Alexandru Rusu (Freelance artist, Cluj-Napoca, Romania) - Modern Ferrari
La Ferrari elettrica
di Vincenzo Rampolla
La stampa ne parla: Ferrari avrebbe acquistato alcuni terreni adiacenti al suo stabilimento di Maranello. Obiettivo dell’operazione è avviare la creazione di una terza linea di montaggio, dedicata integralmente a auto elettriche e ibride. Contemporaneamente, nella stessa area, dovrebbe essere realizzato un Centro di Ricerche e Sviluppo da dedicare esclusivamente all’elettrificazione e alle future tecnologie impiegate per le Ferrari elettrificate prodotte nei prossimi anni.
È un dato di fatto che dal 2035 anche Ferrari dovrà fare i conti con il blocco di vendita delle auto a benzina; chi supera quota 10.000 unità prodotte all’anno, viene escluso dalla categoria dei piccoli costruttori e per il mercato UE deve seguire le stesse regole degli altri operatori. Il passaggio all’elettrico comporta una netta accelerazione del programma di sviluppo per i progetti futuri e la sorpresa è che la casa di Maranello sarebbe al lavoro debutto della prima Ferrari elettrica. Da alcune indiscrezioni il nuovo modello a zero emissioni sarà ufficialmente in pista nel 2035. Nel frattempo, si prepara a lanciare il nuovo Ferrari Purosangue, uno degli ultimi modelli dotato del motore V12 senza elettrificazione. Avrà oltre 800 cavalli, sarà il primo Sport Utility Vehicle di Maranello, un Suv dalle dimensioni extra large posizionato nel segmento di mercato popolato da sportive del calibro di Lamborghini Urus, Aston Martin DBX707, Bentley Bentayga e Audi RS Q8. Roba da 336 - 812.000 €.
Non è un segreto che la Ferrari da tempo stia percorrendo attivamente la strada dell'elettrificazione.
La transizione è alle porte e il programma procede; le date sembrano ormai blindate e includono i produttori di supercar; non è però escluso che oltre la scadenza concordata, nell’UE debbano circolare solo e soltanto veicoli elettrici. Forse c'è spazio per altre tecnologie, come gli e-fuel, l'idrogeno o addirittura l'ibrido plug-in. In breve, con questa la decisione, al termine della recente seduta del 28 giugno del Consiglio Ambiente UE sul protocollo Fit for 55, i Paesi membri hanno accettato di condividerla e di sottoporla alla Commissione UE e all’Europarlamento per arrivare ai testi definitivi. Non è comunque passata la proposta di 5 Paesi, tra cui l'Italia, di posticipare la scadenza al 2040 e restano immutate le scadenze: riduzione del 100% delle emissioni CO₂, non del 90%, come chiesto inizialmente dai membri ribelli e tappa intermedia nel 2030, anno in cui le auto dovranno scendere al 55% e i furgoni al 50%. Salvo sorprese, quindi, dal 2035 solo full electric vehicles.
Voci che arrivano dalle stanze dei bottoni di Maranello danno un'idea dell'approccio nei confronti dell'elettrificazione e di ciò che riservano i prossimi anni. Entro il 2026, 6 Ferrari su 10 saranno alimentate a batteria o ibride. Fin dal 2013 la supercar Ferrari è equipaggiata con un sistema ibrido per ridurre le emissioni inquinanti e sono già state aperte le porte alle plug-in, tra cui la recente 296 GTB e la SF90 Stradale; è anche noto che Ferrari prevede di presentare il suo primo veicolo completamente elettrico entro il 2025, data molto vicina. Il mese scorso Maranello lo ha confermato, rassicurando: Sarà una vera Ferrari.
Parlando del Piano industriale Ferrari, il costruttore italiano annuncia di aumentare il ritmo della produzione di auto elettrificate: l'anno scorso ha costruito 11.155 veicoli, 46 al giorno, e secondo i media britannici, entro il 2025 stima di raggiungere i 15.000 veicoli, 65 al giorno, grazie a una nuova linea di produzione dedicata ai veicoli elettrici. Questo obiettivo porta a un aumento del 35% e contribuirebbe al piano industriale di incrementare nel 2026 il margine di profitto tra 38 - 40%. Nello stesso anno il 60% dei modelli sarà ibrido e elettrico, entro il 2030 il 40% avrà solo motore elettrico. L’obiettivo è raggiungere entro quella data la neutralità delle emissioni.
Al pari dei motori endotermici, anche i nuovi motori a propulsione elettrica saranno progettati, sviluppati e realizzati artigianalmente a Maranello; lo stabilimento sarà ampliato con un nuovo e-building, mentre lo sviluppo dei motori tradizionali proseguirà per il primo periodo, ma entro il 2026 riguarderà solo il 20% dei veicoli, e il reparto R&D continuerà a progettare versioni orientate all’efficienza energetica e ai carburanti alternativi.
Prende forma intanto il nuovo impianto fotovoltaico installato sui tetti degli stabilimenti, nato per incrementare l’autoproduzione di energia, riducendo le emissioni di CO₂. La collaborazione con EnelX, business line del Gruppo Enel, è già entrata nella fase operativa con la recente installazione della prima delle quattro sezioni dell’impianto; complessivamente sarà composto da 3.800 pannelli solari in grado di erogare una potenza massima di 1,535 MWp (Wpicco, potenza massima di un impianto fotovoltaico a intensità variabile). A pieno regime il nuovo parco solare di EnelX consentirà di autoprodurre 1,6 GWh/anno. L’impianto farà risparmiare oltre 18.500 t di CO₂ in 25 anni, pari a 740 t/anno. Lo stabilimento di Maranello incrementerà del 200% l’autoproduzione da fonte rinnovabile, con impianti a energia solare che nel 2021 hanno erogato 3 TeraJ di energia.
Con EnelX è stato inoltre realizzato un esemplare di sistema off grid per la produzione di energia, progettato per le specifiche esigenze di ricarica della gamma ibrida Ferrari. Si tratta di una stazione che produce energia con un impianto fotovoltaico da 5,5 kWp, con pannelli bifacciali e una battery storage da 20 kWh. La sua performance è monitorata dall’Energy Management System che comunica i dati in tempo reale attraverso uno schermo LCD integrato nel sistema.
Insieme a EnelX e agli altri nostri partner, stiamo sviluppando nuove soluzioni che contribuiranno in modo significativo a ridurre le emissioni di CO₂, ha dichiarato Benedetto Vigna, AD di Ferrari, La sfida di diventare carbon neutral entro il 2030 è per Ferrari uno stimolo ulteriore a innovare in ogni ambito, intervenendo con un approccio scientifico e olistico sull’insieme delle fonti di emissioni: non solo nella fase di utilizzo delle vetture, ma anche lungo la catena di fornitura e negli impianti produttivi.
(consultazione: bloomberg; motorlabs davide raia 13.6.2022; alessandro perelli, 04/07/22 motorbox; corrieresera; rivista motori; motorbox; autonews london)