDIDATI REPUBBLICANI ALLE PRIMARIE a partire da Donald Trump, che in questo momento sembra goda delle maggiori attenzioni da parte dei sondaggi, pensano di abbassare le tasse ai ricchi senza   danneggiare il deficit e il bilancio dello Stato. Forse aumentando le tasse ai poveri o magari togliendo loro qualche residuo privilegio. È impressionante vedere come il mondo sopporti ancora certa gente!

RAUL CASTRO VIVE UN MOMENTO MAGICO. Ha lungamente dialogato e si è abbracciato con il Papa, ha riportato Cuba nel mondo fuori dall’isolamento e sta avviando il processo di modernizzazione del suo paese (sul modello cinese di capitalismo comunista o comunismo dal risvolto capitalistico), ha parlato alla Assemblea dell’ONU chiedendo tra l’altro agli Stati Uniti una indennità per il danno che le sanzioni hanno procurato al suo paese e al suo popolo durante 56 anni di isolamento, sta giocando un ruolo di primo piano, di grande mediatore nel riavvicinamento tra il Governo Colombiano e i ribelli delle Farc che, forse, dopo quaranta anni, stanno siglando la pace.  Viene da dire: ma Raul Castro ha un fratello?

Le ELEZIONI IN PORTOGALLO hanno dato un esito non facile per il futuro del paese. Perché, a parte l’alta astensione nella misura del 43% (ma questo ormai è un dato mondiale insito in tutti i sistemi democratici diciamo maturi), ha vinto il centro destra di Passos Coelho che ha governato negli ultimi quattro anni attuando peraltro in maniera precisa le direttive della troika (e ottenendo risultati economici positivi), ma in Parlamento ha perso la maggioranza assoluta (quella relativa è andata alla sinistra). A proposito della sinistra si deve registrare un avanzamento del Partito Socialista a danno di quello Comunista.  Nuove elezioni non possono essere fatte prima di sei mesi, vedremo come se la caverà il Presidente della Repubblica (Anibal Cavaco Silva). Ha dato, infatti, l’incarico a Coelho, ma come potrà governare costui? Insomma la democrazia si rivela ogni giorno di più uno strumento difficile senza qualche modifica nelle sue strutture operative (con buona pace dei costituzionalisti da tavolino).

Il PROBLEMA DEL PORTOGALLO VERSO IL FUTURO è comunque rappresentato dal combinato del basso tasso di natalità (il più basso d’Europa) e dalla emigrazione, soprattutto giovanile, alta. Infatti, in queste condizioni è difficile fare investimenti sul futuro da parte di tutti. Un argomento e un caso da seguire con attenzione anche perché, se pur in modo e tempi diversi, non siamo lontanissimi nel nostro paese da questa problematica.

I CONSERVATORI IN GRAN BRETAGNA hanno fatto il loro congresso e hanno preso atto (con grande felicità) della elezione di Jeremy Corbyn a segretario del partito laborista, cosa che secondo loro gli assicura una stabilità di governo ancora per molti anni. Ma la mossa politica interessante come conseguenza del nuovo corso laburista che si sposta a sinistra è rappresentata dal loro spostamento verso il centro. Così si rimescolano le carte in Gran Bretagna, cambia la politica dei partiti principali, uno spariglio importante verso il passato e la prontezza di Cameron di saper cogliere la palla al balzo. Vediamo che succede dopo l’elezione del Sindaco di Londra a breve, l’orientamento della città vuol dire molto per tutta la Gran Bretagna.

IN GERMANIA quest’anno arriveranno, dicono, circa un milione e mezzo di migranti soprattutto siriani, ma non solo. Molti di più delle previsioni ed anche delle recenti dichiarazioni di autorevoli personalità di governo. Se davvero sarà così e il paese prenderà questa opportunità per un nuovo slancio, sarà un esempio che metterà a tacere tanti pensatori spontanei e improvvisati. Certamente, fra l’altro, proporranno Angela Merkel per il Nobel della pace.

Alexis Tsipras sta ormai mettendo LA GRECIA SUI BINARI GIUSTI sembra. Ha presentato il suo preventivo per il prossimo anno basato su tre punti: alleggerimento del debito, ricapitalizzazione delle banche, attrazione di investimenti esteri. Il risparmio di spese è quantizzato in 6400 milioni di euro. Le riforme prioritarie sono la riforma fiscale e la lotta all’evasione e la modernizzazione della Pubblica Amministrazione. Proprio la strada giusta verso il futuro pare.

ISRAELE NON POTRA’ attraverso i suoi coloni continuare a rubare terra, costruire case, cacciare i palestinesi, perseguirli e minacciarli e poi gridare se questi hanno delle reazioni. Adesso è partita la terza Intifada e le conseguenze sono ovviamente imprevedibili. Tuttavia non passa giorno senza vittime. La maggior parte degli ebrei nel mondo sicuramente non condivide la politica di Israele anche se Netanyahu è forte con le lobbies repubblicane negli Stati Uniti.

Firmato l’accordo di LIBERO SCAMBIO tra Stati Uniti e 11 paesi asiatici (il 40% del PIL mondiale). Un passo importante per il commercio internazionale, che, tuttavia, tende a favorire o i grandi gruppi multinazionali o le alleanze di settore e quindi introduce una forma di dirigismo nella distribuzione. In altri termini si va sempre più verso la concentrazione per sopravvivere che favorisce i grandi gruppi di investimento e speculativi. La trattativa con l’Europa per un trattato analogo è ancora in atto ma non in fase conclusiva. Certo le resistenze ideologiche europee sono più forti, la vicinanza della Russia gioca un ruolo importante, gli Stati sono tanti e diversi, non sarà facile né rapido probabilmente pervenire ad una conclusione simile.

A proposito di questo accordo è da sottolineare come in America Hillary Clinton lo HA CRITICATO ed ha preso le distanze dal Presidente Obama. Un fatto inusuale, una mossa forse dovuta ai sondaggi che danno gli americani preoccupati di perdere sul piano commerciale nei confronti di questi paesi asiatici.

In BRASILE, la Corte dei Conti ha certificato che il bilancio dello Stato è falso. Per il Presidente Dilma Rousseff è proprio l’ultimo atto prima di scomparire definitivamente dalla scena politica. Brutta storia!

Inserito il:10/10/2015 09:17:07
Ultimo aggiornamento:27/10/2015 15:11:42
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