Aggiornato al 05/05/2024

Non sono d’accordo con quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo

Voltaire

Belvedere - Numero 15

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Giorgio Gozzi (1975-       ) – Banco del falegname

I fatti nostri.

La Unione Europea approva il DEF italiano e il suo Vice Presidente (Valdis Dombrovskis) dichiara grande identità di vedute con il nostro paese. Mai dal 2009 il nostro paese ha avuto questo consenso formale dalle istituzioni europee. Certo controlleranno, saranno sempre con il fiato sul collo, ma il percorso è quello giusto se si vuole stare in un consesso internazionale e soprattutto se non si vuole buttare a mare il lavoro e i sacrifici fatti in questi anni. Ovviamente ci sono alternative e alcune forze politiche le stanno cavalcando.

Movimenti in Borsa, e non solo, intorno alla Telecom Italia e alla sua società che gestisce le torri per la telefonia mobile. A questo punto tutto il settore, se consideriamo Raiway e Eitowers, è probabile sia in attesa di una iniziativa importante e grossa che si sta preparando. Infatti, non sarebbe male unificare le strade che portano le informazioni.

Sempre intorno alla Telecom Italia non si può trascurare il fatto che potrebbe, insieme a Vodafone, avere un ruolo di primissimo piano per l’avviamento e l’esecuzione del progetto banda larga (recenti incontri con il Governo lo potrebbero fare pensare).  E questo è un altro elemento che può giustificare i movimenti in Borsa.

Il contrasto all’interno del PD tra maggioranza e minoranza è forse arrivato al capolinea. Nel senso che se uno dei due contendenti perde difficilmente il suo percorso successivo potrà avere una qualche credibilità politica e una qualche probabilità di successo. Certo che nessuno dei due può ritirarsi, ormai sono all’OK Corral!

A Milano dal 14 aprile c’è il Salone del Mobile e tutta la città è mobilitata con 1100 appuntamenti ripartiti in sette distretti in cui è divisa l’area urbana, 300mila visitatori e con una previsione di un fatturato pari a 250 milioni di euro. In questo settore il nostro paese è al primo posto nella ricerca e nella qualità a livello europeo, cresce sui mercati esteri e in particolare in quello americano (+47%), rappresenta una opportunità di lavoro per tanti giovani soprattutto nel campo del disegno e della progettazione. E poi è un settore bello e cioè nella tradizione italiana più genuina.

Bisogna dire che per Milano, grazie appunto al salone del Mobile e naturalmente all’Expo, è un momento magico. Piena di attività come non succedeva da diversi anni, con tante Mostre, eventi di tutti i tipi, locali che aprono, nuove iniziative. Speriamo che duri e che si consolidi.

Un giovane e il web possono fare grandi cose perché sono compatibili, ma tanto! Brian Pallas (circa 30 anni) ha fondato (nel 2013) una azienda che si chiama “Opportunity Network” a New York, ma il capitale per il 75% è italiano e opera in tutto il mondo con 35 dipendenti nel settore del social dedicato all’area business. Una specie di facebook per fare affari, alleanze, vendite, acquisti con già 3 mila membri selezionati nel mondo e che ha già un valore di circa cento milioni di dollari. Certo ci vuole iniziativa, idee, conoscenze tecnologiche avanzate, contatti continui con il mondo con cui si vuole lavorare perché nessuna idea buona è nata in una stanza chiusa.

Il Presidente dell’Anas ha deciso di dimettersi e tutto il popolo italiano non può che esserne contento (salvo i suoi familiari stretti forse). Ora si viene a sapere che questo signore (si può dire?) prenderà come liquidazione circa 8milioni di euro (perché si è licenziato da lui stesso e così prenderà anche la indennità di licenziamento che è quasi due milioni) e poi una pensione di 20mila euro al mese. Non dovrebbe essere consentito e se ci sono delle leggi che lo permettono, queste leggi andrebbero cambiate nel modo più rapido. In un paese civile queste sono le battaglie da fare da parte delle opposizioni democratiche. Ma ci potrebbe stare anche una rivoluzione o quantomeno una protesta (dire sindacale è troppo illuministico?)

La Cassazione ha sentenziato che in caso di divorzio se il coniuge che riceve un assegno di sostentamento (spesso la donna) si risposa o si ricostruisce una vita con un altro partner, l’assegno va sospeso. Sicuramente una sentenza discutibile, ma moderna che va verso una società diversa rispetto al passato. Diversa nei rapporti, nei valori, nei ruoli, nella cultura, negli interessi, nel modo di vivere, nei sentimenti. 

L’arrivo sulle nostre sponde di profughi provenienti dalla Libia, dalla Somalia, dall’Eritrea, dalla Siria è destinato ad incrementarsi e di molto. Gente che scappa più che andare per cercare, scappa dalla guerra, dalla fame, dalla violenza, dalla disperazione. Arriva da noi perché siamo più vicini e poi si ferma o prosegue per altri paesi. Si tratta in sostanza di un grande esodo e di un grande rimescolamento etnico, culturale, umano che invade e invaderà l’Europa. La cosa assolutamente incredibile è che nel nostro paese questa vicenda umana di proporzioni gigantesche è impugnata da varie parti politiche in modo egoistico a scopo di conquista di potere senza rispetto per il suo significato e senza alcun tentativo di collaborare alla discussione, razionalizzazione, analisi e soluzione del problema. Non si vuole partecipare, si vuole solo speculare, come capita a tante misere persone nella vita.

Ormai tutti i cittadini italiani normali e cioè la maggioranza, salvo casi particolari collegati a situazioni sanitarie specifiche o di degrado culturale violento, hanno capito che il paese è sfasciato. Non funziona l’amministrazione, è corrotto e senza principi morali e valori, la natura è distrutta, le costruzioni piccole o grandi sono pericolanti, la scuola soffre, la sanità non è uguale per tutti e ovunque, l’ignoranza è forte, la violenza pure, l’impreparazione di fronte al futuro disarmante. Questo è un paese che negli ultimi 70 anni è stato gestito politicamente da un partito dominante (la Democrazia Cristiana) e da un partito dominante di opposizione (il Partito Comunista), da strutture giudiziarie, associative, accademiche e scientifiche ancora in esercizio. Questo almeno per cinquanta anni, mentre gli ultimi 20 da strane aggregazioni di centro destra attorno al Cavaliere Berlusconi e di centro sinistra attorno ai reduci del vecchio Partito Comunista. Non ci sono storici ancora che hanno la capacità, il coraggio, la preparazione, la voglia di fare veramente la storia del paese magari con nomi e cognomi, con individuazioni delle responsabilità? Forse perché molti dei personaggi del passato sono in qualche modo in attività o direttamente o attraverso dei loro eredi (nella politica e in altre strutture)?

Le normative sulle gare d’appalto della pubblica amministrazione al ribasso per poi fare recuperare i soldi al vincente attraverso le varianti, sono opera di un cretino o di un disonesto. Il problema è: perché sono valide da così tanto tempo e la loro validità è ancora attuale?

Bruno Contrada, ex agente dei Servizi Segreti italiani condannato per collusione con la mafia, non andava condannato secondo la Corte di Strasburgo. Le prove non erano sufficienti e sarebbe opportuno che lo Stato Italiano lo risarcisse. La magistratura italiana diciamo che non ci fa una bella figura, e forse non solo la magistratura. Cercare le prove, i moventi, i legami, i meccanismi psicologici non è facile, ma sarebbe il modo professionale di fare il mestiere dell’investigatore e spesso si trascurano.

Se la riforma della Rai che è in marcia (almeno così sembra e poi vediamo in che condizioni arriva), prevede la eliminazione del tetto pubblicitario non è un colpo da sottovalutare per Mediaset per esempio. Conviene muovere tutto il possibile per cambiare la norma o bloccare la legge da parte della stessa evidentemente.

Le macchinette installate nelle strade di Milano che rilasciano i ticket per parcheggiare o i biglietti notturni della azienda tramviaria sono complicate. Non si potrebbe anche in questo caso tendere verso la semplificazione in modo da consentire l’uso di questi strumenti anche a chi non è digitalmente preparato?

La Fondazione Bordoni è sempre stata una cosa seria diretta spesso da autorevoli protagonisti della comunità scientifica del mondo delle tecnologie e delle telecomunicazioni. Anche oggi sia a livello del Consiglio di Amministrazione e sia a livello del Comitato scientifico comprende nomi di valore, di grande valore. Quello che non è chiaro è che cosa sta facendo, per chi sta lavorando e se si sta sovrapponendo a qualche altra cosa, ad una delle tante strutture presenti in qualche modo vicine nelle finalità nel paese.

La iniziativa Uber è combattuta dai nostri tassisti evidentemente e dal mondo sindacale perché non riuscirebbe più a controllare il settore. La stessa iniziativa ha grande successo in altre parti del mondo, a Londra tanto per fare un esempio. Due considerazioni: queste operazioni anche quando non si riescono ad avviare lasciano sempre tracce e muovono tutto il settore al quale si riferiscono (esempio una operazione analoga fatta dai tassisti milanesi in questi giorni), comunque tutte le innovazioni incontrano opposizioni  ma senza di loro non si farebbero passi avanti.

 

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Günter Grass (1927-2015) – La caduta del muro - Mein Jahrhundert

Uno sguardo altrove.

La morte di due grandi della letteratura: il tedesco Gunter Grass (Il tamburo di latta) e l’uruguayano Edoardo Galeano (Le vene aperte dell’America Latina). Il primo è stato la voce critica della Germania post nazista e per tanti anni riferimento culturale per tutta l’Europa. Il secondo la voce più profonda e critica allo stesso tempo di tutta l’America Latina. Due grandi perdite, due finestre che si chiudono.

Per rispondere a Hillary Clinton nell’area repubblicana si contenderanno la nomination Jeff Bush, fratello e figlio di Presidenti, e Marco Rubio, figlio di esuli cubani, esempio che in America tutti ce la possono fare. Alla fine vincerà Bush perché la famiglia riuscirà a mobilitare una enorme quantità di danaro per fare la campagna e magari Rubio accetterà la Vice Presidenza.

Nokia compra Alcatel Lucent (quasi 16 miliardi di euro la transazione) dopo aver venduto i telefoni cellulari a Microsoft per potenziare la sua attività nel campo delle infrastrutture di rete e fare migliore concorrenza a Eriksson e Huawei. Bisogna vedere se unendo due aziende in crisi si riesce a farne una vincente. Il settore di attività scelto è giusto, ma forse cambiare persone e atmosfera non sarebbe male. Naturalmente la cosa avrà un riflesso non da poco anche nel nostro paese.

Voci strane sulla Grecia, in particolare sul fatto che il Governo possa prendere la decisione di abbandonare l’Unione e l’euro. Sono voci ufficialmente smentite, ma ci sono cose strane sul tavolo.  Standards & Poors che classifica come spazzatura i titoli greci, i Ministri delle Finanze europei capitanati da quello tedesco che discutono sui loro crediti e cosa è meglio per loro (Grecia fuori dell’Unione o dentro), la Grecia che conferma un ordine di missili alla Russia (anche se non si sa come può pagarli), l’agitazione della politica nel paese, il fatto che ormai i margini per un accordo con l’Unione e i creditori si sono ridotti moltissimo. In altri termini forse il rischio questa volta è davvero alto. Anche se si fa fatica a credere che possa accadere.

È partita l’istruttoria a carico di Google da parte dell’Antitrust dell’Unione Europea per abuso di posizione dominante nell’area dei portali sulla rete. Il rischio per Google è una multa di circa 6 miliardi di dollari e qualche limitazione nella sua attività. Questi grandi processi diventano eventi internazionali e ogni tanto si può avere la sensazione di un interesse mediatico di chi promuove e gestisce questi stessi processi.

L’Unione Europea delibera una mozione non vincolante sul tema del genocidio degli armeni da parte dei turchi e che evidentemente alimenta il fuoco che, in merito a questo argomento, sollevato autorevolmente e fortemente dal Papa sta sempre più irrobustendosi. Da una parte sul piano umano è giusto mettere le cose a posto nella storia, d’altra parte in questo momento il mondo è attraversato da problemi e situazioni che non hanno bisogno di allargarsi ulteriormente. Speriamo che la tempesta passi presto nell’interesse di tutti.

Inserito il:17/04/2015 11:00:17
Ultimo aggiornamento:28/04/2015 10:20:37
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