Aggiornato al 28/04/2024

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Perché investire nell’idrogeno

di Achille De Tommaso

 

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini informativi; e non devono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario.  

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PERCHÉ C’È UN CRESCENTE INTERESSE PER L’IDROGENO?

Le considerazioni ambientali sono uno dei motivi principali. L’obiettivo dell’Accordo di Parigi è ridurre significativamente le emissioni globali di gas serra per contribuire a limitare il riscaldamento globale a meno di 2°C rispetto ai livelli preindustriali. L’idrogeno ha il potenziale per contribuire a ridurre le emissioni globali di CO2, in particolare quelle derivanti dall’industria energivora (acciaio, cemento, vetro, chimico) e dai trasporti. L’idrogeno è quindi, secondo il parere di molti analisti, destinato a crescere a un ritmo sostenuto, come fonte di energia nei prossimi anni.

ma è ora il momento giusto per investirvi?

ALCUNE OPINIONI DI CARATTERE ECONOMICO-FINANZIARIO

Secondo le proiezioni dell’Hydrogen Council, l’idrogeno rappresenterà il 18% della domanda globale di energia entro il 2050, il che significa un aumento di quasi otto volte delle dimensioni del mercato globale dell’idrogeno. L’Agenzia internazionale per l’Energia, da parte sua, stima che l’idrogeno coprirà il 10% della domanda globale di energia entro il 2050, ovvero un aumento di tre volte rispetto ai livelli attuali.

Secondo Deloitte il mercato globale dell’idrogeno verde è stimato essere valutato 676 milioni di dollari nel 2022 e dovrebbe crescere a un tasso annuo composto del 61%, raggiungendo 7,31 miliardi di dollari entro il 2027. Il settore dei trasporti dovrebbe rappresentare la maggior parte di quel valore, crescendo a un tasso annuo del 63,5% fino a raggiungere 4,55 miliardi di dollari, mentre il settore energetico dovrebbe crescere a un tasso annuo del 63% per raggiungere 1,02 miliardi di dollari entro il 2027.

Secondo Reuters i veicoli completamente elettrici (EV) e i veicoli con celle a combustibile a idrogeno saranno attori chiave nello sforzo nazionale e di settore per ridurre le emissioni.

La transizione energetica in atto a livello globale spinge poi l’utilizzo dell’idrogeno verde che appare oggi uno dei più accreditati motori per l’energia pulita. Dal report dell’International Renewable Energy Agency (IRENA), l’organizzazione intergovernativa che favorisce la transizione energetica, sui costi e benefici dell’idrogeno emerge infatti questo scenario futuro:

  • Impatto geopolitico. La transizione energetica in corso non ha precedenti a causa della sua portata e del profondo impatto sulle tendenze socioeconomiche, tecnologiche e geopolitiche consolidate in tutto il mondo. I Paesi con un’abbondanza di energia rinnovabile a basso costo potrebbero diventare produttori di idrogeno verde, con conseguenze geoeconomiche e geopolitiche importanti sul sistema globale dell’energia.
  • Produzione in aumento. Entro il 2050 l’idrogeno verde sarà prodotto per due terzi da fonti rinnovabili e dal nucleare, con un potenziale di produzione pari a circa venti volte il fabbisogno mondiale di energia.  
  • Il tema dei costi. Il costo più elevato dell’idrogeno verde rispetto ai combustibili fossili è una sfida significativa, ma temporanea, per la sua diffusione.   L’abbattimento dei costi è possibile grazie all’innovazione tecnologica e alle economie di scala.

Gli analisti di Morningstar (v. nei link di approfondimento) si aspettano che la forte crescita degli investimenti nell’idrogeno pulito continui sia nel breve, che nel medio termine; ritengono anche che, a causa delle criticità circa la produzione e distribuzione dell’idrogeno pulito, si renderà necessario un sostegno politico affinché l’idrogeno pulito diventi competitivo in termini di costi.  

“L’idrogeno pulito è diventato un elemento chiave delle strategie di decarbonizzazione di molti governi”, afferma Krzysztof Smalec, analista azionario di Morningstar.

L’Unione Europea stima che gli investimenti cumulativi nell’idrogeno potrebbero raggiungere i 180-470 miliardi di euro entro il 2050 e la Cina prevede che l’idrogeno rappresenterà il 10% della sua quota energetica entro la stessa data.  

A livello globale sono stati annunciati 680 progetti su larga scala legati all’idrogeno, per un ammontare di 240 miliardi di dollari di investimenti

  • La spinta del Green Deal europeo. L’Unione Europea ha scelto di essere sempre meno dipendente dai combustibili fossili, e l’idrogeno svolge un ruolo chiave nei futuri sistemi energetici e nel conseguimento dell’obiettivo stabilito nel Green Deal europeo di arrivare alla neutralità in termini di emissioni di CO2 nell’UE entro il 2050. L’Europa, quindi, potrebbe svolgere un ruolo significativo nel raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione, con l’utilizzo dell’idrogeno in applicazioni industriali, nei trasporti e nella produzione di energia. Basti pensare che solo nel Vecchio Continente si contano 314 dei 680 progetti annunciati.
  • USA e altri paesi. Il presidente Joe Biden ha annunciato un programma di ricerca con l’obiettivo di produrre un gas pulito che sia abbastanza economico per alimentare le centrali elettriche da qui al 2030. Questo progetto sarà supportato in gran parte dal programma da 7 miliardi di dollari del DOE (Dipartimento dell’Energia) per creare hub regionali di idrogeno pulito negli Stati Uniti. Allo stesso tempo, Giappone, Corea del Sud, Australia, Nuova Zelanda, hanno messo al centro dei loro piani energetici l’idrogeno. L’obiettivo è arrestare il cambiamento climatico puntando a una elettrificazione che sostituisca i combustibili fossili.
  • La Cina corre. Nella strategia nazionale lanciata nel 2023, la Cina ha spinto sull’acceleratore della produzione complessiva di idrogeno rinnovabile che arriverà tra 100.000 e 200.000 tonnellate annue entro il 2025. Soltanto le tre province di Inner Mongolia, Qinghai e Gansu hanno propri piani di sviluppo che le possono portare a raggiungere già nel 2025 una produzione annua di 740.000 tonnellate.

COME INVESTIRE SULL’IDROGENO

Ci sono diverse strade per investire sull’idrogeno avendo un’ottica, magari, di lungo termine, e tenendo conto che questo è un mercato in via di sviluppo che presenta un rischio elevato.

  • Acquisto di azioni. Sono tante le aziende quotate che operano nel settore dell’idrogeno (produttori, fornitori di infrastrutture, produttori di celle a combustibile a idrogeno, società tecnologiche). Tra i settori ci sono energia, automotive e tecnologia.
  • Acquisto di obbligazioni. Per finanziarsi le aziende che operano nell’idrogeno lanciano obbligazioni corporate e questo è un modo di investire in bond e ottenere una cedola.
  • ETF sull’idrogeno. In Borsa sono quotati ETF che puntano direttamente sul prezzo dell’idrogeno che è molto volatile.
  • Fondi energie alternative. Sul mercato ci sono fondi comuni di investimento che investono a livello globale in azioni e obbligazioni dei vari settori delle energie alternative, tra cui anche l’idrogeno.

IDEE DI INVESTIMENTO DA MORNINGSTAR

Sulla base di queste considerazioni, il modo migliore per trarre vantaggio da questa tendenza a lungo termine, affermano gli analisti di Morningstar, è quello di selezionare le aziende di gas industriale in quanto attori consolidati nella produzione e distribuzione anche di idrogeno convenzionale. (Ricordo, infatti, che l’idrogeno blu è prodotto usando il gas naturale).

I titoli del settore del gas sotto descritti hanno avuto performance diverse nel 2023. La società francese Air Liquide è cresciuta del 28% (in € al 27 novembre) e ora è scambiata a un prezzo/valore equo (P/FV) di 1,15. Le azioni di Linde hanno registrato un guadagno del 29% (in USD) e ora il prezzo è quasi in linea con la valutazione di Morningstar.

Di seguito le opinioni di Krzysztof Smalec, analista azionario di Morningstar su tre titoli del settore:

Air Products and Chemicals (APD)

“Con oltre il 20% delle vendite derivanti dall'idrogeno, Air Products and Chemicals è il maggiore produttore di idrogeno al mondo e l'azienda con la maggiore esposizione all'idrogeno tra i tre nomi sotto la nostra copertura. Ci aspettiamo che l'esposizione all'idrogeno di Air Products aumenti in modo significativo, poiché la società ha annunciato diversi mega progetti multimiliardari sull'idrogeno blu e verde, che dovrebbero entrare in funzione nei prossimi anni, e che entro il 2035 l'idrogeno potrebbe rappresentare fino al 70 %-80% delle loro entrate.

Sulla base delle nostre aspettative, i nuovi investimenti alimenteranno una forte crescita, aiutando l’azienda a più che raddoppiare il suo utile per azione rettificato nei prossimi cinque anni. A proposito, riteniamo che l'attenzione del mercato si sposterà sempre più dall'annuncio di nuovi progetti all'esecuzione, e l'incertezza sull'arretrato potrebbe pesare sul titolo.”

Air Liquide (AI)

“Air Liquide ha generato circa 30 miliardi di euro di ricavi nel 2022, servendo un'ampia gamma di settori, tra cui prodotti chimici, energia, sanità, alimenti e bevande ed elettronica.

Air Liquide è il secondo distributore di gas industriale al mondo e trae vantaggio dall'operare in un settore intrinsecamente incerto a causa degli elevati costi di cambio. Sebbene i gas industriali siano essenzialmente materie prime, rappresentano un input cruciale in molti settori. Poiché il gas rappresenta in genere solo una frazione dei costi totali affrontati da un’azienda, i clienti sono spesso disposti a pagare un premio e a stipulare contratti a lungo termine con distributori affidabili per garantirsi una fornitura ininterrotta.”

 Linde (LIN)

“Linde è il più grande fornitore di gas industriale al mondo, con attività in oltre cento paesi. I prodotti principali dell'azienda sono i gas atmosferici (tra cui ossigeno, azoto e argon) e i gas di processo (tra cui idrogeno, anidride carbonica ed elio), nonché apparecchiature utilizzate nella produzione di gas industriale. La domanda di gas industriali è fortemente correlata alla produzione industriale. Ma anche se la crescita organica dei ricavi dipende in gran parte dalle condizioni economiche globali, nel terzo trimestre Linde ha registrato una crescita dei ricavi del 3% su base annua e un aumento di 400 punti base del margine operativo. La società ha aumentato le previsioni per l'intero anno sull'EPS rettificato a $ 14,00-$ 14,10 (da $ 13,80- $ 14,00), quindi abbiamo aumentato la nostra stima del valore equo a $ 393 da $ 379.”

 

IDEE DI INVESTIMENTO DA ONLINESIM

Pictet – Clean Energy Transition Classe R Eur ha un rendimento a un anno del 15,51% (dati Morningstar aggiornati a gennaio 2024). Partito nel 2007 investe in società di tutto il mondo che contribuiscono e beneficiano della transizione a livello globale verso una produzione e un consumo di energia meno basati sulle energie fossili. Tecnologia e utilities sono i primi settori in portafoglio, a livello geografico il 66% è investito sull’America, il 25% in Europa.

BGF Sustainable Energy Fund Class E2 EUR è un fondo azionario internazionale e ha un rende del 2,39% a un anno (dati Morningstar aggiornati a gennaio 2024). Investe almeno il 70% del patrimonio in azioni di società operanti nel settore delle energie alternative e tecnologiche. Partito nel 2001 ha come primi settori in portafoglio tecnologia e beni industriali, investe America il 44% ed Europa il 32% del portafoglio.

Per un investitore con un obiettivo di lungo termine e un rischio medio, la scelta migliore per investire sull’idrogeno nel 2024 è comunque quella di affidarsi a un gestore professionale. In particolare: Investire sul megatrend della transizione energetica con un fondo azionario che investe a livello globale su tutte le fonti alternative.

 

IL FONDO DI AMUNDI SGR

Gli esperti di Amundi si concentrano su vari ambiti:A- le aziende che producono energia rinnovabile come l’eolico o il solare, fondamentali per la produzione dell’idrogeno verde; B-le realtà che si occupano di componentistica e tecnologia; C-quelle attive nella produzione, nello stoccaggio e nella distribuzione di idrogeno;D- infine, gli utilizzatori come l’industria pesante e la mobilità.

La maggior parte dei fondi di settore sono altamente concentrati, mentre la scelta di Amundi è di partire da circa 3.500 azioni, coprendo dunque l’intero ecosistema dell’idrogeno, per effettuare una selezione che ha portato a 300 titoli. Paolo Proli, Head of Retail Division & Executive Board Member di Amundi SGR afferma: “L’idrogeno potrà essere usato per decarbonizzare il trasporto e le nostre industrie, come sostituto ai combustili fossili nei processi industriali pesanti o al gas per il riscaldamento e la produzione di energia elettrica. Siamo convinti che l’idrogeno sarà un game changer e svolgerà un ruolo cruciale per raggiungere una economia a zero emissioni nette di domani”, sottolinea Proli, che ricorda come il colosso dell’asset management abbia un fondo specializzato, il CPR Invest – Hydrogen, azionario su scala globale.

 

I CONSIGLI DI WE-HEALTH

Stando a una guida realizzata dalla piattaforma justEtf e aggiornata al 1° novembre 2022, sono cinque i principali fondi per investire in titoli azionari sull’idrogeno:

L&G hydrogen economy ucits etf usd acc (che replica la performance di aziende internazionali operanti nell’industria dell’idrogeno),

VanEck hydrogen economy ucits etf (che replica aziende globali che operano nell’economia dell’idrogeno filtrando i titoli azionari sulla base dei criteri Esg),

Bnp Paribas easy ecpi global esg hydrogen economy ucits etf (che replica aziende di mercati internazionali leader nell’utilizzo sostenibile di risorse di idrogeno),

Global X hydrogen ucits etf acc usd (lanciato lo scorso 7 febbraio, che replica a sua volta la performance di aziende internazionali attive nell'industria dell'idrogeno) e

Invesco hydrogen economy ucits etf acc (quotato a partire dal 7 settembre 2022).

 

ALTRI CONSIGLI PER GLI ACQUISTI NEI LINK SEGUENTI.

 

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LINK PER RIFERIMENTI E APPROFONDIMENTI:

 

Morningstar è una società di ricerca finanziaria e di analisi del mercato con sede negli Stati Uniti, fondata nel 1984, è conosciuta principalmente per i suoi servizi di valutazione di fondi comuni di investimento, azioni, obbligazioni e altri strumenti finanziari. Morningstar si è affermata come una delle principali autorità nel settore della ricerca finanziaria e dell'analisi del mercato.

Should I Invest in Hydrogen? https://www.morningstar.co.uk/uk/news/243105/should-i-invest-in-hydrogen.aspx

COME INVESTIRE SULL’IDROGENO NEL 2024 https://www.onlinesim.it/blog/come-investire-idrogeno-nel-2024/#:~:text=anche%20facilmente%20esportabile.-,Perch%C3%A9%20investire%20in%20idrogeno%20nel%202024,siderurgica%2C%20trasporti%20pesanti%20e%20miniere.

(Reuters) 2023 Key considerations for electric vehicles and hydrogen fuel cell vehicles: https://www.reuters.com/legal/legalindustry/2023-key-considerations-electric-vehicles-hydrogen-fuel-cell-vehicles-2023-03-02/

REPORTLINKER : https://www.reportlinker.com/market-report/Refined-Products/6828/Hydrogen?term=hydrogen%20market&matchtype=b&loc_interest=&loc_physical=1008463&utm_group=standard&utm_term=hydrogen%20market&utm_campaign=ppc&utm_source=google_ads&utm_medium=paid_ads&utm_content=transactionnel-4&gad_source=1&gclid=CjwKCAiA8sauBhB3EiwAruTRJmfQPwTL88uwV1a4iE4SCzlKiS0gDTu4SvOqo2Jd-eU-aaEkOXEhARoC3IkQAvD_BwE (A PAGAMENTO)

WE-HEALTH: https://www.we-wealth.com/news/sri-impact-investing/sri-impact-investing/perche-investire-nell-idrogeno.

5 Hydrogen Stocks to Watch in 2024 https://www.fool.com/investing/stock-market/market-sectors/energy/hydrogen-stocks/#:~:text=Hydrogen%20energy%20has%20enormous%20potential,a%20truly%20net%2Dzero%20world.

Is Now a Good Time to Invest in Hydrogen? https://investingnews.com/now-good-time-invest-hydrogen/

L’idrogeno è un tema di investimento a lungo termine https://www.repubblica.it/native/economia/2023/04/03/news/lidrogeno_e_un_tema_di_investimento_a_lungo_termine-394249764/

 

Inserito il:29/02/2024 15:58:11
Ultimo aggiornamento:29/02/2024 17:22:46
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