Aggiornato al 05/05/2024

Non sono d’accordo con quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo

Voltaire

Belvedere - Numero 16

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Luigi Mantovani (1880-1957) – Piazza Cordusio a Milano

I fatti nostri.

Se ne parla di nuovo in Telecom Italia. Il RILANCIO DEL MARCHIO OLIVETTI, un marchio conosciuto ancora nel paese e in molte parti del mondo e che è anche sinonimo di qualità, di servizio, di bellezza. Per la verità già alcune volte Telecom Italia ha provato a fare un discorso intorno al marchio Olivetti, ma senza successo anche perché quasi sempre le operazioni sono state affidate a personaggi improbabili. Questa volta il Presidente Giuseppe Recchia e l’amministratore delegato Marco Patuano sembra vogliano fare sul serio, sviluppando intorno alla azienda le soluzioni digitali legate alla tecnologia e alle comunicazioni. Per esempio firma digitale, sanità, scuola, automotive, sicurezza.  Progetto interessante per Olivetti, per Telecom Italia, per il mercato. Speriamo vada avanti stavolta!

Telecom Italia HA RIUNITO A MILANO, a porte chiuse, circa una quarantina di professionisti, accademici, protagonisti vari per consultarli a proposito della digitalizzazione, le reti, le tendenze. Iniziativa pregevole che risponde al principio che le decisioni per essere valide hanno bisogno di aria o meglio di correnti d’aria. Semmai un suggerimento per la nostra amica Marcella Logli, che probabilmente è l’organizzatrice di queste iniziative, è quello di ridurre il numero dei presenti per evitare che diventi un evento, un congresso, un convegno e non un pensatoio possibilmente interattivo.

Alla fine l’Expo UN PO’ DI SUCCESSO LO AVRA’, un po’ di ammoino lo farà, forse a qualcosa servirà per Milano, per il paese. Però certamente parte con tante mancanze e non solo perché non sono finiti molti padiglioni, non solo perché sono state cancellate molte opere, ma anche per strategie ancora indefinite, iniziative da aggiustare, buchi colossali nella organizzazione (basta vedere come stanno collocando i cartelli indicatori in questi giorni a Milano). Al solito si è partiti pensando di fare affari con gli impresari edili spendendo in maniera inutile un sacco di soldi per costruire cattedrali da abbattere tra pochi mesi, sottovalutando contenuti, diversificazione, tecnologia e organizzazione. Del resto il Commissario straordinario nominato da Letizia Moratti e cioè Giuseppe Sala non aveva e non ha alcuna esperienza in merito come non aveva neanche esperienza di qualche conduzione manageriale di tipo strategico e collegata con il mercato.

Un accordo tra TELECOM ITALIA E SKY è in via di definizione e fra poco sarà operativo. Riguarda la tv via internet (contenuti Sky e struttura di rete Telecom Italia) e dimostra come questo canale è ormai fondamentale per coprire le lacune sempre più vistose che si vanno aprendo negli altri canali per quanto concerne audience e pubblicità.

Hanno ragione quelli che dicono che IL VERO MOTIVO DI SCONTRO a proposito della legge elettorale Italicum, è tra chi cerca di favorire il bipartitismo e chi cerca di favorire il proliferare di partiti, cespugli, gruppi. E non è uno scontro solo ideologico, perché sotto ci sono interessi, soldi, difesa di privilegi. La cosa incredibile che i media non commentano, non spiegano, non denunciano, sembrano sorvolare. I media italiani, mah!

Perché spunta UN INTERESSE DELL’ENEL per la realizzazione della rete a banda larga? Ma perché ha 450mila siti fisici sul territorio tra cabine e armadi strada che potrebbero benissimo ospitare punti terminali o snodi della rete (quella in fibra). Questo vuol dire che l’affare si complica, ma d’altra parte questa disponibilità può essere molto importante e per questo c’è un rinvio a livello governativo di qualche giorno (si dice) per coinvolgere l’azienda elettrica.

Pare che in marzo L’OCCUPAZIONE nel nostro paese sia aumentata di quasi il 9% e che la maggioranza dei contratti stipulati è a tempo indeterminato. Ed inoltre che, grazie al jobs act, molti contratti precari o a tempo determinato si stanno trasformando in a tempo indeterminato. Il problema è che fra un po’ scopriremo che ci sono categorie di lavoratori per i quali sarà impossibile trovare il lavoro perché obsoleti, inconvertibili a prescindere dall’età. Ma nello stesso tempo ci mancherà gente se questo benedetto sviluppo comincerà a farsi sentire.

Il caso WHIRPOOL INDESIT è estremamente sintomatico del futuro. L’azienda ha deciso di investire in Italia (500 milioni in quattro anni), di concentrare nel nostro paese produzioni provenienti da Europa e da fuori Europa, di destinare sempre al nostro paese il 70% degli investimenti per la ricerca per quanto concerne la regione Emea. Intanto denuncia 1350 esuberi e chiude gli stabilimenti di Caserta e di None, dichiarando che cercherà di proteggere tutti i dipendenti in esubero. Allora il gruppo americano produrrà di più (in altri stabilimenti), ma avrà bisogno di meno personale e soprattutto avrà bisogno di personale diverso. Un fenomeno destinato ad allargarsi, soprattutto in paesi come il nostro caratterizzati da un presenza industriale significativa.

A proposito è importante citare il fatto che dal 2012 ad oggi, malgrado la crisi nazionale e internazionale, le AZIENDE DIGITALIZZATE sono cresciute del 12% (ma non hanno aumentato l’occupazione). Un dato che deve far riflettere quando si parla di futuro, di lavoro, di competitività.

LE POSTE prendono una partecipazione in una società del Monte dei Paschi che si chiama Anima e che si occupa di risparmio gestito. Continuare ad ampliare i propri servizi nell’area bancaria e finanziaria è una giusta politica, ma speriamo che non si dimentichino la distribuzione della corrispondenza, dei pacchi e dei documenti (soprattutto in chiave e-commerce).

L’INTERESSE DI VIVENDI per Mediaset può essere vero nel senso che può arrivare a qualche conclusione. Vivendi ora è una media company con un sacco di liquidità per fare investimenti e accordi dopo avere venduto le proprie aziende delle telecomunicazioni. Per la verità Vivendi potrebbe anche essere interessata a Telecom Italia. Insomma tutti si parlano e vediamo se concludono qualcosa. Il mercato non aspetta nessuno.

Sergio Marchionne propone ai sindacati UN NUOVO SISTEMA DI REMUNERAZIONE con una parte ampia di partecipazione agli utili e ai risultati attraverso due bonus di cui uno particolarmente consistente. E allora i sindacati (meno CGIL e FIOM) hanno già detto sì con entusiasmo. È proprio vero che cambia tutto e non si può continuare a pensare con i vecchi schemi. Volete che non sia copiato il metodo FCA? Sarà inevitabile.

L’HOME RESTAURANT è la nuova frontiera della sharing economy, una specie di Uber dedicata al cibo. Di cosa si tratta? Del fatto che molti possono cucinare i loro piatti migliori, dirlo su qualche social network e ospitare (a pagamento) i commensali. Il successo è assicurato. Un ristorante casalingo per poche persone con trattamento familiare a prezzo competitivo.

Stefano Fassina ERA UN DIRIGENTE DEL PD ai tempi di Bersani ed ora non lo è più. Viene intervistato giornalmente da giornali e televisioni e l’unica cosa di cui parla è Renzi, di quanto sta rovinando il paese, la democrazia, eccetera. Non ha altro da dire o da proporre. Premesso che è legittimo parlare male di chiunque in un regime democratico (o quasi), non si capisce perché lo fanno dire sempre a Fassina e non ad un altro (non pare che manca gente che possa o voglia farlo).

Nel nostro paese TUTTI SCRIVONO LIBRI. Un popolo di scrittori oltre che di santi, poeti e navigatori. Tutti scrivono su qualunque cosa, soprattutto raccontano la loro vita e la loro esperienza immaginando che le persone interessate siano tantissime. Alcuni dicono di farlo per togliersi dei sassolini dalla scarpa (uomini politici e altri protagonisti pubblici delle Istituzioni o dei media). Ogni tanto viene da pensare che alcuni lo fanno per guadagnare, nel senso che amici e amici di amici comprano e fanno comprare i libri arricchendo in questo modo i diritti dell’autore. Qualcuno dice che può essere un sistema per far circolare tangenti, ma questo qualcuno è un malpensante da non prendere, per carità, in considerazione.

Un ALTRO PALAZZO STORICO di Milano comprato da investitori esteri. Questa volta, dopo gli arabi, si tratta di cinesi (del gruppo Fosun) che hanno comprato Palazzo Broggi di Piazza Cordusio, storica vecchia sede di Unicredit (Credito Italiano) che ormai ha trasferito tutti i suoi uffici nel grattacielo di zona Garibaldi. D’altra parte sembra abbiano messo sul piatto circa 345 milioni di euro.


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Gaetano Previati (1852-1920) – Gli orrori della guerra – L’esodo - 1917

Uno sguardo altrove.

La FCA (Fiat Chrysler) dopo avere assorbito fusione, trasferimenti di sedi legali e fiscali, dopo aver ripreso la corsa verso gli investimenti, guarda ad ulteriori alleanze ed acquisizioni. Le voci parlano di contatti con General Motors, così come di interessi verso il mondo delle macchine agricole. Quest’ ultimo interesse si inquadra evidentemente nel previsto incremento a livello mondiale dell’agricoltura e della sua meccanizzazione, con particolare riferimento ai paesi non occidentali. Un fenomeno che avvicina questo mercato come movimento internazionale (dal paese più sviluppato a quello meno per le prestazioni di base, con contemporanea diffusione dei servizi più avanzati nel paese più sviluppato) a quello della telefonia mobile per fare un esempio.

Il Venezuela versa in una grave crisi economica e comincia a rivedere il programma del PETROLIO SOLIDALE lanciato dal vecchio leader Chavez, cioè petrolio a prezzi speciali ai paesi che ne hanno bisogno. Già sono state dimezzate le forniture a Cuba per esempio. Ecco un altro segnale di cambiamento in tutta la regione

ARRESTATO IN SPAGNA Rodrigo Rato, ex Direttore del Fondo Monetario ed ex Vice Premier e Ministro delle Finanze spagnolo ai tempi di Aznar, per frode, evasione e falso in bilancio, riciclaggio. È vero che a pensar male si fa peccato, ma spesso si indovina.

LE NOTIZIE SULLA GRECIA sono pessime. La liquidità del paese sta finendo, Varoufakis è andato in America anche a parlare con Lawrence Summer, noto economista, ex Ministro del Tesoro di Bill Clinton ed ora Direttore del Consiglio Economico Nazionale, per un consiglio ma senza che abbiano insieme trovato una soluzione.  La posizione del Fondo Monetario è di non aderire ad un rinvio dei pagamenti, alcuni dei quali scadono tra poche settimane. Sempre dura la posizione della Germania e della BCE. Pare assurdo quello che sta succedendo, quello che impressiona è la rigidezza delle posizioni. La paura per le ripercussioni sta crescendo ovunque (anche da noi).  Chissà quanta gente sta portando i capitali fuori dal paese in questo momento!

NELLO YEMEN la guerra sta producendo effetti spaventosi sul piano umano, con grandi quantità di civili uccisi e che scappano dai luoghi di combattimento. La situazione sembra senza via di uscita. Certamente sarà l’occasione per la riconfigurazione di tutte le posizione nel Medio Oriente. Il nuovo ruolo dell’Iran, gli Hezbollah del Libano contro l’Arabia Saudita, il ruolo che sta cercando l’Egitto, la Turchia in agguato, la guerra contro l’Isis (chi la fa e chi non la fa anche se dice di farla), l’agonia della Siria, cosa può succedere in Libia. Le parti che vogliono o cercano di recitare Stati Uniti, Russia, Unione Europea senza dimenticare i cinesi che sono dietro l’angolo.

Mentre Cuba e gli Stati Uniti procedono nel loro percorso del disgelo, NELL’ISOLA CARAIBICA sono cominciati gli investimenti americani in particolare nella tecnologia, dalla telefonia mobile a internet. Inoltre l’atmosfera nell’isola è positiva, piena di speranza, ricomincia a crescere la natalità, Obama è molto popolare. Si è messo in moto, in altri termini, un meccanismo che sembra difficile poter fermare. È interessante capire se il regime operante in condizioni diverse rischia oppure no, forse stanno pensando ad un futuro come una piccola Cina.

ANCHE IN CILE e anche con Michelle Bachelet è arrivata la corruzione purtroppo. Sembra che il figlio insieme alla nuora abbia fatto una grande speculazione immobiliare con un grande finanziamento ottenuto grazie al ruolo della madre. Peccato! Il paese in America Latina era noto come immune da questo tremendo degrado.

L’Europa E’ IN MANO AI BUROCRATI. La dimostrazione? Si occupa delle piccole cose, delle targhette sui prodotti, del nome sulle scatole di carne, ma non partecipa ad alcun discorso politico del continente o internazionale. Non se ne occupa, non lo capisce semplicemente. Basta osservare con attenzione la gran parte dei commissari e dei dirigenti, sono amministrativi, vengono da esperienze di ispettorato, sanno leggere e controllare i bilanci.

Questo degrado dell’Unione Europea rispetto agli ideali dei padri fondatori è forse COLPA DELLA GERMANIA. Questo paese è molto potente, è amministrato benissimo da gente dura, perbene ed onesta. Ma le grandi visioni non sono state di chi ora è al potere, ma dei socialdemocratici che hanno costruito il paese di oggi (con le riforme e una strategia di lungo periodo). L’attuale conduzione politica non sta facendo niente per il futuro, sta solo (appunto!) gestendo. Non è una bella situazione e non dovrebbe lasciare tranquilli non solo i cittadini di quel paese, ma tutti gli europei.

 

Inserito il:20/04/2015 00:02:48
Ultimo aggiornamento:28/04/2015 10:21:26
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