Aggiornato al 05/05/2024

Non sono d’accordo con quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo

Voltaire

Belvedere - Numero 90


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Georg Schneider (1759 - 1843) – Blick vom Niederwald auf Bingen, um 1800 – Rhein Romantik


La UNIONE EUROPEA sta dividendosi tra paure e nazionalismi, tra difese vere della propria economia e azioni populiste dei vari governanti. Certo che la vicenda immigranti è il grimaldello che ha scoperchiato tutti gli egoismi, le differenze e la voglia di ciascuno di non condividere e di non lasciare ad altri decisioni che riguardano il proprio territorio. La vicenda immigranti è anche quella che ha annullato o accorciato, se si preferisce, le differenze tra destra e sinistra, ammesso che abbia senso ancora parlarne per individuare azioni politiche e gruppi civili. La verità è, inoltre, che le divisioni tra i membri dell’Unione covavano sotto la cenere perché sono venute fuori, di colpo e senza bisogno di riflettere, tutte le divergenze e tutti gli interessi specifici di ciascuno. Dalla interpretazione della gestione economica alle politiche sociali, alle priorità industriali, agli interventi dello Stato per proteggere i beni della nazione, alla politica estera e alla sicurezza del paese, per non parlare delle politiche fiscali, del diritto penale e delle strutture giudiziarie in genere. L’Unione Europea è nata da economisti e dalla moneta e costoro ritenevano e forse ritengono che stabilendo certe regole e certi parametri si possono fare tutte le politiche di questo mondo e, invece, non è così. A ciò si aggiunga che le persone che hanno rappresentato il management politico e operativo delle sue strutture tutte è stato ed è mediocre, burocrate, di scarso coraggio e visione politica (purtroppo).

La Commissione Europea ha fatto RILIEVI A TUTTI più o meno sui piani dei vari paesi per l’anno in corso. Per esempio, al nostro paese per il rischio debito pubblico, alla Spagna perché ha bloccato le riforme, al Portogallo per il suo debole recupero e l’alto livello del debito pubblico e privato. Ma rilievi importanti e per la prima volta, sono stati fatti alla Germania perché disattende le raccomandazioni della Commissione, per l’eccessivo surplus della bilancia commerciale (un pericolo per l’euro), per il blocco del processo di riforme, per gli irrilevanti investimenti in infrastrutture, nella formazione e nella ricerca ed ancora nel sistema fiscale. Insomma, dice la Commissione, la Germania continui pure a dare consigli a tutti, ma ne accetti anche qualcuno di tanto in tanto. Ma si sa come sono fatti i tedeschi!

In Germania sta crescendo molto il PARTITO POPULISTA di Franke Petry, giovane e aggressiva scesa in politica e che riscuote un personale successo, che si chiama “Alternativa per la Germania” e che è già accreditato dai sondaggi di un 13%. Da tenere presente per le prossime elezioni di autunno.

A Shanghai, AL G20, si parla di indispensabilità della crescita e di necessaria flessibilità e gli uomini più importanti del mondo nella finanza e nella economia stanno scoprendo appunto che bisogna crescere per fare occupazione, per dare più soldi alla ricerca, per rifare i sistemi e le strutture dei paesi, per attenuare le guerre attraverso il finanziamento e il controllo, allo stesso tempo, delle principali sacche di miseria, magari al posto di dare i soldi alle multinazionali delle armi. Può capitare di osservare qualche volta, come appunto nel G20, che alcuni personaggi causa di problemi gravi nel mondo scoprono che ci sono problemi gravi nel mondo!

Dopo cinque anni di guerra IN SIRIA adesso per la prima volta tacciono le armi, non totalmente, ma in modo sufficiente per far entrare viveri e generi di prima necessità per le popolazioni che stanno morendo di fame e che sono prigioniere di malattie che non si possono curare per mancanza di medicine. È una tregua timida, molti non credono alla sua efficacia, ma intanto c’è per due settimane. E speriamo che possano riprendere al più presto i colloqui. Però per risolvere questo grande dramma umano, prima di tutto, qualcuno deve fare un passo indietro, perché non si può risolvere ripristinando le posizioni di partenza.

Se ne parla poco, ma qualche reporter di valore e magari indipendente e amante della verità lo dice. In Libia sta arrivando tanta gente PER ARRUOLARSI nelle file del Califfato. Quelli che lo fanno probabilmente vivono in condizioni di grande disagio, con poche speranze, con la voglia di essere qualcuno, di sentirsi parte di un progetto anche se non lo capiscono e anche se non sono in grado di valutarlo. Ma pensano che niente hanno da perdere e che questo è l’unico modo che hanno per entrare nel gioco della vita.

LA VITTORIA DEI RIFORMISTI di Rohani in Iran vuol dire molto. La maggioranza della popolazione approva la politica di apertura del paese, si aspetta una vita migliore, meno rigida e più attenta alle evoluzioni sociali e tecnologiche. In Parlamento ci saranno meno estremisti e questo pare essere una garanzia anche dei rapporti che il paese sta costruendo con l’Occidente. La buona politica produce sempre buon consenso.

Gli Stati Uniti hanno a Washington un centro da sette anni da dove possono fare GUERRE CIBERNETICHE e si preparano e investono. Recentemente hanno fatto sapere al Congresso, e quindi a tutti, che hanno cominciato le ostilità verso l’Isis. Si tratta di controllare e di impedire loro comunicazioni via internet e social network e di controllare e di impedire transazioni finanziarie di qualsiasi natura (soprattutto). La tecnologia è sempre più presente nelle guerre e non solo nelle armi propriamente dette.

La eventuale elezione di Donald Trump alla Presidenza porterebbe alla funzione di FIRST LADY la sua giovane e bella moglie, che sta già cominciando a studiare ed a rilasciare dichiarazioni (per essere in linea con l’approccio familiare) su come farà, quale sarà il suo modello, come pensa di innovare rispetto al passato.

Intanto TRUMP CONTINUA A VINCERE in attesa del grande martedì del 1 di marzo (14 Stati al voto), ma HILLARY CLINTON DALL’ALTRA PARTE NON E’ DA MENO come dimostra la sua vittoria in Sud Carolina. Forse entrambi sono vicini ormai alla nomination.

In Spagna è ripreso forte il dibattito intorno alla SECOLARIZZAZIONE DELLO STATO e alla necessità di tagliare i cordoni con l’apparato cattolico se il paese vuole avviarsi verso un cammino di progresso. L’ultimo capo di governo che aveva provato a fare qualcosa in merito è stato Zapatero, ma nella parte finale della presidenza aveva mollato la sua azione. Si sente che per il futuro, la religione, la scatola ideologica rappresentata dalla credenza, quando condiziona lo Stato e le sue decisioni, è il maggior freno verso la evoluzione della società. Ecco a cosa servono, per esempio, gli intellettuali (da noi più o meno sembrano tutti accucciati).

Il Papa in VATICANO ha ricevuto il Presidente argentino Mauricio Macrì. Per un tempo breve (22 minuti) e, come tutti hanno notato, in modo freddo e distaccato, solo per cortesia formale. Aveva ricevuto un paio di mesi fa in modo caloroso la precedente e chiacchierata Presidente Cristina Fernandez de Kirchner. Ecco come si fa politica da parte del Papa. Inoltre, questo episodio non è da sottovalutare e non è da ascrivere ad un momento di distrazione del Pontefice, una trattativa in ballo ci deve essere.

E A PROPOSITO DEL PAPA sarebbe interessante sapere perché le televisioni italiane e i media di questo paese devono parlare giornalmente e lungamente di lui, delle sue visite, delle sue attività e dei suoi incontri, nonché di tutto quello che dice. Spesso, molto spesso dice delle cose giuste e condivisibili, ma generiche, un po’ alla Catalano (è meglio essere giovane, bello e ricco piuttosto che povero, brutto e vecchio).

In Francia LA GUERRA TRA I LE PEN, padre e figlia, dopo che questa ultima gli ha sfilato il Fronte Nazionale, ha raggiunto livelli molto alti e pubblici. Comunque il padre ha appena annunciato che farà un nuovo partito a breve per contrastare la figlia alle prossime elezioni presidenziali. Jean Marie insomma, a parte la parentela, sembra voler imitare il nostro magnifico Sergio Cofferati.

I CINESI STANNO COMPRANDO in Europa tanto, ma non solo aziende o partecipazioni in grandi gruppi. Infatti, comprano arte (opere e mercanti) e vino, come l’investimento importante del padrone di Alibaba nella regione di Bordeaux. I francesi si stanno accorgendo (e stanno facendo i conti) che gran parte del loro vino ormai è in mano cinese. Succederà a breve anche da noi?

IN IRLANDA nelle elezioni politiche di questi giorni (chissà perché se ne parla poco nel nostro paese) il centro destra di Enda Kenny che era al governo perde, i laburisti (centro sinistra) perdono ancora di più, la destra avanza e la situazione rimane incerta ai fini della formazione di un nuovo governo. L’ennesima prova del fallimento dei modelli politici ed economici della seconda metà del secolo scorso (speriamo che prima o dopo qualcuno lo capisca).

L’IMD di Losanna, notissimo e prestigioso centro di formazione europeo, ha lanciato un programma di formazione dedicato ai manager sui nuovi modelli di business. Con dibattiti e la partecipazione di interessanti protagonisti europei del campo economico, sociale, politico e culturale. Già un centinaio di manager provenienti da tutto il continente si sono iscritti. Chissà quanti manager italiani ci andranno o forse noi non ne abbiamo bisogno?

Hanno eletto alla PRESIDENZA DELLA FIFA (il calcio mondiale) uno svizzero e cioè Gianni Infantino, un vallesano di Briga di origine italiana. Sostituisce un altro svizzero (Blatter) che era stato cacciato e inibito per corruzione insieme al Presidente della Uefa, l’ex calciatore Platini, pure lui cacciato e inibito. Ora questo Infantino ha lavorato da sempre alla Fifa e ha collaborato da sempre con i due corrotti e cacciati. Questo si chiama rinnovamento? Ogni tanto succedono nel mondo episodi bizzarri, per evitare definizioni più crudeli, assolutamente incomprensibili, che rappresentano veri e propri schiaffi alla intelligenza umana.

GOOGLE ufficialmente ha avuto un abboccamento con la Commissione europea per definire le regole fiscali delle sue attività nel Continente e per collaborare con iniziative della Unione. Un cambio di politica, una sensibilità sincera o per mascherare qualcosa? Comunque un percorso interessante perché potrebbe anche essere un modo di procedere, un riferimento, per tutte le aziende globali e perché si potrebbero superare i vari accordi da definire con ogni paese e che finiscono per essere faticosi e l’uno diverso dall’altro.

La verità che ogni giorno è più chiara a tutti, anche agli sprovveduti, è che, sino a quando i sistemi fiscali sono diversi da paese a paese e sino a quando alcuni sono più favorevoli o più “larghi” di altri, le aziende globali fanno utili su questa diversità, uccidono la concorrenza locale, cambiano le condizioni di vendita. Gli accordi si devono fare non sul commercio, ma SUI SISTEMI FISCALI nel mondo se si vuole maggiore giustizia e più libertà di impresa per tutti (lo sanno ma fanno finta di non saperlo, ma i conti tornano sempre).

L’UBS, importante banca svizzera già nei problemi con la giustizia degli Stati Uniti, è stata adesso accusata di frode fiscale in Belgio. Ecco una ulteriore dimostrazione di come queste multinazionali del denaro hanno fatto della illegalità e della evasione fiscale uno strumento di marketing internazionale.

Interessante invece la nuova POLITICA DI MARKETING delle famose Galeries Lafayette, importante grande catena di distribuzione francese, che organizza dove è presente (in Francia e in Svizzera) mostre di pittura ed esposizioni culturali nei suoi magazzini. È così difficile da capire che accoppiare il commercio con la cultura e la bellezza paga sempre?

Statistiche affidabili raccontano che in Asia una donna dopo i 27 anni difficilmente TROVA MARITO, soprattutto se colta, elegante e in carriera. La conservazione è il sentimento più forte che ci sia al mondo, il percorso per accettare la diversità è sempre lungo e faticoso ed è uguale per tutti (naturalmente chi parte dopo, arriva dopo).

In VENEZUELA adesso non solo l’opposizione, ma anche i chavisti, il partito di Nicolas Maduro che fu di Hugo Chavez, sta studiando come mandarlo via, perché pericoloso e imbarazzante, nel modo meno traumatico, anche per non uccidere definitivamente il movimento (con buona pace di Chavez che lo aveva scelto, ma tutti possono sbagliare).

La cosa strana che mentre il paese (Venezuela) è praticamente alla fame le riserve in oro crescono e sono protette. Recentemente ben 36 tonnellate d’oro sono state mandate in Svizzera per la conservazione. Ma non si può usare questo denaro per DAR DA MANGIARE alla gente?

In Italia c’è finalmente una legge sulle UNIONI CIVILI dopo decenni di cortei, proteste, richiami nazionali e internazionali. Non si è risolto il problema delle adozioni, ma si potrebbe fare con una legge apposita e sarebbe meglio della precedente soluzione, se ci riescono. Non importa chi l’ha votata e chi non l’ha votata, diciamo che il Senato del paese l’ha fatto e questo dovrebbe essere un orgoglio di tutti i partiti a prescindere e di tutti i cittadini che hanno a cuore la parità dei diritti e la giustizia.  Questo vorrebbe dire democrazia e vorrebbe dire, soprattutto, rispetto.

Affrontare una RIFORMA DELLA SCUOLA già riformata più volte, ma prevalentemente con attenzione agli insegnanti e al loro assetto, in cui a prescindere dal piano di studi si eliminano i compiti a casa e si modifica il piano di insegnamento in aula, magari con l’intervento esterno di esperti provenienti soprattutto dal mondo operativo e cioè dalle imprese, dalla consulenza, dalla ricerca, non è urgente, ma di più. Chissà se anche in questo, il nostro paese dovrà arrivare per ultimo. Forse perché non abbiamo il corpo insegnante preparato o comunque disponibile al cambiamento?

Questo Parlamento italiano può definirsi INDEMONIATO. Infatti, i Parlamenti ovunque possono essere tranquilli, anche professionali e sicuramente collaborativi con la moderazione necessaria, pur senza essere acquiescenti, quando le persone presenti si riconoscono in partiti con un qualche alto o basso contenuto ideologico o quando tra i parlamentari ci sono in comune cose come esperienze, pensieri, collaborazioni. Quando però i Parlamenti sono costituiti da rappresentati popolari presi un po’ qua e un po’ là, da partiti che quasi tutti i giorni cambiano nome, obiettivo, strategia e si fondono con altri gruppi che a loro volta si scindono da altri partiti, da politici che non vogliono apparire politici, da comparse che vogliono apparire politici, da gente arrivata perché amica di amici o perché conosciuta anche se in modo macchiettistico, allora si parla tranquillamente di Parlamenti indemoniati, cioè difficilmente governabili e impossibili da far lavorare nella stessa direzione e recalcitranti a regole e a qualsiasi forma di bon ton personale e politico. Si può sostenere senza tema di smentite che il Parlamento attuale della Repubblica Italiana è un parlamento indemoniato. Non è la prima volta che succede nella storia, ma questa edizione risente e porta con se tutte le volgarità, l’ignoranza, l’arroganza, la presunzione, l’egoismo che sono avanzati nella società e che la condizionano, purtroppo, molto pesantemente. Ora per governare un Parlamento siffatto ci vuole una grande forza, una grande spregiudicatezza, una volontà e una disponibilità personale fuori del comune. Le leggi elettorali, le riforme costituzionali dovrebbero anche servire ad evitare i Parlamenti indemoniati e la presenza di magici esorcisti per farli funzionare (perché si sa quando inizia il loro lavoro ma non si sa mai dove e quando può finire e anche come).

Un dato è indiscutibile e cioè che le VENDITE DI TABLET nel mondo non stanno rispettando le previsioni dei produttori e degli esperti.  Lo si può facilmente notare anche girando tra le varie mostre specializzate del settore. E non è una considerazione da poco, vuol dire che qualche tendenza è diversa dalle previsioni, che il rischio di andare in overflow potrebbe arrivare e comunque non sarebbe male prevederlo.

Un’altra considerazione più generale è che la gente si sta accorgendo che le innovazioni tecnologiche negli ultimi tempi annunciate o presentate sono solo rielaborazioni dell’esistente, NON SONO POI COSI’ ECLATANTI, servono poco e sono finiti gli assembramenti o le notti in bianco per avere per primi l’ultimo gadget.

UN LIBRO di Kate Fox (Watching The English), antropologa (antropologia oggi è di gran moda e serve a spiegare tanto). Parla in modo interessante degli inglesi, di come sono, di cosa vogliono e di come ragionano. Intanto dice che solo il 15% si sente europeo e il 64% dice di essere britannico e considera l’Europa una buona vicina nella migliore delle ipotesi. Le caratteristiche degli inglesi, per Kate Fox, sono l’umorismo, la moderazione e l’ipocrisia (almeno quelle principali) e poi dice che per capire quello che pensano basta guardare alle scommesse che fanno, più che ad inchieste o sondaggi che tentano di capire.

Uno dei sintomi dell’arrivo di un ESAURIMENTO NERVOSO è la convinzione che il proprio lavoro sia tremendamente importante (Bertrand Russel).

Inserito il:28/02/2016 10:42:16
Ultimo aggiornamento:11/03/2016 09:53:32
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