Leon Zernitsky (Russia, 1949 – Ontario, USA) – E-commerce - 2014
Una lancia a favore dell’e-commerce
di Davide Torrielli
Specialmente nel periodo natalizio non si fa altro che parlare di acquisti.
Tante sarebbero le considerazioni possibili in merito ed a riguardo di questo ormai discomportamento che ci rende tutti ansiosi e, soprattutto, ansiogeni, ma questo non è il concetto che desidero trattare in questa occasione.
È invece interessante far emergere come sia comune da più parti criticare l’e-commerce e i suoi attori dipingendoli a fosche tinte e come untori del nostro mondo. Fanno chiudere i piccoli negozi, sfruttano, inquinano, devastano usi e società invitando al consumo più sfrenato fatto nei modi meno consueti evadendo le tasse a destra ed a sinistra.
Vediamo invece di portare avanti una critica al contrario in modo da regolare il nostro parere a riguardo.
Intanto, abbiamo considerato come tale modo di acquistare porti tanti vantaggi ai disabili? Persone inchiodate a casa o con forti limitazioni al movimento che ora possono scegliersi la maglietta o le scarpe senza vedersi recapitare cose che non hanno chiesto magari incaricate ad un parente od amico. La spesa fatta online che viene portata a casa, …
Per una volta quella sensazione di pseudo autonomia tanto agognata: lo scegliersi cose come se si camminasse felici tra tanti scaffali ricolmi, che parlano e descrivono il proprio contenuto.
Pagamento facile con carta di credito senza dover dare soldi in consegna a nessuno. Contare il resto … un mondo che si apre con tante possibilità e vantaggi per sentirsi finalmente come tutti gli altri.
Stessa cosa per chi invece ha a disposizione poco o nullo tempo. Quelle cose si possono ordinare la sera, la notte od in momenti riservati alla riflessione ove finalmente poter capire cosa serve e quanto costa davvero in pace e con tutto il tempo a disposizione per valutare attentamente la propria necessità.
Forti sono le critiche verso i piccoli che sarebbero costretti a chiudere.
Trovo questa osservazione un po’ leziosa e fuorviante in quanto chi lavora bene e si ritaglia nicchie di eccellenza, non chiude di certo in quanto in quel negozio se si trovano cose particolari e di una certa qualità, ci si andrà lo stesso e poi, non è affatto vietato a nessuno convertire il proprio modo di vendere in una versione moderna andando online come stanno facendo moltissimi commercianti. Si tratta di cambiare visione delle cose ed adeguarsi così come sono stati costretti tanti altri giocatori del mondo del terziario.
Veniamo all’invasione di amazon che viene criticata da più parti come schiavista e colosso sfruttatore.
Non mi pare a questo riguardo che in Italia sia vietato aprire un online store e fare concorrenza o tentarci, ad Amazon. Se loro sono bravi non significa che imprenditori elettronici o digitali non possano provare a fare di meglio: se non ci si riesce è perché forse Amazon lavora bene.
Lo schiavo è per definizione un soggetto che non è libero e non mi pare che i magazzinieri di Amazon non possano dare le dimissioni e cercarsi qualcos’altro da fare se proprio la loro condizione li rende così frustrati e schiavizzati.
Sarà invece che siamo un po’ troppo ben abituati?
Vediamo invece di ricordare quanto lavoro porta e quante persone impiega che certamente lavorano tanto e duro ma che lavorano mentre invece forse sarebbero a casa a piangere.
Che dire delle tasse? Qui è eclatante quanto sia grande la nostra capacità di proiettare sugli altri il nostro malessere ed incapacità!
Critichiamo la loro scelta di mettere la sede in Irlanda od in paesi a bassa tassazione esattamente come ha fatto tra gli applausi, Marchionne con FCA, mentre ci dimentichiamo che questo è la conseguenza del fatto che come europei siamo degli incapaci in quanto non in grado di gestire e predisporre politiche fiscali adeguate, comuni, allineate compatte ed unitarie. Quindi, loro fanno benissimo ad approfittarne e non sono crumiri ma imprenditori. A noi sta il compito di ingrigliare le loro azioni in un contesto chiaro e che non consenta evasione.
Ed allora sotto ragazzi, lamentarsi poco e darsi da fare per fare di meglio in quanto ne siamo capaci solo che non ce lo ricordiamo.
Buon Natale e Buoni Acquisti online.