Aggiornato al 21/11/2024

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Voltaire

Ethereum

Riceviamo e pubblichiamo un articolo di Federica Fiore, vice caporedattore di Papernest, meritevole di attenzione ed approfondimento di tematiche legate a consumi di energia e criptovalute

 

Ethereum si avvicina a Bitcoin grazie al Green

di Federica Fiore

 

Dopo le dichiarazioni di Elon Musk e del governo cinese, Bitcoin ha ricevuto negli scorsi giorni un’altra battuta d’arresto dovuta alle parole di Vitalik Buterin cofondatore di Ethereum.

La piattaforma Crypto infatti ha annunciato la modifica della sua infrastruttura in modo da ridurre le emissioni di CO2 del 99% mettendo in discussione il modello di business di Bitcoin.

Secondo uno studio dell'Università di Cambridge l'energia necessaria per far in modo che Bitcoin funzioni, ovvero per permettere la pratica del mining, è pari al consumo annuale energetico dell'Argentina.

Anche la stessa Goldman Sachs, primaria banca d’investimento mondiale, in un recente report ha previsto il possibile sorpasso in termini di capitalizzazione dell’Ethereum sul Bitcoin grazie proprio alla maggiore attenzione all’ambiente della prima.

Ethereum e il cambiamento dell'infrastruttura

Il cambiamento dell'infrastruttura Ethereum, che si prevede possa entrare in funzione dal 2022, vede un passaggio da un modello Proof-of-Work (POW), dove è l’utilizzo di potenti computer a validare le transazioni, ad uno schema Proof-of-Stake (POS).

Con questo schema a validare le transazioni non è più la potenza di calcolo ma un algoritmo che in maniera casuale sceglie il validator, ovvero colui che validerà la transazione, aumentando le probabilità di selezione in base all’ammontare di moneta che viene messa in “stake” dall’utente.

L'opzione permetterà così agli utilizzatori dell’infrastruttura Ethereum di non dover concentrarsi più sull’incremento della potenza di calcolo, come avviene nel modello Bitcoin, ma di passare alla validazione tramite soggetti interni alla piattaforma in modo da snellire le procedure per l'approvazione e i consumi energetici.

Cos’è Ethereum

Ethereum è una piattaforma decentralizzata che permette di gestire e sviluppare degli smart contrat ovvero, contratti che vanno dagli scambi di valore alle polizze assicurative.

I contratti si chiamano "smart" perchè dopo la stipula e la validazione diventano nodi della decentraizzata catena blockchain e quindi sono resi disponibili e verificabili da tutti coloro che ne fanno parte.

Data la loro struttura, questi contratti, si caratterizzano per una maggiore autonomia e sicurezza rispetto sia ai contratti reali che alle altre tipologie di contratto che sono stipulabili dal web.

Ethereum e il problema energetico:

Come per tutte le altre criptovalute, anche Ethereum, permette un’elevata sicurezza delle transazioni grazie alla decentralizzazione ma, ad oggi, il problema del costo dell’energia e dell’eccessivo utilizzo di questa pesa ancora sull’effettiva implementazione delle valute.

Anche in relazione alla problematica ambiantale i prezzi di qeuste valute sono spesso in balia di annunci e dichiarazioni da parte di governi e istituzioni private che a volte appoggiano la tecnologia ed in altri momenti la rifiutano andando ad impattare i guadagni degli investitori.

Le tariffe energetiche in Italia non hanno mai permesso lo sviluppo di ampie “Farm” per criptovalute dati gli elevati prezzi medi per l’energia che si trovano sul mercato. In media infatti il prezzo per un KW/h di energia in Italia è di 0,22€ che risulta elevato confrontandolo con i 0,07€ e gli 0,12€ che si possono trovare rispettivamente in Cina e Stati Uniti (Dati: globalpetrolprices)

Si stima che tramite la metodologia POS, che Ethereum sta cercando di implementare, molti paesi come il nostro potranno, grazie alla minore richiesta di energia, ridurre il gap da quelle nazioni che hanno una diffusione maggiore delle criptovalute.

Ethereum nel mondo

Secondo Statista.com tra i paesi che detengono più criptovalute ci sono Stati Uniti e Russia con rispettivamente 1523,6 e 421,38 milioni di dollari di capitalizzazione, seguiti dalla Nigeria con 400 milioni di dollari.

Proprio la Nigeria è il paese in cui le criptovalute sono utilizzate maggiormente dalla popolazione con il tasso di diffusione delle valute digitali tra i nigeriani che supera il 30%.

LINK: https://www.prontobolletta.it/news/ethereum-si-avvicina-a-bitcoin-grazie-alla-svolta-green/

 

Inserito il:03/06/2021 18:21:44
Ultimo aggiornamento:03/06/2021 18:29:13
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