Anonimo (anno 1951) - Hospital room - Tempera
Riforma sanitaria in Lombardia
di Remo Arduini
Il problema della sostenibilità della spesa pubblica sanitaria non riguarda solo il nostro paese, ma nel nostro paese è particolarmente acuto. Ciò per una duplice ragione: a) non riusciamo a diminuire il forte disavanzo che abbiamo da molti anni; b) la crescita della vita media comporta un progressivo aumento delle malattie croniche, che sono tra le prime cause, a livello mondiale, di mortalità ed invalidità.
A differenza delle malattie acute, quelle croniche hanno una lunga latenza, un esordio graduale e una lenta evoluzione verso un progressivo aggravamento.
Per quanto riguarda la Lombardia, le persone affette da malattie croniche rappresentano circa 3,5 milioni, pari al 30% della popolazione ed il 70% della spesa sanitaria totale.
La Lombardia è una delle poche regioni che si è fatta carico della cronicità. Infatti, la l. r. 23/2015 ha promosso un riordino dell'organizzazione lombarda affrontando
anche il problema della cronicità nei suoi molteplici aspetti, si è passati " dalla cura al prendersi cura ", ripetendo uno slogan abusato.
La nuova legge si pone l'obiettivo di integrare l'ospedale con il territorio: finalità sacrosanta! Purtroppo a seguito di questo fondamentale obiettivo, finora concretamente non è accaduto nulla.
Ad oggi, questa indispensabile integrazione non ha avuto luogo.
Siamo all'anno 0, cioè all'agosto 2015, quando la legge è stata approvata.
Occorre promuovere una svolta sia dal punto di vista dell'iniziativa politica sia dal punto di vista dell'azione manageriale.
La Regione e i vertici aziendali devono darsi una scossa. Il rischio che si sta correndo è che la tanto sbandierata supremazia della sanità lombarda faccia un passo indietro.